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Autore: angel15    23/01/2008    8 recensioni
Un cavaliere, un orfanello, un predicatore, un locandiere. Una piccola storia ambientata nei secoli bui. Piacevole, senza troppe pretese ^^
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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xTemari: In effetti non ho accennato spesso riguardo al diadema di Goku, ma, se controlli, nel primo capitolo, quando Sanzo osserva Goku, egli note il diadema dorato...E' lì che ne ho parlato...In effetti, durante la storia, non ho avuto molte occasioni per ribadirlo! Spero che, grazie a questa tua nota, avendo risposto, abbia chiarito eventuali dubbi anche ad altri lettori ^^
Una curiosità... Ma poi Homura ti ha pagato? xD
x rika 87: Inizio con: grazie mille per il tuo commento! Quando hai detto che, leggendo la lite tra Goku e Sanzo, hai sentito come se il cuore di Goku si spezzasse, mi hai commosso ç_ç Non immaginavo di essere riuscita a far provare qualcosa ai lettori...Non lo speravo proprio!
Riguardo ai nomi delle città, sarò modesta: li ho praticamente inventati. Ti dirò di più! Il primo, Chiarella, l'ho creato rigirando il nome di un'acqua minerale! XD
x Azrael: Grazie mille!! I tuoi commenti sono sempre così gioios e pieni della tua personalità!!  ^^  Devo dire che nessuno ha reagito alla risposta di Sanzo perchè:
1. Non sarebbe servito a nulla.
2. Sanzo mette soggezione un pò a tutti
3. Il cavaliere è uscito subito dopo dalla locanda
Comunque, conoscete Sanzo. E' fatto così, il suo comportamento risulta crudele, ma in realtà vuole bene alla sua scimmietta! ^^ Come ho già detto e ripeto, in quanto a carattere, vorrei restare il più possibile vicino alla saga, e quindi ai personaggi delle Minekura.
x Krikka 86: Homura mette un pò rabbia a tutti, vero? In effetti è un gran...! Stragraziemillissime per il commento!!! xD

Eccovi il capitolo cinque...E' un breve, in effetti, è non c'è molta azione ( non che nei precedenti ce ne fosse chissà quanta! xD), ma è già qualcosa! ^^



Capitolo cinque
Il rapimento


Sanzo uscì dalla locanda, silenzioso. Talmente silenzioso, che neppure Hakkai si accorse delle sua scomparsa, come di quella di Gojyo.
Il predicatore sospirò. Toccava a lui consolare il più piccolo. Osservò il suo visetto turbato, rassegnato, sconfitto, afflitto…Tutto quello che non avrebbe mai voluto vedere sul volto del ragazzino era lì, di fronte, come per farsi beffe di lui.
Mosse un passo verso il bambino… E venne bruscamente spinto all’indietro. Due braccia possenti si chiusero su di lui e lo gettarono a terra con estrema facilità. Hakkai gemette, quando sbatté violentemente il mento sul pavimento freddo della locanda.
Vide varie figure indistinte e sconosciute, ma si concentrò principalmente su quella di Homura, che si era portato alle spalle di Goku.
L’uomo pronunciò poche parole: necessarie, però, a dissolvere i dubbi del predicatore, nati appena era stato aggredito.
-    Ora mi seguirai, ragazzino, senza fare storie.- sogghignò.
 Goku era troppo scosso per reagire. Annuì, sereno, come se si trovasse davanti ad una madre che gli ha appena comunicato di un’imminente gita all’aperto. I suoi occhi, però, tradivano i suoi movimenti. I pozzi dorati erano lucidi, come se contenessero realmente acqua, proprio come un pozzo.
Hakkai urlò, ma nulla. Troppo tardi. Homura aveva imbevuto un fazzoletto in una strana boccetta e l’aveva premuto per pochi secondi sulle labbra del piccolo, che, non resistendo alla droga, si addormentò in poco tempo, adagiandosi tra le braccia di Homura, protese a sorreggerlo.
Lo straniero, o meglio il rapitore, sollevò il bambino e si rivolse velocemente ad alcuni uomini, che nel frattempo erano scesi di corsa dai piani superiori. Era tutto organizzato. La locanda non era vuota. Un gruppo di uomini, al servizio di Homura, ovviamente, aveva sostato lì, in attesa del loro arrivo.
Era sicuro, inoltre, che non fosse una coincidenza il recente allontanamento di Sanzo e Gojyo. L’unica perplessità era: perché? Perché rapire un bambino tanto piccolo, senza famiglia, né dimora?
Tutti gli uomini erano in frenesia. Due corsero fuori a preparare i cavalli per la fuga. Altri due sbarrarono la porta per evitare a chiunque di entrare o uscire.
Homura sembrava piuttosto soddisfatto e stringeva trionfante il corpo addormentato del bambino. Neanche nel sonno, Goku sembrava sereno. I suoi lineamenti, per quanto distesi, lasciavano intendere un’ombra di tormento. L’uomo scambiò le ultime parole, poi sembrò ricordarsi del predicatore, che tentava invano di ribellarsi.
I reni erano soppressi dal peso del suo aguzzino, e Hakkai faceva fatica a respirare.
Si avvicinò indifferente e gli rivolse un sorriso.
-    Dunque- disse – Siete comodo?-
-    Perché?- sospirò Hakkai, bloccandosi e cercando di inalare un po’ di fiato.
-    Perché? –
-    Perché stai facendo questo? Intendo a Goku.- Il suo sguardo si spostò sul piccolo, seguito subito da quello di Homura.
L’uomo gli sfiorò una ciocca di capelli castani, ma il bambino era profondamente addormentato e non percepì nulla.
-    Questo bambino…- Homura scosse la testa. – Non hai idea di cosa sia…-
-    Che intendi dire?- chiese Hakkai a fatica.
-    Egli può portare il principe a re, a imperatore! Può permettergli di conquistare nuove terre, con la sua potenza…!!- Gli occhi di Homura erano sognanti.
-    Stai parlando di un bambino! E’ assurdo!- replicò Hakkai.
Homura scoppiò in una risata sguaiata.
-    Non sai quello che dici! Ti sei mai chiesto a cosa serva il diadema che porta in fronte?-
-    In effetti sì…- ammise il predicatore. Sopra di lui udì l’uomo che lo tratteneva sogghignare.
-    Lui è un demone…- sussurrò Homura, come farebbe un bambino nell’intento di svelare un segreto. – Ha una potenza pari a quella divina! –
Hakkai lo guardò stranito, muovendosi debolmente.
-    Ho grandi progetti per il cucciolo…Non preoccuparti per lui…_ sogghignò infine l’uomo, poi fece un cenno al suo aguzzino e si allontanò, dirigendosi sul retro dell’ospizio.
-    Fermo…!- tentò Hakkai, ma era immobilizzato.
Poi l’uomo che lo sovrastava gli sferrò un potente colpo sul cranio, e Hakkai perse i sensi.


