Ne avevo lette davvero tante sulle vacanze alla Tana dei Weasley, ma non avrei mai pensato che Molly fosse così accomodante e gentile con un estranea.

La prima sera durante la cena ogni cinque minuti o lei o Arthur mi rabboccavano il bicchiere con un colpo di bacchetta e quando vedevano che avevo il piatto vuoto mi servivano altre portate, il tutto ovviamente era condito con una buona dose di Ecco cara... e Ne vuoi ancora tesoro?

Mi piaceva moltissimo stare con quella grande famiglia. Nei pomeriggi io, Harry e Ron ci univamo a Ginny per fare lunghi tornei di scacchi magici o semplicemente per chiacchierare. Fra i divertimenti e i banchetti deliziosi di mamma Weasley arrivò il giorno di Natale.

“Ronald, potresti almeno raccogliere i tuoi calzini sporchi dalla camera!” esclamò Molly mentre tagliava della verdura e mescolava un sughetto che ribolliva sul fuoco dirigendo il tutto con la bacchetta.

“Ma io...” incespicò Ron e le orecchie gli diventarono rosso fuoco.

“Niente ma, va' a riordinare la stanza, fra un po' arriveranno Dora e Remus”

Il rosso alzò gli occhi al cielo e uscì dalla cucina sbuffando.

“Vado ad aiutarlo” dissi ad Harry e Ginny, poi seguii Ron su per le scale.

* * *

“Sto riordinando, sto riordinando...” disse non appena io aprii la porta della camera.

Poi si voltò e mi vide:

“Ah... sei tu” disse sorridente e si gettò sul letto dal quale chiaramente si era appena alzato.

“Siamo soli” dissi e mi sedetti accanto a lui sul morbido materasso.

Era da quando avevamo lasciato Hogwarts che non stavamo un po' soli e quello sembrava un piccolo miracolo venuto dal cielo.

“Come stai?” mi chiese diventando serio.

Io capii che riferiva a mio padre.

Alzai le spalle e sospirai, poi dissi:

“Qui mi trovo bene. Hai una famiglia bellissima e tua madre è...” feci una pausa per cercare l'aggettivo migliore per descrivere Molly, poi dissi semplicemente “migliore della mia”

Ron fece un sorriso triste e cambiò discorso.

“Non sapevo cosa regalarti”

“Non dovevi regalarmi niente” lo interruppi.

Lui continuò come se non mi avesse sentito.

“Qualsiasi cosa che avevo visto non mi sembra... Giusta per te. Allora ho deciso di non comprarti nulla”

“Non devi preoccuparti, in fondo il mio era solo un pensiero” lo rassicurai riferendomi al piccolo pacchetto di dolci che gli avevo dato la mattina.

Poi Ron si avvicinò di più a me e mi baciò.

“Non ci ho speso nemmeno un galeone, ma spero ti sia piaciuto” sorrise allontanandosi dal mio viso.

“Mi è piaciuto tantissimo” ammisi e lo baciai nuovamente, “Non costa nulla, no?”

“No, nulla” mi rispose.

Poi ci alzammo, lui mi prese per mano e si diresse verso la porta. Uscimmo sul pianerottolo e Ron prima di chiudersi dietro la porta con due colpi di bacchetta mise tutto a posto.

“Tutto qui? Non potevi farlo subito?” chiesi.

“Sembra tutto in ordine, in realtà è solo un illusione ottica, me l'ha insegnata Fred”

Io risi e insieme, sempre per mano scendemmo le scale.

“Eccovi!” esclamò Harry, “Quanto ci avete messo per un paio di...” si bloccò e capii che aveva visto che ci tenevamo per mano.

Immediatamente sia io che Ron mollammo la presa e incrociammo le braccia imbarazzati.

“Bhe... io, ehm... Lupin e Tonks sono arrivati” biascicò e tornò da Ginny.

“Ha capito tutto” dissi.

“Lo credo anch'io. Adesso cosa facciamo?”

“Non ci dobbiamo preoccupare. Non lo dirà ad Hermione”

“Her...” stava per chiedere Ron, fortunatamente si sentirono dei rumori provenire dall'ingresso e fui contenta di terminare la conversazione.

