nota di inizio capitlo: sapete, di norma, preferisco i disegni dei Malandrini, che trovo sparsi qui e là su internet, ma credo che per questa volta farò un'eccezione. Mi sto seriamente impegnando a trovare dei volti che, secondo la mia idea, potrebbero impersonare i personaggi di questa ff. Per ora ho trovato solo James Potter e Lily Evans, ma non vi dico altro, anche perchè ho incaricato una persona di crearmi un bannerino (essendo la sottoscritta incapace)! XD

bene..buona lettura!!

Capitolo 2- Piccola analisi di coscienza

A pranzo, noi del settimo anno occupiamo i posti al centro del tavolo di Grifondoro, perciò non mi è difficile, entrando in sala grande, rintracciare subito i miei amici.

Sirius e Julie Sanders sono intenti a battibeccare su banalissime questioni, che non sto neanche ad elencare.

Le loro litigate mi sembrano abbastanza una perdita di tempo. Sia Sirius che Julie sono due persone cocciute, con idee completamente diverse: ognuno tenta di difendere le proprie ragioni, finendo anche con l'ignorarsi per giorni interi. È semplicemente una questione d'orgoglio, ma sanno essere davvero pesanti. A volte sono peggio di me e della Evans.

Mi siedo accanto a Remus, cercando d'ignorarli. Sirius e la Sanders, seduti l'uno di fronte all'altro, si guardano in cagnesco. “Maschilista” conclude lei.

“Femminista” ribatte il mio migliore amico.

E per nostra immensa fortuna la discussione finisce lì.

Mentre mi servo di alcune patate, vengo interrotto da un leggero tossicchiare. “Ehm-ehm”. Mi volto verso la direzione del suono e mi blocco quando due occhi verdi mi fissano, impassibili.

“Si?” domando rivolto a Lily.

“Sai, mi stavo chiedendo, Potter, se ultimamente tu avessi fatto qualche controllo medico”. La domanda mi lascia perplesso, ma decido di mettermi in bocca una patata e continuare a fissarla in attesa di una risposta.

“Perchè sai, ho dei seri dubbi sulla tua sanità mentale” conclude lei continuando a fissarmi.

“Ma che gentile, ti preoccupi per me?” ribatto a quello che, ormai, non può essere altro che un lungo discorrere di insulti.

“Non ci provare, Potter” continua lei. “Ti sei fatto sbattere fuori due volte stamattina! Ma si può sapera cos'hai nel cervello? Zucche? Criceti?”.

“ Piano con le offese. Siamo solo a metà giornata!” ribatto. “A dir la verità, mia cara Evans, è tutta colpa tua”. Ecco, gliel'ho rinfacciato. Ben ti sta', maestrina dei miei stivali!

“Mia? E si può sapere il perchè, di grazia?”.

“Ah, beh...ecco...” m'impappino. Non posso mica dirle perchè la stavo fissando. Per fortuna Remus corre in mio aiuto. “Ehm, voi ragazzi avete già fatto il tema di Incantesimi?”.

San Remus. Il mio salvatore.

Lily mi fissa ancora scocciata, ma poi annuisce insieme agli altri in risposta alla domanda di Remus.

Ovviamente Sirius cade dalle nuvole. “Merda! Il tema!”.

Sia Julie che Lily lo guardano ccon rimprovero. “Ma Vitious ce l'ha dato una settimana fa!”.

“Devo essermelo perso” risponde semplicemente.

Mary, che fin'ora era impegnata a mangiare, gli tende un rotolo di pergamena. “Tieni. Copia il mio, ma cambia l'introduzione. Per farla ci ho messo secoli e non voglio che tu la faccia uguale”.

“MacDonald sei la mia salvezza! Ti bacerei, quasi!”.

May fa una strana smorfia. “Vediamo di evitarcelo, eh?”.

