Sai Jimmy, pensavo che noi due abbiamo poche foto, insieme.
Poche foto, pochi video, poco di tutto. Ma d’ altronde, cos’ altro potevo chiedere? Quelle poche foto che ho sono le uniche cose che mi rimangono di te, perché non posso pensare che un ricordo mi basti per riavere con me quello che eri. Non sento più il tuo calore, non sento più la tua risata e non ti sento più scusarti le notti in cui torni ubriaco marcio.
Mi manchi, mi manca litigare con te e dirti che sei un irresponsabile, che di me non ti importa nulla- mi manca la tua voce perché ormai è sparita.
Ho provato a tenerla viva, davvero, ma non ci sono riuscito. Non ti sento più.
Fa tutto schifo, io non voglio andare avanti. Ho dovuto abituarmi alla tua assenza, ho dovuto abituarmi all’ assenza del tuo caffè la mattina, all’ assenza del tuo borbottare nel sonno, e sai una cosa? Brutta cosa, l’ abitudine.
Eri il migliore amico di Brian, ma eri anche l’ unico che io abbia mai amato seriamente.
Te l’ ho detto così poche volte, James, così poche, che mi pento di non aver fatto il fidanzato ideale, quello sempre in cerca di coccole e tutte quelle cazzate lì. Davvero, mi sto pentendo di chi sono stato, e tutto troppo tardi.
Se me ne fossi accorto prima, se me lo avessi detto prima, io avrei cercato di plasmare il mio essere; ma ero troppo cieco per capire che la cosa più bella che avevo mi stava lentamente scivolando dalle mani.
Mi hai detto che non volevi invecchiare, mi hai detto che te lo sentivi, che te ne saresti andato verso i trent’ anni, ma mi hai anche detto che non mi avresti mai lasciato. Ed io sono stato uno stupido a crederti. Sei un bugiardo. Un cazzo di bugiardo, James.
Si sa, però, che dopo la rabbia arriva l’ accettazione, la rassegnazione: bene, io sono rassegnato, ma devo ammettere che non riuscirò mai e poi mai ad accettare il fatto che tu non sei più qui.
Se non volevi rimanere per me, allora avresti dovuto farlo per gli altri, per Brian. Non sai quanto ha pianto. Non puoi immaginare quante lacrime ha versato, probabilmente ha riempito un oceano.
Io ho preferito rimanere nella mia ombra, dove il viso rigato viene nascosto dagli occhiali scuri.
Sono rimasto lì a dirmi che è vero quello che dicono; ci si rende conto di quello che si ha quando ormai non lo abbiamo più.