Vocaloid Magic
Capitolo
1: L’inizio di una straordinaria avventura
Ecco
casa Kagamine, ovvero…casa Dormiglioni.
Un urlo più acuto di quello che potrebbe fare una formica echeggio per quest’ultima.
-Fratellino,
svegliati! Siamo in ritardo!-
Una
ragazzina dai corti capelli biondi e occhi blu come il mare, entrò urlando
nella stanza del fratello. Il fratello, con corti capelli biondi raccolti in un
codino e occhi dello stesso colore della sorella, si alzò di scatto.
-Che
cosa?!-
Esclamò
il ragazzo, preparandosi in tutta fretta. Una volta sistemati, i due gemelli
scendono furiosamente le scale.
-Mamma,
stiamo andando, a dopo!-
Esclamarono.
-Come,
non fate colazione?-
Fu la
risposta della madre.
-Non
abbiamo tempo, come al solito! A dopo, mamma!-
Sbottarono
i gemelli.
-D’accordo,
a dopo.-
Rispose
la madre.
A
scuola…
-*spalancano
la porta* ECCOCCIIIIIII!!!!! *si
fermano di botto*-
I due
gemelli entrano in classe a velocità supersonica.
-*sussurra*
In ritardo come al solito, ma non cambiano mai?!-
Una
ragazza dai lunghi codini verde acqua e occhi dello stesso colore sbottò per l’ennesimo
ritardo dei suoi amici Rin e Len.
I gemelli si limitarono a tirare un malinconico sospiro.
Alla ricreazione…
Gli
inseparabili gemelli prendono posti e insieme a loro si siedono Miku, descritta prima, migliore amica di Rin, e Neru, una ragazza con
capelli dorati raccolti in una lunga coda laterale e occhi della stesso colore.
-Ciao,
ragazzi.-
Dissero
le due ragazzine.
-Oh,
ciao ragazze, come va?-
Le
salutarono i due fratelli.
-Non
male, ma potrebbe andare meglio, stanotte ho fatto un sogno tremendo.-
Rispose
Miku.
-Davvero?!-
Chiese
incuriosita Rin.
-Bah,
trattandosi di Miku, al massimo avrà sognato un mondo
senza dolci.-
Disse
in tono ironico Len.
-Grrr! Come ti permetti di dubitare! Se ti dico che
è stato un sogno tremendo, lo è stato per davvero!-
Sbottò
la ragazza dai codi verdi, ribollente di rabbia.
-Allora
racconta, vediamo quant’è stato tremendo questo tuo sogno.-
Rispose
il biondino, con aria di superiorità.
-Beh,
non ricordo proprio tutti i dettagli, ricordo solo che c’erano dei nostri cloni
che volevano farci fuori e quando questi cloni cominciarono a cantare sulla Terra
scese il buio più totale e le persone sembrarono aver perso la forza di volontà…-
Raccontò
la ragazza, rabbrividendo leggermente.
-Aspetta
un attimo…ti
sembrerà strano, ma ho fatto il tuo stesso sogno!-
Esclamò
la ragazza dalla chioma dorata.
-COSA?!-
Miku è la prima a stupirsi.
-Anch’io! Me lo ricordo benissimo!-
Si
affretto a dire la biondina.
-Incredibile!-
Esclamarono
in coro Miku e Neru.
-Idem,
ma nel mio è successo qualcosa in più.-
Disse Len, rabbrividendo al sol pensare a quel “qualcosa”.
-Vuoi
ancora prendermi in giro?!-
Disse la
ragazza dalla chioma verde, offesa.
-No,
affatto, ho fatto davvero il tuo stesso sogno.-
Disse
il biondino.
-E
siamo a quota quattro…-
Dissero
in coro le ragazze.
-Ragazze,
questa non è una cosa incredibile…è pura fantascienza! Quattro persone
che fanno lo stesso sogno, è impossibile!-
Neru si portò le mani alla testa.
-Bah,
il numero è relativo…è
la stranezza del sogno che mi preoccupa.-
Disse Len preoccupato, anzi, preoccupatissimo.
-Ehi,
fratellino, se non sbaglio hai detto di avere avuto anche una piccola variante
nel tuo sogno.-
Gli
chiese la sorella.
-Beh,
se così si può definire, ma fidatevi…è
meglio che non ve la racconti.-
Rispose,
con gli occhi colmi di paura e impressione.
-E
dai, non farti pregare!-
Esclamarono
le tre ragazze, curiose. Il povero Len tira un
sospiro.
-E va
bene, ma partirò molto alla larga, sia chiaro.-
Cominciò.
Poi continuo…
-Miku, nella tua versione del sogno non c’è nessun
ferito o vittima, giusto?-
-No,
per fortuna…perché?-
Chiese
sospettosa.
-Perché
da questo punto di vista…il
mio era un po’ più cruento.-
Rispose
il ragazzo, impallidito.
-Cosa
intendi per “un po’”?-
Chiese
Neru, sospettosa anche lei.
-Non
preoccuparti, niente di così drastico, solo un paio di feriti, ma in compenso…-
Cominciò
il biondino, impallidendo sempre di più.
-In
compenso?-
Chiesero
le ragazze, non molto curiose, però.
