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Autore: Keita    10/07/2013    0 recensioni
Chi avrebbe mai pensato che le loro vite venissero travolte fino a questo punto. Finalmente Shizuo pensava di aver risolto il suo più grande problema, Izaya, ma a quanto pare si sbagliava...e di grosso pure. Ora erano costretti a dover lavorare insieme, in pratica le giornate era con lui che doveva passarle. Ma...la realtà era ormai totalmente diversa da ciò che era sempre stata. Riusciranno a non ammazzarsi? E se piuttosto nascesse qualche legame inaspettato? Beh..lo scopriremo solo leggendo.
Genere: Commedia, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Izaya Orihara, Nuovo personaggio, Shizuo Heiwajima | Coppie: Izaya/Shizuo
Note: AU, Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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2-Sonnite.- 
 
Appena prima dell'alba possiamo assistere al momento più buio della notte. Dopo, il cielo inizia a poco a poco a schiarirsi e si colora tenuamente con i primi raggi del sole che lentamente sta sorgendo. E' uno spettacolo naturale meraviglioso, pensate ad assisterlo mentre si è in spiaggia. Ma ora, il sole stava sorgendo anche su New Tok e i suoi raggi irradiavano attraverso le vetrate dell'intero edificio dell UGD. Penn era già  a lavoro, la sua giornata cominciava presto. L'intera cucina era invasa dal profumo di caffè fatto tradizionalmente all'Italiana con la moca. Stava già  preparando il tutto per la colazione: cappuccino, fragole e biscotti per Keiko e latte e caffè¨ con cereali per Noa. Posato tutto sul vassoio si incamminò verso l'ufficio, anche questa volta erano rimasti a dormire li.
 
-Noachaaan Noaachan dai svegliati!- Keiko tentava per l'ennesima volta di svegliarlo ma, di nuovo i suoi tentativi sembravano essere inutili; 
-Noachan ora arriverà Penn e ti troverà  ancora a dormire.- provò a scuoterlo ma ancora niente, al ché non potè fare a meno di chiedersi se non fosse morto. Sentì bussare alla porta e dovette rimandare le sue domande a dopo. Penn entrò nella stanza avviandosi al tavolino avanti al divano, posò li il vassoio e servì la colazione.
-Buongiorno signorina Keiko! Lei non riesce proprio a dormire troppo vero!?- ridacchiò mentre riponeva sul tavolino la seconda tazza.
-Dormire troppo è solo una perdita di tempo- le sorrise -Vorrei solo riuscire a svegliarlo..- lo scosse ancora una volta ma nulla quindi si arrese dedicandosi alla sua colazione. 
-Non si preoccupi signorina Keiko, prima o poi dovrà  svegliarsi- dicendo questo si congedò.
-Aaaaaaaaaah!- un urlo improvviso fece sobbalzare Keiko che per poco non sputava il cappuccino che stava sorseggiando.
-Noooooaaaachan. Ti è dato di volta il cervello per caso!?- urlando rispose a quel risveglio inquietante dell'amico. 
-Keikooochaan è tardissimo! Dove sono quei due??? Aaaaah latte latte latte- si dimenticò subito del ritardo non appena si accorse della colazione pronta in tavola, ci si piombò sopra quasi letteralmente! 
Keiko osservò la scena ridendo -Ancora non sono arrivati- gli rispose. 
-Bene dovremmo chiamarli e dirgli di sbrigarsi- tentò di farfugliare mentre masticava quei cereali come se non mangiasse da secoli. 
-Va bene Noachan, occupatene tu, io ora vado a fare un bagno- riposò la tazza e si diresse verso il bagno chiudendo la porta a chiave.
Continuando a mangiare, Noa chiamò il suo Muso -Izaya, prendi Shizuo e venite subito in ufficio.- riagganciò e riprese con la sua colazione. 
La camera di Izaya era ancora avvolta dal buio, solo chiudendo completamente i pannelli delle vetrate riusciva a dormire. Se non fosse stato per il cellulare probabilmente avrebbe continuato a dormire ancora un po', ma se Noa aveva deciso così non poteva fare a meno di starlo a sentire. Fece una doccia veloce, risistemò il letto, bevve un caffè mentre finiva di rivestirsi e corse fuori dall'appartamento. Scese al piano inferiore e bussò più volte prima che Shizuo si degnasse di aprire la porta. 
-Dai sbrigati, dobbiamo andare in ufficio.- disse Izaya senza nemmeno salutare.
-Devo vestirmi..- aprì totalmente la porta e si diresse verso il bagno. 
-Huhu, sei nudo- sogghignò Izaya.
-Non sono nudo! Sono in mutande!- ringhiò Shizuo che si affrettò a chiudersi in bagno.
Izaya rideva per le sue reazioni -Va bene, ti aspetto in auto- chiuse la porta d'entrata e scese in garage.
 
