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Autore: zaynsheart_    08/07/2013    2 recensioni
Quante persone non si sentono accettate perché magari non sono ben volute dalle altre? Quanta gente viene portata fino alla distruzione perché viene insultata ogni giorno? E cosa succede se questa stessa persona ritorna dopo due anni nella stessa città che l'ha resa in precedenza così fragile e vulnerabile?
***
Mi chiamo Rose Smith e me ne sono andata di casa all’età di 15 anni perché la mia vita faceva letteralmente schifo. Ero stanca delle continue prese in giro, ero stanca di sentirmi umiliata e chiamata ‘grassa’ ed essere guardata con disprezzo e compassione. Non ne potevo più, ma quel giorno fu il decisivo. Non avrei mai perdonato quella persona che aveva reso la mia vita un inferno. Zayn Malik era l’inferno.
***
< Ho sempre pensato di essere sola.. > gli confessai debolmente. < Tu non sei sola, hai me > rispose lui sorridendo. < Credo che la colpa ricade su di te del fatto di essere rimasta sola >. Lo sentii boccheggiare. < Ho sempre sbagliato con te, e per questo mi odio >.
< Promettimi che non mi farai più del male, non voglio soffrire ancora > mi guardò. < Non ti farei mai del male, non più > a quelle parole mi scoppiò il cuore.
-Buona lettura!
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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2.  My best friend.














