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Autore: Stray    21/01/2008    5 recensioni
"Passa la storia, passano anche gli uomini che l'hanno scritta. Ma questa sabbia non vedrà mai il mare: quello che vi abbiamo scrito, non verrà mai cancellato del tutto..."
Ishvar, una guerra, l'inizio di tutto.
Quello che la Storia non ha riportato, ma che non si può dimenticare.
Genere: Generale, Introspettivo, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maes Hughes, Riza Hawkeye, Roy Mustang
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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A battle lost

“Per esempio tu, giovane ragazza.”

Dovevi saperlo, che non avrebbe portato a nulla di buono.

“I tuoi occhi dicono a chiare lettere: quello che faccio non mi piace per niente.”

“E’ così: uccidere non è affatto divertente.”

“Ne sei sicura?”

Da come sorrideva: si vedeva da come piegava la bocca di lato, mentre narrava la sua parabola crudele.

“Puoi giurare di non esserti mai sentita soddisfatta del tuo lavoro? Di non aver mai esultato quando hai centrato il tuo obiettivo, di non aver mai riconosciuto con fierezza la tua bravura? Non rispondi, signorina cecchino?”

“Basta così!”

Non hai pensato. Hai agito.

Persino Maes trattiene il respiro, mentre Kimblee smette di sorridere – il motivo per cui ha scelto quella ragazzina, in mezzo a tanti soldati, non è stato un caso.

Dovevi saperlo: è un bastardo.

E come tale, ha sempre, dolorosamente ragione.

Ma quando afferri l’uomo per il bavero, non ci pensi. Perché lo fai per lei.

“Tu sei un altro che non riesco a capire. Cercare giustizia in un posto come questo, non è normale.”

Lo sai. Ti senti un cavaliere anacronistico e ridicolo, nel difendere l’onore di una donzella tutt’altro che indifesa. Ma non potevi sopportare oltre di vederla pregare sommessamente di diventare improvvisamente sorda, per non sentire più l’orrenda verità che quell’uomo le leggeva dentro, come fosse stata un libro aperto.

“Sei venuto qua di tua volontà: perché fare la vittima?”

Non stai facendo la vittima. Stai cercando di proteggerla. Stai cercando una scusa per salvarla, almeno lei. Da quando l’hai incontrata, improvvisamente, le giornate hanno cominciato ad avere un che di diverso: uno scopo. Uno scopo che non sia un male per nessuno. Uno scopo per il quale non sei costretto a fare nulla contro la tua volontà.

Ma questo pazzo terribilmente saggio sta rovinando tutto. Questo pazzo, con le sue frasi piene di senso, piene di un senso che fa paura, sta distruggendo tutto quello che sei riuscito a creare con tanta fatica.

“Non distogliere lo sguardo dalla morte. Guarda avanti.”

Ma tu guardi le mani bianche di Riza: le dita stringono la canna del fucile così forte che ti aspetti di sentire il rumore del ferro e del legno in frantumi, da un momento all’altro.

“La gente che uccidi… guardala dritta in faccia. Non scordartela.”

Ad ogni viso, si sovrappone quello di lei; la verità è che la stai uccidendo con le tue mani, la stai bruciando viva, come le streghe al rogo. La senti urlare persino nei tuoi sogni.

“Perché loro non scorderanno la tua…”

La sirena vi salva. Come sempre.

Vi salva sul limite della pazzia; vi spinge sempre oltre, sempre più verso il baratro e vi tira per la giacca all’ultimo secondo, sull’ultima frazione sempre più piccola di un battito, quando credi che non ci sia altro che il vuoto, dopo. E invece tutto quello che senti è ancora la terra sotto i piedi.

E l’inferno alle spalle.

Mamma mia che ritardoooooooo!!!
Immagino che l’influenza (bastardissimo e malefico virus, tu sia dannato in eteeeeernooooo!!!!) non basti come giustificazione…. Aggiungo anche che gli esami non finiscono mai (e non è un detto popolare: qui sembra che non finiscano proprio, la cosa è allarmante!).
Passo subito alle risposte, visto che lo scorso capitolo è stato un po’ strano (scusatemi…) ^^”.

