Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Nami    25/09/2004    1 recensioni
Ci ho pensato su.. e ho deciso di fare questa ff. Si perchè per chi si sia interessato all'altra mia fic "La ricercata" questa è esattamente il suo seguito. Dopo undici anni Rufy e i suoi amici si sono trasferiti al villagiio Fusha. Ciascuno ha realizzato il suo sogno e finalmente anche Shank e Max fanno ritorno all'isola. Cosa succederà dunque questa volta? Beh.. Rufy & Co., Shank il rosso, Max e la loro figlia di dieci anni saranno alle prese con criminali che vogliono sottrare il tesoro di Gold Roger ritrovato da Rufy, diviso in fine con gli abitanti del villaggio.Ma naturalmente non sarà una storia di sola avventura. L'amore c'è sempre. Il resto lo lascio a voi. Buona lettura e mi rraccomando: GIUDICATE!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 39: Dov'è la Going Merry?



Era tutto pronto ormai. Le casse, il rifornimento.. le due navi ancorate l'una vicina all'altra; il Vento dell'Est e la Going Merry.

- Ci siamo tutti? -

Domandò Rufy guardandosi intorno. A bordo del suo vascello c'erano i suoi compagni. Sulla nave imponente di Shank, l'intera ciurma, numerosa, composta da uomini coraggiosi e valorosi, gridava eccitata per il viaggio. Gliel'avrebbero fatta pagare a quel pirata.. avrebbe visto cosa significava rapire la loro piccola Ennie.

- SI SALPA! -

Lentamente entrambe le barche si staccarono dal porto e Fusha, o meglio ciò che ne restava, li osservava da lontano.

- Dobbiamo cercare di mantenere sempre la stessa rotta! A Nord.. e soprattutto dobbiamo sempre fiancheggiare il Vento dell'Est! -

Spiegò Nami scrutando quel lungo e vasto tratto di mare davanti a sè.

- Ormai è troppo tardi per tornare indietro.. -

- Lo so! -

- Sei sicura che poi non te ne penti Ania? Questo è un viaggio pericoloso! -

- Mi rendo conto Zoro! Ma sono un medico! Posso sempre esservi utile no? E poi.. non potevo restarmene li.. ad attenderti sapendo che avresti anche potuto non tornare più! -

Se dovevano morire, meglio farlo tutti insieme.

- .. scusa, mi dispiace, non intendevo innervosirti! Mi preoccupo per te! -

- Non devi! Io me la cavo! -

- Certo e al meglio.. ma non sei abituata a combattere! -

- E allora? Posso comunque tentare! -

Già una volta quel viscido verme aveva provato a farla fuori. Questa volta, non avrebbe avuto alcuna esitazione.

- Non ti staccare da me! -

- Come? -

- Restami sempre vicino Ania! Non ti staccare da me! Ti proteggerò in qualunque momento! -

Le afferrò delicatamente una ciocca di capelli, facendola scorrere più volte sulla sua mano. Gli sembrava di accarezzare della seta..

- Te lo prometto! Ma tu.. cerca di preoccuparti anche di te stesso.. e soprattutto resta vicino ai tuoi compagni! Non devi occuparti di me solo perchè stiamo insieme! -

Li amava tutti.

- Non preoccuparti, sono come dei fratelli per me, non li abbandonerò.. ma tu.. ricorda sempre che sei tutta la mia vita! -


Si vestì in fretta, per uscire dalla clinica si era rimessa addosso i vestiti insanguinati e strappati in vari punti del giorno prima. A fatica si sollevò dal letto e spalancò le ante in legno antico dell'armadio. Aveva ancora tutti i vestiti che Shank le aveva comprato anni prima, durante il suo primo viaggio insieme a lui, quando ancora non erano fidanzati. Le andavano alla perfezione, per fortuna non aveva acquisito peso. Sentiva ancora un gran dolore alla schiena, in più, si era fatta maggiormente male alla spalla già precedentemente contusa per colpa di Mihawk.. e dire che stava guarendo. Aprì il cassetto della scrivania e frugò fra le varie cianfrusaglie. Avrebbe dovuto mettersi una pomata, si stava rigonfiando.

