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Autore: Hino_Kahoko    10/07/2013    0 recensioni
Questa è la storia di Adelina, una ragazza italiana di origini spagnole, che perde i suoi genitori, ma con affianco delle persone che l'aiuteranno di realizzare i suoi sogni:
-diventare un medico
-incontrare i propri idoli
Ci riuscirà?
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The killer



-----A casa di Michele-----

M:come mai voi vi conoscete?- disse riferendosi a me e Paola.

Io:lei era la mia insegnante di disegno alle elementari,era la mia preferita.-dissi io sorridendole.

P:già, mi ricordo che eri sempre silenziosa ma avevi molti amici ed avevi i massimi voti, eri sempre pronta ad aiutare gli altri.

M:oh, non mi immagino la Ade gentile con tutti.-disse lui con fare dispettoso.

Io:sono così anche adesso, al contrario di qualcun'altro.-gli feci la linguaccia.

P: ok ragazzi smettetela di litigare e ti presento gli altri.

M&Io: ok.

Mi presentarono a Marco, il padre di Michele e a Francesco, suo fratello , ma anche al piccolo gattino che hanno.

Io:che bel gattino, come si chiama?

M: Litch.

Io: luce-sussurrai.

M:cosa?

Io:Litch in tedesco significa luce!

M:hai studiato il tedesco?

Io:no ho studiato il francese, ma so alcuni termini.-Lui annuì.

P:c'è un problema!

M:quale?

P:abbiamo solo tre stanze, delle quali quelle martimoniali sono due: la nostra e la tua-disse indicando Michele- invece la terza, quella di Leonardo è singola e molto piccola! Abbiamo 3 possibilità: la prima è che lei dorme sul divano, ma non glielo permetterei perchè è nostra ospite, la seconda è che il Cesco può spostarsi nella stanza di Michele e Ade dorme in quella del Cesco o dorme con te.-disse tutto d'un fiato ed in ultimo indicò Michele.

A quanto pare avrei dormito con Michele perchè Francesco dice che lui russa. L'idea non mi piaceva affatto perchè dormire nella stessa stanza di un ragazzo, ma non uno qualunque ma quello che ti piace è una cosa imbarazzante, ti senti a disagio sempre.

2 giorni dopo a scuola

Ero andata a scuola insieme a Michele e le ragazze mi guardavano male, le capivo, già non avevo un buon rapporto con loro poi vedermi entrare a scuola insieme al ragazzo più ambito della scuola, era il massimo.

Alla terza ora avevo matematica e stranamente ero seduta in mezzo a lui ed il suo migliore amico, Luca. Ad un certo punto entra la bidella.

B:questa è la 1^d vero?!

Prof:sì

B: signorina Ramos, la sono venuti a prendere!-io mi girai prima verso Michele e poi verso la prof.

Io:ma chi?

B:i suoi genitori, sennò chi?!

Io:ma...-mi girai verso Michele e sussurrai- è impossibile.

Io:ma lei è sicura che siano I miei genitori, cioè, ha magari sbagliato a leggere!

La bidella rilesse il foglietto che aveva in mano e mi guardò.

B:sì, è proprio lei, non mi sono sbagiata, la prego venga con me che la stanno aspettando.

Io: ehm....ecco però lascio lo zaino qui, al massimo lo vengo a prendere dopo.- dissi guardando la prof, che sapeva della morte dei miei, ed annui.

Io ero spaventata per tutto quello che stava succedendo e così presi dallo zaino I documenti dei miei genitori che avevo preso per controllare alcuni dati, poi mi girai verso Michele e vidi nei suoi occhi che era confuso tanto quanto me e velocemente gli scrissi su un bigliettino “aiutami, ti prego chiama la polizia se necessario!” che lasciai sul suo banco prima di uscire e lanciai un'ultima occhiata alla classe prima di dirigermi in presidenza.

Arrivai lì e vidi le stesse persone che davanti alla polizia si spacciavano per miei parenti ed adesso si spacciavano per miei genitori, rimasi disgustata dal loro comportamento e loro mi sorrisero, non un sorriso qualsiasi, ma uno di quelli malvagi.

