"Si,
si ha capito bene. No, non credo affatto di star esagerando. Penso piuttosto
che lei, invece di continuare a perder tempo, dovrebbe mettersi a
lavoro...SUBITO!"
L'urlo di
Sharpay rimbombò per tutta la villetta, come un eco.
La
biondina riagganciò il telefono, sistemandosi un ciuffo ribelle, sfuggito alla
coda bassa ed espirando. Sorrise soddisfatta.
"E
anche questa è fatta" disse ad alta voce, come se qualcuno potesse
risponderle.
Guardò
l'orologio: le 19:00. Chissà che fine aveva fatto Ryan..
Neanche
il tempo di pensarlo, che il ragazzo riapparve sulla soglia di casa, con un
sorriso ebete sul volto.
"Alla
buon'ora!" esclamò la biondina, con tono di rimprovero, puntando le mani a
pugno sui fianchi "Si può sapere dove sei stato fin ora?" chiese,
guardando la sua espressione, con un misto di nervosismo e divertimento.
"In
giro.." rispose lui, sognante.
Sharpay
gli si avvicinò, sorridendo maliziosa.
"Con
chi..?" chiese, allargando il sorriso.
Ryan
arrossì, appoggiando il cappotto all'attaccapanni, assieme al cappello.
"Ecco..ho
accompagnato Gabriella a comperare il regalo per Troy" confessò
imbarazzato.
Un'espressione
simile all'Urlo, si dipinse sul volto della biondina.
"Oh
mio Dio! Il regalo!!" strillò, portandosi le mani sulle guance,
dimenticandosi completamente del fratello.
"Sharpay,
calmati.." cercò di tranquillizzarla lui, appoggiando le mani sulle sue
spalle.
"Calmarmi?
CALMARMI?! Stai scherzando?! Ho pochissimo tempo per scoprire cosa vuole per
compleanno, e tu..tu mi dici anche calmati?!" gridò, in apnea, in preda ad
un attacco d'isteria.
"Domani
ti accompagno per negozi e scegliamo qualcosa insieme, va bene?" chiese,
dolce.
Sentì le
spalle della ragazza abbassarsi, rilassandosi.
"D'accordo.."
rispose lei, imbronciata "Senti, piuttosto, che cos'avete preso per Troy,
tu e Gabriella?" gli chiese, sorridendo.
"Lo
vedrai alla festa di compleanno.." le rispose dal salotto, dove si udivano
le note del pianoforte.
Sharpay
ascoltò la musica riempirle la mente. Si sentì in qualche modo in pace con il
mondo. Eh, si. Bisognava ammettere che Kelsie ci sapeva davvero fare..
Poi la
voce del fratello, sormontò le note:
I still hear your voice when you sleep next to me
I still feel your touch in my dreams
Forgive me my weakness but I don’t know why
Without you it’s hard to survive
Poi
s'interruppe. Aveva sentito la presenza di Sharpay accanto allo strumento.
"Perchè
hai smesso? Era bella.." gli sorrise.
"Lo
pensi davvero?"
"Non
farmelo ridire.." s'imbronciò.
Ryan in
risposta sorrise, continuando a suonare.
'cos everytime we touch,
I get this feeling,
and everytime we kiss,
I swear I could fly,
Can't you feel my heart beat fast,
I want this to last,
Need you by my side.
E si
fermò di nuovo.
"Secondo
te cosa devo fare?" chiese, guardandola.
"Non
ti seguo.. fare, cosa?"
"Lo
sai...il discorso che mi hai fatto prima di uscire di casa!"
Sharpay
rifletté per qualche istante. Era stata così impegnata con i preparativi quel
pomeriggio che non se ne ricordava più..poi le venne un flash.
"Kelsie
e Gabriella?" chiese, per sicurezza.
Ryan
annuì, sconsolato.
La
sorella gli si sedette di fianco, facendosi posto sullo sgabello.
Vide che
la canzone era stata scritta per intero. Sorrise ed appoggiò le dita sui tasti
bianchi e neri.
Cause every time we touch,
I feel this static,
And every time we kiss,
I reach for the sky,
Can't you feel my heart beat so,
I can't let you go,
Want you in my life.
Poi
guardò il fratello, seria.
"Fa
così: pensa a chi vorresti dedicare queste parole, per chi realmente stai
scrivendo la canzone.."
Your arms are my castle
Your heart is my sky
They wipe away tears that I cry
The good and the bad times
We’ve been through them all
You make me rise when I fall
Gli occhi di Sharpay divennero lucidi: quell'estate, nonostante in molti avessero considerato Troy l'ennesimo capriccio, lei se ne era innamorata davvero. Ma ormai si era rassegnata a vederlo tra le braccia di Gabriella. Si era rassegnata ad un amore non corrisposto.
Ryan, accorgendosi che le ultime parole erano uscite dalle sue labbra tremanti, la guardò: una lacrima silenziosa le scese sul viso.
In quel momento, se avesse potuto, avrebbe riempito di pugni chiunque l'avesse ridotta così. Ma consapevole di chi fosse quella persona, sospirò: Sharpay non era l'unica a tenere a Troy..
Così, incrociò le braccia con quelle della sorella, suonando la canzone di qualche tonalità più bassa.
'Cuz every time we touch,
I feel this static,
And every time we kiss,
I reach for the sky,
Can't you fell my heart beat so,
I can't let you go,
want you in my life,
La sentì,
in quella strofa, sfogare tutto quel che si stava tenendo dentro. Fu solo
nell'ultima strofa, che unì la sua voce profonda, a quella della sorella:
'Cause every time we touch,
I get this feeling,
And every time we kiss,
I swear I could fly,
Can't you feel my heart beat fast,
I want this to last,
Need you by my side.
Lasciarono
andare lo strumento, quasi contemporaneamnete.
Sharpay
sorrise.
"Non
è esattamente nella mia tonalità, però non è affatto male" disse,
alzandosi in piedi.
Ryan la
guardò: era fiero della sua sorellina in quel momento.