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Autore: xalison    08/07/2013    4 recensioni
Bene e male,amore e odio,buio e luce,caldo e freddo:tutto è separato da una linea sottile.
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Una storia che ha origini in un tempo lontano,l’astio tra due fratelli a capo del regno della luce e delle tenebre,l’amore tra due angeli,i fantasmi del passato dei protagonisti.Tutto questo porterà alla fatidica apocalisse con conseguenze catastrofiche.Ma il coraggio di una che possiede una grande forza,nata da un grande amore,riuscirà a salvare la terra e scoprire il mistero sulle sue origini?Ben presto scoprirà che bisogna scegliere tra la propria felicità e un bene più grande poiché è destinata a qualcosa di grande e oscuro.
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Elijah, Klaus, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena, Elena/Stefan
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo undici. 


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Pov Elena. 

“Io dovrei restare qui con voi?Questo significa che questo è il mio destino?Probabilmente è per questo che mi sono sentita sempre fuori posto.”   
L’ultima frase la balbettai tra me e me.Ascoltavo le mie stesse parole,il suono stridente delle spade dei guerrieri,le loro urla di vittoria o dolore,il canto degli uccelli che si innalzava dalla foresta,il fruscio dell’acqua e all’improvviso mi sentii come se quel posto fosse casa mia,mi sentivo a mio agio per una volta,ma sembrava tutto così surreale.Mi voltai verso Damon e come se si fosse spezzato un incantesimo,ritornai in me,Stefan aveva ragione quel luogo aveva uno strano effetto su di me.
“Si,Elena è così, e non preoccuparti se hai amici nel regno della luce,potrai vederli ogni volta che vorrai,potrai andare ovunque eccetto che nel regno del buio.Quel luogo è vietato a tutte le creature con un’anima.E’ il tuo destino Elena,tu sei una delle prescelte.Vuoi vivere una vita che non ti appartiene da angelo oppure essere colei che sei destinata a diventare?” rispose Rebekah,e le sue parole per me erano come oro colato per un ladrone,il mio desiderio di restare aumentava di più ad ogni sua parola,mi sentivo sempre più forte in quel luogo rispetto al regno della luce.
“Smettila di dire idiozie!Elena non può restare qui!” disse Damon scontroso.
“Oh,che fine ha fatto il ragazzo misterioso e gentile di prima?” rispose Rebekah avvicinandosi a lui.
“A quel ragazzo misterioso e gentile e aggiungerei meraviglioso,da profondamente fastidio quando vengono portate via..come dire qualcosa dalla sua vita,capisci?”
“Damon ti devo parlare.” 
Interruppi gli sguardi focosi di quei due,lo tirai per il polso e lo trasportai qualche albero più in là.
“Potresti essere più gentile,sai?” disse ironico.
“Senti Damon non ho tempo per scherzare,né per ascoltare le tue fandonie,è una mia scelta quella di restare o no,ed io credo di voler restare.”
“Come?Sei impazzita!” ribatté quasi urlando.
“Damon,tu non sai cosa si ci prova.”
“Spiegamelo.”
“Per tutta la mia vita mi sono sentita sbagliata in un modo illusorio,ma da quando sono qui mi sento la ragazza giusta al posto giusto,ho un obbiettivo e persone che mi desiderano che hanno bisogno di me,non che mi ignorano e che mi definiscono un difetto di fabbrica.Quella è una vita che non mi appartiene,una vita in cui non mi ci ritrovo,mi sento qualcun altro e  voglio esserlo,voglio sentirmi dentro la mia vita,voglio essere la protagonista,non la comparsa e questo posto pare sia quello che ho sempre cercato.Cerca di capire.”  
Istintivamente gli presi la mano,non sapevo bene il perché del mio gesto.
“Il sole deve averti battuto in testa troppo forte,stai delirando.” Rispose immobile senza dare un minimo di tonalità alla sua voce o alle sue espressioni.
“Damon non arrabbiarti con me per qualsiasi mio gesto,decisione o parola!”
“Elena,se mi arrabbio è perché mi importa di una nevrotica,capricciosa e infelice guerriera!”  
“Come prego?Io nevrotica?Capricciosa?”
“Si,Elena questo è tutto ciò che sei.E sai cosa?Non ho intenzione di sprecare neanche un minuto della mia vita a salvare un angelo che non vuole essere salvato,a salvare te.”
“Non sono un angelo ormai e quindi sarei un peso di cui ti devi liberare?”
A quell’affermazione rimanemmo in silenzio,nuovamente ormai era un’abitudine,pieni di tanta ira uno di fronte all’altro a stare in silenzio fissandoci.
“Elena!” mi chiamò Rebekah,interrompendo nuovamente la discussione.
“Si?”
“Vieni con me ti devo parlare?”  
“Certo.” risposi lasciando Damon solo nel bel mezzo del bosco di Walhalla.   


