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Autore: Sweet black    08/07/2013    5 recensioni
La mia prima vera fan-fiction!
Storia ambientata dopo la sconfitta di Majin Bu: Gohan e Videl sono amici o forse qualcosa di più?
Finalmente lui si è deciso a invitare la ragazza ad uscire, ma cosa succederà?
***
-01. Videl se ne stava chiusa in camera sua ormai da ore e ancora non aveva raggiunto una conclusione al suo grande problema, si insomma… per lei questa era una cosa parecchio imbarazzante. Non era esperta in certe cose e non sapeva assolutamente che fare.
-02. Alla fine si ritrovavano sempre l’uno con gli occhi puntati in quelli dell’altra… e quello già era un piccolo, ma indelebile segno che c’era forse qualcosa… qualcosa di grande e impossibile da nascondere!
-03. -Chiedevo, come mai mi hai portato qui… cioè, se questo è il posto segreto della tua famiglia, perché me lo hai mostrato?-
-Perché io ti amo Videl… per me sei la cosa più importante di questo mondo...-
-04./05. Videl si avvicinò ancora di più a lui, poi delicatamente appoggiò la testa sulla sua spalla.
-06. - Vorrchiedsetivadivenrelamiacopagnanelalottlcrieinctà!
Epoisemagritivavuiesechelamaragza?-
-Cosa cosa cosa? Non ci ho capito nulla!- si lamentò lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-Vi…-
-Mh?-
-Dovrei chiederti io una cosa… adesso…-
-Di pure!-.
-Dunque…ehm… vorrei chiederti se…- il ragazzo era molto imbarazzato, ma si convinse che questo era il momento giusto, dopotutto lei lo aveva baciato prima perciò…
–Ehm…eh, eh! Sono troppo agitato…-
-Su! Dai, dimmi!- lo incoraggio lei guardandolo negli occhi, nel modo più innocente e curioso possibile.
Gohan prese fiato e si sfogò senza badare però alle parole che gli uscirono:
- Vorrchiedsetivadivenrelamiacopagnanelalottlcrieinctà!
 Epoisemagritivavuiesechelamaragza?-
Gohan si autoclassificò imbecille.
-Cosa cosa cosa? Non ci ho capito nulla!- si lamentò naturalmente lei. -Ripeti lentamente e con calma… ok?-
Gohan divenne tutto rosso: -S-scusa hai ragione!-
Cercò poi di spiegarsi meglio: -Vedi…ehm…tu sei una ragazza in gamba, ehm…e poi è da tempo che collabori con la polizia in città, quindi mi chiedevo se ti andrebbe di combattere…ehm…al mio fianco…- il ragazzo prese nuovamente fiato. -… potresti diventare… che so… Great Saiyagirl o qualcosa del genere…- chiuse gli occhi, aspettando una risposta.
Videl non fece una piega… si limitò a fissarlo con timidezza, poi mandò al diavolo l’imbarazzo e gli saltò al collo buttandolo un’ altra volta per terra.
-Si si si si!- fece raggiante e piena di felicità. Sicuramente così avrebbe potuto passare più tempo con Gohan!
- …non so da quanto tu provi dei sentimenti per me, però io aspettavo da tanto tempo questo momento, quindi ti sembrerò un po’ sbrigativo, ma… - continuò poi.
Lei si bloccò immediatamente e gli porse la sua più totale attenzione.
-Perché…ehm…non diventi anche la mia ragazza? Eh, eh…-Gohan era più rosso che mai, oltretutto Videl era sopra di lui, in una posizione abbastanza  imbarazzante per due giovani.
Videl si fermò un attimo a riflettere su quello che stava accadendo:
 “Non ci credo…mi ha chiesto di mettermi con lui! Proprio lui? Il ragazzo timido e tenero che piace a tutte le ragazze della scuola? Gohan?” Videl stava andando in tilt “E ora che faccio?”.
Videl seguì l’istinto e sempre rimanendo abbracciata a lui lo baciò prima con semplicità e poi sempre più appassionatamente.