Sia la Evans che la Sanders scoppiano a ridere, poi si staccano leggermente da noi per iniziare quelle che dovrebbero essere chiacchiere tra ragazze. Ovvero, guai a noi se sentiamo una singola parola, bisbigliata fitta fitta tra di loro.

Per quanto riguarda me e i miei amici ci limitiamo ad organizzare la prossima scorribanda notturna: questa volta toccherà al quinto piano. Sono convinto che qualche Caccabomba renderebbe l'ambiente più profumato e gradevole.

“Ti dico di no!” ribatte Sirius. “Sarebbe meglio un po' di Puzzalinfa. Quella è più difficile da rimuovere”.

Ribatto scuotendo la testa. “Fidati, Caccabombe”.

“No, Puzzalinfa”.

“Caccabombe” dico, cercando di sembrare minaccioso.

“No”. Sirius è più bravo a far paura.

“Sì”. Io però non demordo mai.

“Nooo”.

“Sìììììì”.

“NO!”.

“SI'”.

“Insomma basta!! le metteremo tutt'e due!” sbotta Lunastorta.

Io e Sirius ci guardiamo negli occhi per un po', poi scoppiamo a ridere sguaiatamente.

L'ho sempre detto che Remus è un vero Malandrino.

Ovviamente, però, il nostro piano geniale non è praticabile per stanotte: devo fare la ronda.

Ronda, con la Evans.

Naturalmente l'idea di passare la serata con Lily mi esalta parecchio, ma non posso di certo immaginarmi una seratina tutta rose e fiori, visto le precedenti frecciatine a pranzo.

E' da un po' di anni che ci conosciamo, specialmente negli ultimi due, e non mi è mai sembrata una persona incline alla simpatia esuberante, come il sottoscritto.

Certo è dolce e simaptica, con le sue amiche.

Combattiva e ostinata, difende sempre chi è in difficoltà.

Fredda e sardonica, specialmente con me. Anzi, direi che io possiedo l'esclusiva.

La cosa che non capisco è il perchè si sia accanita su di me più di chiunque altro. In fondo fanno parte dei Malandrini pure Sirius, Remus e Peter. Anche se so che con Remus va molto d'accordo, soprattutto dopo il quinto anno, essendo stati nominati entrambi prefetti; perfino con Peter diventa amichevole, credo che lo trovi 'buffamente carino' nella sua impacciataggine.

Per quanto riguarda me, credo che mi trovi semplicemente un buffone, non 'buffamente carino'.

Dio, detesto quest'espressione. Giuro che ho voglia di schiantare chi l'ha inventata.

Ah, l'ho creata io.

Sconsolato, mi dirigo verso lo studio della McGranitt, per iniziare la ronda.

Lily Evans, naturalmente, è già davanti alla porta che mi aspetta.

“Sei in ritardo, Potter” bisbiglia.

Sorrdo a mo' di scusa. “Ho appena finito di piazzare delle Caccabombe lungo il nostro percoso, così almeno sarai impegnata a non insultarmi per tutta la serata”.

“Divertente. Ah-ah. Davvero divertente, Potter”. Sbaglio o era sarcasmo, questo?

Non faccio in tempo a ribattere che la McGranitt appare alla porta. “Ah, Potter, Evans! Siete arrivati. Potete cominciare pattugliando il settimo piano, credo che Gazza abbia visto della Caccabombe lì”. Ci scommetto che sono quelle lasciate da Sirius, la scorsa notte.

Lily annuisce vigorosamente. Io mi limito ad un cenno col capo.

Diamo la buonanotte alla professoressa poi ci dirigiamo verso il settimo piano.

Arriviamo davanti all'arazzo di Barnaba il Babbeo con il fiatone, perchè Lily ha decretato che “Prima iniziamo pirma finiamo”.

Probabilmente non è molto contenta di passare la serata con me. Peccato.

