Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Fiamma Erin Gaunt    08/07/2013    1 recensioni
Si preannuncia un anno movimentato per gli studenti di Hogwarts. Messaggi inquietanti che turbano la quiete delle vite degli allievi del sesto e settimo anno; segreti svelati e una caccia all’uomo nel tentativo di scoprire chi è che li conosce così bene e, soprattutto, come fa a sapere ciò che sa. Quando poi ci scappa anche il morto… bè, diventa evidente che il gioco è ben più pericoloso di quanto pensassero. 'Cause two can keep a secret If one of them is dead.
N.B. Liberamente ispirato a Pretty Little Liars.
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Dorcas Meadowes, Evan Rosier, I Malandrini, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Please Do Talk About Me When I'm Gone 1x03

 

 

La scenata di Katherine Banks aveva fatto rapidamente il giro della scuola. Non era chiaro cosa avesse fatto o detto la Jorkins per farla scattare in quel modo e i più fantasiosi abbozzavano centinai d’ipotesi, alcune più realistiche come quella secondo cui la Tassorosso aveva messo in giro qualche falso pettegolezzo su di lei e altre assolutamente campate per aria.

- Mary Strongold, del terzo anno, giura di averla vista parlottare con Sirius Black prima di entrare in Sala Grande… scommetto che la Jorkins ha scoperto una tresca tra quei due. –

- Sul serio, ma non si odiavano? –

- Mah, secondo me è tutta una trovata per non destare sospetti… -

- Secondo me, invece, dovreste smetterla di ficcare il naso in fatti che non vi riguardano. –

Le due studentesse sobbalzarono leggermente, voltandosi e trovandosi davanti il profilo arrogante dell’erede dei Wilkes. Arrossirono furiosamente mentre la bionda, la più sfacciata delle due, gli rivolse un sorriso accattivante e prese a giocherellare con una ciocca di capelli.

- Rico, non ti avevamo visto, ci hai spaventate. – Emise un risolino acuto, avvicinandosi un po’ di più e posandogli una mano sul braccio con aria civettuola, - Allora, fai qualcosa di speciale domani? –

Le rivolse un’occhiata glaciale, prima di tirarsi indietro disgustato, : - Ti ho forse detto che potevi toccarmi? –

La biondina lo fissò interdetta, sembrò prenderlo come uno scherzo e ridacchiò di nuovo.

- Salazar, piantala di starnazzare come un’oca, mi fai venire il mal di testa. –

- Ma… ecco, l’altra sera noi… -

Il ragazzo alzò il mento come sfidandola a continuare la frase.

- Credi sul serio che una sveltina in un armadio delle scope abbia qualche importanza per me? Senza offesa, ovviamente, tesoro. –

La ragazza gonfiò le guance, indignata, e prese l’amica sottobraccio, allontanandosi con aria mista tra l’ira e la delusione.

- È la numero sette questa settimana o sbaglio? –

Si voltò verso la voce ironica che era intervenuta a commentare l’evento.

- Ah, Caradoc, sei tu. No, in realtà è l’ottava. – aggiunse distrattamente, per poi darsi dell’idiota. Aveva conteggiato anche Eris, non ricordando il fatto che della loro per così dire “relazione” nessuno doveva essere a conoscenza.

- Devo essermene persa una allora, io ne conto sette. –

- Colpa mia, con una ho bissato. – replicò, scrollando le spalle. Il Battitore dei Grifondoro si strinse nelle spalle, come a dire che faceva finta di credergli anche se la cosa non gli tornava più di tanto.

- Allora, hai visto il calendario delle partite? – domandò poi, tornando su un terreno meno insidioso.

- Sì, giocate contro i Tassorosso… è un inizio di campionato relativamente tranquillo. –

Il Serpeverde annuì, mentre insieme si dirigevano verso l’aula di Trasfigurazione. Merda, quelle due oche gli avevano fatto perdere tempo; era in ritardo e sicuro come l’inferno l’ arpia non si sarebbe fatta sfuggire l’occasione per rifilargli qualche compito in più. La sua previsione si avverò nel momento stesso in cui misero piede in aula.

