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Autore: wilgiappone33    10/07/2013    0 recensioni
E' stata una sereta totalmente normale, l'ultima notte di vacanza prima dell'inizio dell'inizio del liceo, non è successo nulla di strano...ma allora perché quando il giorno dopo ti svegli senti di essere cambiata? Quella riflessa nello specchio sei sempre tu, eppure in te c'é qualcosa di estraneo e anche il comportamento delle altre persone nei tuoi confronti è cambiato. Non capisci cosa possa essere successo, finché ti chiedi se l'incontro con quel ragazzo così misterioso, quella sera, sia stato del tutto casuale, o se invece sia successo qualcosa che ti rifiuti anche solo di immaginare. Ma è inutile, non puoi scappare da quello che sei diventata, né da tutto ciò che sta per accaderti, perché in fondo questo è solo l'inizio...
Genere: Avventura, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando, alle 7:00 in punto, la sveglia suonò, Erika era già sveglia da un pezzo. Tirò su alla cieca un braccio alla ricerca del pulsante dell'aggeggio infernale che non smetteva di bippare e si alzò dal letto: in quello stato l'avrebbero di sicuro presa per recitare in un film sugli zombie. Tutto il contrario era la ragazza che, un'ora più tardi, aspettava davanti al portone del liceo “Giulio Cesare”: il pigiama era stato sostituito da un paio di jeans, una maglietta a maniche corte e una felpa leggera, i capelli castani pettinati e gli occhi verdi impreziositi dal mascara, inoltre spiccavano le unghie laccate di un verde acqua acceso. Affianco a lei c'erano due ragazzi: il primo un biondino alto e magro, l'altra una ragazza non molto alta che portava fra i capelli un grosso fiocco blu per impedire che i boccoli le coprissero la faccia. Il ragazzo fu il primo a parlare:
-Ancora due minuti e dovrebbero farci entrare!
-Mamma mia, Andrea, minuto più minuto meno...
Andrea lanciò un'occhiataccia all'amica ma non rispose.
-Anna, allora io vado! A più tardi!
Stavolta a parlare non era stato uno dei ragazzi ma una signora sulla cinquantina, che si stava rivolgendo alla giovane con il fiocco nei capelli. Proprio appena finì la frase comparve dietro al cancello un ometto con dei buffi occhiali tondi che aprì le inferiate invitando gli studenti ad avvicinarsi: per Erika, Anna ed Andrea il liceo era cominciato.


 

