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Autore: _TheDreamer_    12/07/2013    2 recensioni
Maggie Jennifer Harrison ha 16 anni. Madre italiana e padre inglese. Ma lei si sente più inglese che italiana.
Maggie odia la sua vita, non ha né amici, né conoscenti .....
Forse è colpa sua se non riesce a relazionarsi con le persone....
Dopo una telefonata tutto cambia ...
Finalmente la ragazza ha la possibilità di dare una svolta alla sua vita, di ricominciare tutto in una nuova città, Londra, con suo padre.
Maggie trova le amiche che non aveva mai avuto, e anche qualcuno che è disposto a dargli qualcosa in più di una semlice amicizia. Ma quel qualcuno non è una persona comune ......
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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54° CAPITOLO


 

-Diciassette anni-


 

Da quando ho detto a Harry del bacio sembra essersi materializzato un muro tra me e lui. Nonostante lui cerchi di dimenticare e io cerchi di togliermi Logan dalle scatole, il muro continua a diventare più alto e spesso...temo che a tutto ci sia una conclusione.

Tutto finisce, tutto.

A cominciare dal torpore del letto il giorno del mio diciassettesimo compleanno.

« Buongiorno tesoro mio! »

No, non ci sono ancora abituata. Vedere la mamma che entra nella mia stanza e apre la finestra e mi salta al collo cantando Tanti Auguri A Te non mi è stato mai familiare, neanche quando per i miei cinque anni ho trovato la mia camera piena di palloncini!

E' come se ce li avessi ora cinque anni!

La mamma cerca di rimediare al tempo perduto...

Già forse è così.

Comunque tutto questo entusiasmo non mi fa stare per niente a mio agio.

Con mia grande sorpresa scopro che Jason non vive con la mamma, o meglio, non ancora.

« Ma come! Io pensavo che lui viveva qui con te! »

Se fossi stata mia madre avrei sicuramente diviso il mio letto con Jason.

Scendo giù dove mi attende un modesto pacco regalo.

Sento una strana sensazione allo stomaco. Non so bene cosa possa mai avermi regalato la mamma...

Straccio la carta regalo mentre mia madre si rosicchia le unghie tra un risolino e un

« Ti piacerà senz'altro! »

« Un...album? », mi lascio sfuggire.

La mamma si affretta ad aprirlo sulla prima pagina, come se temesse che da un momento all'altro lo avrei buttato nella spazzatura senza neanche guardare cosa ci fosse al suo interno.

Sulla prima pagina c'è una dedica.

Alla mia bambina che compie i suoi diciassette anni.

Delicatamente giro pagina e mi ritrovo una foto. Mia.

Vengo invasa da migliaia di ricordi.

Le lacrime mi appesantiscono le palpebre finché non le sbatto e le piccole gocce salate iniziano a scorrere silenziosamente sulle guance.

Più vado avanti a sfogliare le pagine più mi accorgo che la mamma ha racchiuso qui tutta la nostra vita prima che questa venisse stroncata.

Ci sono le foto con i nonni, quelle con papà, con lei.

Tutto era felice, ma lo eravamo anche noi.

Ci sono i disegni che facevo da bambina, le letterine scritte a Babbo Natale con tanto di e senza accento e a senza h.

Tutto è stato bello fin quando non ho compito otto anni.

Sull'ultima pagina c'è un'altra dedica.

Cara Maggie,

come avrai notato questo album contiene la tua vita fino agli otto anni. Ho racchiuso qui tutti i momenti speciali: dalle feste di compleanno, alle domeniche con i nonni. Mi dispiace molto dirlo...ma dagli otto anni in poi non sono stata più tua madre. Neanche la peggiore delle madri si sarebbe comportata così con sua figlia. Ti ho abbandonata proprio quando avevi bisogno di una madre che ti facesse da amica, confidente e tutto quello avresti voluto io fossi...Ma non ci sono stata, se sei stata male è solo colpa mia e me ne assumo tutte le responsabilità. So che un rapporto dimenticato per così tanti anni non si può ricostruire in così poco tempo e so che forse tu adesso ti stai chiedendo se voglio chiederti di tornare a vivere con me qui. Si, vorrei che tu tornassi qui e che ci rimanessi. Lo so che questa idea ti sembra pazza e avventata, ma io ti voglio un bene che tu neanche immagini e non vorrei altro che vedere mia figlia felice al mio fianco. Sei libera di andartene e tornare da tuo padre, ma se dovessi cambiare idea sappi che io sono qui e ci sono come mamma.

TI VOGLIO BENE.

Non riesco a guardare mia madre negli occhi, non ci riesco. Non riesco a dirle che io voglio tornare a Londra perché sto ricostruendo lì la mia vita. Non posso dirle che non ci volevo neanche venire qui, perché preferivo festeggiare il compleanno con il mio ragazzo invece che con lei.

Come posso dirle una cosa del genere dopo che lei ha fatto tutto questo per cercare di riavvicinarsi a me?

« Vedi mamma...io... »

« Maggie, non dire niente, non ti devi scusare. Ritorna a Londra e vivi la tua vita lì, se un giorno vorrai venire a farmi visita sai dove trovarmi. »

Adesso è lei a piangere.