Un fuoco ardeva tra i due e se qualcuno li avesse visto così… ovviamente avrebbe pensato male!
Chichi li avrebbe ammazzati sicuramente, ma in quel momento la madre di Gohan sembrava lontana mille miglia… con tutte le sue idee sul matrimonio e su cosa si deve e non si deve fare prima di esso.
Videl infilò una mano sotto la maglietta del ragazzo, poi glie la sfilò: voleva andare in fondo a questa cosa e non si sarebbe fermata.
Tutto, o meglio, quasi tutto successe in pochissimo tempo.
Gohan la baciò sempre con più passione e poi cominciò a scendere sul collo facendole venire i brividi di piacere… intanto le toccava, i fianchi scendendo piano piano…. (Ehm, penso non sia il caso di descrivere oltre altrimenti diventa rating rosso!)
I due gemevano mentre condividevano il loro amore. (si insomma si è capito!)
Il fato volle però che ad un certo punto si sentì un fruscio proveniente da un cespuglio, che distrasse i due da…ehm…ciò che stavano facendo...
Si misero a sedere di scatto e poi sbiancarono.
Dal cespuglio saltò fuori un bambino che rincorreva una lucertola rossa.
Appena li vide si fermò e li guardò con fare interrogativo.
-Videl cosa stai facendo sopra mio fratello? E tu fratellone, perché stavi baciando il collo di Videl e la stavi toccando così? E come mai sei senza maglietta? E perché facevate tutti quei versi?-
I due si staccarono. Videl cercò di sistemarsi per non dare nell’occhio, mentre Gohan era dipinto di terrore e non sapeva come rimediare a ciò che aveva, o meglio avevano combinato.
-Ehm… Goten, che ci fai qui?- chiese Videl credendo di poter far dimenticare al bambino quello che aveva appena visto.
-Stavo giocando qua vicino, ho trovato una lucertola bellissima e ho iniziato a rincorrerla, lei mi ha portato qui! Sono riuscito ad acchiapparla, ma poi ho sentito degli strani versi e ho pensato che ci fosse una lucertola più grande, allora ho lasciato andare Milla, così ho chiamato la lucertola, mi sono avvicinato e ho trovato voi due! Ora rispondete alle mie domande!!!- saltellò il bambino.
Gohan e Videl si guardarono imbarazzatissimi.
-Vedi…Goten…io e Videl ci vogliamo molto bene….ehm…allora stavamo…- cercò di improvvisare Gohan, ma non gli venne in mente nulla.
-Giocando!- esclamò Videl.
-Si, si ecco! Stavamo giocando…- confermò paonazzo.
-Ma perché la baciavi sul collo?- chiese con innocenza.
-Ehm…faceva parte del gioco…- Gohan non sapeva che dire.
-Che bello! Allora posso fare anch’io questo gioco con il mio amico Trunks?-.
-NO!- risposerò in coro i due, facendolo spaventare.
-M-ma perché no?- Goten fece il faccino triste.
-E’ un gioco da grandi… non puoi farlo, perché sei un bambino!- fu la scusa più ovvia che gli venne in mente per consolarlo.
-Ah… ok…-
 -Ora…vola a casa per favore!-
-Mmmh… e va bene…ciaooooooo!- Goten spiccò il volo alla velocità della luce.
Entrambi tirarono un sospiro di sollievo e si buttarono di nuovo sull’erba.
L’avevano scampata bella!
-Scusa…è tutta colpa mia, non dovevo! Mi sono lasciata andare…mi dispiace di esserti letteralmente saltata addosso!- cercò di nascondere l’imbarazzo e la vergogna mentre si scusava.
-Ma va! Non ti preoccupare, e poi è stato…ehm… bello! Anche se è durato poco…- le rispose sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi.
­-…-
-E poi… si può sempre riprendere!- sussurrò malizioso.
La ragazza avvampò: da quando Gohan parlava così?
Lui si alzò, prese la maglietta e poi tornò da lei per dare un tenero bacio sulla guancia facendole l’occhiolino.

