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Autore: Xelia    08/07/2013    1 recensioni
"Arrivo all'accademia. Noto che ci sono tanti cancelli. Sono tutti separati: angeli con angeli, demoni con demoni, vampiri con vampiri ecc... Arrivo al mio cancello. Ci sono tanti ragazzi, tutti in gruppi numerosi. Io sono l'unica da sola.
Mi spunta davanti una ragazza. Ci faccio amicizia: è una interessante, tutta allegria e vivacità. E' pure molto bella. Riccioluta, con capelli rossi.
Ci danno le chiavi della camera ed entriamo, io e la ragazza stiamo insieme. Poi un avviso stupido".
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non riesco a dormire nemmeno un minuto. Esther invece faceva finta di non averne bisogno.
 
 
Chissà chi sarà la persona che ci ha scritto e poi... come ha fatto? Non avevamo nessun licantropo accanto a noi. Ma stavamo sul muretto e il muretto separa i licantropi, credo, dai... maghi e le streghe. Ma non è possibile. Come hanno fatto a venire nella mia stanza per mettere la lettera? Intanto ci incontreremo nel giardino con Leo e Nick poi entreremo nella foresta. Ok, fin qui ci siamo.
 
 
Sono le 2:51! Come ho fatto a non rendermi conto che si era fatto così tardi?! Scema scema scema!
-Esther, sono le tre meno dieci. Alzati presto. Dobbiamo incontrare la persona della lettera-
Si mette a sedere sul letto e si stropiccia un occhio.-Che hai detto?- 
-Che sono le tre!-
-Cosa???- sembra svegliarsi improvvisamente.
-Eh, cosa!- si alza e si infila le scarpe, faccio lo stesso.
Corriamo in giardino.
-Finalmente! Era ora che voi arrivaste!- ci sgrida Leo.
-Vi stiamo aspettando da un ora. Andiamo- Nick.
 
 
Dopo un po' arriviamo all'entrata della foresta e ci scambiamo sguardi come per sottolineare che non abbiamo la più pallida idea di che ci attende. 
Quando abbiamo finito di scambiarci le occhiate entriamo. 
Sento il vento che sposta le foglie (cosa che da un tocco inquietante al posto), vedo delle ombre.
-Guardate! Ho visto qualcosa muoversi!- sussurra Esther.
-Ed è una cosa eccitante?- chiede esterrefatto Nick.
-Elettrizzante, ti correggo!- fa lei con finta aria da saputella.
Ci avviciniamo all'ombra ma è solo un coniglio.
-Wow, ci ha scritto un coniglio!- dice Leo prendendola in giro.
 
Sento un rumore, tipo qualcuno che schiaccia le foglie. Mi giro di scatto e infatti vedo un ombra. Mi trasformo immediatamente in lupo e salto in quella zona. Sembra che ho schiacciato qualcosa ma non c'era niente. Parlato troppo presto: un ragazzo si toglie un mantello e ne esce anche una ragazza.
-Wow, che riflessi da lupo!- ridacchia Esther divertita.
-Ma siete maghi?- chiede intelligentemente Nick.
-Sì- li aiuto ad alzarli.
-Scusate, ma la prossima volta fatevi vedere direttamente-
-Infatti, fatevi vedere!- come l'eco.
-Ma te stai zitto Nick??- quello alza le mani.
-Finalmente senza quelle stupede mura. Finalmente parlare con qualcuno- la ragazza.
-Siete voi che ci avete scritto la lettera? E perchè, nessuno sta con voi?-
-Sì, siamo stati noi. Pensano che siamo malati a voler stare con qualcuno che non è come noi. Soprattutto dicono che è giusto per gli angeli e i demoni- il ragazzo.
-Noi non abbiamo provato a fare amicizia con gli altri. Ci stiamo creando un branco da soli-
-Quattro? Due ragazze e due ragazzi? Buon inizio mi pare- commenta la ragazza sorridendo.
-Io sono Esther!- esclama eccitata.
-Io sono Serena- faccio un sorriso.
-Leo-.
-Nick-.
-Io sono Iris, lui è Andres-
-Com..- sta cominciando Andres.
Faccio segno di stare zitti. Vedo un ombra! -Copritevi col mantello!- sussurro. Ci fanno entrare a tutti. -Ehi, quella è la mia amica Asy-. dice Iris.
-Asy?- ci toglie il mantello.
-Asy, siamo qua!- la salutano con la mano Iris e Andres.
-Sono venuta per avvisarti. Stanno per fare il giro nelle nostre stanze! Dobbiamo tornare dentro!- è agitatissima, si vede.
-Allora.. vi avvisiamo noi quando rivederci- scompaiono nel mantello.
 
 
Rimaniamo qualche secondo a pensare. E se stessero facendo i controlli anche da noi? Ci guardiamo e credo che tutti stanno pensando la stessa cosa: correre furtivamente nelle stanze. Corriamo fuori dalla foresta e quando siamo vicini alle nostre stanze ci salutiamo con la mano e proseguiamo, sempre furtivamente, nella camera.
Apriamo la porta e ci infiliamo nella camera. Accendiamo la luce.
-Ciao!- ci saluta un ragazzo.. lo conosco! 
-Ehi, tu sei quello che ha dato il via alla gara.- comincio.
-E perchè stai nella nostra stanza alle- fa una pausa per guardare l'orologio -cinque e mezza del mattino??-
-Perchè vi ho viste uscire e incontrare con due ragazzi-
-E allora? Non possiamo bere coca e raccontarci storie sui nostri antenati?- Esther sembra veramente irritata.
-Si ma voi non avete fatto quello. Voglio venire anche io a conoscere gli altri!-
-Altri, quali altri?- faccio finta di niente. 
Mi guarda come per dire "Ma mi prendi per uno scemo?".
-E perchè dovremmo?-
-Perchè qui tutti i lupi sono uguali, vogliono stare nel branco e basta-.
-Noi siamo in un branco. Il nostro, personale-
-Per quello! Dai, so che avete conosciuto qualcuno e io non voglio morire di noia nello stesso e solito branco-. 
-Va bene, basta che ci fai dormire e che ci dici il tuo nome-
-Sono Robert- detto questo scompare dietro la porta.
Ci buttiamo sul letto e spegniamo la luce. 
-Che giornataccia- si rigira nel letto e si addormenta. 
Io non ci riesco.
 
 
Dopo essermi girata e rigirata nel letto il mio sguardo va sul pavimento dove c'è una piuma bianca.
  
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