Sanzo camminava svelto, perso nei suoi pensieri.
Cercava di dimenticare l’espressione di sconforto di Goku, quel bambino che lo aveva fatto tanto penare.
Gojyo lo seguiva silenzioso, conscio del fatto che il cavaliere non era in vena di battutine sarcastiche. Per cui, per evitare errori, taceva e guardava fisso davanti a sé.
Poi Sanzo si bloccò. Avevano percorso pochi metri, e non erano ancora giunti alla locanda. Ma il cavaliere si fermò in mezzo alla via.
Un ricordo, un’ immagine improvvisa lo colpì. Su uno sfondo luminoso, si stagliava la figura di un uomo, con lunghi capelli castano chiaro, le cui punte gli sfioravano la vita.
Reggeva in mano un fiore, tanto candido e pure, quanto semplice.
Una margherita. L’uomo avvicinò il fiore al naso, poi si voltò con lentezza e incontrò lo sguardo di Sanzo.
E gli sorrise. Un sorriso dolce e puro. Un sorriso che solo un’altra persona era capace di regalargli. Un sorriso denso d’affetto…
Sanzo sbatté le palpebre, frustato. Perché proprio in quel momento?
Girò sui tacchi, accompagnato dal fruscio del mantello, e affrettò il passo verso la locanda, appena lasciata.
-    Ehi!- protestò il locandiere dai capelli rossi, ma non vi badò.
Perché proprio in quel momento aveva rivisto suo padre? Una figura così nitida e perfetta da sembrare reale.
Perché proprio ora? Che fosse un segno?
Sanzo non lo sapeva. Sapeva di per certo che doveva seguire il suo cuore, il suo istinto. Unicamente quello.
Sentì i passi di Gojyo, frettolosi, che lo seguivano.
Non si fermò. Proseguì, deciso.
Ad appena pochi metri dall’ospizio li vide.
Dieci cavalli. Immagazzinò nella mente anche i colori. Quattro neri e sei marroni.
Ma la sua attenzione si concentrò sullo stallone più imponente.
Riconobbe il cavaliere, Homura. E riconobbe anche il fagotto che stringeva tra le braccia.
Goku…
-    Homura!- urlò, sorpreso. Si fermò di scatto, raggiunto da Gojyo che sgranò gli occhi.
Sanzo imprecò. Ma era troppo tardi. Percepì appena Gojyo che rientrava nella casupola in legno. Perché quei pochi istanti li concentrò sul volto di Goku, profondamente addormentato e ignaro, con le guance bagnate di lacrime.
In seguito i cavalli si allontanarono, nascosti in fretta da un vortice di polvere. Furioso, Sanzo si rese conto che il cavallo condotto da Homura era il suo. Poi realizzò, come un pugno nello stomaco, che non avrebbe potuto seguirli…
Non era certo di dove si sarebbero diretti, ma li avrebbe rincorsi fino in capo al mondo. Per riprendersi ciò che era suo di diritto.
E che non avrebbe mai più abbandonato.