La prima mezz'ora di pattuglia la passiamo senza aprir bocca e, francamente, tutto questo silenzio inizia a darmi sui nervi, così inizio a parlare, tanto per chiacchierare. “Tu...” mi blocco, cercando di trovare un argomento valido per conversare. “Hai già fatto il tema di Incantesimi?”. Faccio l'indifferente fingendo di controllare dentro lo sgabuzzino delle scope. Niente, neanche Pix.

“Ne abbiamo già discusso a tavola, mi sembra. Comunque sì” risponde senza neanche voltarsi.

“Oh”. Mi sento incredibilmente stupido. Come una volta, da piccolo, che avevo urlato a squarcigola il nome di mia madre, per strada, ma lei non si girava. L'avevo inseguita a lungo e quando ero riuscito a prenderle la mano, mi ero accorto che non era lei. Mia madre ovviamente era dietro di me che rideva a crepapelle.

Mi affretto a trovare un nuovo argomento di conversazione, ma mi vengono in mente solo banali considerazioni sul Quidditch. Perchè quando sono con lei mi viene solo da comportarmi come un cretino?

Ovviamente, preso come sono dal cercare un argomento per chiacchierare, non mi accorgo che lei mi sta fissando da un po' con un sorrisino sotto i baffi.

Quando me ne rendo conto la guardo con una faccia da punto interrogativo.

“Oh, è solo che quando pensi hai -uhm, non so...la faccia da troll-intelligente”. Sorride di nuovo sotto i baffi.

Questa l'ho già sentita. “Ehi!” esclamo indignato. “Pensavo che stasera volessimo passare una serata tranquilla, senza insultarci!”.

“Ah, davvero? E come sarebbe il tuo ideale di serata tranquilla?”. Ecco, lo sapevo. Riesce sempre a prendermi in castagna.

“Ehm, non saprei. Suppongo parlando civilmente, senza cattiveria” azzardo.

“E davvero ne saresti capace?” borbotta scettica.

“Evans, dovrei ritenermi offeso! Non pensavo che la tua fiducia nei miei confronti fosse così scarsa”.

“Beh, non hai degli ottimi precedenti” ribatte.

“Lo so, ma, vedi, anche Silente mi ritiene in grado di cambiare” le dico indicandole la spilla che porto al petto.

Ci fermiamo davanti al ritratto della Signora Grassa e mormoro la parola d'ordine: “Troll”. Che sia una persecuzione?

“Ma finora non l'hai fatto ”. Mi guarda, con uno sguardo enigmatico. E io non posso fare altro che rimanere incantato dal suo sguardo.

Non so cosa ribattere, mi ha lasciato spiazzato. So che ha ragione, insomma, dopo tanti anni, io e gli altri siamo rimasti sempre i soliti scemi, intenti a fare scherzi.

Passiamo attraverso il buco del ritratto, senza proferire più parola. Poi ci separiamo per andare a dormire.

“Buona notte, Potter” dice, concedendosi un mezzo sorriso.

“Buona notte, Lily”. Provo a sorridere anch'io.

Entro nella stanza, riservata a noi del settimo, e mi dirigo verso il bagno. Sirius e Peter dormono già, mentre Remus alza solo gli occhi da un libro appena mi vede entrare.

Mentre mi sciaquo la faccia, ripenso a quello che mi ha detto Lily. Ha ragione. Ha dannatamente ragione. Perchè me ne rendo conto solo ora?

Improvvsamente, tutti gli scherzi che abbiamo fatto o progettato, mi sembrano completamente ridicoli ed inutili. Io mi sento ridicolo e inutile.

Mi arrampico sul mio letto a baldacchino e mi tolgo gli occhiali.

“Remus?”. Mi arriva in risposta uno strano mugugno d'assenso. “Ti è mai capitato, ripensando agli scherzi che facciamo, di sentirti incredibilmente stupido?”. La domanda suona di per sé stupida.

“Ogni volta, o quasi” mi risponde. “Perchè?”.

“Uhm, niente...così, sai...” cerco di restare sul vago, ma so perfettamente che lui riesce a percepire qualcosa, dietro la mia inusuale domanda.

