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Autore: NanaOsaki    22/01/2008    6 recensioni
-Sei sicura che fumare ti faccia bene?-interruppe Yasu. -Ormai credo che il mio corpo si sia abituato alla nicotina-rispose Nana,senza guardarlo. -Credo che per una parte di te sia troppo presto per abituarsi al fumo-continuò Yasu,spegnendo la sigaretta a terra e continuando a guardare dritto davanti a sé. -Non so di cosa tu stia parlando,pelatino.- rispose Nana,irrigidendosi. -Non mentirmi.- le disse lui,secco. -Cosa dovrei dirti?-cercò di difendersi Nana

altra mia ff su Nana e Ren,finita dopo ben 14 capitoli...leggetela!♥
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Nana Osaki, Ren Honjo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Erano le due del pomeriggio,quando Nobu ricevette una chiamata. Poche parole: “vieni a casa di Yasu che dobbiamo parlare.” e l’interlocutore riagganciò il telefono. Il ragazzo si vestì,salutò Asami con un bacio,imbracciò la chitarra e si diresse verso la casa di Yasu. Non si era chiesto cosa ci andasse a fare,aveva uno strano presentimento che preferiva non approfondire. Odiava le macchine,infatti decise di prendere un taxi. A modesta velocità,il veicolo,discretamente mantenuto,arrivò sotto casa dell’avvocato “non abilitato”,come lo chiamava Nana.
il condominio non presentava un giardino,eppure c’erano delle siepi mal tenute vicino all’ingresso e degli alberi modestamente rigogliosi al lato della strada. Suonò il campanello due volte,come faceva sempre,stando sicuro di aver schiacciato “Takagi” e non un altro vicino,l’uomo gli aprì e lui entrò nel piano terreno del condominio. L’interno era perfettamente stuccato di bianco,le pareti non presentavano crepe o segni di umidità,forse avevano dipinto da poco. L’ascensore percorse i quattro piani che conducevano all’appartamento di Yasu a modesta velocità e,non appena le porte si aprirono,Nobu uscì e si diresse verso l’entrata della casa dell’amico.
All’uscio lo stava aspettando Miu; lui le sorrise,lei contraccambiò e lo fece accomodare.
-Ciao…-uscì fioco dalla bocca del ragazzo,imbarazzato senza un vero motivo.
-Ehilà,Nobu,finalmente ci degni della tua presenza!-ridacchiò Yasu,vedendolo entrare –Da quanto tempo è che non ci vediamo più?-
-Dal matrimonio di Nana e Ren,credo…-rispose lui,cercando di ricordarsi una data precisa.
-Beh,allora solo un mese e mezzo! Pensavo di più,onestamente. Sarà che sono pieno di lavoro,ma a me queste giornate sono volate.-
-Yasu- tornò serio –Come mai mi hai chiamato così di fretta?-
-Dobbiamo parlare di una cosa importante,o così ha detto Ren.-
-Ren? E dov’è?-
-Di là,con Nana,hanno detto che dovevano prepararsi il discorso…bah,chi li capisce quei due…-ridacchiò.
-Yasu,io vado a fare la spesa-interruppe Miu,prendendo la giacca e dirigendosi verso la porta.
-Ah,ok Miu…ma se vuoi,puoi rimanere,eh!-cercò di fermarla lui.
-No,no…ci vediamo dopo. Ciao.- la ragazza gli sorrise timidamente e uscì.
-Ma Miu…-cercò di dire qualcosa Nobu.
-Non cambierà mai,lo so. Tanto? Cosa ci posso fare?-lo interruppe Yasu,ridendo. -Voi due! Volete muovervi?-urlò poi,rivolgendosi a Nana e Ren.
I due ragazzi uscirono dalla cucina,la camicia di lui leggermente sbottonata,e Nana esordì: -Allora…siamo qui perché…-
-Certo che se volete fare le porcellate,almeno rivestitevi per bene!-li prese in giro Nobu,notando il particolare della camicia dell’amico.
Nana e Ren divennero rossi,e lei strillò: -Ma cosa dici,scemo? È lui che non se le sa abbottonare!-
Yasu si mise a ridere,senza scomporsi tanto,e alla risata si unì anche Ren.