Ritornai dove eravamo prima e le guerriere  mi attendevano impazienti.Erano così curiose e ancora una volta mi sentii felice.Era qualcosa di straordinario.
“Elena,ti mostrerò la nostra fortezza e ti dirò tutto ciò che so sulla profezia e sui tuoi genitori.Sai,girano delle voci,e pare che la battaglia finale sia sempre più vicina.Abbiamo bisogno di te ora più che mai.Allora cosa vuoi sapere?” Rebekah era così seria che non riuscivo a dubitare delle sue parole.  
“Cosa è successo alla mia famiglia?Cos’è la profezia del cerchio?E  cosa fate voi?E quando ci sarà la battaglia?E dove si svolgerà?” chiesi curiosa.
“Aspetta,Elena.Sono troppe cose a cui rispondere.Iniziamo dalla profezia del dodicesimo cerchio.”
“D’accordo,cos’è?” risposi titubante.
“Elena,stavo per spiegartelo.Devi essere più paziente.Vieni,dobbiamo parlare in un posto sicuro.Andiamo alla fortezza.” Ribatté infastidita.  
Così ci spostammo da quella foresta che pareva essere un’infinità di macchie verdi e mi fecero strada verso la fortezza  che si trovava al centro dell’isola.Durante il tragitto non parlammo,secondo Rebekah non era sicuro,avevo cose tante cose da chiederle,sulla mia famiglia,sul mio destino,lei conosceva tutte le risposte,ne ero sicura.Per un momento mi chiesi che fine avessero fatto Stefan  e Damon,ma ci avrei pensato dopo.Arrivammo alla fortezza che si presentò come un grosso fortilizio.
Ricordava molto i castelli che descrivevano nei libri che leggevo a casa,o meglio quella che credevo fosse la mia casa.Era interamente in cemento grigio,stonava molto con la tonalità del verde,un grosso portone in legno occupava la facciata principale e due grandi torri rendevano la fortezza ancora più imponente.Piccole finestre poste in ordine,mi fecero capire che non era una prigione.Mi avvicinai intimorita e le guerriere mi fecero entrare.L’interno era totalmente adatto alle storie che leggevo.
Appesi ai muri c’erano dipinti di numerose guerriere,in terra tappeti di tonalità diversi talmente morbidi che mi facevano venir voglia di stendermi sopra,salimmo delle scale in marmo -con una splendida ringhiera decorata- che si trovavano di fronte al portone e arrivammo in un lungo corridoio,molto più semplice rispetto all’atrio,totalmente in marmo con tante porte nere.Lo attraversammo tutto e mi fecero entrare in una delle tante porte.
“Questa è la stanza dove ci riuniamo per discutere delle strategie,dei nuovi guerrieri e delle prove che dovranno affrontare.” Annunciò Rebekah.
La stanza era molto grande e circolare,ma vuota.Al centro era posto un tavolo semplice di legno con alcune sedie attorno ed un unico grande libro al centro di esso.Il resto dello spazio non era occupato.
“Elena,le origini della profezia risalgono in un tempo immemore.I regni che compongono ciò che non è la terra,sono dodici in ognuno di questi regni ci sono dodici angeli o guerrieri,o qualsiasi cosa abiti quel posto,speciali.Che formano un cerchio.Noi siamo il dodicesimo regno,quindi il dodicesimo cerchio.Ti starai chiedendo a cosa servirà,tutto si racchiude in un’unica parola:apocalisse.La battaglia tra i due fratelli.Sei regni con a capo il regno della luce e altri sei con a capo il regno del buio.Questi si scontreranno.”
Ascoltavo ogni minima parola di Rebekah,e tutto mi sembrava così difficile.Nessuno mi ha mai detto una cosa del genere,nemmeno Caroline,e lei deve saperlo.Nemmeno i libri ne dicevano tante.
“E a cosa serve il cerchio?E la mia famiglia?Dov’è?Perché io sono sempre stata nel regno della luce e non qui?” chiesi cercando di nascondere la tristezza che mi provocava quel ricordo.  
“Dov’è la tua collana Elena?” chiese Rebekah turbata.
Non capivo perché si ostinava a non rispondermi quando le chiedevo della mia famiglia,ma avevo così tanti pensieri per la testa che non ci feci caso.
“Quando ero nel regno del buio l’ho data ad una strega in cambio di una mappa per scappare.” Ammisi timidamente.
“Cosa?” urlò.
“Non volevo separarmene,ma era l’unico modo.”
“Accidenti,Elena!Il regno delle streghe e il terzo regno,lavorano per Klaus.La collana deve averla lui.Devi recuperarla.”
“Come?”
Avevo capito che in una scala da dodici,dal primo al sesto erano il nemico,mentre dal sesto al dodicesimo erano alleati.Tutto sembrava nascondere ancora un mistero.
“Klaus conosce l’importanza di quella collana,in questo momento sarà alle porte del regno della luce su tutte le furie perché avrà appena scoperto che solo il possessore della collana può aprire quella porta.Ti spediremo noi nel regno della luce insieme ai tuoi amici,la battaglia è vicina noi non possiamo venire,dobbiamo allenare i guerrieri.Va a chiamare i tuoi amici e tornate con la collana.” 