- Max, stamattina hai mangiato? -

Entrò in cabina e la trovò presa nel cercare qualcosa di importante.

- Che cerchi? -

- Una pomata! -

- Ah.. allora li dentro non la troverai mai! -

- Ma l'ho messa qui.. almeno mi sembra! -

Si portò le mani fra i capelli. Detestava quando le cose sparivano senza una spiegazione. Lei poi, non aveva un minimo di pazienza.

- Guarda che ce l'hai sotto il naso.. -

Rise. Immediatamente fu colta da un dubbio. Voltò il capo verso il comodino e lo vide. Il tubetto era li, accanto al suo letto e non l'aveva visto.

- Ce l'hai messa tu? -

- No, amore mio! -

- Accidenti! Comincio anche ad avere i vuoti di memoria! Andiamo bene! -

D'un tratto non rise più. Capì immediatamente che forse Max non era in vena di alcuna presa in giro. Notò che i suoi occhi erano bagnati..

- No Max, non stai perdendo la memoria! Sei solo sotto stress! -

- Lo so! Non ce la faccio più ad andare avanti così! Ma cosa ho fatto di male? -

Si abbandonò addosso lui, il quale la fece sedere lentamente sul materasso.

- Su, stai tranquilla! Presto riavrai la tua bambina fra le braccia! Nel frattempo devi stare calma però, mh? D'accordo? -

- Ci proverò! -

- Brava! -

Un caldo bacio scoccò sul suo capo dal profumo inconfondibile.

- Dimmi, dove devi spalmarla la pometa? Te la metto io! -

Afferrò il tubetto dalle sue delicate mani e levò il tappino.

- Qui! -

Abbassò la maglietta scoprendo la spalla rossa e gonfia.

- Ma che hai fatto! -

- Nulla... è che..Charas ha peggiorato le condizioni.. -

- Che condizioni? Vuoi dirmi che ti eri già fatta male? -

- Beh.. si... Shank, non ti ricordi? E' stato Mihawk.. -

Rimase un momento in silenzio, rammentando quell'incubo. Mihawk, la sua stretta forte e dolorosa, quando l'aveva sbattuta violentemente contro il muro.. poi di nuovo quando aveva cercato di violentarla. Lei che gridava il nome di Shank, lui che non sentiva ragioni.. era lontano.. forse non udiva nemmeno più la sua voce.

- E' vero.. Mihawk.. -

Divenne serio all'improvviso, ebbe quasi paura.

- Ben non te l'aveva detto? -

- Si, certo! -

Si sentì di nuovo male. I sensi di colpa tornarono accesei dentro di lui.

- Mi farai venire un infarto a trent'otto anni tu! -

Si ricordava di quella frase, quando era venuto a sapere che Max era in clinica medica.

- .. quella volta non sei scivolata! Io credevo.. -

Che fosse stato un colpo di distrazione, invece..

- L'ho incontrato al porto.. non so se prima o dopo l'accaduto.. ricordo di averlo minacciato! Se si fosse avvicinato a te in qualche modo, io lo avrei fatto a pezzi! Invece non l'ho fatto! Non ti ho protetta! -

Gli si lacerò il cuore. La branchiò strettamente.

- Perdonami! Scusami tesoro mio! -

- Ma Shank.. lo sai che non ti ho mai detestato per questo! Non sono mai stata arrabbiata con te! -

- Avresti dovuto invece! Io mi faccio schifo! Scommetto che adesso non hai più fiducia in me! -

Erano passati dei giorni, dopo la partenza di Occhi di Falco.. però era come se tutto fosse successo solo ventiquattro ore prima.

- Dai Shank, basta adesso! Non voglio più che tu ti crei questi problemi! Abbiamo fatto l'amore. Come potrei dunque non fidarmi più di te? Ero fra le tue braccia quella notte.. ho persino pianto per la gioia! Hai già dimenticato? -

Come avrebbe potuto scordarsi di una notte magica come quella?