Shatzy: Grande! E’ proprio così! Non poteva scrivere un saggio più esaustivo della situazione: la fragilità di Roy è una cosa che mi premeva molto sottolineare, perché secondo me per arrivare ad essere l’individuo abbastanza sicuro che il manga presenta, in una situazione come quella di Isvar ha dovuto rimettere in discussione tutto quello in cui credeva… e sì, Riza in questo senso è allo stesso tempo uno di questi punti di riferimento del passato che vengono a mancare (nel senso che è diversa, cambiata, per il solo fatto di essere lì è la dimostrazione vivente che il mondo è diverso da come Roy se lo immaginava) ma anche la pietra miliare, il punto di appoggio per una nuova partenza (non certo meno faticosa e tormentata).
Per quanto riguarda il concetto di colpa, io l’ho interpretato come un peso, un fardello che Roy VUOLE portarsi addosso. Come hai detto tu, un po’ per non farne gravare il peso sulle spalle di altri (leggi Riza), un po’ perché rappresenta la sua espiazione, diciamo, l’unico motivo valido che giustifica il fatto di continuare a vivere nonostante gli orrori che ha commesso.
Vuole proteggere Riza (in questo capitolo la cosa è esplicita) soprattutto da questo senso di colpa, visto che ne conosce bene le sofferenze, vuole proteggerla anche perché lei rappresenterà sempre per lui il simbolo dell’incorruttibilità, dell’innocenza, del passato, anche nonostante l’evidenza dei fatti (Kimbly, la guerra, la stessa Riza che cerca di farglielo capire)… Mamma mia, il loro rapporto è complicatissimo e proprio per questo motivo è la relazione più bella che abbia mai letto su un fumetto: non è riducibile solo ad amore o amicizia o lealtà. E’ tutto questo insieme ma anche tanto altro… Ah, che bello sentire la passione Royai che ritorna!!! ^^

Mame: semmai sei tu che puoi frustare me, visto che ho superato tutti i possibili limiti di ritardo! Perdono! I sensi di colpa sono una brutta bestia, soprattutto per Roy… Non so perché, ma mentre sembra (e sottolineo SEMBRA) che Riza riesca a dominarli, Roy per tutto il fumetto da sempre l’impressione di soccombere ad essi (basti guardare la morte di Maes…). In un certo senso Riza forse ha incanalato la sua espiazione nella missione di proteggere Roy, mentre lui continua a nutrirsi di rimorso (il suo motto potrebbe tranquillamente essere “pane, rimorso e tristologia” ^^”).
Il prossimo capitolo lo pubblicherò domani perchè è strettamente collegato e vicino temporalmente a questo, senza contare che è molto importante. Grazie delle recensioni! ^^

Elyxys: Questa volta niente casini di postaggio (spero). In effetti lo scorso capitolo era moooolto “ermetico”. Mi è venuto così, a libera interpretazione e non me la sono sentita di cambiarlo a scapito dell’atmosfera. Questo in compenso è un po’ più “esplicito”! ^^ Buon anno anche a te!

Sisya: Sono io che devo chiedere scusa per il ritardo! Dire che mi sono fatta di nebbia è un eufemismo, ma il tempo non basta mai… Ma sono contenta che mi abbia lasciato un commentino anche su questa raccolta, ci tenevo molto! ^^ grasie!
A dire il vero anche per me Ishvar era un buco nero impenetrabile, soprattutto per quanto riguarda le datazioni, ma grazie a mame e Shatzy se non altro l’ho rischiarato un pochino (lo stretto indispensabile per non sbattere il naso nei numerosi scogli disseminati dall’Arakawa!).
Tuttavia era un periodo della relazione Roy-Riza che mi premeva approfondire, perché penso sia un po’ la chiave di tutto (così come la guerra è uno dei punti fondamentali per la storia generale di FMA). Grasie per i complimenti, davvero, ormai non so più come si fa a smettere di arrossire… Un bacio! ^^

  
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