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Autore: Fallen_    09/07/2013    2 recensioni
Quando una persona non capisce l'amore di una fan per il proprio idolo è... Brutto. Ma si può sempre cambiare no?
* * *
"Lo voglio."
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Undici.


Harry mi abbracciò forte e mi tenne stretta per tutto il viaggio fino alla loro casa, sussurrandomi che non mi sarei dovuta preoccupare, che lui mi avrebbe protetto a qualsiasi costo.
Ma sia io che lui sapevamo quanto le fans riuscissero ad insultare solo per gelosia o invidia.
Giunti a casa rimasi spiazzata dalla sua bellezza, era molto grande, sia la struttura che il giardino circostante.
- Ti piace?
- Cavolo Harry, è bellissima!
Mi fece strada ed entrammo in casa, ci accolse un salone molto luminoso e ampio, ma la prima cosa che ci colpì furono le urla. Io mi feci piccola piccola e mi misi in un angolo ed osservai i ragazzi abbracciare le loro mamme, era la scena più dolce che si potesse vedere. Le mamme erano un fiume di lacrime, loro le asciugavano e le coccolavano, iniziai a piangere anch’io commossa da questa scena dolcissima.
- Chantal, vieni qui. No, non piangere anche tu.
Harry mi asciugò la lacrima che stava scendendo in quel momento ed io sorrisi imbarazzata alla donna bellissima che avevo davanti.
- Mamma lei è Chantal, ehm..
- Sei.. Sei la sua ragazza?
Io sgranai gli occhi, ma non feci in tempo a rispondere perché sua mamma mi stava già stritolando in un abbraccio troppo caloroso, così ricambiai altrettanto calorosamente.
- Ok mamma, ora basta. Così me la uccidi.
- Oh non sia mai.
Disse lasciandomi andare, poi mi porse la mano.
- Comunque piacere, Anne!
Disse sorridendomi. Le strinsi la mano e sorrisi anch’io, rossa dalla punta dei piedi a quella dei capelli.
- Harry e a noi non la presenti?
Le altre donne si avvicinarono a noi, erano una più bella dell’altra, così come i loro i figli, era alquanto  inquietante trovarsi circondata da tanta bellezza.
- Certo, allora lei è Chantal. Chantal loro sono: Johannah, la mamma di Louis, Maura, la mamma di Niall, Tricia, la mamma di Zayn e Karen, di Liam.
Strinsi le loro mani e sorrisi a tutte, sarò ripetitiva, ma erano tutte di una bellezza stratosferica.
- Ragazzi ora vi lasciamo, ben tornati.
- Sta sera cena tutti insieme?
- Certo!
- Chantal hai portato qualche vestito vero?
- Tu non mi hai detto di prenderne e poi… Io non sono ragazza da vestiti.
- Lo diventerai. Forza, andiamo a mangiare e poi usciamo che te ne devi prendere uno.
Pranzammo in fretta, un’insalata e un po’ di petto di pollo. Poi mi spinse fuori e mi trascinò verso un garage dove risplendevano cinque macchine bellissime. Salimmo su un’Audi dai vetri oscurati che mi faceva sentire piccola alla sola vista e partimmo.
Durante il tragitto ascoltammo Ed Sheeran ed Harry mi disse che in questi giorni l’avrei conosciuto, il che mi riempì di gioia, amavo quel cantante, era fenomenale, un poeta.
Parcheggiò ed entrammo in una nota catena di negozi, non volevo entrare.
Non sopportavo i vestiti e non volevo che Harry spendesse soldi per me. Dopo un’oretta circa trovai quello che faceva per me. Un vestito con corpetto in jeans sopra e con a gonna di veli che scendeva lunga dietro.
- Chantal è perfetto, tu sei perfetta.
- Smettila e  andiamocene.
- Che hai?
- Nulla, è che non amo fare shopping. Mi… mi rattrista.
- Ok, tranquilla. Pago e andiamo.
Lungo il tragitto di ritorno rimasi in silenzio e lui canticchiò qualcosa per passare il tempo, la sua voce mi faceva venire i brividi. Era qualcosa di spettacolare.
Arrivammo a casa ed era già pomeriggio inoltrato.
- Devo prepararmi. Mi fai vedere dov’è il bagno?
- Si, vieni.
Mi portò nella mia camera e mi mostrò il mio bagno privato. Presi le mie cose ed entrai.
Iniziai a prepararmi per una doccia, ma dopo un po’ mi ritrovai accovacciata a terra a piangere, con quel vestito avrei dovuto far vedere le mie gambe, le mie ferite.
Ero in intimo e quando sentii aprire la porta automaticamente trasalii.
- Sono rimasto due secondi in camera, ma quando stavo uscendo ho sentito i tuoi singhiozzi. Cosa succede? Ti senti male?
Alzai lo sguardo, Harry era particolarmente preoccupato, mi prese in braccio e mi portò sul letto. Mi tenne sulle sue gambe abbracciandomi e accarezzandomi i capelli, piano piano mi calmai. Appena smisi di piangere mi poggiò sul letto e mi disse di aspettare. Entrò in bagno, lo sentii trafficare con i mobiletti e quando uscii aveva in mano dell’ovatta ed un disinfettante. Poggiò le cose sul letto accanto a me e mi prese di nuovo in braccio. Guardò per un po’ le mie gambe, sarei voluta morire in quell’istante.
- Ora disinfettiamo queste e appena finiamo mando qualcuno a prenderti un paio di calze per questa sera ok? E le disinfetteremo ogni sera finché non rimarrà più nulla.
Era preoccupato, lo sentivo, ma non riuscivo a muovermi o a parlare.
Lo guardai passare delicatamente l’ovatta col disinfettante sulle mie ferite, una ad una, piano.
Fu un’agonia.
- Ok. Ora vai e fatti una doccia.
Finalmente sollevai lo sguardo, mi misi seduta in modo di stare di fronte a lui e lo baciai, a lungo. Fu un bacio pieno di tutto quello che non riuscii a dire a parole e lui lo accolse come se avesse capito, era anche per ringraziarlo, nessuno aveva mai fatto una cosa del genere. Per lui avrei smesso, per lui mi sarei rialzata, per lui sarei diventata un guerriero.


A.A. Ciaoooo. Scusate l'attesaaa uu Comunque spero che questo capitolo vi piaccia. 
Vorrei però qualche pensiero in più. Scrivere qualche parola non vi stacca le dita eh!uu
  
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