-Allora,stavo dicendo prima che qualcuno mi interrompesse- Nana si rivolse a Nobu –che oggi Ren vuole dire una cosa importante…-girò il viso verso il ragazzo accanto a lei –pronto?-
Ren annuì e,preso fiato,disse: -Ecco…io…non so come iniziare…però…ne discutevamo un po’ di tempo fa con Nana e…io le avevo proposto una cosa…cioè,una cosa che poi avrebbe inciso anche su di voi…e…-
-Sì,Ren.- lo interruppe Yasu –Abbiamo capito. Sei di nuovo dei nostri.-
Ren si bloccò e Nobu esclamò:- Eh? Cosa stai dicendo Yasu?-
Il ragazzo iniziò a ridere e rispose: -Ren ci vuole dire che…beh,perché non lo dici tu,Ren?-
Ren strinse la mano di Nana e disse: -Vorrei tornare a suonare nei Blast. Ovviamente,quando la band ripartirà…perché…-
-Sì!- strillò Nobu,interrompendo di nuovo Ren –Ren,sei di nuovo dei nostri? Oddio che bello!- si alzò in piedi di scatto e iniziò a girare attorno al tavolino di bambù come un matto. Nana rise alla visione di quella scena.
-Bentornato tra noi,Honjo.- gli disse lei, dandogli un bacio.
-Grazie,Honjo.- le rispose lui,baciandola di nuovo,mentre Nobu aveva costretto Yasu ad alzarsi e a unirsi alla loro gioia.
Quel pomeriggio andarono al pub e festeggiarono con birra e succo di pompelmo per Nana che,incinta,bevve solo un sorso di birra rossa offertagli a forza da Ren.
Fecero casino per tutto il pomeriggio,poi alla sera chiamarono Hachi per darle la notizia. La ragazza,quando seppe la novità,era così eccitata che iniziò a strillare come una matta! Decisero di proporle di unirsi al gruppo,anche se la faccia di Nobu non era delle migliori.
La ragazza arrivò in tutta fretta,Satsuki dormiva beata a casa insieme a Nao e Natsuko,le aprì la porta Nobu e,appena vide Ren,gli saltò al collo senza nemmeno salutare gli altri.
-Ren! Torni nei Blast? Che bello! È bellissimo! Non sai quanto sia felice!- strillò all’orecchio del ragazzo,il quale sorrise e l’abbracciò.
Hachi salutò Yasu e anche Nobu,poi corse verso Nana,a un metro da lei,con la forza di un ciclone e iniziò a strillare all’idea di rivedere Nana con Ren nella stessa band.
-Nana! sono così felice per voi! Che bello!- iniziò a esultare,abbracciando la ragazza e facendo attenzione al pancione.
-Anche io,Hachi…così,quando la bambina sarà nata,tu tornerai a trovarci alle prove,vero? Ci manchi così tanto…- rispose lei,sorridendole felice.
-Ma certo! Sempre se gli altri mi vogliono,ovviamente…-si girò verso Yasu,Ren e Nobu in cerca di consensi.
-E anche se non ti vogliono,tu vieni lo stesso!-rispose,ridendo,Nana.
Cenarono lì,parlarono,risero e scherzarono,in sottofondo “Never mind the bollocks”,l’unico cd originale prodotto dai Sex Pistols,su un tavolo di vetro su cui consumarono il pasto.
A Nana,entrare in quella casa faceva ancora un po’ ribrezzo,si ricordava benissimo quando aveva sentito Yasu e Miu fare l’amore nella stanza adiacente alla camera del ragazzo,ma ormai era acqua passata,più o meno. Si sentiva stranamente a disagio nell’entrare dalla porta di legno bianco e ritrovarsi in quell’appartamento sistemato secondo un gusto leggermente particolare e arredato con semplici mobili. Tutto in quella casa era minimale: semplici mobili,semplici quadri,semplici arredamenti. L’idea di dormire tutti insieme,come un tempo,partì da Nobu,mentre Yasu diede la disponibilità della casa: in fondo,erano solo in 6,il posto lo avrebbero trovato.
Nana salutò tutti,senza particolari effusioni verso Ren,si diresse verso la camera matrimoniale e si infilò sotto le coperte. Dormirono in tre in quel letto grandissimo, alla ragazza toccò il lato,Hachi era in mezzo e Miu dall’altra parte del materasso.