Finalmente la campanella suonò ed Erika si alzò dal banco e prese la merenda. Lo stesso fece Anna, nel banco accanto a lei, mentre le raggiungeva anche Andrea, seguito dalla maggior parte dei ragazzi della classe. Sembravano ignorare tutti Anna ed Andrea, mentre cominciarono subito a parlare a Erika.
-Ehi, ciao, io sono Marco!
-Tu sei Erika giusto?
-Da dove vieni?
-Lo sai che faccio pallacanestro?
-Mi dai il tuo numero? Magari usciamo per un gelato uno di questi giorni...
-Sei fidanzata?
-Hai proprio una faccia simpatica!
Sembravano accalcarsi su di lei come delle api su un fiore, mentre lei cercava di levarsi quella faccia stupita da ebete e rispondere a tutti quelle domande a raffica
-Sì...ehm...io, sì sono Erika, ehm...non sono fidanzata e...sai, hai faccia simpatica anche tu...vedi io...non mi ricordo il numero di cellulare a memoria, ecco, e poi ora devo proprio andare!
Uscì a forza dalla folla che si era creata attorno a lei, prese Anna per un braccio e la trascinò in corridoio, diretta verso il bagno delle femmine. Neanche lì poterono parlare in pace poiché ora erano le ragazze ad assalire Erika:
-Ciao, sono Marina, tu?
-Ehi, in che sezione sei?
-Che ne pensi se ci mettiamo vicine di banco la prossima ora?
-Dove hai comprato quelle scarpe?
-Hai delle unghie favolose! Ma lo smalto l'hai messo tu?
-Sembri ok, potremmo diventare amiche?
Di nuovo Erika cercò di rispondere a tutte, finché non fu stufa, così si chiuse in una delle toilette con la sua amica, e finalmente non ci fu più nessuno che cercasse di rivolgerle la parola.
-MA CHE SUCCEDE?-Sbottò Anna-Ti hanno eletta Miss Universo ieri sera e non mi hai detto niente??
-Non ci capisco niente neanch'io...sai benissimo che ne' ragazzi carini ne' ragazze popolari mi hanno mai considerata, eppure oggi sembro essere la star della scuola intera!
-Il taglio di capelli è uguale, i vestiti non sono certo firmati, come al solito non sei truccata...hai per caso ritoccato le sopracciglia?
-Oh, dai! Non scherzare! Pensavo che essere al centro dell'attenzione fosse una cosa positiva ma così è troppo...
Anna stava per rispondere ma la campanella suonò.
-Dobbiamo tornare in classe...
-Aspettiamo che i corridoi si svuotino prima di uscire di qui...
Una volta arrivate in classe non trovarono più banchi liberi vicini, così Anna si sedette affianco ad Andrea, che cominciò subito a chiederle che fine avessero fatto, e Erika dovette mettersi vicino a una sconosciuta ragazza dalla pettinatura molto particolare: aveva un caschetto irregolare sotto al quale spuntavano due sottili e lunghi codini castano chiaro. Appena arrivò la ragazza la squadrò con i suoi brillanti occhi azzurri e le tese la mano:
-Caterina, puoi chiamarmi Kat, piacere!
-Piacere mio, Erika!
-Sei una tipa piuttosto popolare, eh?
-Veramente no...cioè sì...in realtà solo da oggi, e non capisco neanche perché!
-In effetti si capisce che non sei abituata a tutta quest'attenzione, hai un'aria così spaesata...- disse Kat ridacchiando. Erika sospirò e fece per aprir bocca, ma l'entrata della professoressa la bloccò: la lezione stava cominciando.
Il tempo passò veloce fra presentazioni, giri della scuola e informazioni sulle future lezioni, così la seconda ricreazione sembrò arrivare prima del previsto agli studenti. Erika temeva che la scena di prima si ripetesse, ma in suo soccorso venne Kat:
-Vuoi sfuggire alla folla? Vieni con me!
La prese per mano e la trascinò fuori dall'aula, con Anna ed Andrea al loro inseguimento. Si fermarono in fondo al corridoio, dalla parte opposta dei bagni, in una stanzetta che doveva essere stata un archivio ma ormai era vuota e mancava persino la porta, ciò lasciava intendere che non c'erano problemi se qualcuno ci fosse andato a chiacchierare con i suoi amici.
-Grazie mille, Kat, mi hai salvata...-fece Erika
-Non ti preoccupare, comunque io sono Caterina!-fece lei rivolta agli altri due amici, che a loro volta si presentarono, dopodiché spiegarono ad Andrea che nemmeno loro sapevano il motivo della popolarità di Erika, ma che era per quello che erano “scappate” in quel modo, lasciandolo solo.
-Non vi preoccupate, comunque ora possiamo parlare d'altro?-disse lui
-Va bene, ma su questo fatto dovremo indagare!-ribatté Anna
-Vero, vero!-confermò Caterina, che sembrava essere molto divertita da quella che vedeva come un'avventura fra i banchi di scuola.
Lasciato perdere quel fatto insolito, i quattro ragazzi cominciarono a dare giudizi sui professori, fare commenti sui lavori svolti e parlare del più e del meno come tutti gli altri “primini” dell'Istituto. C'erano agitazione e fermento per i corridoi, ma ancora un'ora e la campanella che segnava la fine delle lezioni, e quindi anche del tanto atteso primo giorno delle superiori, sarebbe suonata.












Buongiorno cari lettori! Come va?
Rieccoci qui con il primo capitolo "ufficiale" della storia:
vi è piaciuto? Se avete 2 minuti potete scrivermelo in una recensione!
Grazie di essere passati e a presto! :)

   
 
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