****

-Si sta facendo tardi, forse è meglio tornare verso casa mia!-
-Si, va bene!- annuì Videl.
Ripensava ancora a quello che da poco era successo tra loro due; stava scoppiando di gioia per il fatto che ora Gohan fosse il suo ragazzo, ma dall’altra parte aveva le farfalle nello stomaco perché se Chichi avrebbe saputo ciò che era successo sarebbero stati guai seri.
Dopo che ebbero raccolto le loro cose Gohan disse:-Che ne dici se adesso voliamo? Ora puoi no?-
-Vorrei ancora volare con quella nuvola…mi è …simpatica!- mentì lei: il suo scopo era un altro.
-Nuvola Speeeeeedy!- urlò Gohan per tutta risposta e prontamente la nuvola scese dal cielo e arrivò da loro.
Gohan saltò abilmente sulla nuvola e aiutò Videl a salire.
Lei si sedette di nuovo davanti e lui ordinò alla nuvola di partire verso casa Son.
Videl si girò verso Gohan e gli mise le mani al collo, questo ne fu soddisfatto.
I due rimasero a fissarsi: si amavano, questo era chiaro ad entrambi, ma ancora non si conoscevano in profondità; per Videl Gohan era ancora un mistero irrisolto.
 
Arrivarono a casa in breve tempo e trovarono Goten in giardino che giocava allegramente con un giocattolo probabilmente regalatogli da Trunks, lo salutarono ed entrarono in casa.
Goku era spaparanzato sul divano a guardare la tv, mentre Chichi era in giro per casa a pulire.
I due giovani salutarono Goku.
-Ehi! Ciao ragazzi!- ricambiò allegramente distogliendo l’attenzione dall’ apparecchio. –Allora, vi siete divertiti?-
I due si scambiarono uno sguardo imbarazzato e arrossirono.
-Eh, eh!- Goku rise nel vederli così, sicuramente tra i due c’era qualcosa.
-Ehm…papà, possiamo fare un salto a casa di Bulma per…ehm…una cosa?!- chiese Gohan senza fargli capire troppo.
-Certo ragazzi! Fate come volete…-.
-Grazie!- ringraziò Gohan.
-Questa volta ci conviene volare per fare più in fretta!- si rivolse poi a Videl.
-Va bene!- acconsentì lei.

****

In breve furono a casa di Bulma.
-Aspetta un attimo….sono….molto stanca!- affannava Videl.
-Mi dispiace, siamo partiti troppo velocemente!- Gohan le appoggiò una mano sulla spalla.
-Mi spieghi… perché tu… sei fresco come una rosa e io…. sto morendo?- si lamentò lei ignorando le scuse di Gohan.
-Su, dai, non è che sono poi così riposato! E solo che non dimostro la mia stanchezza…sono allenato!- cercò di giustificarsi lui.
-Si certo, tutte bugie le tue, saiyan!- lo accusò lei.
Gohan fece una faccia strana, quasi pentita, ma dopotutto non era colpa sua!
-Dai, ora sono a posto! Forza suona il campanello!- lo incitò lei intanto che si riprendeva.
*Dling dlong* suonò il campanello della Capsule Corp.
Un bambino con i capelli lilla aprì loro la porta e li fece entrare, salutandoli.
-Ehi, Trunks! Come va?- bene Gohan.
-Bene, grazie! Come mai siete qui?-
-C’è tua madre? Avremmo bisogno di un altro costume da Great Saiyaman…- disse il ragazzo.
-Hai rotto il tuo?- domandò.
Gohan si abbassò in modo da potergli parlare nell’orecchio: -E’ per Videl… non per me!-.
Il bambino squadrò la ragazza, che non capì che stavano confabulando quei due.
Trunks poi bisbigliò a Gohan, punzecchiandolo con il gomito:-Ah, e così… ti sei dato da fare, eh?-.
-Trunks! Non ti ci mettere- Gohan divenne rosso.
-Posso sapere cosa state dicendo?- si intromise Videl facendoli sobbalzare.
-Eh? Niente niente! Eh, eh!-.
-Salve ragazzi è un piacere avervi qui… insieme!- Bulma, appena sbucata dal corridoio, sorrise ai due giovani. -Prego, accomodatevi!-
 
