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Autore: ColdFire    21/01/2008    2 recensioni
Camminavo tranquilla per le strade della città, nel mentre giocavo al DS, ad un tratto sbattei per sbaglio contro un ragazzetto dai capelli biondi ,un po’ scompigliati, e gli occhi azzurri, aveva circa la mia età
-oh…scusa-
Mi disse mentre mi evitava di cadere, io lo guardai
-lo sai che mi sembra di conoscerti? Comunque io sono Hakami Nanashi-
Dissi sorridendo e tendendogli la mano subito afferrata da lui
UN ALTRA ROUND ROBIN! (sto diventando matta ndMe)(perchè non lo sei già? ndTutti)(=_=ndMe)comunque...ci sarà un piccolo accenno allo Yaoi con la coppia Narusasu ma non è sicuro anche se io spero di si *ç*
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Altri, Sorpresa, Yondaime
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: Spoiler!
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Arisa era ritornata in classe prima che lo facesse Shikamaru, dopo aver fatto la conoscenza di Yumi.
Intontita dalla fitta parlatina del professore di giapponese, si rigirava piano fra le dita la penna blu, con la quale, ogni qual volta il professore rincarava il tono di voce, simbolo che stava per dire qualcosa di importante, scribacchiava con la sua sinuosa grafia una frase o più d’appunto, che magari avrebbe sviluppato a casa.
E nell’alternare questi piccoli momenti di scrittura a lunghi inframmezzi in cui fissava la figura del professore Ebisu, senza realmente vederlo, si ritrovò a posare gli occhi, forse per la centesima volta, sul banco che solitamente era occupato dal suo “kohai” di disegno.
E ripensando alla frase detta da Yumi, si ritrovò a stringere i denti e tirare le labbra, socchiudendo gli occhi. La sua tipica espressione infastidita. E arrabbiata anche.

“Quello stupido…”

Si ritrovò a pensare, fissando il cielo chiaro nel quale galleggiavano soffici e rade nuvole candide, mentre quel rumoraccio che lei definiva insopportabile, segnò la fine delle lezioni.

**

Arisa stava finendo di vestirsi. Erano pressoché le due meno qualcosa e se voleva arrivare in tempo all’appuntamento, avrebbe dovuto prendere l’autobus delle due e trenta. Quindi doveva sbrigarsi. E ignorare il fratello che costantemente continuava a chiamarla.
Solo allo squillo del telefono di casa, il “sottofondo” costituito dalla voce di Yuui si spense, simbolo che era andato a rispondere lui.
Qualche minuto, il tempo di sistemare l’ orecchino lungo e pendente al lobo dell’ orecchio destro e i riccioli che, sfuggenti dal piccolo e stretto chignon sulla nuca, le scendevano sul petto e dietro la schiena, che l’amabile e petulante voce ricominciò. Più forte.

-OHH!!Nee-saaaan!!Vieni un po’ a telefono!Cercano teeeeee!!-

Trillava con vocetta entusiasta e quasi eccitata il biondino. Ari aprì la porta scorrevole della sua stanza con uno scatto deciso e a gran falcate raggiunse il fratello, che teneva traballante fra le mani la cornetta del telefono.

-Da qui, Yuui. E smettila di strillare, mi stavo vestendo-

Fece la sorella, prendendo la cornetta.
Un allegro e schizofrenico -Ulalaaa!!- le esplose nell’orecchio, non appena l’avvicinò al condotto uditivo. E di risposta Ari non fece altro che ribattere a tono, con una leggera vena ballerina sulla fronte.

-TU!Stupido dalla stupidità inaudita!!Volevi forse stonarmi??!!Eh, Tobi, ugola dei miei stivali?-

-Ahhh!!Le tue parole mi hanno confortato il cuore, Ari-sempai!E dire che ero davvero giù..la dose mattutina che quotidianamente mi somministri mi è mancata davvero tanto tanto, oggi..-

Fece la voce allegra del ragazzo attraverso l’apparecchio telefonico.

-Ecco!E poi?!Quante volte vuoi saltare ancora la scuola, nhe??Baka di un Tobi!!-

-Ma, dai, Ari-kun!!Era quasi un mese che non filonavo un po’ con gli altri di mattina..mi stai mettendo troppo in riga..sìsì…dovevo riprendere le vecchie abitudini!E poi, tanto, tanto, ci sei tu che mi passi gli appunti dell’ Ebisu, nhe, sempai?-

-..sfruttatore..tsk..-

-Uao!Comunque, domani me li porti allora, nhe?-

La ragazza corrucciò la sua espressione, dubbiosa.

-..strano che tu non  mi chieda le fotocopie..-

-..ma perché era più che logico che le volevo, se riesci a farmele, sempai!!Lo sai che io e la ricopiatura siamo ai due estremi di una retta, no?-

La voce cinguettante di Tobi le fischiò nell’orecchio.

-..c’era d’aspettarselo..comunque sei fortunato, sto scendendo proprio ora e vedrò di fartele…e in ogni caso, Tobi..mi auguro che tu lo sappia..la retta non ha estremi-

Rimbeccò la ragazza.