Keiko, dopo aver frugato nell'armadio a muro ed essersi rivestita, era seduta alla scrivania a riordinare scartoffie mentre aspettava il suo socio che stava a sua volta facendo un bagno. Oggi la piccola Keiko indossava degli shorts bianchi che lasciavano scoperte le gambe snelle e chiare con una felpa rosa che le stava un po' grande, le maniche lunghe le coprivano le mani piccole dalle dita affusolate. Lavato e asciugato si rivestì anche lui raggiungendo poi la ragazza. Optò per degli skinny grigio scuro e una maglia nera a maniche lunghe con lo scollo a V che faceva risaltare i lineamenti del suo fisico snello, i colori delle slip on, che aveva deciso di indossare, erano gli stessi. Si avvicinò alla parete esterna della stanza e restò a guardare fuori mentre tentava di far passare i residui di sonno. Penn ritornò in ufficio e arrossì nel vedere Noa sveglio -b..buongiorno Noakun..- abbassò leggermente il viso mentre si avvicinava a Keiko. -Ohaayoo Penn! Oggi la colazione era buonissima, stai diventando sempre più brava- le sorrise inarcando leggermente un angolo delle labbra e ritornò a guardare fuori. 
-Arigatou gozaimasu..Noakun- Penn aveva una cotta per Noa fin dalla prima volta che lo aveva visto, arrossiva e si intimidiva ogni volta che lo vedeva o aveva modo di parlare con lui. Del passato di Penn non si sa nulla. Venne trovata qualche anno prima, per caso, mentre vagabondava per i sobborghi di New Tok da Keiko e Noa. Non aveva nessuno, a stento ricordava di chiamarsi Penn e probabilmente non era nemmeno il suo vero nome. Anche lei aveva dei poteri soprannaturali pur non essendo un Muso. Keiko e Noa decisero di portarla all UGD, ora viveva li, nel suo appartamento privato e passava le giornate con i due soci e i loro Muso. Nonostante il tempo passato, Noa non si era mai accorto dell'interesse che Penn aveva nei suoi confronti e quando Keiko provava a dirglielo o a farglielo capire, lui credeva sempre lo stesse prendendo in giro. 
 
Finalmente Shizuo e Izaya arrivarono in ufficio. Erano ancora parecchio assonnati e ciò si poteva dedurre dal fatto che ancora non tentavano di uccidersi l'uno con l'altro ma, purtroppo, era solo questione di minuti. 
-Huaah. Ti prego Penn portami del caffè..- la stava pregando Izaya che faticava a tenere la mente lucida.
-Immagino hai fatto le ore piccole..- gli disse Noa un po' distrattamente senza smettere di guardare fuori.
-Anche tu, stai morendo di sonno e si vede.- gli rispose a mo' di sfida.
-Hai ragione Izayakun- intervenne Keiko -oggi ho provato di tutto per svegliarlo..e..non ci sono riuscita. Eppure ieri non abbiamo fatto così tardi..uhm..- restava pensierosa tenendosi l'indice a sfiorarsi le labbra -..uhm..io credo..sì, credo Noachan sia affetto da sonnite.- con decisione e convinzione puntò lo stesso dito verso il diretto interessato. 
Noa deglutì con forza per evitare di strozzarsi con la sua stessa saliva e si voltò verso di loro un po' stranito -Io non ho proprio niente- rispose un po' acido e aggiunse -ho solo tanto..tanto sonno arretrato..- sbadigliò e si avvicinò al pc. 
-Bella scusa- rise con gusto Shizuo che aveva assistito interessato.  
Noa gli tirò dietro una penna ma, avendo una pessima mira non riuscì nemmeno a sfiorarlo e questo fece ridere un po' tutti i presenti. 
 