Mi avvicino come per dirle « mamma, io rimarrò qui per te. », ma lei si ritrae e con una mano sul viso va in camera sua.

Perché? Perché?

Lei...lei...non può pretendere una cosa del genere da me. Io non capisco più nulla. Arrivo qui pensando già a quando tornerò a Londra, poi lei mi sconvolge dicendomi tutte quelle cose, e fino a qui ci siamo, anzi no...sono ancora sconvolta per la dichiarazione di ieri sera, ma è OK, perché mi ci stavo per abituare. Poi tu, cara mamma, mi regali un album pieno di foto e ricordi di quando eravamo tutti felici e contenti e mai ci saremmo immaginati che le nostre vite potessero subire un tale cambiamento, ma è successo. E poi come ciliegina sulla torta mi fai una dedica in cui mi chiedi di rimanere qui al tuo fianco.

Come dovrei reagire io, me lo spieghi?

Ti dovrei dire: Sai mamma, io stavo cercando di costruirmi una nuova vita a Londra, solo che poi sei arrivata tu che hai messo tutto sotto sopra e adesso vuoi che mandi tutti i miei piani a puttane per ritornare in Italia e rimanere incastrata qui per sempre.

Ma io non posso fare una cosa del genere!! No che non posso. Tornare a vivere qui significherebbe abbandonare tutto: Kiara, Harry, Logan, i ragazzi, mio padre.

Avrei dovuto cominciare la scuola lì e avrei conosciuto altri ragazzi e altre ragazze e poi avrei cominciato ad uscire con loro, a studiare con loro, sarebbero diventati miei amici...

NON POSSO VIVERE QUI.

Sono talmente sconvolta che neanche mi accorgo del campanello.

Apro la porta e mi ritrovo Jason, il compagno di mia madre, con una grossa torta tra le mani.

« Che è successo? Sembra tu abbia visto un fantasma! »

Si il fantasma di mia madre che mi tormenterà quando sarò a Londra per il resto della mia vita!

« Dov'è la mamma? »

« A piangere in camera sua. »

Dico a Jason dell'album e della dedica di mamma e anche la mia risposta. Non so neanche perché gli ho detto tutto... Non lo conosco neanche, ma la mamma si!

Non so chi è quell'uomo, ma so che è stato capace di far ragionare la mamma e di farle tornare il buon umore nonostante domani io ritorni a Londra lasciandola di nuovo da sola.

La mamma sembra aver dimenticato tutto, come se non fosse mai successo niente.

Non fa che ripetere: « Oggi tutto deve essere perfetto per la mia bambina! »

Corre da una stanza all'altra prendendo tovaglie colorate e candeline per la torta.

Adesso mi sorge il dubbio di chiedere a Jason se le ha fatto fumare qualcosa.

Provo ad avvicinarmi alla mamma.

« Mamma io... »

Non mi da neanche il tempo di parlare che mi mette una mano sulla bocca dicendomi:

« Sh,sh! Non mi devi spiegare niente, adesso dobbiamo festeggiare! »

« Ma io... »

Mi fa sedere su una sedia come se fossi una bimbetta di quattro anni un po' irrequieta e mi lascia lì finché non entra in cucina con la torta illuminata da diciassette candeline.

Dopo avermi fatto letteralmente ingozzare di torta, lasagne e quant'altro, riesco ad andare in camera mia per riflettere su cosa fare della mia vita.

Appena entro vedo il cellulare illuminarsi e vibrare.

Corro a rispondere.

« Oddio Maggie, ma dove eri finita? »

« Da nessuna parte, avevo semplicemente lasciato il cellulare in camera. Tutto bene? »

« Beh, cerca di stare più attenta! Ti sto chiamando non so da quanto tempo, qui sta succedendo di tutto, devi tornare il prima possibile! »

« Che sta succedendo Kiara? »

« Il finimondo!Domani prendi il primo aereo e vieni qui perché davvero non so più come gestire la faccenda. »

« Kiara vuoi degnarti di spiegarmi cosa sta accadendo! »

« Maggie sarebbe troppo complicato da spiegare ora a telefono, sappi solo che tuo padre ha dovuto pagare la cauzione a Logan. »

« CHECCOSAA? »

Ma che cazzo sta dicendo?! Che significa? Logan ha passato la notte in carcere? Perché? Per quale motivo?

« Si hai capito bene. Adesso ti devo lasciare. Maggie, vieni presto. »

« Kiara che cosa è.... »

Ha riattaccato.

Come sarebbe a dire che mio padre ha dovuto pagare la cauzione a Logan?

Cosa ha fatto Logan per passare la notte in carcere?

Provo a chiamare al cellulare di Logan, ma nessuno risponde e squilla a vuoto per circa tre minuti, finché non riaggancio e scoppio a piangere.


 

Sto facendo di tutto per cercare di dimenticare quello che mia hai detto, ma è abbastanza difficile cercare di non spaccare la faccia a quello stronzo!


 

Ommiodio!Harry che hai fatto?

 

 

SPAZIO AUTRICE:Hey! Come va? Non ho molto da dire su questo capitolo, diciamo che è un capitolo di passaggio, tra il compleanno di Maggie, la dedica della mamma e la notizia sconvolgente di Kiara. Cosa ne pensate? Maggie ritornerà a Londra e cosa scoprirà? 

  
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