Ad un certo punto mi senti chiamare e mi girai, vidi Michele insieme a Luca, che venivano da me.

M:non preoccuparti, ho telefonato la polizia che sarà qui a momenti—mi sussurrò, poi si diresse verso la segretaria e le disse che dovevamo parlare con la preside di una cosa molto importante.

Mi prese per mano ed entrammo nell'ufficio della preside, le spiegammo tutto quello che mi è successo ed anche delle persone che adesso dicevano di essere I miei genitori e le mostrai I documenti che avevo con me, lei li prese ed uscimmo da suo ufficio, lei fece finta di niente e chiese ai due di firmare dei documenti grazie ai quali sarei potuta uscire, loro firmarono e lei confrontò le loro firme con quelle sui documenti, poi chiese alla segretaria I moduli di iscrizione che avevo portato ad inizio anno, con l'autentica firma di mio padre e mia madre.

Guardò un attimo verso di noi e ci annui, segno che in qualche modo avevo ragione e che potevo chiedere loro qualcosa. Poi vidi Luca all'entrata della scuola, che parlava con alcuni agenti.

Io: voi non siete I miei genitori, I miei veri genitori li avete uccisi voi. Ditemi perchè l'avete fatto??- dissi cercando disperatamente di rimanere calmae di trattenere le lacrime.

Loro:hei, ma che stai dicendo piccola mia, noi non abbiamo ucciso nessuno, piccola Adelina.

Io: non chiamatemi piccola perchè: 1) non siete I miei genitori e 2) non vi conosco nemmeno.-dissi iniziando a piangere.

M:calma Ade!- continuava dirmi Michele.

Io: non posso stare calma sapendo che chi ha ucciso I miei genitori adesso dica che sono I miei veri genitori, è tutto sbagliato!!

Dopo dei minuti di silenzio che sembravano un'eternità.

Loro: anche se dicessimo che siamo stati noi, cosa succederebbe? Eh, non avete nessuna prova contro di noi!

Io: perchè, perchè l'avete fatto? Ditemi perchè!!

Loro: ci servivano soldi per mandare avanti la nostra famiglia e così, visto che tuo padre lavorava in banca, gli abbiamo chiesto un prestito, ma lui ha negato e così noi avendo un conto in sospeso con lui l'abbiamo ucciso, insieme a sua moglie.

L:bravi -disse applaudendo- finalmente avete ammesso di essere colpevoli! Agenti, prendeteli, sono loro I colpevoli dell'omicidio avvenuto a casa Ramos!!

Loro: ma non avete delle prove, quindi non potete dichiararci in arresto!

M: ah, no -disse facendogli vedere un piccolo registratore- e questo cos è?!?

Loro: ragazzini, ci avete incastrato, ce la pagherete cara!! E poi tu -disse indicando Michele- cosa dirai a Matias? Che I suoi hanno ucciso I genitori di una ragazzina e che adesso sono in galera!?!

Gli agenti li portarono via e noi ringraziammo la preside per averci aiutato, ci accorgemmo al suono della campanella che segnava la fine della terza ora e l'inizio della quarta e quindi avevamo ancora matematica. Ritornammo in classe.

  Luca

 Francesco

{ Read me, please :3

scusatemi per il ritardo madornale che ho fatto, ma ero in vacanza, in un posto dove internet non prende. :(

comunque volevo ringraziarvi per aver letto il 1°capitolo ed anche la mia prima storia che è ancora incompleta, ma diciamo che ispirandomi ad un sogno strano che avevo fatto, mi era venuta quest'idea,e nonpotevo non iniziare a scrivere anche questa. <3

scusatemi se trovate degli errori e datemi il vostro parere: ho già scritto il 3° capitolo e per postarlo vorrei che mi arrivasse almeno 1 recensione, non chiedo molto, solo 10 parole.

Anyway, vi dico solo che I ragazzi arriveranno molto presto nella storia, credo nel quarto capitolo.

Alla prossima }}

Annie *-*

  
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