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Autore: Ruka_odinson    10/07/2013    1 recensioni
Ciao a tutti/e questa é la mia prima volta su efp come autrice. Sono sempre stata una lettrice più o meno silenziosa, ma questa volta ho deciso di mettermi in gioco e di provare a mettere qualcosa nero su bianco.
La mia storia è ambientata fra un paio d'anni, in un periodo non ben stabilito. Racconta di una ragazza, a cui per facilità di immedesimazione ho dato il mio nome, che si trasferisce a Londra con un amica per cambiare vita e realizzare il suo sogno. La tranquillità finisce dal momento in cui scopre di avere come vicino di casa, niente popó di meno che il signor Thomas William Hiddleston, suo idolo da una vita, che la trascinerà in un turbine di situazioni imbarazzanti , ma anche di opportunità.
Spero che apprezziate l'impegno e che vi divertiate a leggere tanto quanto mi sono divertita io a scrivere.
Un bacio -Ruka-
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Cap 12.

" Hot Stuff" part 2.





ELENA POV.


*Ah era proprio come lo avevo immaginato*
Questo pensava Elena mentre abbracciava un Tom inebetito.
Alzó i grandi occhi scuri verso di lui, e seria dichiarò:
<< Ho sempre pensato che quando ti avrei incontrato ti avrei fatto un lungo discorso Intelligente, su quanto tu sia un bravo attore, una bellissima persona etc... Etc... >>

Vide Tom guardarla in maniera preoccupata.
<< Beh in realtà adesso, dopo tutti questi asciugamani e nudità varie non me ne importa niente! Volevo solo ringraziarti per prima!Grazie! Ti adoro! >>
Concluse lei alzandosi sulla punta dei piedi e scoccando un bacio nella sua guancia con non poca difficoltà, vista la differenza di altezza.
Si staccó da lui, fece un inchino e si diresse ondeggiando verso la cucina.
*Ora mi sento veramente bene*


TOM POV.


Vide la giovane dirigersi ondeggiando verso la cucina.
Era inebetito, Non si aspettava una tale sincerità negli occhi di lei, ne tantomeno un bacio.
* In vino veritas*
Eh già, non poteva che essere d'accordo con quel detto latino. Ne aveva sperimentato la triste verità anche lui da ragazzo.
Peccato che non aveva capito che la metá della metà di quello che la ragazza gli aveva detto, perché aveva parlato in Italiano.
Aveva afferrato qualcosa come "bravo attore, bellissimo,niente,grazie e adoro".
Si guardó per un attimo le mani, che avevano quasi automaticamente stretto la ragazza in risposta a quell'abbraccio.
Gli sembrava di sentire ancora la sensazione della fresca e morbida pelle di lei.
*Tom ancora!*
Lei lo aveva baciato non proprio sulla guancia, ma più sulla mascella, vicino alla bocca.
Lui era rimasto talmente inebetito da non muoversi di un millimetro mentre lei parlava.
Si sistemó la camicia nei pantaloni e si passó una mano fra i capelli.

ELENA POV.


Appena rientrata saltelló verso l'amica.
<< Kaaaaaar! >>

La chiamó.
<< Sono taaaanto felice!! >>

Karima si girò e la vide appoggiata al tavolo dondolare i piedi davanti a se.
<< Elena che cosa hai fatto?Siediti ora! Apriamo la finestra e ti riprendi un pò...che ne dici? >>
Disse l'amica posandole una mano sulla spalla.
Sentiva come se tutto fosse finalmente andato apposto.
*La pace dei sensi*
Seguì con gli occhi l'amica che andava ad aprire la finestra e rise di cuore, così perché le andava.

<< Ele tu mi farai diventare pazza!! >>
Disse Karima sorridendo anche lei.
Elena si guardó intorno osservando la cucina, le sembrava tutto così ... Colorato!
Il suo sguardo venne catturato dalla radio che tenevano vicino al tostapane e si avvió in quella direzione .
La accese, e le note di canzone fin troppo famosa uscirono dalle vecchie casse.
Elena non riuscì a trattenere un sorriso, si voltó verso l'amica che sembrava aver avvertito il pericolo.

<< Oh no... >>
Fece in tempo a dire Karima.
<< Oh si... >>
Rispose lei.

 

TOM POV.


Tom incroció Youssef che lo raggiunse di fronte alla porta del bagno.
<< Allora Elena come sta? E' uscita dal bagno? >>
Chiese il ragazzo dando a Tom una pacca spalla come se fosse un vecchio amico.
<< Bene, almeno credo... >>
Disse lui ancora un pò turbato.
I due sentirono della musica provenire dalla cucina, e lanciandosi uno sguardo interrogativo si diressero verso la direzione da cui proveniva la musica.
Quello che videro lasciò tutti e due letteralmente a bocca aperta.
*Che Dio mi perdoni, ma ora ho tutte le ragioni di questo mondo!*
Quello che Tom vide, fu una Elena, visibilmente su di giri, che ballava strusciandosi sull'amica sulle note di "Hot Stuff " di Donna Summer.
Karima dal canto suo tentava invano dal trattenersi dal ridere e cercava di fermarla. Ma a Elena a quanto pare tutto questo non sembrava minimamente interessare.

*La canta! la sa tutta!*
Era allibito.
Avrebbe voluto spostare lo sguardo, dimostrando un minimo di pudore,ma prorpio non poteva.
Elena si spostó all'indietro ondeggiando e puntando le dita verso l'amica con fare ammiccante.
*Dio si rendeva conto di avere pubblico?*
Tom cominciava a sentire caldo e spostó così lo sguardo dallo spettacolo che aveva davanti, girandosi verso Youssef.
Il ragazzo esibiva un grosso sorriso sulle labbra e sembrava entusiasta di ció che stava guardando.
* In che diamine di situazione mi sono cacciato*
Pensó l'inglese posandosi una mano sugli occhi.


