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Autore: thexchromosomee    08/07/2013    2 recensioni
Amelie Perry è il capitano della squadra di Quidditch di Corvonero, e gioca per vincere. Riuscirà a far vincere la coppa di Quidditch alla sua Casa e a dimostrare a chi la deride per aver scelto soltanto ragazze, che queste possono essere avversarie temibilissime?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Bentrovati a un nuovo appuntamento con “Girls always win”. Preparatevi ad un match di boxe verbale tra Amelie e James! 

Grazie a ChiaTag e GinnyW, che hanno recensito lo scorso capitolo e messo questa storia tra le seguite; grazie anche a jade free, quiquoqua1234, Strix e Zenza , che pure hanno inserito la storia tra le seguite, e a Cissy Lightwood, Marty Evans e nightdream, che l’hanno inserita tra le preferite! Thanks! ^^  E non dimentichiamo la mia fantastica beta! 

Girls always win 

Capitolo 2: La sfida ha inizio 

Rose 

Due giorni dopo le selezioni, Amelie ha compilato la lista con i nomi delle ragazze che sono entrate a far parte della squadra di Corvonero. 

Ascoltatemi tutti!– urla a colazione, in Sala Grande.È ora che vi comunichi i nominativi dei componenti della squadra di quest’anno! 

Quelli del primo anno riprendono a mangiare; gli altri, nessuno escluso, rimangono tutt’orecchi. 

Io, ovviamente, sarò il Portiere e capitano. Le Cacciatrici, invece, saranno Nell Dortan, Ruth Taytum e Ida Winters– esclama. 

Mi avvicino a Ida per darle una pacca sulla spalla. 

Bel lavoro, Ida!– le sussurro. –Siamo in squadra insieme! 

Lei ridacchia per qualche secondo, prima di impallidire, colta da una rivelazione: –Oh, cavolo, adesso dovrò davvero giocare a Quidditch! 

I Battitori saranno Mariah Affey e Coraline Darcy– continua ad elencare Amelie. –E il Cercatore Rose Weasley. 

Accidenti, anche io!– piagnucola Coraline. 

Non credevi ti avrebbe scelta?– le chiedo. 

No, ed è l’esatto motivo per cui ho provato!– ridacchia Ida, coprendosi educatamente la bocca con la mano per evitare di sputacchiarci addosso i cereali mentre ride di cuore. 

Beh, questo la dice lunga sulla nostra squadra, non siete d’accordo?– dico alzandomi per ricevere l’orario degli allenamenti dalle mani di Amelie. 

Faremo pratica il martedì e il giovedì sera, dalle sette alle nove, sempre che l’orario sia compatibile con i vostri impegni– asserisce Amelie, indicando le caselle degli orari –Sabato mattina, dalle otto alle dieci, e domenica mattina, dalle dieci a mezzogiorno. Siamo state fortunate: gli altri turni di mattina erano occupati, grazie al cugino di Rose. Bene, ci vediamo domani sera al campo, ok? 

Sì, capitano– replichiamo all’unisono. 

Bene. Mi aspetto da voi la massima puntualità; non tollero ritardi– aggiunge Amelie, prima di afferrare la propria borsa e una fetta di pane tostato e avviarsi a lezione con le sue compagne di stanza. 

Come farai a conciliare il Quidditch con i tuoi doveri di Prefetto, Rose?– mi domanda all’improvviso Ida, indicando la spilla che scintilla sulla mia divisa. 

Posso farcela– le rispondo scrollando le spalle. –Mi hanno assegnato le ronde lunedì e mercoledì. 

E, naturalmente, i compiti non sono un problema– aggiunge Ida. 

Rido. 

Quando mai lo sono stati?– replico.Sono una Corvonero, dopotutto. 

La conversazione viene interrotta da qualcuno che mi chiama a gran voce: Albus, spalleggiato dai suoi migliori amici, Scorpius Malfoy e Arrol Smith. 

Buongiorno, cugino. Smith, Malfoy– li saluto agitando la forchetta. –Qual buon vento vi porta al tavolo di Corvonero, stamani? 

