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Autore: Midnight_erin    23/01/2008    1 recensioni
ecco qui!Nata da un momento di insonnia penso che prometta bene..qualcosa sta per oscurare il futuro e le vite di Edward e Bella..L'ennesimo ostacolo o..?p.s.se volete lasciatemi un commentino anche negativo x dirmi ke ne pensate,buona lettura!vostra Erin
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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dopo shake Bella  sedeva inquieta alla sua scrivania giocherellando con una ciocca di capelli ribelle;il suo sguardo correva distratto lungo i contorni delle montagne ad Ovest seguendone i tratti irregolari,battendo  ritmicamente il piede destro a terra seguendo quelle note così familiari.La ninna-nanna del vampiro inondava la stanza con la sua melodia in un crescere di eterne emozioni,turbate solo dai pensieri molesti di lei.
Vorticavano rapidi nella sua mente trafiggendola a volte come piccole punture d'ape; mancava così poco..Stavolta il Momento si avvicinava davvero.Erano passate più di due settimane dall'aggressione del piccolo lupo bruno al limitare del bosco e Edward già cominciava a dargli meno peso,come fosse un ricordo sbiadito sommerso e schiacciato dal peso di nuove notizie.
Invece sul cuore di Bella gravava un peso ben più grande e doloroso;erano trascorse quattro settimane e ancora Jacob non si faceva sentire e lei non lo vedeva dall'inizio del viaggio con il vampiro..Nessuno l'aveva più visto dopo che era fuggito un mese prima nei boschi per dimenticare: dimenticare Lei.
L'angoscia le premeva nel petto tanto che a volte non riusciva quasi a respirare,oppressa dai sensi di colpa; non era la prima volta che il lupo ribelle spariva,ma qualcosa stavolta portava Bella a pensare al peggio..Brutti presentimenti,sensazioni diverse,emozioni avvinte fra loro come legate da fragili catene di paura e,forse,rimpianto?
Erano giorni che non si dava pace e lo provavano i segni sulle mani tormentate sotto le maniche più volte stropicciate delle tante felpe di quel blu intenso che Edward amava vederle indosso.Non lo vedeva da quell'ultima litigata..Mesi e mesi di parole non dette erano scivolate fuori rabbiose,come i flutti di un fiume da troppo costretto al giogo di una diga;anche allora lui era corso via e Dio sa quanto lei avrebbe voluto rincorrerlo,spiegargli tutto e ricominciare facendo nascere qualcosa di nuovo..Ma ciò non era possibile,nè mai lo sarebbe stato.
In ogni caso aveva anche altri pensieri per la testa;il Momento si avvicinava sempre più scivolando verso di lei fluido e silenzioso come un ruscello che attende  pazientemente di stringere a sè l'ultima goccia di rugiada del mattino;Edward aveva concentrato tutta l'attenzione su di lei,su di loro,su un futuro insieme ormai prossimo.Le si inumidivano gli occhi ripensando a tutte le premure verso di lei e a tutti i sorrisi caldi in contrasto con l'etereo volto che le riservava;per lui era così facile accettare così in fretta il loro destino,perchè mai per lei doveva essere così difficile,perchè non poteva accettare di vivere con la creatura più bella e innamorata che avrebbe potuto amare in tutta la sua misera vita e oltre?
"-Perchè sono così.Sono quel che sono e qualcuno deve pur esserlo"- Parole vuote che aveva ripetuto tante volte ma che ancora non riuscivano a convincerla.
D'improvviso sussultò al lieve rumore delle tende appena spostate.
Il vampiro entrò leggiadro nella stanza portando con sè la consueta ventata d'aria;in un attimo le fu accanto,scoccandole un bacio.
-"Ciao."-le si avvicinò ancora e la baciò delicatamente sul collo.
-"Hunf"-
-"Ti prego rifallo,ti adoro quando grugnisci"-La provocò lui.
