Dopo essere arrivata finalmente a Tokyo decisi che sarebbe stato opportuno occupare la mattinata facendo un giro della città, ma prima avevo bisogno di darmi una rinfreascata e di cambiarmi i vestiti; dopo aver fatto entrambe le cose presi la mia sacca e uscii. Mentre ero in giro vidi un grande spiazzo ricoperto di erbetta molto probabilmente finta e circondato da gradoni, intuii che fosse un campo di calcio nel quale si trovava un ragazzo alto con capelli legati a coda bassa color biondo platino, carnagione scura e vestiti sportivi; insieme a lui c' era un gruppo di ragazzini che giocavano a calcio, intuii perciò che questo ragazzo fosse il loro allenatore. Rimasi li a guardare perchè ogni volta che guardavo qualcuno che giocava a calcio rimanevo a bocca aperta perchè io adoro il gioco del calcio! L' allenamento durò per circa un' ora e mezzo, alla sua fine tutti i ragazzi andarono via; io decisi di rimanere un altro po' seduta, abbassai la testa e, proprio mentre stavo per rialzarmi sentii una mano che si era appoggiata sulla mia spalla destra, aprii gli occhi e vidi che a fianco a me c' era un' ombra. Mi alzai e vidi che il ragazzo che mi stava a fianco era l' allenatore di quei ragazzi, egli mi gurdò negli occhi, poi mi squadrò dall' alto al basso, iniziando dal mio viso: grandi occhi castani, lunghi capelli castano chiaro con frangetta e legati a coda di cavallo, poi scese guardndo la mia esile corpoatura e il mio vestitino viola che mi arrivava sopra al ginocchio. Salì con lo sguardo e mi domandò il mio nome; io gli risposi quasi sussurrando :- Mi chiamo Irma... Irma Shade- Il ragazzo mi tese la mano e mi disse :- Piacere, il mio nome è Axel Blaze- Dopo che finì la frase spalancai gli occhi arrosii, poi gli strinsi la mano e gli dissi :- Caspita non posso crederci, ho incontrato il ragazzo che stimo da più o meno dalla prima volta che l' ho visto!! Ma sai che sei il mio idolo, per me è un onore conoscerti!!!!- Dopo quelle parole rimase stupito e allo stesso tempo compiaciuto, mi lasciò la mano e mi chiese se fossi nuova di qui perchè non mi aveva mai visto da quelle parti; io allora gli raccontai che mi ero trasferita oggi a Tokyo ma che ancora dovevo trovare una alloggio fisso ad esempio una casetta. Axel allora decise di farmi da guida della città, io non potevo non accettare perciò andammo in giro durante il quale parlammo un po' di noi, io gli dissi che avevo 19 anni e che suonavo il pianoforte e la batteria e come lavoro insegnavo a suonare il piano ai ragazzi di tutte le età. Axel invece mi disse che aveva 21 anni e che il suo mestiere era quello di alleantore di calcio. Si fece sera e, arrivate le 19.30 Axel mi accompagnò in hotel e mi chiese di venire il giorno dopo a vedere nuovamene il suo allenamento, io non potevo rifiutare e gli dissi che sarei stata lì la mattina seguente alle 11:15 al campetto.