L’ho appena saputo da James– ringhia piantando i piedi per terra, mentre i suoi amici gli stavano lontani, palesemente imbarazzati.Sei entrata nella squadra di Quidditch? 

risponde per me Coraline.E così anche io e Ida. 

Albus sbuffa una risatina, lasciandomi basita. 

- Che c’è? È così incredibile?

Certo che si, Rosie!– ride scambiandosi occhiate divertite con Arrol.Non sei una sportiva. Nessuna di voi lo è, e dovrete affrontare la squadra più forte degli ultimi dieci anni! 

Non credevo riconoscessi il talento di tuo fratello, Albus– sibilo io ghignando. 

Cosa? Non mi riferivo a quegli stupidi Grifondoro! Intendevo noi Serpeverde! I nostri nomi sono praticamente già incisi sulla coppa!– esclama lui. Mi dispiace per te, Rosie: hai finalmente iniziato ad appassionarti allo sport, e la tua squadra non ha nessuna possibilità di vittoria. 

Perché mai?– ribatto in tono acido e glaciale. Arrol, sentendo odore di guai, scuote il braccio di Albus in segno di avvertimento. –Perché siamo ragazze? 

Ehm… Ecco… Rosie, no… Non esattamente– balbetta, poi esita per un momento. –Quello che volevo dire è… 

Ho capito, grazie tante– sibilo, poi afferro la mia borsa, mi alzo e mi volto; dopo un passo mi volto nuovamente in direzione di Albus e dico:Venti Galeoni. 

Cosa?– esala lui, confuso. 

Venti Galeoni che Corvonero vince la Coppa del Quidditch. 

Scorpius sorride, dando di gomito a mio cugino e dicendo:Se non accetti la scommessa, lo farò io. 

E va bene, Rosie. Ci sto– acconsente poi Albus. 

Annuisco e me ne vado. Mentre mi allontano incrocio le dita, sperando di non dover dare a mio cugino tutti i miei risparmi alla fine dell’anno scolastico. Perdere la scommessa significherebbe dare ai miei cugini maschi un ulteriore pretesto per deridermi. 

Io e Albus eravamo molto legati, davvero tanto, più che al resto della nostra enorme famiglia. Siamo coetanei, nati a pochi mesi di distanza, da piccoli abbiamo condiviso praticamente tutto. Una volta giunti ad Hogwarts, però, le nostre strade si sono separate: io sono stata smistata a Corvonero, lui a Serpeverde; io ho seguito il mio amore per i libri e lo studio (grazie, mamma), facendo della biblioteca la mia seconda casa, lui è diventato amico dei suoi compagni di Casa, con i quali non voglio avere nulla a che fare, e membro della squadra di Quidditch. Abbiamo cominciato a frequentare comitive diverse, finendo col parlarci solamente le rare volte che ci incrociamo tra una lezione e l’altra, o alle feste in famiglia. 

Siamo entrambi ugualmente dotati, ma in differenti ambiti: io lo studio, lui il Quidditch, il che ha reso felici i nostri padri, i quali, però, ci mettono costantemente a confronto, vantandosi dei nostri successi come fossero loro. Gli altri miei zii, poi, sono fanatici di Quidditch, e non perdono occasione per tessere le lodi dei loro pargoli, immaginando per loro un futuro da professionisti. 

È, quindi, facile comprendere perché mi vergogno di scrivere a casa per informare i miei che gareggerò contro i miei cugini. 

Spero che Amelie sia un bravo capitano. 

Amelie 

Credo che il mio profondo odio per Potter abbia avuto inizio il primo giorno del primo anno, quando mi spinse fuori dalla barca che stava portandoci alla scuola. 

Fortunatamente per lui, ero troppo zuppa d’acqua per vendicarmi (anche se avevo undici anni, avrei comunque potuto stenderlo). Da allora siamo stati rivali, e non solo sul campo di Quidditch: spesso sono volate delle fatture finchè la Preside non è intervenuta, inasprendo le punizioni per tali “infantilismi”. 