Quando Hakkai si riprese, si ritrovò disteso in un caldo letto.
Gli ci vollero pochi minuti per riprendersi dallo stordimento, e capire perché la testa gli doleva talmente tanto da fargli stingere i denti ad ogni piccolo movimento.
Si mosse fra le coperte, voltandosi da un lato.
Vide l’ombra di un uomo stagliarsi nella stanza e, girando un po’ lo sguardo, individuò la figura del biondo cavaliere, appoggiato al davanzale, con il mantello che scivolava candido sul pavimento in legno.
-    Sanzo…- sussurrò, con voce flebile.
Il cavaliere si voltò all’istante, girando la testa di scatto.
Sospirò, poi si sollevò e si affiancò all’uomo dagl’occhi smeraldo.
-    Hakkai…Come ti senti? – gli chiese, sedendosi accanto al letto e incrociando le braccia sul petto.
-    Mmm…Un po’ scosso…- ammise Hakkai. Poi i suoi occhi incontrarono quelli del ramingo. Rimase per un attimo interdetto, poi gemette, sentendosi colpevole.
-    Mi dispiace, Sanzo…Non sono riuscito a fermarlo…-
Sanzo interruppe le sue parole con un gesto svogliato della mano, come se volesse scacciare quelle ridicole parole.
Restarono in silenzio. In un silenzio non imbarazzante, ma quasi complice. Entrambi avevano bisogno di armonia per rielaborare tutti gli avvenimenti accaduti in quella sera.
-    Quanto…? – Hakkai non finì la frase, cercando di voltarsi a controllare dalla finestra il mondo di fuori.
Sanzo capì cosa volesse sapere dai suoi gesti.
-    Un giorno. – disse. – E’ notte ora. Il sole è tramontato da un bel po’.-
-    Io…Mi dispiace di avervi rallentato così…-
Il cavaliere scrollò le spalle.
-    Non sappiamo dove dirigerci…E non potevamo partire, lasciandoti qui…Probabilmente sei l’unico a cui Homura ha parlato, prima di scappare…-
-    Sì, in effetti mi ha accennato qualcosa, ma nulla di sensato…- ammise Hakkai, mortificato.
-    Ci racconterai tutto…- Le parole di Sanzo furono bloccate dallo sbattere di una porta.
Hakkai si sporse leggermente e vide Gojyo, stravolto e affaticato, avanzare verso il letto.
-    Ho seguito le tracce per un po’…Si dirigono verso ovest…L’unica città importante, che mi viene in mente e che potrebbe essere una possibile meta è…-
-    La capitale.- concluse, asciutto, Sanzo per lui.
Gojyo annuì. Poi posò lo sguardo su Hakkai e sorrise, mesto.
-    Ben svegliato. Hai preso una bella botta , sai? Hai il fisico deboluccio per restare svenuto un giorno intero per una semplice…-
-    Raccontaci, ora, come si sono svolti i fatti.- lo interruppe Sanzo, fattosi stranamente interessato.
Hakkai acconsentì.
-    Dopo che siete usciti dalla locanda, il ricordo della lite pesava su..Goku..- pronunciare il nome di quel bimbo tanto dolce, lo fece sentire stranamente infelice…- Poi tutto è accaduto velocemente. Qualcuno mi è piombato addosso e mi ha immobilizzato. Nel frattempo Homura si è portato alle spalle di Goku…Il piccolo era troppo scosso per reagire…-
A quelle parole, Sanzo sbuffò. Non immaginava di aver ferito così tanto Goku…
Hakkai riprese, non facendoci caso.
-    Homura deve avere usato qualche droga.. Non saprei…Sta di fatto che spalmando un specie di liquido rosso sulle labbra di Goku, il bambino si è addormentato all’istante…-
-    Curioso…- borbottò Gojyo.
-    Già...-
Hakkai fece una pausa, perso nei suoi pensieri e intento a dare un senso alle ultime parole di Homura.
I due compagni attesero, pazienti, il continuo della testimonianza.
- Subito dopo…Ho chiesto il motivo di tale rapimento…- disse infine Hakkai. – Ma la risposta non è stata molto chiara…Diceva che Goku possedeva una potenza a me sconosciuta…Una potenza tale che non potevo nemmeno immaginarla…Una forza nascosta…-
-  Che vuoi dire? – esclamò Gojyo. – E’ solo un bambino!!-
-  Quando gli ho detto così, è scoppiato a ridere…- affermò Hakkai.
Gojyo lo fissò perplesso.
Hakkai scosse la testa, confuso.
-    Una forza nascosta…- mormorò Sanzo.
Hakkai e Gojyo spostarono l’attenzione sul cavaliere, che non aveva ancora parlato.
