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Autore: ElisaBooBear    11/07/2013    2 recensioni
Katherine era una normale ragazza di quasi 16 anni. Tre mesi fa la sua vita si era interrotta psicologicamente, i suoi genitori morirono e lei si chiuse in se stessa. Ma un giorno ascoltò una voce angelica di cui si innamorò senza sapere di chi fosse. Presto sarebbe entrato un ragazzo nella sua vita, anzi 5, ma solo uno le conquistò il cuore. Un sogno che diventa realtà...
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ero stata eletta reginetta del ballo, non potevo crederci. Stavo sudando dalla contentezza. La preside mi chiamò in alto all’apice della scalinata per consegnarmi la coroncina e la fascia.
Preside : Complimenti Katherine.
Io: Grazie. Grazie a tutti per avermi votata.
All’improvviso si alzò un polverone di chiacchiere, di insulti provenienti dal gruppetto di maschi della mia classe e altre.
X: Non meriti quel posto, fai schifo. Sei solo una sfigata, grassa e brutta che ha perso i genitori, per questo ti hanno eletta. Meritava di vincere Regina! Non tu sfigata!
Tutti fischiavano, mi insultavano e ridevano come beati.
A quelle parole cercai di trattenere le lacrime, Regina mi guardava con disprezzo, pure Rebecca e Beatrice. Sarah era sparita e anche Harry. L’unico era Louis che mi sosteneva con lo sguardo, che mi implorava di non starli a sentire. Ma io non reggevo quelle brutte cose. Così presi la fascia e la rimisi al suo posto, tra le mani della preside. Poi corsi verso la mia stanza e nel frattempo mi cadde la corona. Mi chiusi dentro e cominciai a piangere senza sosta, il trucco colava e avevo il viso sporco di nero. Mi tolsi l’abito velocemente, lo rimisi nella custodia e mi rivestii con leggings, maglietta e giacca nera.
Presi il primo autobus che passava di l’ e tornai a casa. Ad aspettarmi c’era già Louis, mentre Harry era in cucina.
Louis: Ehii amore, perché sei scappata?
Io: Mi dispiace, ma non reggevo tutte quelle critiche.
Louis: Ehi, tu sei bellissima, sei speciale, sei una ragazza con molti pregi. Tu sei la mia ragazza.
Mi si accapponò la pelle a quelle parole, scoprii in quell’istante che mi stavo innamorando di Louis Tomlinson. Ma non ne ero certa quindi avrei aspettato un po’ prima di dirglielo.
Io: E tu sei il mio ragazzo. Per sempre.
Louis mi sorrise e, estrasse dalla tasca qualcosa. Poi mi fece cenno di voltarmi e mi appoggiò al collo il mio ciondolo che credevo perduto.
Io: Oh mio dio grazie! Credevo di averlo perso!
Mi voltai e mi buttai al suo collo, stringendolo forte come mai avevo fatto. Gli saltai in braccio e lo baciai con passione, lui mi tirò su con una mano. Un bacio lunghissimo.
I nostri cuori battevano allo stesso ritmo, sentivo il suo sangue che pulsava nelle vene e io nostri respiri si facevano sempre più affannati.
Capii solo in quel momento che il mio cuore apparteneva a lui e a nessun’ altro, lui era il mio primo, vero e unico amore.
Io: Louis…credo che mi sto innamorando di te.
I suoi occhi mi fissarono, penetrarono nelle mie iridi verdi e capii da subito che quel momento sarebbe stato unico per sempre. Era mio, per sempre.
Harry: Piccioncini sto per vomitare siete troppi sdolcinati.
Io: Rompiscatole che sei! Gelosone!!!
Harry: Non sono geloso! Comunque guardate un po’ qui…
Mi porse il telefono e c’era una foto di me e Louis che ci baciavamo. Era bellissima.
Corsi da Harry e lo abbracciai stretto.
Io: Ti voglio bene Hazza! Grazie.
Guardai l’ora su telefono ed era mezzanotte e tre quarti. Cazzo!
Io: Cazzo ragazzi andiamo a letto sono stanchissima.
Louis: Mia regina, vuole concedermi il piacere di dormire con lei?
Io: Pervertito! No! Tu dormirai nel tuo letto e io nel mio!
Louis: Ma è scomodo il divano…
Io: Be il mio letto è da una persona perciò sarebbe ancora più scomodo.
Louis: Be ma se ci stringiamo, ci stiamo.
Lo guardai e scoppiai a ridere. Era troppo bello quando ci punzecchiavamo a vicenda, mi faceva sentire parte di qualcosa che non avevo mai avuto. Parte di una coppia.
Harry: Forza a nanna tutti e due, ovviamente tu nel divano e tu signorina di sopra.
L’istinto protettivo di Harry a volte era così imbarazzante. Non so come facesse a essere mentalmente così vecchio e fisicamente un ragazzo di 18 anni.