ELENA POV.


Era distesa sul suo letto, la luce del mattino la disturbava , così decise di girarsi dalla parte opposta.
*Ehy ma che diamine*
Non riusciva a girarsi, perchè qualcosa di pesante e caldo la teneva imprigionata in quella posizione.
Elena provó a toccare quella cosa calda. Si trattava indubbiamente di un braccio.
E vista la consistenza di un braccio maschile.
*Per tutti gli dei del cielo della terra e di tutti i 9 regni*
 Elena si fossilizzò nella posizione in cui si trovava e trattenne il respiro.
L'ultima cosa che ricordava era di aver...
*Oh cazzo*
 L'ultima cosa che ricordava era di aver abbracciato Tom davanti alla porta del bagno e di averlo ringraziato per quello che aveva detto.
*Cristo l'ho anche baciato*
Arrossì.
Come era finita a letto? E soprattutto di chi cavolo era quel braccio?
Come in preda ad un raptus improvviso Elena si tastó il petto e le gambe.
*Bene per lo meno non sei nuda Elena è già qualcosa.*
Indossava ancora gli abiti della sera prima, o meglio la canottiera e gli shorts.
*Giusto*
Si era tolta la camicia in preda alle vampate di calore.
*Che mal di testa*
Non aveva il coraggio di girarsi o di svegliare colui con ill quale condivideva il letto in quel momento.
In tutta risposta "lui" emise una sorta di grugnito e lei avvertì il respiro caldo di lui sul collo.
*ODDIOODDIOODDIO*
Non sarebbe potuta rimanere immobile per sempre, prima o poi si sarebbe dovuta muovere.
Prese coraggio e provó a tirarsi a sedere.
Due braccia si serrarono sulle sue cosce, e sentì la testa di lui appoggiarsi al suo sedere.

<< Ma che diav...HEEEEEEEY!!! >>
Urló Elena.


TOM POV.


Delle dolci mani femminili gli stavano accarezzando i capelli, poteva chiaramente sentire il profumo di lei.
Non poteva stare meglio di così.
Improvvisamente lei si spostó da lui, interrompendo quel delizioso contatto.

<< No, non andartene... >>
Mormoró lui. 
Allungó le mani cercando di afferrarla, due occhi grandi lo guardavano maliziosi, sfuggenti.
Ritentó di afferrarla, inutilmente.
Sentì un rumore, una nenia,sempre più forte.
Una canzone.
*Che diavolo è?*
" I will be chasing your starlight...Until the end of my life ..." Cantava Matthew Bellamy.
*La sveglia*
Tom allungó il braccio verso il suo telefono che continuava imperterrito a suonare sulle note dei Muse.
Si posó un braccio sulla fronte e stancamente sospiró.
Immagini della sera prima gli affollarono la mente.
*Che serata ragazzi, sono troppo vecchio per certe cose*
Si tiró a sedere, stiracchiando le lunghe gambe.
Posó un attimo lo sguardo sotto il proprio ventre.
Sospiró nuovamente.
*Tom, ti ci vuole una doccia.*


ELENA POV


In piedi davanti al suo letto puntava una ciabatta contro il povero Youssef, che non solo era stato svegliato da un acuto urlo della ragazza, ma si era anche già beccato un pugno dalla sopraccitata fanciulla.
<< Ora, tu mi spieghi, cosa cavolo ci fai nel MIO letto! >>
Chiese al culmine dell'irritazione Elena.
<< Ah, e questo sarebbe il ringraziamento? >>
Disse lui tirandosi a sedere e flettendo i muscoli della schiena per stirarsi.
<< Quindi...non ricordi proprio niente di ieri sera? >>
Chiese lui ancora sbadigliando.

<< No, ma ciò non toglie che voglio sapere PERCHE', sei nel mio letto! >>
Continuó la ragazza sempre con la ciabatta in mano.
<< Tranquilla sorellina! Nessuno ti ha toccato! Neanche il tuo amato Tom. >>

Pronunciando l'ultimo nome assunse una posa svenevole.
*Mi prende anche per il culo il bastardo?*
Pensava la ragazza, la cui testa macinava diecimila pensieri al secondo.
<< Però... ci siamo tutti e due ben ben goduti lo spettacolino che ci hai offerto ieri sera... >>

Aggiunse il ragazzo con noncuranza, alzandosi dal letto.
<< Spe...spettacolino? Cosa diamine ho fatto!! >
>
Chiese la ragazza allarmantissima
<< Dimmelo subito! >>
Urló lei diventando paonazza.
<< Calma, calma! Te lo spiegherò solo dopo una bella tazza di caffè. >>
Rispose lui, stroppicciando gli occhi, e posandole una mano sulla testa.
<< Donna Summer >>
Concluse il ragazzo a voce bassa,con un sorriso sornione.
*Oh merda*
Pensó la ragazza.
Forse cominciava a ricordare qualcosa.

 


"ANGOLINO DELL'AUTRICE"
Ciao a tutti\e! 
Volevo solo dirvi che questo capitolo mi ha divertito un sacco! Mi sono proprio divertita a scriverlo, quindi spero sia anche per voi divertente da leggere!
Un grosso GRAZIE a chi ancora sta seguendo questa storiella un pò idiota ;)
Al prossimo aggiornamento!

xx 

-Ruka-
  
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