-"Qualche novità?"-Ribattè secca.
-"Ancora no,ma ci siamo vicini,presto troveremo qualcosa"-
-"Sono più di due settimane che non dici altro!Se ci fossero nemici,Volturi,Banshee, Greemlins o altri esseri demoniaci a piede libero che si divertono ad aggredirti mentre torni a casa dai tuoi viaggi dovreste sapere almeno se erano sole o se attaccheranno ancora,qualcosa!"-Scattò lei nervosa fra il serio ed il faceto.
-"Tel'ho già ripetuto un milione di volte;stiamo davvero facendo il possibile ma neanche Alice riesce a capirci qualcosa,quindi non è semplice!Abbi ancora un pò di pazienza e si risolverà tutto;o credi che non sappia quanto sia grande il pericolo per gli abitanti di Forks?"-Disse passandosi una mano fra i capelli setosi con un gesto stanco.
-"Certo,come al solito ha ragione lui;dovrei mettermi comoda ad ascoltare l'ultimo disco degli Oasis e canticchiare "You are My wonderwall.."mentre chissà quale nuova belva richiedeva agli abitanti della cittadina il suo tributo di sangue,mi pare giusto"-Pensò sarcastica.
Sospirò e diede le spalle alla finestra come per tagliar fuori quei paesaggi familiari così conosciuti e corrotti dalla presenza di Jacob che ne era quasi il sovrano ai suoi occhi.
-"Forse hai ragione.Scusami."-
lui la guardò imperscrutabile-"Sei preoccupata anche per lui,vero?"-
stupita lei lo guardò a sua volta-"Beh,è normale che lo sia;senza Jacob e il suo supporto ora non sarei qui a parlare con te!"-Tornò a giocare con i capelli.
-"Quindi è solo gratitudine,nient'altro?"-Di nuovo quello sguardo che in realtà sembrava vedere oltre alle parole di lei,scandagliando la sua essenza stessa.
-"Sai cosa intendo.Inoltre l'ultima cosa che mancava all'appello è un vampiro geloso,siamo a posto"-sbuffò la ragazza distogliendo lo sguardo da quegli occhi magnetici.Si alzò e spense il lettore CD;mentre riponeva il disco in salvo nella sua custodia due mani fredde la cinsero da dietro riscaldandole il cuore irritato.
-"Non sono affatto geloso.Capisco che vuoi bene a Jacob e farò di tutto per riportare quel sacco di pulci sano e salvo alla base,contenta?"-le chiese scherzoso chinando il capo e sfiorandole la clavicola col naso.-"Mhmm.."-mormorò lei felice.
"-Ti amo."-
-"Lo so"-rispose lui dolcemente carezzandole i fianchi per poi depositare una serie infinita di baci sul suo collo roseo.
-"Ti chiamo appena avrò notizie,ora devo tornare,Esme voleva discutere qualcosa sul viaggio di nozze;Alice e Jasper si sono " accontentati"dei Caraibi,ma ho idea che ci voglia qualcosa di meno scontato,giusto?"-nel dirlo i suoi occhi assunsero quella delicata tonalità caramello che teneva in serbo per i momenti migliori con lei.
-"Vedremo"-rispose Bella,incerta.Si scambiarono un bacio lento e prolungato e quando si separarono c'era un'atmosfera nuova nell'aria;qualcuno avrebbe detto che si avvicinava la bella stagione,invece era sempre e solo il tepore di quell'amore che rischiarava gli ambienti monotoni con la sua vivida luce dorata.
Dopo due giorni non era cambiato nulla;il sole saliva lento e tramontava placidamente come tutte le sere, nessuna notizia,su Jacob o su altri.
 i due amanti erano stesi all'ombra dei pioppi accanto a casa Swan.Mano nella mano sedevano vicini intrecciando come le dita anche idee ed opinioni placando i conflitti culturali sigillando le labbra dell'altro con un bacio com'erano soliti fare quando il telefono del vampiro squillò.
