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Autore: barbabietoladazucchero    11/07/2013    5 recensioni
- Ehi, splendore!- mormora con la sua voce roca. Ora, se una voce potesse ingravidare, sarei già incinta di 3 figli.
- Mr. Styles… - replico, in modo leggermente lascivo. Le sue labbra si fiondano sulle mie e mi bacia come se fossimo sul set di “9 settimane e mezzo”: orgasmo raggiunto in meno di 5 secondi.
Essere la compagna di Phil Styles ha i suoi vantaggi.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU, Lime | Avvertimenti: nessuno
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TRE ANNI DOPO. (no pov)



Un aereo e una casa.
Là, nella periferia della grande metropoli inglese, si erge modesta e silenziosa una villa bianca, con un portone rosso e le serrande verdi chiuse.
Dentro c'è silenzio, e vuoto. Mobili antichi e di legno si alternano a divani e tavoli moderni e bianchi.
La luce filtra attraverso qualche imposta chiusa male.
Il silenzio aleggia pesante all'interno di quella casa grande. Forse troppo grande.
Poi a un tratto un suono squarcia il silenzio, è un telefono che squilla.
Squilla.
Squilla.
Squilla.
Insistentemente.
Finchè parte un messaggio vocale.
"Questa è la segreteria telefonica di Harry..."




Oltre dieci mila chilometri sopra quella stessa casa, un aereo bianco, lucido, lungo e imponente si appresta ad atterrare.
La ragazza scorge dal finestrino quella città che ha tanto amato, e che continua ad amare.
Un 'dlen' la informa che è ora di riallacciarsi le cinture di sicurezza, l'aereo sta atterrando.
"Grazie per aver viaggiato con noi, sono le 14.45 ora locale, temperatura di 17°, tempo soleggiato. Buona permanenza a tutti i turisti, ai londinesi invece, bè: bentornati a casa".
La ragazza posa una sua mano leggermente abbronzata sul braccio del suo compagno di viaggio che con gli occhiali da sole continua a dormire ignaro di tutto.
Prima di svegliarlo lo guarda, ancora e ancora. Non si stancherebbe mai.
Capelli ricci, disordinati, che hanno vita propria a volte.
Viso stanco e abbronzato.
Occhi penetranti e misteriosi, celati da un paio di RayBan scuri.
Braccia possenti, da uomo.
Si sofferma sulle braccia che circondano una creaturina di poco più di un anno che gioca spensierata tra le braccia dell'uomo completamente addormentato e ignaro delle proprie braccia ricoperte di pennarello.
La ragazza sorride a Kamilah, che le restituisce un sorriso. Un sorriso timido, ma pieno di speranze.
Due occhi neri e profondi, dei denti bianchissimi, capelli ricci, neri e lanosi che sono intrecciati tra loro formando quattro treccie distinte.
Pelle scura, nera.
Bellissima. Semplicemente bellissima.
Sua figlia. La loro figlia.
Poi lui si sveglia.
Bacia la bambina che ridacchia dai brividi provocati dal suo nuovo papà.
Lui si volta, e la guarda.
Bella, come sempre.
Si toglie gli occhiali.
Lei si perde immancabilmente in quelle sfere smeraldo che pensava di non rivedere mai più, ma che, grazie a Dio, sono di fianco a lei ogni mattina.
Le ruote dell'aereo si abbassano e toccano terra.
Sono tornati a casa.




“Questa è la segreteria telefonica di Harry... e Beth!Al momento non possiamo rispondere… Perché siamo su un aereo diretti in Kenya!...Oh mio Dio, Harry non dovevi dirlo!...Cosa?Non ho mica detto che stiamo andando a prend-…HARRY!...Che?...Santo Cielo, lasciate un messaggio e sarete richiamati… Come si dice in keniota 'papà'?...HAR-…  Biiiiip.”
Tu-tu-tu.
È vero la vita non è un film, a volte è anche meglio.

                                                                                     
                                                                   
                                                                                THE END? OH NO, IT'S JUST THE BEGINNING.
  
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