- No, non l'ho dimenticato! -

- Allora basta! Adesso voglio solo trovare mia figlia.. e non pensare più nè a Mihawk, nè ai problemi che ci ha causato! Me l'hai detto tu di stare tranquilla, di non piangere più.. -

Shank sorrise. L'adorava quando faceva la dura in quel modo.. quando lo sostituiva, scambiando i loro ruoli, quando era lei a coccolarlo con affetto, a tranquillizzarlo.

- Hai ragione! Dai, girati! Bisogna subito spalmarti la pomata prima che si gonfi di più! -

Massaggiò la spalla dolente. Digrignò i denti, non immaginava che potesse farle così tanto male.

- Scusa.. sto schiacciando troppo? -

- No! Va bene! -

Tutt'a un tratto il dolore scomparve. Quando la crema trasparente si assorbì perfettamente, cominciò ad avvertire il calore della sua mano mentre la passava sulla pelle. Si lasciò andare.. rilassandosi.

- Ti sento così tesa.. -

Disse.

- Tesa? -

- Si, lo sento dalle tue spalle.. sono troppo rigide! -

Per quanto si sforzasse, una parte di lei restava sempre insieme ad Ennie e la rendeva inquieta.

- Scusa.. -

- Guarda che sono nervoso quanto te, piccola! -

Forse non lo era mai stato così tanto.. a parte quella volta, undici anni prima, quando Max stava per morire dopo aver salvato lui.

- Shank, promettimi che starai attento, ti prego! Io ho paura anche per te! -

- Giuro che non morirò! Amore.. io sono forte se ci sei tu con me.. sei la mia forza.. con te vicino non posso perdere nessuna battaglia! -

Era il suo siero rivitalizzante, ciò che gli permetteva di riacquistare energia.

- Meglio così.. perchè io.. voglio combattere ancora! -

Era sicura che glielo avrebbe impedito, non le avrebbe mai permesso di gettarsi in un'altra battaglia, non dopo tutte le forze che aveva perso e le ferite che le spiccavano sul corpo.

- Se io te lo impedisco tu cosa fai? -

- Combatto ugualmente! -

- Mpf! -

Non voleva assolutamente che facesse parte di quella guerra.. ma ormai ci era dentro fino al collo e di sicuro non gli avrebbe mai dato ascolto.

- Lo sapevo! Allora non sto nemmeno a dirtelo! Già lo sai che non approvo! -

- Si! Ma io.. -

- Vuoi combattere! -

- Si! -

Era al corrente del fatto che nessuno al mondo era più testardo di lei. Quando prendeva un'importante decisione, nessuno, neanche lui, era in grado di farle cambiare idea, di convincere a mollare tutto.

- Volevi qualcosa prima? -

- Si! Volevo chiederti se hai messo qualcosa nello stomaco! -

- No! -

Rispose dunque sentendo lo stomaco completamente chiuso.

- Non avevo fame.. -

- Ecco, lo immaginavo! -

Strinse i pugni contro le sue tempie costringendola a socchiudere gli occhi.

- La vuoi smettere di metterti a dieta? -

- Dieta? Quale dieta? -

Domandò lei tranquilla.

- Non fare la finta tonta! Guarda che ho capito le tue intenzioni! -

- Ah si? -

Sapeva che prima o poi l'avrebbe colta con le mani nel sacco.

- Non vuoi mangiare perchè hai paura di ingrassare! Non vedi come sei magra? Hai intenzione di scomparire dalla faccia della terra? -

- Guarda che sei ben lontano.. -

Cercò di mascherare la verità.

- No no, sono proprio al capolinea invece! Dimmi la verità.. -

La squadrò con malizia.

- Hai paura che possa non amarti più se metti su peso, vero? Vuoi per forza stare dentro i vestiti di undici anni fa? -

- Beh.. stamattina.. veramente avevo lo stomaco chiuso.. -

- Dimmi! Ho ragione, non è così? -

Scostò lo sguardo da tutt'altra parte, arrossendo sulle guance.

- Ecco.. si.. -

- Ah ah ah ah ah ah! -

- E non ridere! -

Incrociò le braccia al petto, gonfiando la faccia permalosamente.