Pochi minuti dopo:
-Ah, e così anche tu vuoi un costume, eh? Capisco!- annuì Bulma .-Dammi un paio d’ore!- sorrise.
-Cosa? Come mai così tanto?- chiese Gohan.
-Ah, voi uomini! Non capite mai un cavolo…- si lamentò la turchina, scuotendo la testa. -E’ il costume per una ragazza, è ovvio che dovrò impegnarmi di più, per farlo stupendo!-
-Beh, grazie… ma non è il caso che te ne preoccupi così!- disse Videl
-E invece sì!- le fece l’occhiolino lei allontanandosi.
-Beh…intanto che aspettiamo, che facciamo?- chiese Trunks rimbalzando su una poltrona del salotto.
-Non so…parliamo….- propose Videl accomodandosi insieme a Gohan su un divano.
-Dimmi, dov’è tuo padre?- chiese Gohan al bambino.
-E’ ad allenarsi, dove pensavi che fosse?- rispose in modo scontato.
-Già…-
-Bene adesso faccio io una domanda… dunque… vediamo un po’!- lo prese come un gioco, Trunks.
“Questo bambino è simpatico!” Pensò Videl.
-Videl!- esclamò facendola sobbalzare. –Quanto ti piace Gohan da uno a dieci?- chiese con tono da burla.
“Ritiro quello che ho pensato!”
-Che cosa? Perché mi fai questa domanda?- cercò di nascondere il lieve rossore.
-Su, Trunks! Non è il caso di fare queste domande a Videl, potrebbe arrabbiarsi…- cercò di difenderla Gohan.
-E tu Gohan, quanto ti piace Videl da uno a dieci?- insistette il bambino cambiando soggetto.
-Trunks, basta dai!- anche Gohan era diventato tutto rosso… non voleva che sapesse che erano innamorati, li avrebbe presi in giro come fanno i bambini o peggio li avrebbe canzonati pe l’eternità e l’avrebbe detto agli altri…
-…Uhm…dunque, se fate una bambina il più presto possibile, magari non ci sarebbe molta differenza d’età tra me e lei…o forse si? Beh…potrei comunque giocarci …eh eh!- Trunks rideva come un ebete immerso nelle sue fantasie.
-Ma cosa stai dicendo?- sbraitarono i due all’unisono.
-Ehi, avete finito con questa scena patetica? Tsk!-si sentì una voce provenire dalla porta. - Trunks smettila di fare il marmocchio e vai a giocare in camera tua!- lo sgridò Vegeta.
Trunks corse via e lasciò i due in compagnia di Vegeta. (che bella compagnia…)
-Gohan, perché sei venuto qui con la tua fidanzatina?-.
-No…veramente non è la mia ragazza…- cercò di mentire, mentre Videl ormai faceva finta di non esistere.
-Si, certo come no… guarda che io capisco quando uno spara frottole! Per chi mi hai preso? Per quel citrullo di tuo padre?-
-Ehm…comunque siamo venuti qui per un altro costume da Great Saiyaman…per Videl…- cercò di cambiare argomento sorvolando sull’aggettivo “citrullo” attribuito a suo padre.
-Uhm…e, fammi indovinare, Bulma si è già messa al lavoro?!-.
-Eh, già!-
-Immaginavo, quella donna non ignora mai una richiesta… Senti ragazza- si rivolse poi a Videl. –Ti avviso, non è un gioco per bambini andare in giro a salvare la città, potresti rimanerci secca!-
Videl deglutì a vuoto, quell’ uomo le incuteva un po’ di timore non per il fatto che fosse un saiyan, ma per il suo carattere scontroso.
-Vegeta, lei è la figlia di Mr. Satan, ma ti assicuro che è molto più forte di suo padre e in più collabora con la polizia di Satan city, da tempo. È in gamba!- ribadì Gohan. –E poi, se la situazione diventasse pericolosa, non la farei combattere!- aggiunse tranquillamente.
Videl bofonchiò qualcosa di incomprensibile.
-Ah, allora te la sei scelta bene…- sorrise Vegeta nel suo solito modo.
-Ehm… veramente…-.
-Beh…me ne torno nella Gravity room!- detto questo li salutò con il cenno della mano e si allontanò.
“Mpfh, i giovani di oggi! Tutti uguali!” pensò il principe con un sorrisetto stampato in faccia.
 