-…C’è…stata
una vittima…-
Disse
il ragazzo, cominciando a sbiancare letteralmente.
-*sospira*
E te pareva. Lo sapevo che non poteva essere finita solo con qualche ferito.-
Esclamò
Neru, impaurita come se si stesse parlando di un
racconto dell’orrore. (in effetti era così XD)
-Non
per fare la ficcanaso, ma chi era questa vittima?-
Chiese
la biondina, curiosa come non mai. Adorava i racconti dell’orrore tanto quanto
adorava i cartoni animati.
-Non
credo che tu lo voglia davvero sapere.-
Le
disse il fratello, riprendendo colorito per un attimo.
-Che
intendi con questo? …Non…non dirmi che ero io?!-
Chiese
la ragazza, preoccupata.
-No,
certo che no, per fortuna il Cielo ti ha salvata *ride
* No, io stavo parlando di un altro.-
Rispose.
-Chi?…Un momento…oddio, non dirmi
che eri…-
Gli
chiese la sorella, preoccupata per davvero.
-…Odio
contraddirti, sorellina, ma…ero
proprio io.-
Le
rispose il fratello, tornando a sbiancare.
-EEEEHHH???!!-
Miku e Neru rimasero
scioccate.
-Adesso
capisco perché stanotte ti sei svegliato malo modo.-
Disse Rin, con voce leggermente sottile.
-Si, è
stata una sensazione orribile, mi sentivo come paralizzato…mi sono svegliato
con un fiatone da paura e il cuore che mi batteva a mille all’ora.-
Il
povero Len sbiancò del tutto al sol ripensarci.
-Caspita,
al sol pensiero mi viene la pelle d’oca.-
Disse
quella fifona di Miku che, come al solito, non sa
essere confortante. Il ragazzo dalla bionda chioma strinse nervosamente i
pugni.
-Spero
solo di non provare mai più una cosa del genere.-
Il
biondino era talmente preoccupato che la voce gli tremava. Stano, di solito era
molto più coraggioso di così.
-Su,
non preoccuparti, sono sicura che non ti succederà più di provare una cosa simile…e
se ti capitasse…-
-Lo
so, lo so, Rin Rin Signal…e
non lo ignorare, o ti becchi un cartellino rosso di penalità.-
-Spiritoso.-
I due
gemelli scoppiarono a ridere. Beh, che dire, Rin sa
come mantenere alto il morale del fratello.
-Ah,
quanto vi invidio, il vostro rapporto è una meraviglia mentre io e mio fratello
non facciamo altro che litigare!-
Esclamò
Neru, piena di invidia.
-Secondo
me il legame tra fratelli e qualcosa che deve venire dal profondo del cuore,
dico bene Len?-
Disse Miku, con leggera malizia.
-Scusami,
ma proprio non capisco dove vuoi andare a parare.-
Disse Len, confuso.
-Meglio
così.-
La
ragazza dai capelli verdi-blu e la sua amica dagli occhi d’oro se la ridono. (chissà
perché? XD) I due gemelli le guardano immediatamente di traverso.
-Vabbè, lasciamo perdere collera e cose varie,
piuttosto non è che potreste venire a casa nostra dopo scuola?-
Chiese
tutta contenta la biondina.
-Certo.-
Rispose
subito la sua migliore amica.
-Mi
dispiace, ma devo uscire con mamma dopo scuola.-
Disse
dispiaciuta Neru.
-Oh,
che peccato. Vabbè, sarà per la prossima volta.-
Disse Miku.
-Già.-
Rispose
l’amica.
Da Rin e Len…
-Len, ti ricordi qualcos’altro del tuo sogno?-
Chiese
la sorella, curiosa.
-Beh,
non molto devo dire, per fortuna…ricordo solo che i nostri sosia mi…ricattarono
in qualche modo…mi
dissero qualcosa del tipo “La tua
vita in cambio di quella dei tuoi amici”, ma
non ricordo perché accettai.-
Racconto
il poveretto, già stanco di essere tormentato da quello stramaledettissimo
sogno.
-Caspita!
Altro che sogno, questa è una storia e anche avvincente oserei dire!-
Disse Miku, inspiegabilmente emozionata. (Miku,
sei tu? O_O)
-Già,
è una storia pazzesca! Ma…aspetta
un momento…oddio,
adesso ricordo perché provavo tutta quell’angoscia appena svegliata, ho fatto
la tua stessa versione del sogno!-
Esclamò
Rin.
-CHEEEEEEE????!!!-
Esclamò
Len, sorpreso più che mai.
-Si,
hai capito bene…solo
che a differenza di te ricordo di più…All’inizio del sogno i nostri sosia
cominciarono a cantare e tutto si fece scuso, ma poi arrivammo noi quattro e io
e Len cominciamo a cantare cercando di contrastare la
voce dei nostri cloni…ed
è qui che viene il peggio…-
La
biondina cominciò a raccontare.
-Continua,
dai!-
Esclamarono
Miku e Len, curiosi.
-…quando cominciò
a cantare la sosia di Miku io e Len
non fummo in grado di contrastare la sua potentissima voce e così ci ritrovammo
tutti e quattro feriti…non
gravemente, ma con qualche taglio sulla fronte…fu proprio in quel
momento che Len fu ricattato.-
Continua…