- Dearborn e Wilkes, siete in ritardo. Dieci punti in meno ad entrambe le Case e, per quanto riguarda te Wilkes, per domani voglio un tema  di trenta centimetri sugli effetti della Trasfigurazione elementare: il compito che mi ha consegnato ieri era appena Accettabile.

Annuendo controvoglia e maledicendola mentalmente, prese posto accanto al cugino.

- Che è successo? – sussurrò Evan, stando attento a non farsi beccare dalla professoressa.

- Due pettegole mi hanno fatto perdere tempo… nulla di serio. – replicò a mezza bocca.

La lezione proseguì in un religioso silenzio e Rico si convinse persino a prendere appunti durante la spiegazione, cosa che di solito avveniva solo sotto minaccia di essere interdetto dal campionato scolastico.

- Hai visto Caradoc? – domandò a fine lezione.

Evan scosse la testa, arricciando il naso con disgusto: non aveva mai sopportato quel Dearborn,  troppo pieno di sé per i suoi gusti.

- Pazienza, continuerò il discorso con lui più tardi. –

Recuperarono le loro borse e insieme si diressero verso la Sala Comune, pronti a godersi una meritata pausa dopo quella doppia ora di arpia.

 

 

*******

 

- Indovina chi sono? –

Un paio di mani coprirono gli occhi di Caradoc, in un maldestro tentativo di celare l’identità di colui che l’aveva abbracciato. Tentativo di gran lunga vano, avrebbe riconosciuto quel tono spensierato e allegro ovunque.

- Andiamo, Benji, non ti stanchi mai di giocare, vero? –

Sbuffò, liberandosi dalla presa del compagno e tornando a cercare la sua mazza da Battitore: ma dove diavolo si era cacciata?

Benji sbuffò, mettendo su un lieve broncio che agli occhi del compagno di Casa risultava assolutamente adorabile.

- Pensi sempre al Quidditch, ed io? –

- Tra una settimana inizia il campionato, devo farmi trovare pronto. –

- Non hai risposto alla domanda… a me chi ci pensa? – insistè il biondo, incastonando gli occhi azzurri come il cielo primaverile in quelli mogano del ragazzo.

Caradoc sospirò, abbandonando la ricerca e spingendo il compagno contro il muro dello spogliatoio. Benji si lasciò sfuggire un gemito di sorpresa, che venne prontamente zittito dalle labbra carnose del Battitore. Continuarono a baciarsi per una decina di minuti, i corpi schiacciati l’uno contro l’altro e l’eccitazione a mille.

- Soddisfatto? Ora che ne dici di darmi una mano a cercare il resto dell’attrezzatura? – gli soffiò a fior di labbra, il respiro ancora corto per l’enfasi del momento che avevano appena condiviso.

Benji annuì, stirando le labbra rosse a causa dell’irruenza dei baci del ragazzo in un pigro sorriso: era il genere di espressione soddisfatta che avrebbe  ricordato quella di un gatto, se solo gli animali avessero avuto volti umani.

Ci vollero un paio di minuti per recuperare tutto l’armamentario, poi uscirono dallo spogliatoio: Caradoc davanti, con la scopa e la mazza da Battitore tra le mani, diretto verso il campo e Benji che lo seguiva per poi puntare verso le tribune. Sarebbe rimasto a vederlo volare fino alla fine, come sempre del resto, perché ogni momento rubato alla confusione scolastica era prezioso per due ragazzi che, almeno per il momento, non avevano alcuna intenzione di fare outing. Intendiamoci, fosse stato per Benji, non si sarebbe fatto problemi a scoccare un bacione mozzafiato al suo ragazzo davanti a tutta la Sala Grande, ma lui sembrava convinto del fatto che la sua fama di testa calda ne sarebbe uscita danneggiata e che tutti avrebbero cominciato a ridergli dietro. Ragion per cui i due Grifondoro attendevano pazientemente, incontrandosi clandestinamente e ostentando nulla più che una sincera amicizia in presenza di terzi.

