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Autore: Britin_Kinney    11/07/2013    3 recensioni
"Perché te la prendi tanto?" chiese sospettoso il biondo.
"Perché anche se sono un servo, conservo il mio orgoglio e la mia dignità. Potreste anche prendermi qui, in questa grotta, fare del mio corpo ciò che vorrete ma, ricordatevi che la dignità non potrete togliermela, mai".
Artù gli prese il viso tra le mani, costringendolo con non poca difficoltà a guardarlo negli occhi e prestare la massima attenzione alle sue parole.
"Ascoltami io non volevo..." uno sguardo particolarmente significativo da parte del servo, gli bloccò le parole in gola.
Merlin accerchiò i suoi polsi con le mani e le tolse dal suo viso, facendole scivolare lentamente lungo i suoi tratti giovani.
"Torno a Camelot" annunciò con voce rotta il moro.
"Ma fuori piove ancora e... ed è pericoloso" fece Artù.
"Preferisco andare adesso, grazie per l'interessamento"
Genere: Erotico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Artù
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Il Mio Rifugio Sei Tu
Capitolo 15


I merli del regno di Godwin si stagliavano sullo sfondo di un cielo nuvoloso e pronto alla pioggia.
Arrivati a destinazione, Merlin smontò da cavallo. Entrambi gli equini furono affidati agli stallieri che li assicurarono nei loro box.
Il mago si guardò un po' intorno, con aria sconsolata.
Eitan si schiarì la voce.
“Sicuramente vorrai metterti a tuo agio” azzardò, guardandolo in viso.
“L'unica cosa che vorrei, non si trova in questo regno” rispose Merlin, con espressione dura.
“Ascoltami bene: lo so cosa vuoi. Vuoi Artù. Bhe, mi dispiace, ma è sotto incantesimo. Mia sorella ha pensato a tutto. E io ho dovuto accontentarla”
Merlin si espresse in un sorriso amaro, chinando il capo per poi risollevarlo, con gli occhi pieni di lacrime.
“Voi non potete nemmeno immaginare quello che io...” -La voce di Merlin di incrinò- “Lasciate stare. Non potreste mai capire.”
“Ascoltami:di certo non potrò mai eguagliare ciò che Artù rappresenta per te. Nemmeno per me è stata una passeggiata. Non volevo portarti qui. Odio far soffrire le persone a cui mi affeziono. Cerca di capire che dispiace anche a me per tutto questo.” mormorò il principe Eitan.
Merlin lo guardò per un po'. Poi, sistemandosi la sacca da viaggio sulla spalla, si recò all'interno del castello.
“Josh” chiamò il principe.
“Sì, sire?” rispose un ragazzino dai capelli scuri.
“Fa' vedere a Merlin le sue stanze” ordinò gentilmente.
Josh annuì: “Subito, mio signore.”
Quando Merlin entrò negli appartamenti che gli erano stati assegnati, Josh uscì e lui restò a solo.
Guardò dalla finestra: aveva cominciato a piovere.
Il moro appoggiò il palmo della mano sulla finestra appannata e l'immagine di Artù che piangeva mentre lo salutava, riafforò nella sua mente.
Il suo viso si contrasse in un espressione di puro dolore. Le sue lacrime scesero, copiosamente.
Si buttò sul letto, rannicchiandosi su di un fianco.
Un leggero bussare interruppe il suo momento di solitudine.
Merlin non rispose e continuò a fissare la luce pallida e debole che arrivava fino a lui, attraverso la finestra.
Il principe Eitan entrò, sedendosi sul bordo del letto e accarezzandogli una guancia. Merlin scostò il viso.
“Vi prego. Se avete un po' di considerazione per me, lasciatemi stare” implorò con voce rotta dal pianto.
Eitan si abbassò su di lui e lo abbracciò.
“Mi dispiace” -gli sussurrò.- “Vorrei riportarti indietro ma non posso. Mia sorella me la farebbe pagare cara.”
“Quale cavaliere permette a se stesso di subire le vessazioni di una principessa capricciosa?” domandò Merlin.
“Non conosci mia sorella” scherzò Eitan.
“Mi pare di aver avuto un assaggio della sua personalità” gli fece presente Merlin, asciugandosi una lacrima sul mento.
“Sono stato costretto a portarti qui. Anche a me piacerebbe far ragionare mia sorella ma come vedi mi è stato impossibile” si giustificò.
“Mi manca” confessò Merlin e altre lacrime riaffiorarono nei suoi occhi.
“Posso immaginarlo” -Eitan si alzò, fece il giro del letto e si mise dietro a Merlin. Lo abbracciò da dietro, stringendolo leggermente.- “Tutto quello che posso offrirti è questo. Ma so che non ripagherà la sua mancanza” gli sussurrò il principe all'orecchio.
Merlin, si lasciò andare alle sue braccia, trovando con sua enorme sorpresa, conforto in esse.
Si voltò e si lasciò stringere, mentre, il principe, lo ascoltava singhiozzare e gli accarezzava i capelli.
“Mi dispiace.” fu quello che sentì, prima di addormentarsi esausto.
Eitan, cercò di placare la sua guerra interiore. Domandandosi se Helena meritasse tutto quello. Certo, era sua sorella. Ma che cosa erano loro per dividere due persone che si amavano così tanto?
Eitan chiuse gli occhi. Si era innamorato del servo di Artù e non poteva più nasconderlo, ormai.
Doveva fare qualcosa. Per amore di Merlin.

 
 
 
  
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