Non erano nemmeno le tre di notte,che Nana si svegliò di soprassalto; non sapeva perché,forse la bambina aveva fatto un movimento brusco e l’aveva fatta svegliare. Si alzò dal letto,cauta,cercando di non svegliare né Miu,né tanto meno Hachi,camminò a passi felpati fino a sorpassare la porta di vetro e arrivare in cucina. “Cazzo,ho sbagliato stanza,questa casa è un labirinto!” pensò,per cambiare direzione una volta arrivata alla porta di vetro.
Questa volta girò a sinistra,si ritrovò in sala. Dal divano emergeva una nuvola grigia di fumo,ma non vedeva nessuno. Si avvicinò,cercando di non fare rumore,ma l’unica cosa che vedeva era una scia di fumo uscire da una bocca ignota.
-Chi c’è?-chiese,a bassa voce,la ragazza.
-Nana!-la persona che era sdraiata sul divano si era improvvisamente alzata,facendo prendere un gran spavento alla ragazza.
-Ren! Pazzo! Mi hai fatto prendere un colpo!- rispose lei,avvicinandosi –c’è caso che ci rimango secca,e con me la bambina!-
-No! La bambina no!-
-Ah,grazie,e di me non te ne frega niente?- fece la finta stizzita.
-Ovviamente no!-rispose Ren,ridendo.
Nana si mise a sedere vicino a Ren,prendendo una coperta che era ben piegata sull’altro divano. Prese poi la sigaretta dalle mani del ragazzo e tirò un paio di volte,profondamente,per poi espirare dal naso.
-Non avevi detto che non avresti più fumato in vita tua?-la bacchettò Ren,scherzando.
-Eh,suvvia…tanto un paio di tiri non fanno mica morire!-rispose lei.
Il ragazzo l’abbracciò e,con la coperta sopra entrambi,iniziò a toccarle la pancia.
-Ti piace così tanto la mia pancia?-chiese Nana,ridendo.
-È bellissima…perché so che dentro c’è la nostra bambina…solo la nostra…-rispose lui,a voce bassa,aderendo bene le mani al ventre della ragazza.
-Sì,e grazie alla tua bambina mi sono svegliata di colpo stanotte!- ridacchiò lei.
-Eh no,no,piccolina…-rimproverò con il dito la pancia della donna,ridendo –non si fa mica così! Se la mamma non dorme di notte,al mattino è stanca e non può fare le porcellate con il papà!-
-Ren!- scoppiò a ridere Nana –Bei insegnamenti che dai a nostra figlia!-
Il ragazzo si mise a ridere e le prese la mano.
-Ren…devo confessarti una cosa.-
-Cosa? Mi hai tradito con il fruttivendolo,vero?- rise.
-Non c’è da scherzare,Ren!-rispose lei,ridendo.
-Dimmi,Nana…-
La ragazza divenne seria: -Non ti ho detto una cosa importante…mia madre,Misuzu insomma,mi ha contatta qualche giorno fa.-
Il ragazzo spalancò gli occhi e,sebbene il buio,Nana lo vide perfettamente. -E cosa ti ha detto?-chiese,curioso e allo stesso tempo spaventato.
-Mi ha mandato un messaggio con scritto “auguri per il matrimonio,Nana,e spero che la tua bambina nasca presto! Scusami se poi non ti ho più contattata,ma non sapevo se era il caso o meno…rispondimi se vuoi”. Io non sapevo se ucciderla o meno…-
-Perché avresti dovuto? Anche se si è comportata male con te,è pur sempre tua mamma…-la strinse ancora di più a sé.
-Sì,però io gliel’ho detto esplicitamente,nella risposta, “tu per me sei un capitolo chiuso”. Alla fine è vero,Ren…lei per me non è niente.- si strinse nelle spalle,sentendo il calore del corpo del ragazzo penetrare in lei –L’unica cosa che rimpiango,è quella di non averle chiesto cosa ha provato quando ha saputo di essere incinta di me…-
Ren le diede un bacio sul collo e rispose:- Secondo me ha provato le stesse cose che hai provato tu…è solo la scelta finale,che cambia.-
-No,Ren,è impossibile.- rispose risoluta lei –io non lascerei mai mia figlia! Mai!-
-Pensi ancora che tua mamma ti abbia dato alla luce sapendo che ti avrebbe abbandonata? Nana…non dire più queste cazzate,ok? Ne abbiamo parlato tanto…- le baciò la mano destra.
