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Autore: RoxyDowney    08/07/2013    1 recensioni
Robert Downey Jr. lascia la sua vita apparentemente perfetta per seguire il suo cuore. Co-protagonista Gwyneth Paltrow. L'alchimia tra i due si scopre non solo sul grande schermo.
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Gwyneth lo vide uscire ed avvicinarsi a loro. Capì subito che doveva essere giunto il momento. L’espressione sul suo volto era tesa, preoccupata inoltre lui non si era mai intruso presentandosi in giardino quando aveva posato lì per dei servizi fotografici. Chiese una pausa al fotografo e si affrettò a raggiungerlo.
-Amore tutto bene?
-Ha chiamato Susan... Ci siamo, credo...
Le diede un bacio sulle labbra mentre l’abbracciava, Gwyneth cercò per quanto possibile di rassicurarlo
-Andrà tutto bene... papà... Ora corri, non vorrai perderti l’arrivo del piccolo Exton!
Robert la guardò e le sorrise, era nervoso ma lei riusciva sempre a fargli riprendere contatto con la realtà e donargli una sensazione di tranquillità che riportarono in lui la lucidità mentale di cui aveva bisogno per affrontare quel momento.
-Tu ti senti bene? hai bisogno di qualcosa?
Gwyneth rise
-Non preoccuparti per me, qui va tutto benissimo. Ora vai... Dai un bacio a Susan e Exton da parte mia.
Robert annuì e dopo aver accarezzato la sua piccola pancia si allontanò a passi svelti raggiungendo l’auto che lo attendeva all’ingresso.
Lo vide abbozzare un sorriso ed alzare una mano in saluto prima di entrare nell’auto, lei ricambiò il saluto e si rimise al lavoro.