La cena fu memorabile, pesante e abbondante, devo ammetterlo, ma davvero memorabile. Tonks era fantastica e mi rattristai un po' quando lei e Lupin decisero di andarsene, soprattutto perchè sapevo che Fenrir Grayback e Bellatrix Lastrange stavano per attaccarci.

Io e Ron andammo di nuovo in camera sua e io un po' agitata per l'attacco imminente mi sedetti sul davanzale della finestra e rimasi con la bacchetta levata.

“Tutto bene?”

Io risposi con un mugugno e continuai ad osservare l'erba alta che circondava la casa, poi vidi una bacchetta spuntare dagli alti ciuffi e capì che era il momento di uscire.

Mi alzai di scatto e uscii dalla stanza.

“Vieni, Ron!” lo incitai, il ragazzo si alzò più confuso che mai, ma mi seguì ugualmente.

Mentre scendevamo le scale sentimmo un boato e tutti gli abitanti della Tana capirono di essere attaccati.

“Chi c'è?” mi chiese Ron spaventato.

“Bellatrix e il lupo mannaro” gli urlai di rimando mentre il frastuono squarciava il silenzio.

Uscimmo e sentimmo la voce della strega che diceva in tono cantilenante:

“Ho ucciso Sirius Black, ho ucciso Sirius Black”

Vidi Harry che correva fra le fiamme che circondavano l'abitazione e Ginny che lo seguiva, corsi anch'io verso di loro e Ron fece lo stesso.

“NO!” sentì esclamare gli adulti, ma non mi importava. Dovevo cercare di salvare Harry, se solo lui fosse stato portato da Voldemort a causa della mia presenza...

Il rumore mi riempì le orecchie, sentivo solo più l'erba che frusciava al nostro passaggio e improvvisamente mi trovai sola.

“Ron!” gridai, ma non ottenni risposta, “RON!” urlai nuovamente e finalmente il ragazzo mi rispose e iniziò a correre verso di me.

“Stai bene?” chiesi, sembravamo soli.

Lui annuì col fiatone e mi abbracciò.

“Che carini” disse una voce roca alle nostre spalle.

Immediatamente ci voltammo e nel momento in cui vedemmo la scura figura di Grayback ci si gelò il sangue nelle vene.

Gli puntai la bacchetta addosso ed esclamai:

“Stupeficuim!”

Incredibilmente parò l'incantesimo con una facilità estrema.

Ron si mise di fronte a me.

“E tu chi sei? Il suo fidanzatino?”

“Lasciala stare!” mi difese Ron.

Il lupo mannaro rise amaramente e camminò verso di noi, poi spinse Ron a terra e si strinse forte un braccio.

“Non c'è la luna piena stanotte” ringhiò Grayback accarezzandomi il collo con la punta della bacchetta, “Pazienza. Vuol dire che lo farò ugualmente. Hai una pelle così bella...”

Ero terrorizzata, dovevo salvare Harry e invece ero io a dover essere salvata.

Ron si rialzò da terra un po' barcollante.

“Lasciala” disse ancora e questa volta sferrò un incantesimo contro il lupo mannaro.

“Ah...” ululò Grayback osservandosi una bruciatura sul braccio.

Poi, come era arrivato si dissolse in una nuvola nera e pochi istanti dopo la Tana prese fuoco.

* * *

Dopo quella sera non successe più nulla, o almeno, ci furono altri attacchi, ma di cose ne successero eccome!

Innanzitutto l'umore di Ginny e Harry e il loro comportamento cambiò notevolmente, probabilmente il fatto che il giorno di Natale io e Ron li avessimo lasciati soli aveva giovato molto al loro rapporto; in secondo luogo dopo aver saputo dell'attacco dei due Mangiamorte e Silente venne a farci visita e convocò una riunione straordinaria dell'Ordine della Fenice durante la quale io raccontai tutta la faccenda dei libri e sapendo che non sarebbe servito a nulla fare uscire Ron ed Harry che tanto avrebbero saputo tutto da me ci spiegarono la situazione e la posizione che Lord Voldemort stava occupando.

Gli ultimi giorni passarono e come ogni cosa bella finirono anche le vacanze e ci rimettemmo in viaggio verso Hogwarts.


NOTA: spero vi sia piaciuto!!! Aspetto le vostre recensioni e grazie a quelle che avete fatto fin  ora <3