-Oh mio dio oh mio dio oh mioooooodioooooooo!!!!- continuava a ripetere Keiko, rompendo improvvisamente il silenzio creato per l'attenzione sul lavoro, mentre saltellava per tutta la stanza e attirando così l'attenzione degli altri.
-Keikochan cosa ti succede?- le chiese sbalordito il suo socio.
-Noaaaaaachaaaaaaan- continuava con il suo schizzo di euforia.
-Keiiiikoooochaaan in Usagi mode. Cosa ti rende così contenta?- la osservava saltellare divertito.
-Tashikani.- pronunciò quella parola con gli occhi che le brillavano. A quella risposta gli altri capirono subito. Tashikani. Era così che si faceva chiamare. Keiko era persa per lui.
-Keikosan, prova a ritornare in te- le propose con gentilezza Shizuo.
-Hai ragione.- disse ricomponendosi la piccola Keiko -ecco. Ci sono- tentava di mantenere un atteggiamento serio e composto ma..-Aaaah mi ha scritto come sono feliiiiceee non vedo l'ora di rivederlo ancoraa- compreso che quella reazione sarebbe durata ancora per un po', gli altri ritornarono al loro lavoro. Izaya di tanto in tanto, infastidiva Shizuo sfruttando il suo potere: continuava a spostare ogni oggetto che tentava di prendere facendo salire a poco a poco il livello di irritazione. D'un tratto...Shizuo arrivato al limite della sopportazione sollevò il divano intento a lanciarlo contro il povero Izaya che intanto se la rideva come un idiota fin quando l'ombra del divano non lo sovrastò e fu costretto a darsela a gambe. Shizuo lo rincorreva per tutta la stanza determinato nel fargliela pagare. Non si poteva proprio lavorare in quelle condizioni, Noa iniziava un po' a spazientirsi, quando si trattava di lavoro non tollerava troppe perdite di tempo, ma, troppo stanco per dir qualcosa, prese ciò che gli occorreva e lasciò l'ufficio dirigendosi in una stanza più tranquilla. Anche richiusa la porta riusciva ancora a sentire le urla di quei due e Keiko che ormai era preda dell'euforia. Non poteva fare a meno di pensare a quanto fossero interessanti le loro vite a differenza della sua. Sapeva che rapporto correva tra Izaya e Shizuo, all'inizio la cosa lo ingelosì parecchio ma senza darlo a vedere, non era tipo da mostrare troppo le emozioni anzi, era piuttosto chiuso su certe cose. Ma ora si era abituato alla situazione e ancora non riusciva a spiegarsi il perché di quel sentimento che in precedenza lo aveva colpito. No, non era proprio bravo con certe cose. Scosse un po' la testa e si disse che non doveva perdere tempo con certi futili pensieri.
 Intanto la piccola Keiko si accorse di quanto quei due stessero combinando, si bloccò all'improvviso e li fissò d'apprima un po' sorpresa -Heeeeeeei voi due!!! La volete finire!!?!? C'è da lavorare qua- e li fulminò con lo sguardo. I due si fermarono ad osservarla sbattendo più volte le palpebre. Shizuo rimise il divano al suo posto -Keiikosaan, sei ritornata in te finalmente- le sorrise e si mise a sedere composto. Izaya alternava lo sguardo tra l'uno e l'altra -Oooh come siete teneri- e li osservava con gli occhi a cuore aggiungendo -Shizuo, a vederti così dolce mi fai emozionare!- con questa affermazione, Izaya rifece perdere le staffe a Shizuo e in men che non si dica venne travolto dal tavolino che il suo collega gli aveva appena lanciato. Keiko ad osservarli si portò una mano sul viso -ADESSO FINIIIIIIITEEEEEELAAAAAAA!- urlò così forte che le persone in strada riuscirono quasi a sentirla. I due Muso come due fulmini si piombarono sul divano e rimasero muti ed immobili osservando Keiko. -Ecco. Finalmente. Adesso mettetevi a lavoro- pronunciò le parole guardandoli con sguardo severo e i due non poterono non ubbidire.
-Ciao, Noa- una voce attirò la sua attenzione verso un angolo della stanza poco illuminato, quando il suo sguardo si posò su quella figura non potè fare a meno di rimanere a bocca aperta. 
   
 
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