Raggiunse la clinica in cui sarebbe nato il piccolo ed appena varcò la soglia dell’entrata vide un infermiera richiamare la sua attenzione ed invitarlo a seguirla. Affrettò il passo e la raggiunse. Entrarono in una delle stanze di quel lungo corridoio, vide Susan. Stava semi sdraiata su quel letto al suo fianco i suoi genitori ed un amica. Appena lo vide entrare la sua espressione dolorante si distese, era riuscito a raggiungerla come promesso.
-Ciao, come va? come ti senti?
-Ci siamo Robert... Il piccolo vuole proprio venire al mondo. Mi dispiace averti chiamato così all’improvviso, spero di non averti disturbato.
-Ma che dici? Mi sarei arrabbiato se non mi avessi avertito subito! Non mi disturbi!
-Gwyneth? è rimasta fuori?
-No. Dice che è il nostro momento... Ti manda un bacio e dice che andrà tutto bene.
Susan sorrise, nonostante tutto, nonostante non accettasse ancora completamente che Gwyneth fosse la sua nuova compagna dovette ammettere a se stessa che era stata davvero molto gentile. Conoscendo Robert era certa che lui le avesse chiesto di esserci ma lei non aveva voluto imporre la sua presenza.
Con l’arrivo di Robert i genitori di Susan e l’amica si fecero da parte lasciandoli soli in quel momento tanto intimo ed importante.
Robert le prese la mano e si mise a sedere su uno sgabello accanto al letto. Passarono tutto il pomeriggio così. Lui cercò di non farle pensare al dolore raccontandole del nuovo film che stava per girare, dei suoi colleghi ed in un paio di occasioni riuscì anche a farla ridere.
Quando le contrazioni si fecero più intense e frequenti il medico di Susan entrò nella stanza, dopo averla visitata disse loro che era giunto il momento. Ancora poco ed il piccolo sarebbe stato tra loro.
Robert si alzò in piedi e la madre di Susan li raggiunse mentre l’amica ed il padre preferirono restare fuori ad attendere.
Susan stanca dal dolore sebbene attuttito dall’analgesia sembrava tutto fuorchè pronta ad affrontare quel momento, nonostante il medico cercasse di incitarla a recuperare le forze e prepararsi a spingere.
Robert le asciugò la fronte e prese dalla sua borsa una tavoletta di cioccolata. Appena Susan la vide ripensò alla prima volta che lei gli diede quella cioccolata. Era il momento più difficile per lui, durante la sua riabilitazione, quando non riusciva a sopportare il cibo e lei con tanta pazienza riuscì a convincerlo a tenere in bocca un cubetto di quella cioccolata. Ritrovò anche grazie a quella l’energia necessaria a superare quei momenti più bui. Lui ora le sorrideva restando al suo fianco e teneva un cubetto tra le dita attendendo che lei lo accettasse. Non disse nulla, quel gesto per loro non aveva bisogno di parole. Il peso di quel gesto significava molto. Una condivisione ed una vicinanza che solo loro potevano capire. Susan schiuse le labbra e si lasciò imboccare. Sentendo quell’aroma esploderle in gola ebbe una forte carica energetica e Robert lo capì subito dal suo sguardo ora lucido e vigile, le sorrise e le diede un piccolo bacio sulle labbra infine si voltò verso il medico
-Ora siamo pronti.
Dopo qualche spinta e molto sudore il piccolo si affacciava sul mondo. Robert di tanto in tanto dava un'occhiata e le diceva esattamente a che punto fossero.
-Tesoro ci siamo, questa è davvero l’ultima spinta, raccogli tutta la tua energia e facciamolo ok?
Susan annuì solamente ma nell'istante in cui il medico le disse che era il momento non si risparmiò e diede quell’ultima forte spinta. Contemporaneamente sentirono il medico complimentarsi con loro e un flebile vagito farsi sempre più forte ed acuto. Coprirono il piccolo e lo posarono sulla pancia di Susan mentre il medico invitava Robert a tagliare il cordone ombelicale. Fu un istante magico, nel momento stesso in cui il piccolo fu adagiato sulla pancia di Susan smise di piangere riconoscendo quel calore, quel profumo.
Dopo qualche istante il pediatra che aveva raggiunto la stanza chiese di poter visitare il piccolo e promise che l’avrebbe tenuto solo pochi minuti per effettuare i controlli di routine.
Susan si appoggiò stremata sui cuscini mentre Robert carico di adrenalina passeggiava per la stanza controllando di tanto in tanto il piccolo che a pochi metri di distanza veniva visitato dal medico.
Si avvicinò a Susan e le diede un bacio sulla fronte per poi appoggiarsi sullo sgabello.
-Sei stata bravissima! é... bellissimo!
-Che ore sono?
-Quasi le dieci perchè? hai un appuntamento?
Susan rise
-No... ma forse tu dovresti chiamare casa per...
-Certo! Chiamo subito.
Prese il telefono e compose il numero e mise in vivavoce
-Tesoro come va? tutto bene? il bambino? e Susan?
-Tutto bene. Il piccolo è bellissimo e sta benone e Susan è un po’ stanca ma sta bene anche lei.
-Bene! dai un bacio ad entrambi
-Ci vediamo dopo...
-Cerca di non far stancare Susan, rimani tutto il tempo necessario e falla riposare.... è lei che ha fatto tutta la fatica!
Robert sorrise, come sempre era dolcissima.
-Ok ora vado.
-Sono davvero molto felice per voi. Ti amo!
-Ti amo anch’io piccola.
Chiuse la chiamata e vide Susan guardarlo e sorridere. Forse per la prima volta non vedeva sul suo viso espressioni di tensione per la presenza di Gwyneth.
-Dovevi invitarla a venire qui... a vedere il piccolo... in fondo è anche tuo figlio.
-Questo momento è solo nostro. Nostro e del nostro piccolo. Domani o dopo verrà a trovarvi ma questo momento è per noi.
-Grazie Rob.
Robert sorrise e l'abbracciò poi venne richiamato dall’infermiera perchè partecipasse attivamente al bagnetto del piccolo. Prima di allontanarsi le sorrise
-Ti amo. Sei stata davvero molto brava. Vado a prendere il piccolo e te lo porto tu intano riposati un po’.
Susan sorrise e cercò di sistemarsi le ciocche di capelli in una coda. Accettanto l’aiuto di sua madre che le porgeva un asciugamano bagnato per rinfrescarsi il viso.

L’infermiera lo attendeva con la vasca pronta ed il piccolo avvolto in un telo. Aveva gli occhi chiusi forse stanco anche lui o infastidito da quelle luci. Glie lo porse, Robert era emozionato appena lo prese il piccolo aprì gli occhi e lo guardò
-Ciao piccolo... ci facciamo belli per la mamma, che ne dici?

   
 
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