Salii in camera seguita da Harry, o forse era meglio definirlo guardiano, o forse body-guard, chiusi la porta dietro di me e mi spogliai, misi il pigiama e mi fiondai sotto le coperte calde.
All’improvviso sentii squillare il telefono, sullo schermo apparve il nome “Zia Emmy”, mi alzai di scatto e accesi la luce.
IO: Ciao ziaaa come va?
Zia: Ciao cucciola, come va lì tutto bene?
Io: Si si alla perfezione.
Zia : perfetto, questa notte alle 4 ho l’aereo per New York, starò via ancora una settimana con Jack ed Eleonora.
Io: beata te che il tuo lavoro ti offre questi viaggi.
Zia: Tesoro una settimana di lavoro non di vacanza, credo che starò chiusa in albergo a lavorare sul pezzo di New York, invece loro due usciranno a visitare la città per lasciarmi tranquilla.
Io: In ogni caso portami qualche ricordo di New York ok?
Zia: Certo cucciola. Notte, ci sentiamo
Io: Notte zia.
Spensi il telefono e mi buttai sotto le coperte, mi addormentai dopo poco e iniziò per me un sogno magnifico.
 
*SOGNO*
Ero in una villa enorme, c’era una piscina, una vasca idromassaggio, un prato immenso, due cani che giocavano, la servitù che preparava la sala e poi c’ero io.
Mi incamminai verso la mia stanza, che era immensa, con una cabina-armadio pieni di vestiti di marca e scarpe di tutti i gusti.
Mi guardai attorno e vidi che c’era un porta abiti con appeso un abito bianco, lunghissimo, tutto decorato in pizzo, senza bretelle con la gonna ampia. Era un abito da sposa.
All’improvviso arrivò Sarah.
Sarah: Kath che ci fai ancora così devi vestirti!!!
Io: Scusa stavo guardando il mio abito quanto è bello.
Sarah: Ancora non ci credo che ti sposi!! Louis sarà entusiasta.
Mi tolsi la vestaglia di seta azzurra e rimasi in intimo bianco. Presi l’abito e lo indossai. Era perfetto, calzava giusto per il mio corpo, per le mie forme. Risaltava il mio seno e anche i miei fianchi. Arrivò una ragazza alta, coi capelli lunghissimo biondi.
Sarah: Lei è la tua truccatrice/parrucchiera. Ti lascio nelle sue mani.
X: Piacere sono Hanna. Allora siediti qui che adesso cominciamo. Forse è meglio se ti togli l’abito.
Lo tolsi e Hanna si mise a trafficare coi trucchi, cipria, blush, ombretti, mascara, eyeliner, dopo 20 minuti il lavoro era completo. Un trucco non troppo pesante, ma visibile.
Poi passò ai capelli, li raccolse in una coda e popi dopo svariate acconciature quella che mi piaceva di più era un semplice chignon basso, con un ciuffo di capelli che ricadeva al lato del mio viso, creando un effetto fantastico.
Hanna: Finito, sei bellissima.
Io: Grazie, merito tuo.
La ragazza mi sorrise e poi raccolte le sue cianfrusaglie se ne andò via lasciandomi sola.
Arrivò Sarah che mi obbligò a mettermi qualcosa di usato, qualcosa di prestato e qualcosa di azzurro.
Indossai l’abito per la seconda volta, ammirandolo in tutte le sue decorazione perfette.
Era il mio matrimonio con Louis, una celebrazione che ci avrebbe unito per sempre, fino al nostro ultimo respiro e oltre.
Sarah mi porse il coque di rose e iris bianchi. Il profumo era irresistibile e mi ricordava quello della pelle di Louis. Li annusai, poi li poggiai sopra il tavolino di vetro e mi osservai attentamente allo specchio, scrutando ogni minimo particolare di me stessa.
Mi immaginavo mia madre al mio fianco a dirmi che ero bellissima e che era fiera della donna che ero diventata. Una lacrima scese dai miei occhi pieni di nostalgia.
Sarah: Ah tesoro niente lacrime prima della cerimonia. Mantienile per dopo.
Io: Grazie per esistere.
Sarah: Grazie a te di avermi trovata.
Ci abbracciamo strette come non mai e capii a quel punto che lei sarebbe stata la mia migliore amica per sempre.
Di lì a poco sari diventata la signora Tomlinson.
Sarah: A che pensi?
Io: Sembra tutto troppo perfetto…
Sarah: Kath per una volta che tutto va bene cerchi sempre di trovare qualcosa che non va. Su col morale!
Detti uno sguardo all’enorme finestra che c’era in camera, centinaia di persona stavano prendendo posto sulle sedie del giardino, altre davano la mano a Louis sorridendogli.
Sistemai il velo appena sotto la coroncina d’argento e vidi dei ricci spuntare dalla porta.
Harry: La mia sorellina che si sposa…col mio migliore amico.
Si vedeva che era emozionato pure lui, così gli presi la mano e la strinsi forte.
Io: Harry non mi dimenticherò mai di te, di tutti voi. Resterete sempre nel mio cuore. Promesso.