Caradoc atterrò dopo un paio d’ore, quando aveva ormai cominciato a diluviare e la visibilità era  fortemente compromessa. Alzò lo sguardo verso le tribune, individuando sotto la coltre dei capelli bagnati, un Benji rannicchiato e visibilmente infreddolito che scendeva lentamente i gradoni in pietra.

- Avresti potuto ripararti, sei completamente zuppo. – commentò, osservandolo intenerito: con quei suoi capelli biondi bagnati e scompigliati, sembrava un pulcino.

- Da sotto al gazebo non sarei riuscito a vederti. – spiegò, rabbrividendo e starnutendo.

Caradoc alzò gli occhi al cielo: Benji e la sua testardaggine.

- Vieni, ci vuole una doccia calda e qualcosa di asciutto. –

Il ragazzo lo seguì docilmente, sorridendo radioso quando il Battitore gli cinse le spalle con un braccio e lo attirò rudemente a sé. Appoggiò la testa sulla spalla del compagno e gli si strinse maggiormente addosso, passandogli un braccio esile intorno alla vita. Lo sentì irrigidirsi, ma non gli disse di scostarsi un po’. Era questo che amava di Caradoc: con gli altri era freddo e  decisamente scorbutico, ma con lui questo aspetto del suo carattere veniva rimpiazzato da una dolcezza che nessun altro, all’interno di Hogwarts, poteva vantarsi di conoscere.

Tornarono nello spogliatoio, togliendosi a vicenda gli abiti bagnati finchè, nudi come madre natura li aveva fatti, entrarono nella stessa doccia e si godettero il getto bollente sulla pelle infreddolita. Un po’ di schiuma andò a finire sul volto di Benji, in un accenno di barba bianca che lo faceva sembrare incredibilmente ridicolo, e Caradoc l’eliminò con cura, dardeggiando la lingua lungo la mascella del ragazzo. Benji sospirò, afferrandogli le spalle e schiacciando il petto esile contro il suo muscoloso.  

Presero a baciarsi con sempre più frenesia finchè, quando mancava poco prima che entrambi perdessero il controllo e finissero per farlo dentro la doccia, udirono il familiare rumore scricchiolante della porta dello spogliatoio che veniva chiusa e un rumore di passi che si allontavano velocemente. Si scambiarono un’occhiata preoccupata: era possibile che qualcuno li avesse visti?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Eccomi con il nuovo capitolo, dedicato a questa coppia slash che sinceramente amo non so bene per quale motivo (basti pensare che non sono una gran fan dello slash, se si esclude la classica Oliver/Marcus e il mio OTP slash: Rabastan/Regulus). Tra parentesi, questa sera pubblicherò il primo capitolo di una slash dedicata proprio a quest’ultimo pairing e sarà intitolata: “Il Drago e il Leone”. Cooomunque, vorrei ringraziare tutte/i coloro che recensiscono, preferiscono, seguono, ricordano o semplicemente leggono questa fic: Grazie di cuore veramente a tutti, fa sempre piacere sapere che ci sono persone che apprezzano il lavoro di una scrittrice. Allora, vi propongo due piccoli sondaggi (per il momento solo sulle coppie che sono state presentate, non voglio spoilerarvi nulla u.u, invece i personaggi li avete visti praticamente tutti tranne James… ma insomma, Ramoso è sempre Ramoso u.u). Quindi, sondaggio n°1:

Quale coppia preferite tra quelle finora presentate?

- Remus/Narcissa;

- Celeste/Marcel;

- Rico/Eris;

- Rabastan/Mary;

- Caradoc/Benji

Quale personaggio preferite?

- Narcissa;

- Charis;

- Katherine;

- Rabastan;

- Rico;

- Evan;

- Eris;

- Celeste;

- Marcel;

- Lily;

- Dorcas;

- Sirius;

- Mary;

- Benji;

- Caradoc.

Fatemi sapere quali sono le vostre preferenze (valuterò se accontentarvi dedicando un po’ più spazio a loro nel corso della storia) e soprattutto cosa ne pensate di questo nuovo capitolo. Al prossimo.

Baci baci,

               Fiamma Erin Gaunt

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Fiamma Erin Gaunt