Titolo: La Bottega delle Pagine Perdute
Fandom: Glee
Tabella: Libreria
Prompt 1 – Biblioteca
"La
Bottega delle Pagine Perdute"
aveva aperto circa una settimana prima. Kurt lo aveva notato una sera
per puro caso, mentre tornava a casa da una stressante giornata alla
NYADA. Erano circa le otto e il ragazzo rimase sorpreso nel trovare
il piccolo negozio aperto. Fu la curiosità a convincerlo ad
entrare,
nonostante la stanchezza dovuta alla lezione di danza finita da poco.
L'ambiente era ben illuminato, pieno di divanetti in pelle e tavoli
in legno scuro. L'odore di carta stampata riempiva l'aria e Kurt si
concesse un attimo per godersi la sensazione ad occhi chiusi.
'È
una biblioteca'
pensò, alzando di nuovo le palpebre. Si guardò
intorno ancora una
volta , scorgendo un registro sul bancone di fianco a lui. Nomi di
sconosciuti erano stati scritti con una calligrafia tonda e ordinata,
calcando forse un po' troppo sulle pagine spesse. Il ragazzo
accarezzò con delicatezza la carta giallognola, prima di
passare
oltre. Lasciò vagare la mano sul legno grezzo del bancone
mentre
camminava, lasciandola poi cadere contro il fianco quando lo
oltrepassò del tutto. Oltre a lui c'erano altre quattro
persone: una
ragazza bionda che scriveva sul suo portatile con aria concentrata,
un ragazzino dai capelli rossi che faceva i compiti sbuffando di
tanto in tanto, un uomo di mezza età che leggeva un vecchio
giornale
con gli occhiali in precario equilibrio sul naso e un ragazzo con
degli scuri capelli ricci che sistemava un libro dall'aria pesante su
uno scaffale in alto. Era alzato sulle punte dei piedi, fasciati in
un paio di converse nere, e Kurt, da dove si era fermato,
notò che
si mordeva il labbro in evidente sforzo. Il ragazzo fece un piccolo
saltello e il libro andò finalmente al suo posto. Kurt
sorrise nel
vedere l'altro fare un piccolo segno di vittoria, prima di pulirsi le
mani sui jeans beige che indossava. Sentendosi sicuramente osservato,
si voltò e colse il castano in flagrante. Kurt
arrossì e vide un
piccolo cartellino appuntato sul taschino della camicia a quadretti,
infilata ordinatamente dentro i pantaloni. Blaine, recitava.
Blaine
gli sorrise arrossendo a sua volta, prima di voltarsi di nuovo e
prendere fra le mani un nuovo libro, questa volta un po più
piccolo.
Il castano lo osservò ancora, sedendosi distrattamente su
uno dei
divanetti. Prese un libro a caso dalla tracolla che portava con
sè e
lo aprì, così da poter almeno fingere di leggere
mentre osserveva
Blaine sistemare un libro dopo l'altro.
Kurt
capì che Blaine scriveva con la destra, aggrottava le
sopracciglia
quando era confuso, e si mordeva il labbro mentre era concentrato.
Poco importava se quelle tre cose fossero comuni a circa tre quarti
della popolazione mondiale. Non contò quanto tempo rimase
lì ad
osservarlo ma ad un certo punto, mentre annotava alcuni dati sul
registro, Blaine alzò lo sguardo e lo puntò su di
lui. Kurt
sobbalzò, fissando lo sguardo sul suo libro e soffocando un
imprecazione a denti stretti. Sentì i passi leggeri
dell'altro e
l'odore della sua colonia, misto a quello dei libri,
anticipò la sua
voce.
-Deve
essere difficile leggere al contrario.- gli disse, decisamente
divertito. Kurt immaginava che la sua voce fosse più acuta,
invece
era calda e avvolgente. Dava tranquillità, qualsiasi fosse
l'argomento del discorso. Il castano aprì e chiuse la bocca
un paio
di volte, prima di allontanare il libro e alzare il viso verso
Blaine. Il moro gli sorrise cordiale, sistemandosi la montatura nera
degli occhiali sul naso, mentre aspettava evidentemente una
risposta.
-I-io...
ero sovrappensiero...- mormorò Kurt, infilando il volume che
aveva
fra le mani nella borsa. Blaine ridacchiò e scosse la testa.
-Non
preoccuparti. Sono venuto a dirti che stiamo chiudendo.- gli fece
notare, indicando il locale vuoto intorno a loro.
-Oh...
Oh! Sì io... è ora che vada a casa.-
farfugliò il più alto dei
due, alzandosi dal divano. Guardò poi l'orologio,
sobbalzando senza
farsi notare. Erano le nove e mezza. Era stato un'ora e mezza a
fissare quello sconosciuto di nome Blaine senza nemmeno
accorgersene.
-..iamo
alle nove.- Kurt si riscosse, guardando l'altro confuso. Non aveva
sentito una parola di quello che gli aveva detto.
-Scusa?-
chiese con uno tono che risuonò stupido persino alle sue
stesse
orecchie. Blaine ridacchiò, scuotendo la testa.
-Ho
detto che se vuoi domani mattina apriamo alle nove.- il ragazzo gli
sorrise e Kurt arrossì ancora.-Certo...-
sussurrò, correndo
letteralmente verso la porta a vetri del negozio. Una volta fuori si
concesse un profondo respiro, contando mentalmente fino a dieci. Una
volta calmato riprese a camminare verso casa, dove sicuramente Rachel
lo aspettava con una scatola confezione famiglia di gelato alla
vaniglia. Aprì la porta di casa alle dieci meno cinque. La
sua amica
era davvero sul divano ad aspettarlo, con il gelato aperto sulle
gambe. Mentre si sedeva fece un conto mentale. Aveva circa undici ore
disponibili prima che la biblioteca aprisse. Aveva tanto bisogno di
studiare in quella biblioteca.