“Centra per caso Lily Evans?”. Lo sapevo. Ci azzecca sempre!

“Si...abbiamo avuto una piccola discussione. Niente di che, solo...” mi interrompo.

“Solo che questa volta hai provato a metterti nei suoi panni” conclude lui.

“Beh, sì. Non lo so...insomma, ammetto che a volte ci comportiamo come dei bambini”.

“Parecchie volte”. Sorride.

“Sì, d'accordo. Però ho come la sensazione che lei non provi a mettersi nei miei panni”. Lo so, come discorso non ha senso. “O forse si sofferma solo sui pregiudizi”.

“Ma non ha torto” ribatte. “In un certo senso. Io non credo che tu sia una persona stupida e priva di cervello, solo che ogni tanto non lo usi. Ma sono sicuro che anche lei la pensa come me”.

“Uhm...”. Non sono ancora convinto. “Beh, buonanotte, Rem”. Poso gli occhiali sul mio comodino e mi tiro su la coperta.

“Anche a te” ribatte. Poi spegne la luce.

Io rimango con gli occhi aperti, fissi sul soffitto, per un po', con l'ultima frase di Lily che mi vortica nella testa.

Beh, ma mica posso cambiare del tutto, no?

Breve nota di fine capitolo: Ed eccomi qui con il secondo capitolo! L'ho diviso in due parti: con la prima parte ho cercato di descrivere 'piccoli momenti di vita quotidiana' dei Malandrini. Per rendere più leggero questo capitolo, che per i miei standard è un po' troppo 'pappone', non so se ho reso l'idea. ^^

Nella seconda parte, ci tenevo di più a descrivere un inizio del cambiamento di James, che non potrà mai essere radicale, a mio parere, ma comunque lo porta ad un'analisi di coscienza un po' più approfondita.

Ah, l'arazzo al settimo piano di Barnaba il Babbeo è proprio dove dovrebbe apparire la porta della Stanza delle Necessità, sebbene in questo contesto l'ho usato solo come punto di riferimento. Ovviamente i Malandrini conoscevano l'esistenza di tale stanza.

Bene, anche per questa volta è tutto. Grazie a coloro che hanno letto il primo capitolo e che hanno recensito!!

gio: grazie! Sono contenta di aver reso i personaggi come li immaginavi tu^^ un bacio!

PrincessInPink: grazie anche a te! Sono contenta che ti piaccia.^^ un bacio!

ade_tahi: grazie infinite per la tua bellissima recensione! Apprezzo sinceramente i tuoi complimenti: mi hanno subito invogliata a scrivere.^^
anch'io non fumo, ma ho trovato necessario farlo per -come dire... definire meglio i personaggi. Anche se, piuttosto che l'idea di belli e dannati, come dici tu, volevo sottolineare di più il loro essere ribelli, o meglio il loro voler apparire ribelli...l'idea che c'è insomma del 'figo'. Non necessariamente dannato...che pensiero contorto!^^
Anch'io ho sempre pensato che, a volte, Harry sforzasse troppo il suo cervellino...bè da qualcuno avrà pur preso, no? Eheheh...un bacio!

Lady Mimi: grazie anche a te per i complimenti, mi rendono sempre felice! Sì, anch'io trovo che gli identikit rallentino un po' troppo la letture...sono contenta di essere riuscita ad evitarli!^^
Spero che quest'ultimo capitolo ti sia piaciuto, come il primo...un bacio!

LaDamaLuthien: O__O mi tieni d'occhio?? Aiutooooo!! ahahah!! scherzo...xD grazie, cara...spero che anche questo secondo capitolo ti sia piaciuto...le tue critiche sono importanti per me^^
un bacio!

Anna: grazie mi ha fatto molto piacere la tua recensione!^^

**kekka: grazie!^^

lilyevans: sono contenta di trovarti in accordo con me! Grazie per i complimenti!^^

Kalahary: ehi ciao!! anche qui! Sono contenta! grazie^^