- Eddai Max! Non devi farti questi problemi! Cosa credi, che se anche dovessi mettere su tre o quattro chili, io ti pianterò? -

Rimase in silenzio.

- No.. è solo che.. tu mi prendi sempre in giro! -

E il suo grosso errore era quello di prenderlo sul serio.

- Ma dai! Lo sai che scherzo sempre! Mica dico sul serio! E poi guardati! Pensi forse di essere grassa? -

- No.. ma.. -

Le afferrò le guance e gliele tirò con forza.

- AHIA! MA SEI SCEMO? -

- Dove sarebbe il grasso qui? C'è solo pelle! -

- Ok.. ma mi hai fatto male! -

Ringhiò strofinandosi le guance ormai rosse come pomodori.

- Scusa! -

Si chinò su di lei, baciandole entrambe le guance arrossate.

- Va meglio? -

- Mh.. -

- Mi prometti che d'ora in poi lascerai perdere questa fissazione della dieta? Per me sei e resterai sempre bellissima! Non devi preoccuparti! -

Annuì sospirando.


- Vediaamoooo.. -

Nami si portò un dito fra le labbra, poi lo sollevò al vento. Restò immobile per un attimo, giunse alla sua conclusione. - Ragazzi, mi raccomando! Fate in modo di mantenere sempre questa rotta e soprattutto di non perdere di vista il Vento dell'Est! -

Usop si calò giù dall'albero maestro.

- Perchè? C'è qualcosa che non va? -

- Direi! Sta cambiando il tempo! E' in arrivo.. una brutta tempesta ragazzi.. -

Forse la più violenta in assoluto.

- In effetti.. questo tratto di mare è famoso per le sue condizioni atmosferiche! -

Spiegò Rufy ciondolando sulla polena.

- Ricordo che Shank anni fa, ne parlava spesso! Quando vengono le tempeste qui.. sono sempre molto violente! -

- Iih! Ragazzi siamo fritti! -

Tremò Usop divorandosi le unghie.

- Non preoccuparti fifone! Non è la prima volta che dobbiamo affrontare una tempesta! -

- Stai zitto Zoro, mi risulta che la maggior parte delle volte tu dormivi! -

- Non è vero! -

- E' vero! -

Un improvviso dolore sul loro cranio.

- Vi sembra il momento di litigare? -

Sbraitò la navigatrice ancora scrutando preoccupata il cielo. - Non dimenticate che c'è una bambina da salvare.. -

Ben gettò il mozzicone di sigaretta in mare. S'incamminò nel corridioio fino ad arrivare alla cabina del suo capo. Bussò lentamente e aprì la porta con attenzione.

- Scusate.. -

- Vieni pure! -

Disse Shank mandandogli un chiaro messaggio. "Non hai interrotto niente!"

- Max, non vorrei allarmare nessuno, ma ci sono delle nuvole strane in cielo.. Nami dice che è in arrivo una tempesta! -

La donna si sollevò dal materasso, raggiunse il ponte e posò gli occhi sul cielo coperto.

- Si, ha ragione! -

Spiegò dunque.

- Sta per arrivare un temporale! -

- Qui vengono sempre tosti! Diventa impossibile prendere il mare.. -

- Noi ce la faremo! -

Esclamò Max convinta e pronta a qualunque evenienza. Dovevano farcela, in ogni modo. Non potevano assolutamente bloccarsi sin dall'inizio.

- Ehi Rufy! -

Urlò Shank.

- Si? -

- Mi raccomando! State ben attenti al timone! Non dobbiamo assolutamente separarci o non ci ritroveremo più! -

Sollevò il pollice mostrando un aperto sorriso a pieni denti. Sapeva di potersi fidare, ma purtroppo non era in grado di prevedere la violenza di quella tempesta in arrivo.
Il vento cominciò a sollevarsi e le prime gocce di pioggia caddero sul ponte in legno di entrambe le navi con un leggero ticchettio. In men che non si dica le onde si sollevarono e giunse un tifone che sembrava volesse spazzare via qualunque cosa.