-Ma…-
-Nana! vogliamo discutere questa sera?-
-No…no,Ren.-
-Io sto così bene quando non litighiamo…e ti amo ogni giorno di più,tutte le volte che ti vedo penso che sei sempre più bella e che non potrei voler altra donna al di fuori di te per il resto della mia vita…-
-Ho capito,vuoi farlo. Giusto?-
-Nana!- Ren rise –Siamo a casa di ospiti,su…-le tirò su la maglia e le sbottonò i jeans –non si fanno queste cose…-
-Senti da che pulpito viene la predica…-gli sussurrò lei,sentendo le mani del ragazzo iniziare a esplorare il suo corpo.
-Devi iniziare a dire addio ai jeans,come te lo deve dire la dottoressa? Ti stringono troppo…-glieli sfilò,leggermente,per poi infilare la sua mano tra gli slip della ragazza.
-Ren,dai…-cercò di fermarlo lei,ma non ce la fece. Sentì la mano sinistra,con la fede d’oro fredda,scorrere lungo il suo collo per poi scendere sul suo seno,mentre la coperta che era appoggiata sui corpi dei ragazzi,stava lentamente scivolando a terra.
-Non voglio fare niente,tranquilla Nana…-le sussurrò lui,facendo venire la pelle d’oca alla ragazza.
-Ma se fai così lo sai che non riesco a controllarmi…-lo provocò lei.
-Cosa fai,mi provochi?-rispose prontamente lui,iniziando a entrare dentro di lei con due dita e baciandole il collo.
-E tu cosa staresti facendo?-rispose lei,prendendogli la mano sinistra e guidandola attraverso il suo corpo –Se ci sente qualcuno,in che modo ci cacceranno di casa?- rise.
-Bah,non che la cosa mi interessi…-rise anche lui.
Continuarono a baciarsi e a provare piacere,alternando momenti di frasi e di risate con altri di silenzio e di gemiti sommessi.
Il mattino dopo,Nobu si diresse in sala per accendere la tv e urlò come un dannato nel scoprire Nana e Ren addormentati sul divano. I due ragazzi si svegliarono,maledicendo il biondo davanti a loro.
-Ma si può sapere perché hai urlato così tanto,Nobuo? Siamo sposati io e Ren,ancora non hai realizzato che stiamo insieme?-
Ren ridacchiò e Nobu rispose:-ma è ovvio che so che state insieme,Nana! è solo che tu in teoria saresti dovuta stare a dormire con Hachi,mentre invece vi ritrovo qui,senza preavviso…mi è preso un colpo!-
Nana rise e si alzò,sistemandosi la maglia e dirigendosi verso la cucina.
-Ren!- esclamò Nobu,non appena la ragazza se ne fu andata.
-Che c’è?- chiese lui,ancora mezzo addormentato
-Secondo te…Dovrei parlare con Hachi,ora che ne ho la possibilità?-
Ren lo guardò sorpreso:- Per dirle cosa?-
-Non lo so! Così…per parlare,insomma! Eravamo così amici fino a qualche tempo fa…mi dispiace averla persa come amica.-
Ren gli sorrise,un sorriso eloquente,e si alzò per raggiungere Nana nella cucina.
Yasu era andato al lavoro,purtroppo non poteva abbandonare gli studi legali quel giorno,mentre Miu dormiva ancora. Hachi si diresse verso la sala per vedere chi ci fosse,per vedere che c’era solo Nobu.
-Hey…hai fatto tu tutto questo casino?- chiese lei,stropicciandosi gli occhi.
-E….ehm…scusa,Hachi…è che ho preso un gran colpo nel vedere Nana e Ren qui sul divano a dormire! Stavo per sedermici sopra…- rispose lui,toccandosi la testa con la mano destra.
Hachi rise e rispose:-non ti preoccupare,Nobu…anzi,grazie a te mi sono svegliata in tempo e sono riuscita a chiamare mia mamma,volevo sentire come stava Satsuki!- gli sorrise.