 Ero immobile, non riuscivo a spiccare parola e il suo sguardo insistente che percorreva ogni centimetro del mio corpo non mi era d’aiuto. Mi scrutava con i suoi occhi color cioccolato e si poteva notare la sua espressione sorpresa tanto quanto la mia nel trovarmi lì, difronte a lui dopo due lunghi anni e con parecchi chili in meno. Il suono angelico della voce di Louis mi riscosse dal mio stato di trance. << Zayn, chi è alla porta? >> e dopo poco la figura minuta di Louis sbucò da dietro le spalle larghe del moro e la sua espressione mutò da curiosa a sorpresa e subito dopo sembrava quasi sul punto di scoppiare a piangere, non mi chiese perché ero lì, non mi chiese neanche perché ero stata via ma in una frazione di secondo mi ritrovai tra le sue braccia muscolose e mi accorsi che non era cambiato per niente, era sempre il solito Louis.
Ricordo che già da quando eravamo bambini, ogni volta che ero triste e avevo bisogno d’aiuto, lui c’era. Non ti chiedeva il perché delle tue lacrime, ti abbracciava e consolava senza sapere la ragione per cui lo stava facendo, solo dopo mi ascoltava. Dopo non so quanti minuti staccammo l’abbraccio e nel rivedere i suoi occhi azzurri non potevo fare a meno di pensare quanto mi era mancato. << Rose, mio dio, quanto mi sei mancata. Dove sei stata? Perché non mi hai più richiamato? Come stai? Sei bellissima, io… io non posso crederci. Sei diversa… io, oh ti prego vieni qui >> ed ecco che partiva con le sue domande a raffica, il mio Boo. << Okay, ora puoi lasciarmi Lou, sto soffocando >> ridacchiò e si fece da parte. In tutto ciò non mi accorsi che il moro ci stava osservando.
<< Oh, scusa Zayn, lei è Rose. Rose, lui è Zayn un mio compagno di scuola, dovreste già conoscervi dato che due anni fa anche voi frequentavate la stessa scuola >> ci presentò Louis e in quel preciso momento sarei voluta scappare da quella situazione che si stava facendo abbastanza pesante per entrambi. << Lo conosco di vista, piacere Rose >> mi presentai con un sorriso tirato sul volto. << Si, ci conosciamo di vista, frequentavamo lo stesso corso di letteratura, ma non abbiamo mai avuto occasione di parlare, piacere mio >> abbozzò un sorriso e mi porse la mano che ignorai animatamente. Louis ci rivolse uno sguardo indagatore e dopo poco mi invitò ad entrare, ma ero sicura che non avrebbe lasciato correre, mi avrebbe fatto le solite domande improvvisandosi un piccolo Sherlock Holmes.
Entrai e sentii dietro di me altri passi familiari, che avrei tanto voluto non ricordare. Ci sedemmo sul divano e dopo una buona ora passata a parlare dei due anni descritti da Louis come i peggiori della sua vita, Zayn ci annunciò che si era fatto tardi e che doveva andare via, lo salutammo, o meglio Louis lo salutò, io mi limitai a rivolgergli un cenno con il capo. Finalmente io e il mio migliore amico rimanemmo soli. << Rose, non credi di darmi delle spiegazioni? Ti va di rispondere ad alcune mie domande? >> mi domandò Louis, e da quella domanda potei sentire la sua preoccupazione nel porla. Annuii, pronta ad affrontare una lunga notte con un Louis curioso e indagatore. << Perché sei andata via senza dirmi niente? Perché non ti sei fatta più sentire? Ho passato questi due anni a chiedermi se con te avevo sbagliato qualcosa, la notte non dormivo, mi facevo mille domande del perché avevi lasciato Londra… senza però trovare una risposta. >> all’udire quelle parole dal mio migliore amico mi scappò una lacrima che non avevo potuto fermare. << Louis è complicato… Non potevo rimanere. Due anni fa più volte ti raccontai che c’erano persone cattive che non facevano altro che prendermi in giro e non ne potevo più di tutta quella situazione, avevo bisogno di staccare la solita routine fatta di insulti. Non ti ho detto nulla perché ero sicura che non mi avresti lasciato andare, non ti ho richiamato perché semplicemente non ce l’avrei fatta. Ora sono tornata perché ho capito che qui è il mio posto, non devo scappare, i problemi si affrontano. Sono cambiata come puoi vedere, ma sono sempre la stessa. Mi dispiace Lou. >> le lacrime iniziarono a scendere una dopo l’altra, sempre più velocemente. Louis mi strinse a sé capendo come mi ero sentita e comprese ciò che avevo passato. D’altronde era l’unico a cui dicevo tutto, era l’unico con il quale mi confidavo. << Scusa Rose, non dovevo farti tutte queste domande, scusa, scusa, scusa.. >> lo strinsi più forte che potevo per fargli capire che non m’importava, ora avevo lui. Sciolsi l’abbraccio e mi asciugai le lacrime, potevo immaginare le mie condizioni in quel momento. << Puoi dirmi almeno chi è stato a renderti la vita un inferno? >> mi chiese e il cuore a quell’affermazione quasi mi salì in gola. << Ora… non importa. >> sorrisi rassicurante, poi continuai << tu piuttosto, perché ti sei trasferito nella nostra scuola? E cosa ci faceva Zayn Malik a casa tua? >> gli scappò un sorriso, poi rispose << Ora frequento la Hacton High School perché ho avuto un incidente di percorso nella vecchia scuola, e Zayn mi ha aiutato già dal primo giorno nel trovare le aule dei corsi che dovevo frequentare. >> rispose semplicemente, sorprendendomi nell’ultima parte. Zayn Malik che aiutava qualcuno, avrei dovuto segnarlo su un calendario, evento più che raro. << Ah, okay.. >> risposi esitante e al sorriso compiaciuto di Louis sbiancai, cosa cazzo si era messo in testa ora quel troglodita?  << Ho capito, ti piace Zayn… come biasimarti, tutti lo amano in quella scuola >> a quelle parole scoppiai in una risata fragorosa che dopo poco divenne isterica. Ah Louis, se solo avessi saputo…
<< No credimi, non è assolutamente il mio tipo, persone arroganti come lui meglio lasciarle perderle. >> e la risposta di Louis dopo questa constatazione mi fece letteralmente scompisciare dalle risate << Chi disprezza vuol comprare, mia cara. >> perché tra tante persone l’ amico più coglione ce l’avevo io?
Comunque, dato l’orario dovevo assolutamente chiedere a Louis se era disposto ad ospitarmi in casa sua, lo speravo con tutta me stessa altrimenti avrei dovuto passare la notte su una panchina in compagnia di qualche barbone. << Boo, potrei restare da te stanotte? Ti prego, non lasciarmi da sola nel cuore della notte, ho bisogno del calore di una casa e… >> non mi fece finire la frase con la mia voce da bambina. << Certo Rose, puoi restare qui per tutto il tempo che vorrai. >> a quelle parole mi illuminai ringraziandolo all’infinito e riempendolo di baci su tutto il viso.
Il resto della serata la passammo a chiacchierare e guardare film prendendo in giro i protagonisti come era solito fare mentre mangiavamo popcorn. Finalmente! Tutto questo mi era incredibilmente mancato.
All’una andammo in camera, Lou fortunatamente aveva due camere da letto per gli ospiti, ma preferii dormire con lui quella notte, abbracciati esattamente come due anni fa.
L’indomani sarebbe stato il mio primo giorno di scuola e l’ansia era tanta, pertanto mi addormentai con il braccio di Louis che circondava il mio fianco e il suo respiro che solleticava la pelle dietro il mio orecchio.







Aholaaa!

eccoci di nuovo quuui! Questo è il secondo capitolo della storia e come potete vedere si può capire maggiormente la dinamica dei personaggi. Ora Lou e Rose dopo due lunghi anni si sono rivisti ed entrambi sono contenti di questo. Ma cosa succederà con Zayn? Davvero si conoscono solo di vista come dicono? Vedremo, vedremo ;)
Spero che questo capitolo vi piaccia, magari fatemelo sapere attraverso qualche recensione.
Ringrazio chi ha recensito lo scorso capitolo e chi lo ha messo tra le storie seguite/preferite. Grazie!
Ora vi lascio con le gifs dei nostri personaggi, al prossimo aggiornamento :)







@zaynsheart_ xx

  
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