- Tenete duro! -

I due equipaggi lottarono con tutte le loro forze per mantenere la loro nave a galla, ci erano già passati, ci sarebbero riusciti anche quella volta. Stavano ben attenti ad eventuali strappi alle vele, se imbarcavano acqua tentavano disperatamente di toglierla con i secchi.
Un onda invase la Merry.

- Aiutoooooo.... cadoooooooooo! -

- RUFY! -

Strillò Nami nel panico. Non poteva lasciare la sua postazione. Rufy si era sporto troppo e non aveva fatto in tempo ad aggrapparsi. Shank si gettò nell'Oceano per recuperarlo. Nuotò a fondo, ma riuscì a portarlo in superficie. Max gettò la scaletta di corda dal parapetto affinchè Shank si potesse arrampicare. Il re dei pirati era salvo. Sputava acqua su acqua, ma almeno respirava ancora. Un'altra onda che colpì il Vento dell'Est. Nessuno cadde in mare. Poi, la Going Merry s'inclinò al vento. Era molto più piccola del veliero del rosso, di conseguenza era anche più leggera e si catapultava facilmente. Quante ne aveva passate quella povera nave. Una volta sembrava quasi che non potesse più navigare, invece eccola li, ancora robusta. Nel piegamento graffiò lievemente il Vento e la ciurma di Rufy fu costretta a ricadere su di esso. Rimasero attaccati come ragni sulle pareti e impossibilitati a tornare a bordo del loro mezzo. Yasop urlò, invitandoli a salire sul ponte, appendendosi per la corda che lanciò in loro soccorso. La Merry, ormai sprovvista di equipaggio, tornò alla posizione eretta. La pioggià sembrò cessare.. ma un banco di fitta nebbia si sollevò all'improvviso.

- Ci mancava solo questa! -

Shank non vide più niente, solo nebbia intorno a sè.

- Max! Max dove sei? -

- Sono qui! -

- Dove? Non ti vedo! -

Muoveva il braccio tentando di toccarla, di cercarla.. non la sentiva. Poi, una splendida mano rosata lo afferrò per il braccio.

- Max? Sei tu? -

- Si! Shank! Non vedo niente! -

- Non preoccuparti! -

Le sussurrò accarezzandole il capo.

- Vedrò io per te! -

Passarono alcuni minuti prima che il pesante banco scomparisse. Ma finalmente, il peggio sembrava ormai passato.

- State bene ragazzi? Ci siete tutti? -

Con lo sguardo vagava sul vascello, era andata bene, non aveva perso nessuno.

- E voi ragazzi siete stati fortunati! -

Si rivolse a Nami.

- Se non ci fosse stato il Vento dell'Est sareste caduti in mare! -

- Eh già! -

Osservò Sanji rabbrividendo.

- Saremmo di certo affogati se non ci fossimo appesi! Scusate l'irruzione ma... -

- Figurati! State bene no? Ne sono felice! -

Già, ogni cosa era andata per il verso giusto eppure... qualcosa non quadrava.. mancava qualcuno.. ma chi?

- Oh no! Ania! Zoro! -

I loro amici non erano sul vascello.

- Devono essere rimasti sulla Merry! -

Sanji corse al parapetto sporgendosi lentamente.

- Ragazzi! Mi sentite? -

Paura.

- Ragazzi! -

Aveva paura. Poi, si rese conto che anche se fossero stati vivi, non avrebbero potuto in alcun modo rispondere. La Going Merry era sparita. Non c'era più.
Max camminò lentamente verso il biondo cuoco. Lo afferrò per la manica della giacca e chiese.

- Dov'è la Going Merry? -

L'avevano persa di vista.. con Zoro e Ania. Loro non c'erano più, se n'erano andati con la nave.

- Mi piacerebbe risponderti.. -

Nella nebbia, non li avevano visti allontanarsi.

- Con quella tempesta.. non sono riusciti a mantenere la rotta.. -

Forse non avrebbero mai dovuto salpare con due navi, ma con una soltanto. Il Vento era abbastanza grande da contenerli tutti. Una persona di più o una persona di meno, non faceva differenza. La Going Merry era scomparsa e con lei anche i loro amici.
  
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