spero sia di vostro gradimento
...chiudo gli occhi e vedo te...
Edward, poi, non era partito coi Volturi.
I giorni li spendeva a casa,
chiuso, barricato.
Eppure.
Eppure qualcosa doveva fare.
Ma
cosa?
Eppure in un luogo doveva andare.
Ma dove?
Dov'era finito il suo
amore?
Ma dove?
Dove sbocciavan le viole?
Ma dove?
Dove spendeva
parole d'amore con lei?
Lasciarla, sì, doveva lasciarla, avrebbe, un giorno,
trovato in Jacob, l'amore, l'avrebbe trovato, lì, al caldo.
Solo lì, con lui,
era già abbastanza in pericolo, tra le braccia di Jacob era al sicuro, nessuno
l'avrebbe cercata, i Volturi l'avrebbero lasciata in pace.
Lasciarla, sì,
doveva lasciarla, avrebbe, un giorno, trovato con Jacob, la felicità, l'avrebbe
trovata, lì, al caldo, su un cuore che batteva come il suo, forte, vivo, almeno
lei sarebbe stata felice.
Solo lì, lei, avrebbe trovato il bene, la fortuna,
ogni cosa.
Avrebbe avuto figli e, a quel pensiero, Edward sorrideva sempre,
soddisfatto.
Non era partito, era andato Jasper, di nuovo, senza che Alice
partisse con lui, solo Jasper.
Il peso del suo potere, forse, era molto più
potente, di quanto pensassero gli altri, e forse aveva sempre le stesse
credenziali che i Volturi cercavano.
Risultato di ciò, però, solo due parole
Alice nevrotica.
I giorni sembravano passare lentamente, anche se, a poco a poco, i giorni
divennero mesi, sfiorendo a poco a poco nell'inverno.
Fu allora che Edward
pensò di tornare da Bella, ad abbracciarla.
Oramai s'era trovata una
soluzione.
Jasper era lontano da mesi oramai, non c'era altro da
fare.
Edward aveva smesso di parlare con tutti, non andava a scuola, come gli
altri Cullen, non andava fuori di casa.
Tranne quel giorno, nel quale,
quell'odore lo abbracciò forte.
Chiuse gli occhi e la vide.
Portava a
spasso Jacob.
Brutta espressione, pensò subito, ma era così.
Erano lontano
dalla riserva, vicino casa Cullen.
Si alzò in piedi, dal sottoscala in cui
abitava da giorni, e cercò di captare i pensieri degli altri Cullen.
Erano
abbastanza lontani da non riuscire a sentire quanto pensassero.
Andò alla
porta e corse.
A occhi chiusi, lasciando che il profumo, che quell'immagine
che vedeva dentro la sua mente, a occhi chiusi, corse, fino a lei.
Si fermò
quando sentì il profumo di Bella mescolarsi con quello del licantropo.
-Ciao-
sorrise, ancora ad occhi chiusi, ma sentiva vicino il calore, il cuore dolce di
lei, pulsare.
-Che...? Sei qui!- lei corse ad abbracciarlo, lasciando che
Jacob restasse in disparte.
Non riuscì a restare passivo, dovette,
necessariamente, abbracciarla, il più forte che poté.
Lei, in lacrime,
distrutta, si accasciò tra le sue braccia, da quanto non lo vedeva? Solo nella
sua mente delle immagini sfocate di lui si susseguivano, la calmavano, le davano
senso di protezione, anche se, l'insana insicurezza spesso la
prendeva.
-Scusami... pensavo fosse meglio che tu restassi con Jacob... ma mi
sbagliavo...- sospirò.
-Perché?- domandò lei, tentando di riprendere fiato,
mordendo l'aria davanti al suo naso.
-Solo perché tutto questo è sbagliato...
ma ero io a sbagliarmi...
-Che?- biascicò.
-Sei troppo importante perché
io riesca a lasciarti andare... non posso perderti anche se vorrei per te la
felicità...- sospirò ancora.
Lei restò in silenzio, aspettò che Edward la
rimettesse a terra. -Come hai fatto a tornare?!- domandò.
Si chinò, Edward, e
posò la fronte contro la sua, sorridendo. -Tutta la verità? E' andato Jasper...
sono codardo...
Bella strabuzzò gli occhi. -Com'è possibile?!
Jasper?
Edward sorrise, le arruffò i capelli. -Jake, puoi lasciarci
soli?
Jacob trotterellò via senza dire niente, lasciandoli soli.
Non c'era più bisogno di immaginare, erano tornati, insieme, di nuovo