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Autore: Nerhs    11/07/2013    2 recensioni
Lui non sapeva chi lei fosse.
Lei non sapeva chi lui fosse.
Lei aveva bisgno di lui.
Lui aveva bisogno di lei.
Non poteva essere solo un sogno quello fatto quella notte,non poteva,non doveva esserlo.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ho tante cose da dirvi!
Innanzi tutto,scusate se è corto,la cosa più importante di questo capitolo,è il significato. E' il capitolo centro della FF.
Alcune di voi,coloro che mi conoscono anche fuori da EFP,mi hanno contattata e mi hanno detto che ero riuscita a farle piangere con il capitolo precedente,bhe vi dico,che con questo forse piangerete un pò di più,o almeno,con me ha funzionato ;)
Spero vi piaccia comunque,nonostante tutto!
Lasciate tante recensioni :) 
     


Mettete questa,le lacrime usciranno meglio: http://www.youtube.com/watch?v=o9tJW9MDs2M&list=RD02_Z5-P9v3F8w


Tutti questi ‘se’ mi stavano uccidendo,dovevo parlare con lei,assolutamente.
 
 
 
Uscì dall’ospedale il giorno dopo.
Quando mi vide lì fuori,le si illuminarono gli occhi.
Era così debole.
La sua pelle era bianca. I suoi occhi di un verde ancor più chiaro di sempre. Le sue labbra di un rosso scarlatto. Non sembrava lei.
L’accompagnai a casa,facendo finta di non saper nulla,come aveva detto il dottore,avrebbe dovuto dirmelo lei se qualcosa non andava.
 
Mi portò nella sua camera.
Sembrava la ragazza innocente di sempre,e non la ragazza audace e sicura di se della scorsa notte.
Mi fece sedere di fronte a lei sul suo letto e,lentamente iniziò a parlare…Quella scena mi risuonava in testa come un dejavù (?).
 
‘Devo parlarti.’sospirò quasi da quelle labbra soffici come un petalo di rosa. I suoi occhi esprimevano una tristezza tale da far star male anche me. Si torturava le mani tenendole chiuse in mezzo alle gambe incrociate. Le afferrai tra le mie.
‘Cosi mi fai preoccupare!’dissi sorridendole e stringendo forte le sue mani pallide tra le mie.
Iniziò a piangere. Su quelle gote semplicemente perfette iniziarono a cadere lacrime salate. Era cosi stanca. Non ce la faceva neanche a piangere. La vidi sospirare e lasciare che le sue palpebre si chiudessero togliendomi la possibilità di perdermi nelle sue iridi verdi. I suoi capelli brillavano sotto la fioca luce che entrava dalle finestre. Sembravano…finti. Il mio sguardo vagava per il suo viso. Le palpebre chiuse,le labbra leggermente dischiuse e quelle maledette lacrime che continuavano a scendere sulle sue guance. Non ce la facevo a guardarla piangere. Distolsi lo sguardo dal suo viso e le mie iridi azzurre iniziarono a vagare per la stanza. Il mio sguardo si soffermò su di una forma di polistirolo a forma di testa umana. ‘Il volto di una donna.’ pensai. Mi apparve un flashback. Una fiera con mia mamma. Quelle forme che servivano a sostenere delle parrucche. Ma certo,che stupido. Ma…perché lei aveva bisogno di una parrucca?!I suoi capelli erano straordinariamente perfetti…forse troppo.
‘Si. E’ come pensi. Questi…’ disse sfiorandosi i ricci ‘…sono finti. Niall,ho un tumore e la chemio mi ha ridotto in questo modo.’biascicò lei senza neanche la forza di parlare. No. Era tutto vero. Il mio sogno. Lei. Era malata di un male incurabile.
Il mondo mi crollò addosso. Era un peso che non riuscivo a sopportare.
 
CHELSEA’S POV.
 
Gli dissi tutto.
Sembrava sconvolto,come se qualcuno fosse arrivato e gli avesse tolto la terra da sotto i piedi.
Potevo sentire i suoi muscoli che si irrigidivano sotto il tocco amaro delle mie parole.
Mi aspettavo che mi sarebbe venuto accanto stringendomi fortissimo tra le sue braccia,sussurrandomi all’orecchio “Ehi tranquilla,ci sono io ora qui con te!”.
Non fu così.
Si alzò spaventato dal mio letto e con le lacrime che ormai avevano preso il comando,uscì velocemente da casa mia.
Mi aveva lasciata da sola.
Se ne era andato.
Lo sapevo,ora mi avrebbe considerato come un mostro. Era tutto ciò che volevo evitare,e invece,era successo.
Le lacrime presero pieno controllo del mio viso,ma ero troppo debole per sopportarle. Caddi in un sonno profondo senza neanche accorgermene.
 
NIALL’S POV.
Uscii di corsa da quella casa.
Percorsi il lungo viale di corsa e salii in fretta sulla mia macchina.
Uscii dal loro cancello e mi misi in strada.
Guidai per qualche kilometro nella confusione. Costrinsi me stesso ad accostare e chiusi la testa tra le mani.
Cosa avevo fatto?!
L’avevo lasciata sola.
Che stupido.
Avevo troppa paura a tornare indietro. Era un peso veramente troppo grande,non sarei mai riuscito a consolarla,avrei solamente peggiorato le cose. Dio,non potevo crederci. La cosa più bella che avevo,me l’avrebbero portata via. Cazzo. Come avrei potuto fare?!
Quella ragazza in così poco tempo,era diventata così tanto importante.
Stavo diventando pazzo,dovevo avere qualcosa con cui sfogarmi.
Pensai al peggio.
 
‘Harry…mi serve tanto alcool.’ordinai attraverso il cellulare…
 


  
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