-    Sì…- Hakkai esitò.- Ha accennato al diadema che Goku porta in fronte…-
-    Il diadema? – chiese Sanzo, puntando i suoi occhi sul volto affranto di Hakkai, che non riusciva a concludere nulla con quelle poche informazioni.
-    Sì…il diadema dorato che cinge la fronte di Goku…Pare sia un sigillo che imprigioni questa sua straordinaria potenza…- rispose Hakkai.
Sanzo sgranò gli occhi, sbalordito.
-    Non è possibile…-
Gojyo e Hakkai si voltarono verso di lui, curiosi.
-    La leggenda…- mormorò il cavaliere.
-    Leggenda?- inveì subito Gojyo. – Che leggenda?-
-    La notte scorsa – rispose Sanzo – Homura mi ha raccontato una leggenda piuttosto singolare…Riguardante un demone…-
-    Un demone? – chiese, sorpreso Hakkai. – Pensavo non esistessero…-
-    Infatti non esistono! – affermò Gojyo, risoluto. – Sono solo leggende!-
-    Non credete alla leggende?- chiese d’un tratto Sanzo.
I due rimasero interdetti. Il ramingo si rivolse ad Hakkai.
- Allora? Credi alle leggende Hakkai?-
- Beh…Ecco…
- No?-
- Sono ricche di creature inventate, fantastiche…- ammise il predicatore.
- Solo perché tu non le hai mai viste, le giudichi così. Chi ti dice che non esistano? Allora non dovresti credere neanche in Dio, se credi solo a quello che vedi…- continuò imperterrito Sanzo.
Hakkai ammutolì, riflettendo.
-    Quindi…Cosa diceva la leggenda?- Con questa domanda Hakkai ruppe il silenzio, nuovamente interessato. Gojyo sbuffò, poco convinto.
-    Narrava di un demone posto a guardia di un tesoro divino…Un demonietto, per essere precisi…- gli raccontò brevemente la leggenda.
-    Per cui – chiese Hakkai. – Tu pensi che Goku sia…Insomma il custode del tesoro, il demone delle leggenda?-
-    Esattamente- rispose Sanzo.
-    Ma…E’ assurdo!- ribatté Gojyo.
-    Dice la leggenda…- proseguì Hakkai, ignorandolo, che l’unico modo per scoprire se il demone è effettivamente Goku è controllare se il bambino ha un simbolo inciso sulla schiena, giusto?.
-    Già…- Sanzo rifletté, ma non ricordò di aver mai osservato la schiena del bambino.
-    Beh…- disse Gojyo, interrompendo il filo dei suoi pensieri.- Non importa se la leggenda sia vera o no…Anche se così spiegherebbe il motivo del rapimento…L’importante è che sappiamo dove sono diretti…-
-    Non possiamo esserne sicuri…- disse Sanzo.
Ma Hakkai sorrise, prontamente. – Homura ha accennato al principe Shien, se l’è lasciato sfuggire, preso dall’euforia…Per cui, a meno che non ci sia sotto un trucco, ma ne dubito perché le tracce parlano chiaro, questo vuol dire che la nostra prossima meta sarà la capitale…-
-    A quanto pare…- fece Sanzo.
Mentre Hakkai e Gojyo progettavano il viaggio e il salvataggio, il cavaliere pensò alla sua futura destinazione.
L’idea di metter piede a Zagral, la capitale, lo inorridiva.
Quella città, una volta splendente e sicura, ora era tormentata dalla corruzione e dall’ingiustizia.
Non voleva che una città così sporca, insudiciasse anche il bambino più puro che avesse mai conosciuto. Non che ne avesse conosciuti tanti, ma sentiva che Goku non era un ragazzino qualunque. Ricordò la storiella inventata da Goku quella mattina dal cielo limpido…
L’eroe della storia avrebbe affrontato alcune prove per salvare una
persona a lui molto cara…Una di queste era lo scontro con il suo passato…Un passato oscuro, tenebroso, che era stato da tempo rimosso. Rimosso, non eliminato.
Sapeva che sarebbe giunta la resa dei conti, prima o poi. E lo scenario della sua vittoria, perché lui avrebbe vinto, sarebbe stata la capitale di un regno perduto e caduto, il cui destino avrebbe dovuto essere da molto tempo nelle sue mani.





Fine del quinto!!! ^^  Vabè, è inutile dire che il principe di cui parlava la storiella narrata a Goku, ovviamente, era Sanzo. ^^ Ma nella storia andava comunque scritto! Spero di riuscire ad aggiornare presto! Sapete, la scuola è un pò opprimente! ^^'''
kiss, angel




   
 
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