Confusa più che mai decisi di eseguire gli ordini di Rebekah,mi avrebbero aspettato in quella stanza,Damon e Stefan mi avrebbero aiutato,infondo raggiungere il regno della luce è sempre stato il nostro obbiettivo.Non sapevo dove cercare,pensai subito alla nave e mi avviai verso la spiaggia.Era quasi il tramonto,il cielo non era più cristallino,era rosso ardente,il mare calmo e il canto degli uccellini era cessato come le urla dei guerrieri.Notai l’ombra di Damon sulle rive della spiaggia,che fissava un punto indefinito.Subito mi avvicinai e lo feci voltare.
“Damon.” Lo chiamai.
“Dimmi,guerriera in missione.Hai cambiato idea?”
Notai nei suoi occhi un pizzico di speranza,dopotutto e dopo tutti quei misteri ancora una cosa era segreta per me:il cuore di Damon e i sentimenti che racchiudeva.
“No,Damon è il mio destino.Ma ho bisogno del vostro aiuto.”
“Come puoi pretendere il nostro aiuto?Sai che non sono d’accordo,io non mi fido di quelle lì,è chiaro come il sole che nascondo qualcosa.”
 La quiete del venire della sera fu interrotta bruscamente dal tono di voce di Damon piuttosto alterato.Morivo dalla voglia di chiedergli “Perché non lo sei?” ma dovevo concentrarmi.
“Damon devo recuperare la collana,ho bisogno di voi.Le guerriere ci manderanno nel regno della luce e lì contratteremo con Klaus,in qualche modo.Non abbiamo ancora deciso cosa fare,ma per aprire la porta Klaus ha bisogno di me e-“
Non mi diede il tempo di terminare la frase pronunciando un rumoroso.
“No,Elena.Non se ne parla.E’ troppo pericoloso.”
Ora non resistivo,dovevo chiederlo.
“Perché non sei d’accordo?Perché non vuoi che io resti qui?”
Non ottenni una risposta,ma un secondo dopo le sue labbra erano sulle mie. 
Forse le guerriere non erano le uniche ad aver bisogno di me. 
Forse io non desideravo soltanto stare con loro,desideravo anche questo. 


Angolo Autrice. 
Buonasera a tutte :) 
Vi ho fatto aspettare un pò,ma ho nuovamente cambiato rotta per questa storia! 
Inutile dire che le guerriere nascondo qualcosa di grosso,ed Elena è importante per un altro motivo. 
Spero abbiate capito per il momento ciò che ha raccontato Rebekah,nel prossimo capitolo avremo una GRANDE rivelazione vi avviso,da una persona che non vi aspettate probabilmente! 
Spero vi piaccia,vi aspetto con le recensioni come sempre! 
A presto. 
Alison.<3
  
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