-Hachi…sai che sei cambiata tantissimo da sei mesi a questa parte?-
-Perché? In meglio o in peggio?-
-In meglio…sei molto più adulta! Proprio una mamma coi fiocchi…!-
Hachi rise e si mise a sedere sul divano. –Secondo te lo hanno fatto?-
Nobu divenne rosso:- ma cosa ne so io!-
Hachi si mise a ridere e rispose:-Beh dai…conoscendo Nana,di sicuro avranno fatto qualcosa! Nelle mie fantasie,Nana è sempre sopra…ma con Ren credo stia sotto!- iniziò a pensare.
-Hachi!- urlò lui,diventando paonazzo. La ragazza si mise a ridere e lui la seguì.
-Quasi quasi un giorno glielo chiedo…sai te che faccia farà Nana!- rise Hachi.
Nobu iniziò a ridere davvero di gusto,poi,dopo essersi calmato e aver smesso di piangere dalle risate,chiese alla ragazza:-Hachi…che ne dici…posso conoscere Satsuki?-
La ragazza sgranò gli occhi e rispose entusiasta:- Ma certo! Devi vedere che amore che è…ma come,tu non l’hai mai vista?-
-Beh…quelle tre volte che ci siamo visti,tu la lasciavi sempre da tua mamma…quindi,direi proprio di no!-
-Certo,certo! Se l’avessi vista appena nata,ti saresti accorto di quanto sia cresciuta…chiedilo a Nana! Lei l’ha vista,se lo ricorda benissimo…-
-E…ti assomiglia?-
-Bah…Nana dice che è uguale a…-abbassò lo sguardo-…al papà…-
Nobu la guardò,per la prima volta non ebbe alcuna reazione non controllata,e le sorrise dicendo:- Capisco…ma secondo me,qualcosa di tuo ha! Ne sono sicuro…-
La donna sorrise e stette per rispondere,quando Nana li interruppe:
-Insomma,ve la smettete di ridere? C’è una donna incinta che vuole quiete!- rise e si sedette insieme a loro.
-Nana! arrivi al momento giusto…-rispose Nobu,facendole capire di aver sbagliato completamente momento.
-Lo so,lo so…vi si sentiva da di là! Suvvia,allora,a quando una nuova canzone?- chiese euforica Nana.
-Pensa a partorire,Nana!-la riprese Ren,che era sbucato senza preavviso da dietro l’angolo.
La donna si girò e guardò Ren aspettandosi un bacio,rimanendo delusa dal fatto che il ragazzo si mise a sedere vicino a Nobu.
-Dai,ragazzi,mettetecela tutta! Io sarò sotto il palco a fare il tifo per voi,come una volta…-guardò Nobu e gli sorrise.
-Evvai!-esultò Nana –Hachiko è tornata!-
-Perché tutta questa felicità? Quando se ne sarebbe andata?- chiese perplesso Ren.
Hachi guardò la ragazza e capì immediatamente le sue parole: non intendeva il fatto che se ne fosse fisicamente andata,intendeva il distacco che si era creato tra lei e Nobu in quegli ultimi tempi,e che sembrava essersi sanato quella mattina.
-Che ne dite? Potremmo chiamare questi due giorni “i giorni delle ri-unioni”! cosa ne pensate?- propose Nana.
-Penso che il nome fa schifo,ma che ci può stare come idea!- ridacchiò Ren,beccandosi un pacchetto di sigarette in testa lanciate dalla moglie.
Hachi guardò Nana con sguardo complice e annuì,mentre Nobu rideva per le battute che si tiravano,una dietro l’altra,Nana e Ren.
-Noi torniamo di là…- Nana si alzò dal divano e trascinò Ren con sé,per lasciare soli i due amici.
-Dai,andiamo anche noi di là…-propose Hachi,non appena i due sposi ebbero girato l’angolo.
Nobu si alzò dal divano e seguì Hachi. la donna si fermò prima di sorpassare la porta e disse:- beh…tutto come prima allora?-
Nobu non capì,e Hachi gli spiegò:-Amici come prima? Come se nulla fosse mai stato?-
Nobu le sorrise e rispose:-Io non voglio dimenticare quello che è stato tra noi,ma ora è finito,è un capitolo bellissimo della mia vita che ha avuto vita breve,ma intensa. A me va bene così,voglio essere tuo amico. Tu vuoi esserlo?-
Hachi sorrise felice e rispose:-Sono d’accordo con te,su tutto…amici,allora!-
-Amici- ripeté il ragazzo. Dopo circa un anno,Hachi e Nobu si abbracciarono di nuovo.