-Ulala!Davvero?!-

-…-

-..certo che lo so, Ari-kun!!Comunque grazie, sei un tesoro di secchiona, pciù!-

A quella frase, Arisa allontanò sdegnata la cornetta dall’orecchio e la portò davanti agli occhi. Poi strinse i denti e arrabbiata urlò nel ricevitore spolmonandosi:

-EMERITO DI UN CRETINO!!NON AZZARDARTI PIU’ A CHIAMARMI COSI’, CAPITO???-

E attaccò di rimando.
Fumante di rabbia, stette per ritornare in camera per prendere la sacca, quando sentì  addosso uno sguardo appiccicoso.

-..chi era..?-

Yuui. Che razza di domanda era quella del fratello?
Si girò a guardarlo da sopra la spalla.

-..il tuo fidanzatino..?-

Arisa spalancò gli occhi e in uno scatto si gettò verso il fratello.

-Ma brutt..ora ti ci metti, anche tu, eh? Volete farmi perdere la testa voi due??-

Esclamò, cercando di afferrare il fratello, ma questi gli sfuggì da sotto le mani, strillando per tutta la casa: -Ari-chan ha il fidanzato!Ari-chan ha il fidanzato!Ari-chan ha il fidanzato!-

E fu così che, trattenendosi dall’andare a riacciuffare Yuui, cosa che le avrebbe fatto perdere ulteriore tempo, siccome erano già e dieci, ritornò in camera, raccattò telefono –vedendo che c’erano uno stuolo di chiamate senza risposta da Tobi- e sacca e uscì, mentre gli stridii del fratello ancora echeggiavano e lei salutava la madre nel corridoio con un semplice: -Devo andare-


**

La sua andatura era veloce.
Per colpa del fratello stava per perdere l’autobus, ma per fortuna era ancora forte nella corsa e l’aveva preso quasi al volo.
In quel momento era appena scesa dal mezzo e si stava dirigendo frettolosa al luogo di incontro. Tre meno dieci. Cinque minuti erano più che sufficienti, ma lei arrivava sempre in anticipo. In ogni occasione.
Si mise le mani nelle tasche del bermuda di jeans che indossava, gli orli delle gambe sfilacciati a sembrare strappati. Il colore era quello di un celeste scambiato, che si abbinava perfettamente con la maglia smanicata e a dolce collo di color panna che portava sopra, più i suoi inseparabili manicotti di cotone verde prato, lunghi da poco sotto le spalle ai polsi, che però, in quel caso portava arrotolati a metà avambraccio. Le sbatacchiava dietro la sacca a tracolla color beije scuro, mentre ai piedi le sue solite scarpe ginniche basse bianche e dorate avanzavano veloci.
Tirò fuori una mano a risistemarsi quelle ciocche che uscivano fuori dallo chignon minuscolo e le cadevano sul petto, scostandole dietro, sulla schiena, dove formavano quasi una raggiera di onde color noce, in netto contrasto col colore chiaro della maglia.
Al polso destro le tintinnò per l’ennesima volta un bracciale d’acciaio a catenella sottile, con pendenti di varie misure e fogge.
Guardò nuovamente l’orologio del cellulare.
Sì. Era in orario.
E notò che c’erano ancora le chiamate di Tobi.
Corrucciò lievemente lo sguardo, mentre le cancellava.
Sospirò piano, impercettibilmente, mentre i suoi occhi si scurivano pensierosi.

“…perché non sta mai a sentire i buoni consigli, quello lì..?”

Si chiese, dubbiosa, arrovellandosi a trovare uno straccio di risposta. Che sostanzialmente non venne, e ciò non fece che farle continuare i suoi monologhi mentali.

“..ma soprattutto, perché mi importa così tanto di quello scapestrato?? Sembra Yuui numero 2…o forse è mio fratello a parere un clone di Tobi..?...ahhh!!Io mi arrovello…ma mica quello lì si starà preoccupando per qualcosa?Nossignore!Sono più che sicura che starà a combinarne altre delle sue, con o senza il resto dell’Aka…a proposito…tanto mi ha fatto incavolare con quel soprannome-come si è potuto permettere?Io, secchiona??AHH!Ma domani come lo combino!-che mi son dimenticata di dirgli che ho conosciuto il suo capo..”

Arisa era arrivata. Vedeva il centro della piazza e lei era in una delle viuzze laterali.
Però non si distoglieva ancora dai suoi pensieri.

“..a colpo d’occhio sembra davvero simpatica…”

Fu uno dei pensieri precisi che le vennero in mente su Yumi, mentre era oramai arrivata…




Ok..rieccomi a scrivere un altro capitolo...ci sto prendendo la mano...^^''Comunque, per lo più, ho voluto inserirlo più che per sottoscrivere un po' meglio il modo di essere di Arisa, per il dialogo di Tobi con la stessa^^Mi diverto troppo a scriverne e altrettanto mi diverto a far incavolare Ari. Spero non vi sia sembrato troppo presuntuoso...riguardo l'incontro, non ho accennato a nulla, perchè proprio non ci ho pensato a come potrebbe essere..e poi, domanda atroce, chi lo scrive?o.O?...
ColdFire§
  
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