Harry: Cos’è un testamento prima di morire? Mica devi andare al patibolo sai.
Ci mettemmo a ridere tutti e tre, e quando vidi Sarah che mi fissava capii che era arrivato il momento.
Scendemmo le scale molto lentamente e arrivata giù ebbi una sensazione strana, come se mi mancasse qualcosa.
Io: Harry…
Harry: Kath prima che tu esca devi sapere una cosa…
Io: Harry!!!
Harry mi guardò straniato, per poi fermarsi e guardarmi profondamente.
Harry: Che succede?
Io: Le scarpeee!!! Cazzo le ho dimenticate su!
Sarah: Katherine! Possibile che sei peggio dei bambini. Pff dai sfila lo stesso lui ti ama per quello che sei e non per ciò che indossi. E poi un matrimonio senza scarpe è un matrimonio con stile bella mia.
Ero poco convinta, ma il tempo stingeva e così guardai Harry e gli sorrisi, per fargli capire che era giunto il momento che mi accompagnasse nelle mani del mio futuro marito.
Uscimmo dalle vetrate enormi e un lungo tappeto bianco si distendeva davanti a me. Sarah mi seguiva con le fedi nuziali ed Harry era così nervoso che stava tremando.
Non avevo il coraggio di guardare Louis così guardai le persone. C’era Jeremy, Eleonora, zia Emily, il fidanzato Jack, più avanti c’era Zayn che con il labiali mi disse che ero tremendamente sexy, poi Niall che mi sorrise a denti stretti per incoraggiarmi, infine Liam che mi guardo orgoglioso, come un padre guarda la figlia compiere il grande passo verso l’età adulta.
Harry si fermò gradatamente per non farmi inciampare.
Alzai lo sguardo dritto agli occhi di Louis, sentii un vuoto dentro e quando mi prese la mano e la baciò sentii quel vuoto riempirsi di una sensazione mai provata prima. La passione e l’amore mescolate assieme.
Sacerdote: Vogliamo iniziare?
Io e Louis: Si!
La cerimonia iniziò lunga e noiosa, io e Louis ci scambiavamo sguardi brevi e passionali e ci sorridevamo a vicenda, vedendo ognuno negli occhi dell’altro il futuro che ci attendeva insieme.
Finalmente si arrivò al giuramento.
Louis: Io Louis William Tomlinson prendo te Katherine Salvatore come mia legittima sposa,
Io: nella buona e nella cattiva sorte,
Louis: in ricchezza e povertà,
Io:in salute e in malattia,
Louis :per amarti
Io:  e onorarti fino a quando entrambi vivremo.
Louis: Lo voglio!
A quel punto mi bloccai, non riuscivo a dire “lo voglio” pure io, era come se la mia capacità di parlare fosse svanita. Guardai Louis preoccupata e lui non capiva il perché non parlassi.
Io:… Io… Lo…
 X: Kath…tesoro?
Mi guardai attorno per capir chi fosse…ma non feci a teempo che vidi una luce abbagliante. E tutto svanì all’improvviso.
 
***
Io: Lo voglio!
Harry: Si Katherine… non so cosa vuoi ma va bene.
Io: Oddio… no!
Harry: cosa ce?
Io: Dov’è Louis.??
Chiesi disperata. Harry mi guardo seriamente preoccupato e poi guardò verso la porta.
Harry: E’ dovuto partire… sua madre non sta molto bene. Oggi parto pure io. Domani cominciamo le prove per il tour.
Io: Rallenta… sono ancora ferma a sua madre non sta molto bene…
Harry: E’ partito. Io partirò oggi nel pomeriggio. Domani ho le prove per il tour.
Io: Quale tour?
Harry: Quello del nostro disco. Gireremo il mondo intero. Per circa 5-6 mesi.
Il mio cuore saltò un battito a quella frase. Non potevano partire proprio ora che avevo bisogno di lui, del mio amore. Del ragazzo a cui confidavo tute le mie paure e che mi capiva.
Io: Quando inizia il tour?
Harry: Dopo l’epifania, verso il 28 gennaio.
Louis se n’era andato senza nemmeno salutarmi e io ero qui disperata di aver appena scoperto del tour, sarei stata 5 mesi senza veder il mio ragazzo. Come avrei fatto?
A quell’idea mi sotterrai nelle coperte calde e rimasi lì a fissare Harry, anche lui dispiaciuto.
Harry: Devo andare, fra 4 ore ho il volo per Londra. Ciao piccola mia.
Mi guardò in un modo strano, oserei dire come quella volta che mi stava per baciare, quando ancora non sapeva che ero la sua sorellastra. Il suo sguardo mi faceva un po’ paura, temevo che provasse ancora qualcosa per me nonostante fossi sua sorella.
Io: Harry… tu…
Harry: Prima che me ne vada devo dirti una cosa importante… Tu per me sei più di una sorella. Io provo qualcosa per te.
 
  
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