Premette il pulsante verde e ascoltò in silenzio la voce all'altro capo;in un sussurro disse-"fra 5 minuti sono lì."-e chiuse la comunicazione.
Si alzò frettolosamente e nel tempo in cui la ragazza aveva spalancato gli occhi attonita lui era già nella Volvo.
-"Che succede?Che ti hanno detto?"-chiese Bella ripulendosi la maglia da piccoli ciuffi d'erba incolta.
-"Hanno trovato qualcosa in una radura vicina a quella dove sono stato aggredito;non è un bello spettacolo,è meglio se aspetti qui."-
-"Eh no!"-disse lei furente impedendogli di chiudere la portiera incastrando il suo corpo nello spazio fra essa e l'auto.
-"Sono preoccupata quanto se non più di te e ti avverto Edward Cullen,se non mi lasci salire su questa macchina farò l'autostop anche fino a Los Angeles rischiando di venir sequestrata dal primo maniaco di turno e vi raggiungerò da sola!In ogni caso,mi spiace,ma non starò qui ad aspettarti."-detto ciò fece il giro dell'auto e si lasciò cadere pesantemente sul sedile anteriore.Da troppo si sentiva come un fragile oggetto nelle mani del destino e aveva deciso che era ora di fare da sè e di uscire da quella teca di false speranze e vane illusioni in cui cercava conforto.Edward la scrutò e infine mormorò sconfitto-"E va bene,ma non dire che non ti avevo avvertita"-.Percorsero in silenzio il tragitto fino al limitare del bosco,dopodichè scesero dall'auto e si inoltrarono nella scura selva.
Bella camminava rapida e decisa,ignorando i cespugli irti di rovi e scavalcando i vari arbusti;Edward la affiancava sapendo che avrebbero impiegato molto meno tempo correndo "alla sua maniera"ma che certamente lei non avrebbe gradito.Dopo una mezz'ora sbucarono in un'ampia radura;il sole investì i loro volti distendendone i tratti tesi e ansiosi.Al centro dello spiazzo Carlisle,Emmett,Sam e Quil formavano una piccola mezzaluna ed erano intenti a esaminare qualcosa ai loro piedi;in poche falcate raggiunsero il gruppo e alla vista dell'oggetto colmo delle attenzioni di tutti Bella lanciò un urlo orripilata.
Era un uomo alto e robusto,uno dei tanti esploratori di cui pullulavano le foreste.Il suo corpo giaceva rigido in una posizione innaturale con un braccio smembrato e l'altro ripiegato su se stesso come in qualche grottesca caricatura; all'attaccatura delle spalle c'era una massa informe di carne distesa su una pozza di sangue scuro là dove un tempo c'era stato il collo taurino dell'uomo.
Sul volto era impressa un'espressione di orrore puro accentuata dal lieve velo di sgomento sul volto di coloro che tutto aspettavano meno che l'abbraccio della morte.
-"L'abbiamo trovato questa mattina;qualunque cosa l'abbia aggredito è gigantesca e si muove in fretta,purtroppo."-disse laconico Sam.
-"Dannatamente in fretta"-sibilò Emmett fra i denti.
-"Di certo non è un animale;ha tentato di far sparire le proprie tracce prima di fuggire nella notte-"
-"E allora cos'è?"-disse Bella con voce strozzata,socchiudendo gli occhi.
-"Non lo sappiamo ma è bene stare in guardia;Seth sta setacciando la zona ma se si imbattesse in un pericolo lo sapremmo subit-"-il mormorio pacato di Sam si interruppe improvvisamente.Respirò a fondo come per assimilare meglio un concetto;infine si girò verso il gruppo e esclamò-"Seth ha trovato una traccia e ora tornerà qui per decidere sul da farsi."-
-"Ottimo! è la volta buona che lo becchiamo,quel bastardo"-e subito Emmett proruppe in una risata possente rianimato dalla scarica di adrenalina portata dalla notizia.Non appena il giovane licantropo tornò alla base decisero all'unanimità di cominciare la caccia e tutti si lanciarono verso la pista da lui indicata;tutti tranne Bella,tremante e sconvolta.Dopo qualche passo avanzò temeraria.-"Bella!Dove diavolo credi di andare?"-disse Edward angosciato.
