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Autore: f9v5    09/07/2013    7 recensioni
In quella che sembrava essere una giornata come le altre è accaduto qualcosa di terribile: il Master Emerald è stato trafugato da Angel Island.
Riusciranno il grande detective Sonic Holmes e il suo assistente Knuckles Watson a risolvere il mistero e a scoprire l'identità del misterioso furfante?
Ps: nel primo capitolo non sembrerà così, ma dal secondo in poi la storia si impunterà sul comico/demenziale; sarebbe il mio primo tentativo di scriverne una (non so perchè, ma sentivo il bisogno di provarci), quindi se dovesse far schifo è per questo.
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Knuckles the Echidna, Sonic the Hedgehog, Un po' tutti
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Ordinary days in Mobius.'
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Knuckles the Echidna adorava le mattine come quella: sole che splendeva in alto nel cielo limpido senza alcuna nuvola a minacciare di imbruttire quel meraviglioso paesaggio. 
Lì, nell’isola volante di Angel Island, il guardiano del Master Emerald svolgeva il suo compito con la classica serietà di tutti i giorni.
Sdraiato lì vicino all’altare, con un filo d’erba in bocca, osservava quel fantastico azzurro della volta con quelle luminose scie solari ad abbellirlo, lanciando ogni tanto qualche occhiata dietro di sé, per esser certo che qualche malintenzionato non cercasse di rubare l’enorme gemma approfittando di una sua distrazione.
Distrazione che tanto non sarebbe mai avvenuta, lui prestava sempre la massima attenzione e non si lasciava sfuggire niente.
Eppure si chiedeva che cosa ci fosse da penarsi in una giornata come quella, cominciata talmente bene che sembrava voler dire -Niente andrà storto!-
La pace di quel momento era davvero rilassante, si alzò anche un leggero venticello a rinfrescare l’aria e a rendere ancor più piacevole la situazione.
Knuckles non se ne rese conto, ma nell’atto di godersi quei brevi istanti di pace le sue palpebre si appesantirono fino a farlo assopire e sprofondare fra le braccia di Morfeo.
Per quella che forse era la prima volta, Knuckles the Echidna si addormentò sul posto di lavoro.
 
 
Era fantastico sentire quella sensazione, il vento fresco che ti scorre nei capelli mentre tu corri sempre più veloce, incurante del mondo che ti circonda e pensando solo a te stesso.
Di norma odiava il mare, c’era troppa acqua per uno come lui, era risaputo, in fondo, che lui odiasse l’acqua e, al contempo, fosse anche una frana nel nuoto; d’altro canto, sentire la brezza marina scorrergli dentro fino ai polmoni lo faceva sentire incredibilmente bene e in pace con se stesso; a parte che lui stava sempre in pace con se stesso.
Sonic the Hedgehog adorava la sua routine giornaliera: svegliarsi, correre, correre e, poi la parte migliore, correre ancora più veloce.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!-
Ma la monotona, eppur imprevedibile, routine del famoso riccio blu stava per essere interrotta.
Cominciò tutto con quel grido spaccatimpani, e anche un po’ effeminato, che lo fece distrarre ed inciampare su un sasso, sfracellandosi al suolo e rotolando per qualche metro, causa attrito, sulla sabbia rovente.
Rimase per qualche istante imbambolato con la faccia rivolta a fissare il cielo, cercando di capire cosa fosse effettivamente accaduto.
Dopo qualche istante, tirò le dovute conclusioni:
Numero uno: la sabbia nelle scarpe dava un gran fastidio.
Numero due: qualcuno aveva urlato nella maniera classica di chi era nei guai.
Numero tre, diretta conseguenza della numero due: se qualcuno era nei guai, era suo preciso dovere aiutarlo.
 
 
-In tutta onestà, Knuckles, dopo quello che mi hai raccontato devo proprio dirtelo…ma cercati un altro lavoro!-
Compreso che l’urlo proveniva da Angel Island, Sonic si rese conto di altre cose:
1) Ad Angel Island viveva solo Knuckles, quindi quell’urlo doveva essere opera sua.
2) Chi avrebbe mai immaginato che l’echidna urlasse in maniera tanto effeminata? Oh, lo avrebbe sfottuto a vita.
3) Per portare uno come Knuckles ad urlare in quel modo doveva essere successo qualcosa al Master Emerald.
Una volta trovato il corpo svenuto dell’amico, Sonic lo fece risvegliare con una secchiata d’acqua…non lo apprezzò molto.
Una volta che sentì la spiegazione di cosa fosse accaduto, la prima cosa che fece fu fare quel commento, per poi ridere sguainatamente.
Knuckles era rosso in volto, per la rabbia e per la vergogna. Essere presi in giro da Sonic non era esattamente una bella cosa, se il riccio blu ti prendeva di mira difficilmente la smetteva.
Avrebbe comunque potuto risolvere la cosa con un bel pugno sul muso e tutti a casa, salvo poi ricordarsi che lui era già a casa.
A quel punto tornò a concentrare l’attenzione sul fatto che il gioiello che custodiva non era più dove doveva stare.
-Senti idiota, se vuoi darmi una mano mi sta bene, per quanto mi dia fastidio, ma se intendi stare qui a ridere come un fesso allora alza i tacchi!-
-Bé, ammetto che stare qui a ridere delle tue disgrazie è uno spasso incredibile, vecchio mio.- ammise questi senza vergogna, salvo riprendere il discorso quando l’echidna si sgranchì le nocche.
-… Tuttavia non posso restare indifferente di fronte ad un amico in difficoltà.- e tirò fuori dal nulla un mantello e un cappello marroni e una pipa.
-Dove hai preso quei cosi?-
-Questi?! Li ho rubati ad un tizio incontrato lungo la strada e, per evitare che parlasse, l’ho ucciso.-
Knuckles spalancò la bocca.
-Ci sei cascato! Tranquillo, me li ha procurati un amico che lavora in nero.-
-Shadow?!-
-Ehy Knuckles, bella questa.-
-Bella cosa?- in quel momento Sonic comprese che l’echidna non scherzava.
-Lasciamo perdere, ora abbiamo un mistero da risolvere.-
Il mantello svolazzò al levarsi del vento, il riccio blu si incamminò facendo segno all’amico di seguirlo -Andiamo Watson, mi servirà anche il tuo intuito e la tua intelligenza per risolvere il caso.- dovette rimangiarsi poco dopo quelle parole ricordandosi che stava parlando con Knuckles e non con Tails.
-Watson?!-
-Forza, questa sarà il primo caso del grande Sonic Holmes: Alla ricerca dello Smeraldo perduto!-
E così, il prode detective e il suo fido (più che altro, consenziente per costrizione) aiutante si misero in moto per risolvere il caso.
-Ma almeno abbiamo qualche indizio?-
-Oh, merda!- 
  
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