-Sei bellissima…piccina…? Dì qualcosa a papà!-
-Ren! Come può dirti qualcosa,se ancora non parla?-
-Hai ragione…ma guardala…è bellissima…!-
Nana sorrise e diede un bacio sulla fronte alla bambina,che stava dormendo beata nella sua culla.
Dicembre 2002. La neve scendeva cauta e silenziosa dal cielo di Tokyo. Da quando era nata la bambina,la neve non aveva mai smesso di scendere,quasi a voler ricordare che tutto ciò che fosse capitato a Nana e Ren di importante,fosse caratterizzato dalla quiete della neve.
-Ren…dimagrirò mai i chili che ho preso?-si preoccupò la donna.
-Quali chili,scusa? Io non noto alcuna differenza!- chiese stupito l’uomo.
-Dai,Ren! Va bene che sono magra,ma comunque ho messo su diversi chili! Non dire di no,perché non ci credo!-
Ren le si avvicinò e le diede un bacio,tirandole su la maglia. –Non noto nulla…credo che dovrò guardare più a fondo…-
-Ren! Porco!-rispose ridendo Nana.
-Scherzo,amore…lo sai che…-Ren si interruppe,la bambina si era svegliata e aveva iniziato a piangere.
-Non sono nemmeno due mesi che è nata,e già fa tutto questo chiasso?- si stupì Ren,dirigendosi di corsa verso la culla.
-È nostra figlia,Ren,non sarà sicuramente una persona tranquilla!-ridacchiò Nana.
Ren abbassò la sbarra di legno morbido e prese in braccio la bambina,dalla pelle chiara e gli occhi azzurri. –Cosa c’è piccolina?-le sussurrò,toccandole il nasino con il suo –Vuoi giocare? Hai fame?-
Nana rise,era così felice nel vedere suo marito tanto premuroso nei confronti della figlia;si avvicinò,la prese dalle mani del ragazzo e la cullò un po’ sulla spalla accarezzandole la manina semi chiusa.
-Piccolina mia…ti adoro…-sussurrò alla bambina Nana.
Ren diede un bacio sulla testa alla bambina,che rispose con un vagito di apprezzamento.
-Devi fare la nanna,però…sennò poi non va mica bene!- la sgridò,dolcemente,accarezzandole la testa. Dopo qualche minuto,la bambina si addormentò tra le braccia della mamma,e lei la rimise nella culla.
-Aveva sonno,poverina…-spiegò a Ren.
-E tu come lo sapevi?-
-Non lo so…istinto materno,credo.- sorrise,ripensando alla conversazione avuta un anno prima con Hachi.
-E se ti dicessi che non vedo l’ora di spogliarti,tu cosa capiresti con il tuo istinto materno?- chiese,sorridendo,Ren.
-Penserei che sono d’accordo…-gli si avvicinò.
Iniziarono a baciarsi,quando tutto a un tratto il telefono squillò. Ren andò a rispondere pensando fosse la loro casa discografica.
-Pronto?-
-Ren! Oddio Ren!-
L’uomo spalancò gli occhi: -Che c’è? Come mai mi chiami a quest’ora? Shin?-
Il ragazzo,dall’altra parte del telefono,iniziò a piangere.
-Cosa succede,Shin! Shin,rispondi,cazzo!-
Il ragazzo gli disse tre semplici parole,poi le lacrime coprirono ogni altro rumore. Ren sbarrò gli occhi e barcollò,rischiando di cadere a terra.
-Oh no.- sussurrò,prima di essere raggiunto da Nana.





****Purtroppo siamo giunti agli sgoccioli...non avevo idea di come sarebbe finita questa fanfiction,ma ora non ho dubbi...Pronti per gli ultimi due capitoli?L'attesa è tanta,lo so,scusatemi tanto,ma sono molto impegnata e il computer mi fa venire un gran bruciore agli occhi!Spero che vi sia piaciuto questo capitolo...ah!Dimenticavo!La canzone "Make your choice" è inventata da me,totalmente,perchè come vedete non ci sono crediti a fondo pagina...sono contenta che sia piaciuta!^^ grazie per i complimenti e mi raccomando,recensite,anche negativamente!La vostra Nana Osaki ^^****
  
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