-"Non si vede?Cerco di seguire la pista!-"rispose lei sconcertata.
-"Non ti permetto di andare in giro con un pericolo simile che incombe,levatelo dalla testa!"-
-"E cosa vuoi che faccia?Che me ne stia qui ad aspettare mentre voi rischiate la vita per l'ennesima volta?Non se ne parla"-
-"Sarò sincero amore mio;non voglio che tu venga,è troppo pericoloso,mi spiace.Prendi la Volvo e torna a casa.ti raggiungeremo fra pochissimo,te lo giuro.Ti prego,fallo per me"-le rivolse il suo sguardo implorante più convincente.Lei alzò gli occhi al cielo e incorciò le braccia.
-"Lo sai che ti odio quando fai così."-
-"Si,lo so,ma so anche che mi ami e che hai fiducia in me.ti prego amore."-la abbracciò stretta sfiorandole la fronte con un bacio.
-"Allora è meglio che vada."-sospirò lei con una punta di amarezza.
-"Ti accompagno alla macchina;ti amo."-lei non replicò e rifecero la camminata di prima in senso opposto anche stavolta senza parlare fino alla macchina.
-"Torno appena posso.Perdonami ma se non sei al sicuro io non posso muovere un dito per nessun altro"-
-".. volte vorrei che non fosse così..Ti amo"-disse lei ed ecco quel sorriso sghembo che la faceva morire ogni volta.
-"A dopo"-Lui le carezzò la guancia e si rituffò fra le fronde.Bella sbuffò e mentre stava per salire sull'auto inciampò su un piccolo oggetto sepolto sotto al terriccio.
Maledì i suoi piedi e incespicando si avvicinò all'oggetto;una volta dissotterrato emerse un piccolo opale grezzo legato a uno spesso cordoncino di cuoio chiaro,ora macchiato di sangue.Allora tutto le balzò alla mente come un proiettile impazzito.
Molto tempo prima.
Spiacente,ma
dovresti sapere che se mi fai un regalo non puoi sperare di restare impunito,
e dato che conosci le mie turbi psichiche e sai che vado in paranoia
se non ricambio,questo è per te.
Con affetto,Bella
p.s.Perdona le parole senza senso,comunque buon Natale Jake!

Una lacrima solitaria le solcò il viso scendendo lenta,senza incontrare ostacoli.Quanto era passato e quanto desiderava riavere indietro quei giorni d'amicizia perduti per sempre.L'anno prima lui le aveva donato un meraviglioso fermaglio argentato con piccoli arabeschi sottili ai lati.Le aveva scritto un biglietto scherzoso e lei aveva subito ricambiato.
Vecchi tempi...
Fissò agghiacciata le piccole macchie di sangue rappreso ai lati della pietra iridescente;l'assassino dell'uomo nella radura poteva essere la stessa persona che aveva ferito Jake,però Jake non era là..Allora dov'era?
Senza rendersene conto tornò ad inoltrarsi nella boscaglia alla cieca,in direzione dei picchi scoscesi che si ergevano innanzi a lei guidata solo dall'istinto e dalla forza della disperazione.
Jake!Jake!


Salve a tutti!Che mi dite?Questo chp mi piace,
vi prego di farmi sapre in tanti ke ne pensate e di perdonare gli errori
(e orrori!);dedico il capitolo a RooCullen,che
non conosco troppo bene ma che ho fatto aspettare troppo;P
kiss





  
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