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Autore: AngleRei    25/01/2008    0 recensioni
Sorge una triste alba su di un campo di battaglia insenguinato, è appena terminata un'aspra battaglia tra reggimenti, al comando delle mie truppe, mi muoverò all'attacco delle linee nemiche sempre più in profondità nonostante i continui attacchi.
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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MORTE, BUIO E DOLORE

-Che stai facendo?!- disse Shultz attraverso il comunicatore; la registrazione raggiunse il mio auricolare mentre scendevo dal mio carro,
-Vdo ad uccidere quei malnati all'interno del carro nemico, coprimi, passo e chiudo-

I carri cominciarono a sputare una rovente pioggia di granate come copertura, mentre io correvo verso la corazza infranta del veicolo nemico.
Ad ogni passo affondavo nella neve, che mi arrivava alle ginocchia.
Sfoderai la mia piccola spada a catena dal fodero e corsi all'interno del carro.

Il carro era tetramente illuminato da una spettrale luce rossa, l'interno era tappezzato di pelle umana di cadaveri scorticati di fresco e l'aria era ammorbata, oltre che dal fumo e dalla puzza d'olio e polvere da sparo, dal fetore caratteristico dei cadaveri decomposti; almeno 20 soldati nemici mi fissavano da dietro le loro maschere antigas cucite alle loro demoniache facce.
Accesi la spada a catena; la lama rotante cantava e strideva nel mefitico aere di morte mentre fuori infuriava la battaglia.

Dal piccolo auricolare potevo sentire il traffico radio, a quanto pare, erano arrivati i rinfori nemici, ma il comandante nemico si trovava nel carro che stavo assaltando.

I soldati nemici estrassero coltelli e baionette e mi si gettarono addosso, mi preparai a resistere assumendo una posizione adatta.
Il primo soldato venne trafitto dalla lama rotante della mia spada appena fu abbastanza vicino, sangue rosso mi imbrattò la divisa e si sparse per il carro; con un calcio liberai la spada dal corpo morto e decapitai un altro aggressore, altri spruzzi di sangue caldo e pezzetti d'osso che volavano in ogni direzione.
Una lama mi si piantò nella coscia sinistra, mi girai di scatto, ignorando il dolore e trafissi il terzo soldato.

Shultz stava coordinando la difesa del relitto, che ormai aveva smesso di sparare perchè l'intero equipaggio era occupato a tentare di eleiminare il generale commissario AngleRei; lui e la compagnia corazzata non potevano fare altro che uccidere quanti più nemici possibile e ritardare il più possibile l'arrivo di altri nemici.
Shultz ripensò alla prima volta che aveva incontrato il suo generale, era sicuro che anche questa volta, almeno Rei ne sarebbe uscito vivo, prese la trasmittente e aprì tutti i canali.
-Qui 2, a tutti i carri, attacco ad oltranza sino al completo silenzio del nemico.

Attorno a me giacevano decine di soldati morti, avevo diverse ferite in tutto il corpo, sanguinavo ed ero stanco, ma riuscivo a stare ancora in piedi nonstante tutto.
Un terremoto scosse il carro, no, non era un terremoto, era qualcosa che muoveva dei passi...

Il carro nemico esplose, Shultz emerse dal portellone e vide il fungo di fumo e fiamme che s'innalzava verso il cielo ciupo.
-No!- urlò temendo per la vita del suo generale, in quel momento, un proiettile gli trafisse il collo, il colonnello stramazzò sul sellino del suo posto dio comando, totalmente privo di sensi.

L'esplosione scagliò il generale AngleRei a diversi metri da dove si trovava, parti insanguinate di cadavere volavano per il campo lasciando vistose scie rosse ovunque passassero.
Una figura alta più di tre metri, con un paio di corna attorcigliate e una faccia bestiale, emerse dalla nebbia; l'armatura del demone era nera e aveva i bordi dorati, sopra erano incisi diversi simboli blasfemi che si muovevano e azzannavano le parti di cadavere che capitavano a tiro, da altri ancora uscivano lingue biforcute che leccavano il sangue sparso sulla neve.
La sola vista di quei simboli fece venire il mal di testa al generale, che si rialzò da terra a stento.
Un fulmine lacerò il cielo, AngleRei emise un ruggito e si piegò in due; un paio di ali metalliche spuntarono dalle scapole del generale.

Mi rialzai,  riaccesi la spada e scattai verso il demone menando un fendente tremendo; il bestione deflesse il colpo e con una manata mi scagliò al suolo, mi alzai nuovamente e cominciai a lottare con l'essere.

Un calcio, un fendente, una schivata, rumore di ossa rotte, la lama che stride sull'armatura; una delle perverse rune sull'armatura del demone, dal moncherino fumante eruppe copiosamente dell'icore verde e rosso.

Il tempo sembrò quasi fermarsi, i nemici erano scomparsi, Shultz si rialzò, il proiettile gli aveva trapassato la gola, ma miracolosamente non aveva reciso nè la giogulare, nè la trachea e nemmeno l'esofago. Poteva vedere in fondo il demone e il generale che lottavano, rimase stupefatto, solo una volta era successo che al generale fossero spuntate le ali. Diede l'ordine di attesa e tutti rimasero a guardare esterrefatti il titano e l'angelo della morte che lottavano.

Il duello durava da diverse ore ormai, ero stanco, non riuscivo più a resistere, avevo anche un braccio rotto. Il demone mi afferrò con una delle sue mani e m'infilzò con la sua lama demoniaca.

-Gioisci, sei stato ucciso da me, principe demone Bale- disse con una voce roca e tonante proruppendo poi in una risata satanica.
alzai la testa e dissi: -io andrò all'altro mondo, ma tu verrai con me...-

Il  generale commissario AngleRei afferrò la lama della spada del demone e la spezzò con un colpo netto del braccio, mentre cadeva piantò la sua spada nel petto del demone; la risata del principe demone si trasformò in un urlo di terrore, quando scintille azzurre eruppero dal suo costato. Il demone scomparve in una nuvola di fumo lasciando di sè solo l'armatura fumante.

Il corpo del Generale AngleRei, ormai esanime, cadde a terra accasciandosi al suolo; Shultz lo recuperò e fece ritorno alle retrovie.

Passarono tre giorni prima che i nostri raggiungessero la linea sicura, il generale intanto, a parte un debole battito cardiaco non dava segni di vita.
  
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