In mia difesa, posso solo dire che l’unica ragione per cui gli ho tinto di rosa i capelli è che mi aveva lanciato un Incantesimo di Inciampo, facendomi ruzzolare giù dalle scale. Risultato? Un braccio rotto. E Potter l’aveva fatta franca. 

A volte penso non sia tanto male, ad esempio quando non si pavoneggia, ostentando la sua superiore bravura a Quidditch. 

Come adesso. 

Potter– non riesco a fare a meno di ringhiargli contro, irritata dal suo atteggiamento.Questa è una biblioteca, la gente qui viene a studiare, non a socializzare! 

Perry! Non ti avevo vista– mi saluta lui in un tono gaio che accresce il mio desiderio di cavargli gli occhi.  

Incrocio le braccia e lo fulmino con lo sguardo quando osa avvicinarsi a me. 

Lasciami in pace– sibilo. 

Non essere fredda, tesoro– mi risponde sedendosi di fronte a me e gettando un’occhiata alle pergamene sparse sul tavolo. –Riesci a leggere il libro di Pozioni capovolto? È davvero infinita come si dice l’intelligenza di voi Corvi! 

Cosa?– gli chiedo tentando di capovolgere il libro, ma lui mi precede, sollevandolo e scoprendo il mio quaderno con gli schemi di gioco. 

Non dovresti lasciare in giro qualcosa di tanto importante, sai?– asserisce sorridendo, per poi prenderlo come niente fosse.

Non lo lascio… Ehi! Ridammelo!– sbotto, guardando con la coda dell’occhio la postazione della bibliotecaria che sembra essere svanita nel nulla. Approfittando della sua assenza, mi alzo, mi piego in avanti sul tavolo e cerco di riappropriarmi del quaderno. 

Avanti, Perry, dove sono i tuoi tanto vantati riflessi da Portiere?– mi schernisce. 

In risposta, gli do un calcio alla gamba, un metodo efficace per farmi restituire il quaderno prima che si riprenda dal dolore. 

Come ti pare– esala, ancora dolorante. –Non ho bisogno di conoscere le tue strategie per sapere che non funzioneranno, e vuoi sapere perché? Perché sei una dannata femmina, Perry! Tutta. La. Tua. Squadra. È. Fatta. Di. Stupide. FEMMINE! Non appena la pressione aumenterà andrete fuori di testa. Conosci il detto “se non sopporti il calore, esci dalla cucina”? Ecco, è il consiglio che ti do: abbandona la competizione, prima di ustionarti.  

A quelle parole vado letteralmente a fuoco. 

Sai che cosa non va in te, Potter? Che sei un maledetto sessista dalla mentalità chiusa! Beh, ho una notizia per te, Potter: IO POSSO ESSERE BRAVA QUANTO TE!– replico.Anzi, a dirla tutta posso essere anche meglio. Io e la mia squadra non molliamo, combatteremo fino alla finale, amico, e non potrai fare niente per fermarci. 

Afferro con forza la borsa, ci infilo alla rinfusa tutti i libri e le pergamene e me la isso sulla spalla; infine esco dalla biblioteca con fare teatrale, da regina del dramma, lasciando un Potter furibondo a sbuffare. 

Una volta a debita distanza, mi tolgo le scarpe e corro via, senza una destinazione precisa in mente, soltanto la speranza che la corsa mi porti dove devo andare. 

Cacciatrici, Battitrici e Cercatrice, vi do il benvenuto al primo allenamento di questa stagione– esclamo. Sono in piedi nello spogliatoio, di fianco alla lavagna. 

Nell e Ruth stanno indossando le divise scolorite; prendo nota di chiederne di nuove. Mariah Affey, la esile studentessa del quinto anno che ha guadagnato una stella per aver disarcionato un’altra ragazza alle selezioni, ha già addosso la sua (a quanto pare, non vede l’ora di iniziare ad allenarsi). Ida Winters e Coraline Darcy si stanno aiutando a vicenda ad allacciare gomitiere e ginocchiere, e Rose Weasley sta lamentandosi della scopa della scuola. 