Dopo aver aspettato ancora e aver deciso il nuovo soprannome di Videl, i due ragazzi parlarono del più e del meno finché non videro Bulma arrivare trionfante, con uno strano orologio in mano, simile a quello di Gohan, ma di colore diverso.
Lo fece indossare a Videl e gli indicò quale pulsante premere.
*Clic*
In un secondo Videl aveva lasciato spazio alla nuova eroina: Great Saiyaman 2!
-Wow, fantastico! Bulma sei un genio!- esclamò la ragazza.
Finalmente Videl avrebbe combattuto a fianco di Gohan.
Il nuovo costume della ragazza era di colore azzurro/turchese con il mantello rosa tendente all’ arancio e il casco rosa con un cuore giallo al centro, ma la cosa più importante è che assomigliava molto a quello di Gohan!
-Sei bellissima!-fece il ragazzo.
-Grazie!- ringraziò all’ennesimo complimento ricevuto.
-Allora, vi piace?- chiese Bulma fiera del suo lavoro.
-E’ fantastico, grazie! Quanto ti devo?- chiese Videl premendo il bottone e tornando normale.
-COSA? Stai scherzando vero? E’ un regalo, figurati se te lo faccio pagare!- Bulma era sorpresa che la ragazza le avesse chiesto il prezzo.
-D-dici davvero? Ma non sarebbe giusto… ci hai messo così tanto tempo e impegno!-
-Mi fa piacere che anche tu contribuisca per il bene della città di Satan City, quindi certo che mi sono impegnata nel fabbricare il tuo costume! E visto che sei amica di Gohan sei anche mia amica! Conclusione: è tutto gratis!- le fece l’occhiolino.
-Grazie mille, non so cosa dire…-Videl era al settimo cielo e corse ad abbracciare la donna.
-Beh…ora noi andiamo, è quasi ora di cena e non voglio che mia madre si arrabbi! -affermò Gohan.
Bulma sorrise e li accompagno alla porta.
Si salutarono e poi i due ragazzi ripresero il volo verso i monti di Paoz.
 
Ad attenderli in casa c’era Chichi che come suo solito stava spadellando in cucina.
-Allora, vi siete divertiti?- chiese immediatamente senza neanche dare il tempo di varcare l’ingresso.
-S-si certo…- rispose Gohan un po’ intimorito dalla curiosità di sua madre.
-Che cosa avete fatto?- chiese appunto, ancora più curiosa.
I due ragazzi si scambiarono uno sguardo d’intesa: nessuno dei due doveva dire niente riguardo a quello che era successo!
-Perché tacete? O santo cielo…non avrete mica fatto quello….quello a cui sto pensando! In mezzo al bosco poi…- subito Chichi assunse uno sguardo strano, misto al turbamento e allo sconvolgimento (e anche un po’ all’emozione).
Eccola con la solita storia.
-Assolutamente no! N-non si preoccupi, non è successo nulla, e poi non eravamo nel bosco!-intervenne Videl.
-Ah, so che sei una brava ragazza Videl…e che… è Gohan che mi preoccupa!- Chichi non sapeva che dire.
-Mamma, ma che ho fatto io?!- Gohan cercava di difendersi.
La donna sospirò: -Sei un saiyan, ecco qual è il tuo problema! E i saiyan si sanno controllare poco… lo so per esperienza!-
Gohan non poté controbattere.
Allora Videl intervenne: -Ma no! Abbiamo solo fatto un pic-nic, poi abbiamo giocato in riva al fiume e abbiamo parlato tantissimo…-.
-Si giusto, è vero!- annuì energicamente lui.
Chichi fece un sorriso nostalgico: si vedeva che fra quei due c’era del tenero, le ricordavano tanto lei e Goku da giovani.
-E va bene, potete andare: interrogatorio finito!- sorrise lei, sotto gli sguardi accigliati dei due.


Angolo autrice:
Salve a tutti!
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e che non mi impiccherete per la scena imbarazzate in cui ho coinvolto Gohan e Videl...
Effettivamente ho cercato di renderla più soft ma non credo di esserci riuscita, perchè quando l'ho letta dopo che l'avevo scritta tanto tempo fa, mi è sembrata da rating arancione e allora l'ho cambiata: non era proprio il caso di lasciarla così!
Ringrazio come al solito i miei recensori:
Son Gohan, pink sweet, lelly1999, Hikari Hawkeye.
Un grazie anche ai lettori silenziosi e a quelli che seguono la mia storia!
Grazieeeee!
Ciao,


Sweet Black

  
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