Ok, so che su di noi sono girate parecchie chiacchiere… come sulle altre squadre. Peggio del solito, a dire il vero… E sono sicura che non avete mancato di notare che le altre squadre sono interamente al maschile, ma, vi supplico, non lasciatevi scoraggiare– le esorto, infilandomi i guanti da Portiere. –Ora, non nego sarà dura vincere la Coppa, quest’anno, dato che tutte le squadre in lizza sono particolarmente forti, però, essendo questo il primo allenamento, preferirei non esagerare: dovete prendere confidenza con la basi del volo, prima di passare a mosse più complicate. E… Cominciamo!  

Lancio una palla soffice a Mariah e Coraline, ordinando loro di lanciarsela usando le mazze da battitore. 

Le Cacciatrici, intanto, volano di qua e di là passandosi la Pluffa. 

E poi, c’è Rose. Cavolo, nonostante voli su una scopa della scuola, sta andando veloce. Si è librata nell’aria, esibendosi in ardite picchiate ed altre evoluzioni senza smettere di ridere. Dopo qualche minuto ha rallentato, fermandosi davanti a me. 

Avevo dimenticato quanto fosse meravigliosa la sensazione che si prova!– ammette. –  Criticherai senza pietà la mia tecnica come fa James? 

No, hai un’ottima tecnica– replico.Davvero tuo cugino ti ha insegnato a giocare? 

Non solo James, tutti i miei cugini. A casa di mio zio Harry c’è un campo “casalingo” dove giochiamo con delle mele incantate al posto dei Bolidi e noci al posto del Boccino. 

Hai mai giocato con un vero Boccino?– le chiedo alzando una mano per mostrarle la pallina dorata. Lei scuote la testa in segno di diniego. –Ti garantisco che questo piccolo diavoletto è decisamente più difficile da prendere di una noce sottoposta a un Incantesimo di Librazione. 

Glielo passo e lei lo afferra subito; mentre lo tiene in mano, rimirandolo, il Boccino spiega le piccole ali. Trattenendolo tra due dita, commenta: –È troppo carino! Una volta che l’avrò preso, potrei non volerlo restituire! 

Un incentivo a prenderlo nel minor tempo possibile– le rispondo tra le risate, indicando il cielo sopra di noi. –Vediamo come te la cavi. 

Rose chiude i suoi luminosi occhi azzurri e rilascia il Boccino, che rimane sospeso in aria per qualche secondo prima di volare via in un batter d’occhi. Un attimo dopo, Rose schizza via alla sua ricerca. 

Invece di seguirla, mi dirigo verso le altre, correggendole, se necessario, e prendendo mentalmente nota dei rispettivi punti di forza e di debolezza, ma sempre tenendo d’occhio la mia Cercatrice. 

Ebbene, Rose ha catturato il Boccino non una, non due, bensì TRE volte prima della fine dell’allenamento. 

Una volta tornata con i piedi per terra i suoi ricci ramati sono elettrici e scarmigliati, ma l’espressione sul suo volto è il ritratto della felicità. 

È un po’ restia a ridarmi il Boccino, però, ma le ho promesso che potrà tenerlo, dopo la finale. 

Le ragazze, indossata di nuovo la divisa scolastica, fanno ritorno al castello, dopo avermi sommersa di “grazie” e “ci vediamo”, e io le seguo poco più tardi, sentendomi sicura della mia squadra come non mai. 

Note della traduttrice: 

Siete autorizzate a odiare James. Quando ha fatto quella sfuriata sessista ho desiderato morisse di una morte lenta e dolorosa. E Albus non è da meno. Viene da chiedersi come li hanno tirati su Harry e Ginny… XD 

Tiferò Corvonero per principio, meritano una bella lezione. No? 

Stavolta ho aggiornato a tempo di record, ma non fateci l’abitudine. Prometto, però, di cercare di aggiornare con regolarità… compatibilmente con i miei impegni (siete autorizzate a odiare la sessione estiva), ovvio. 

Aspetto le vostre recensioni, che tradurrò e invierò all’autrice; se dovesse rispondere, tradurrò e invierò la risposta tramite il servizio di replica di Efp. 

Serpentina. 

 



 

   
 
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