La
luce della luna filtrava intensa quella sera nella cameretta di
Jamie, illuminando una parte della parete addobbata di disegni fatti
anni
prima, lui con i suoi amici mentre giocavano con lo slittino, ignari
che tutto
quel divertimento era stato suscitato da niente meno che dallo spirito
dell’inverno e del divertimento: Jack Frost.
Quando
Jamie riuscì a vederlo per la prima volta e a credere
in lui, fu una sorpresa per entrambi e nacque così una
profonda amicizia che
col tempo si trasformò in qualcosa di più
speciale e indefinito, un rapporto
che neanche loro sapevano spiegarsi, o semplicemente era puro e
semplice
sentimento amoroso.
Bastò un fruscio per ridestare Jamie dal torpore che lo
stava assalendo.
Un soffio di vento freddo entrò dalla finestra e quando il
ragazzo si voltò riconobbe subito la figura alta e snella
che vi si stagliava
davanti: capelli argentei come la luna, due zaffiri lucenti e pieni di
furbizia, il solito sorriso sgembo dipinto sul volto niveo, la felpa
blu
contornata da ghirigori ghiacciati e pantaloni marroni con dei lacci
finali a risaltare
le caviglie magre e i piedi.
Il suo cuore iniziò a tamburellare più forte,
facendo
circolare più sangue he gli imporporò le guance
di rosso, mentre i suoi sensi
si ridestarono completamente.
“Jack!” lo chiamò il ragazzo
abbracciandolo e subito fu
percorso da un brivido in tutto il corpo causato
dall’eccitazione e dal
contatto con il freddo che emenava.
“Buonasera piccolo Jamie.” Lo salutò
dolcemente.
“Ti ricordo che non sono più un bambino!”
Già,aveva ragione, ormai era un ragazzo cresciuto che stava
maturando e lui l’aveva visto crescere giorno dopo giorno,
innamorandosi sempre
più del suo carattere sognatore, dolce, allegro e
così diverso dagli altri; e
quel suo fisico così ben scolpito, i suoi occhi e i suoi
capelli color
nocciola, come le nocciole che avevano mangiato poco tempo fa, quando
la sua
sorellina era andata a raccoglierne un po’ e ne aveva portato
un sacchettino
con un nastrino blu per loro due, e Jack rimase molto felice da quel
pensiero
così dolce e premuroso.
Iniziò ad arrossire lievemente, così distolse lo
sguardo
dagli occhi di Jamie e si mise a giocherellare con il suo fido bastone,
facendolo roteare di qua e di la, mentre iniziò a parlare
d’altro per
rompere…il ghiaccio.
“Come
vanno le vacanze?”
“Oh
be…bene direi..” rispose lui poco convinto.
“E’
successo qualcosa?” chiese subito il guardiano
preoccupato interrompendo il giochetto con il bastone.
Lui non
rispose ma abbassò lo sguardo guardando il
pavimento, non sapendo se raccontare il fatto accaduto per paura di
ferirlo e
perché si sentiva a disagio in quel momento.
"Jamie io…si, insomma, noi siamo
amici da tempo, tanto tempo e…speravo potesse esserci
qualcosa di più…”lei
guardava in basso e gesticolava abbondantemente, mentre il suo viso
passava da
ogni sfumatura, dal rosso al viola per l’imbarazzo.
Lui per riposta rimase
immobile e in silenzio, non sapendo come
rispondere per non ferire i suoi sentimenti.
Da tempo sperava una confessione
del genere da parte sua, ma ora che aveva scoperto il piacere di stare
con Jack
Frost, il suo interesse nei suoi confronti era calato, se non
chè il suo
interesse per tutto e tutti che non fosse il Guardiano.
Già…cosa provava lui per Pippa?
C’era stato un periodo in cui le piaceva, gli piaceva stare
in sua compagnia,ma
niente era in confronto a quando poi si incontrava con
Jack…il suo cuore era
leggero, i suoi occhi non vedevano che lui e ogni minuto, ogni secondo,
il suo
cuore e la sua mente richiamavano sempre il suo nome.
A scuola, a casa…ovunque vedeva
la sua presenza…
Jack di qua, Jack di la…Jac
Frost, Jack, Jack…
Lui era il suo mondo, il suo
centro.
Senza accorgersene si ritrovò a
scrivere il suo nome sul banco e diventando rosso di vergogna, lo
cancellò in
fretta, sperando che il suo amico e compagno di banco Clude, non lo
leggesse.
A scuola tutti i
suoi amici
correvano dietro a qualche ragazza, parlando spesso di loro e sperando
in un
appuntamento.
“Quanto vorrei uscire con
Cupcake…” disse sognante Monty mentre il suo libro
di Biologia gli scivolava
tra le mani, osservando la ragazza da lontano mentre parlava con Pippa
e altre
ragazze.
“Già, e io vorrei uscire con
Pippa che non ha occhi che per te, mio caro Jamie..”disse
Claude quest’ultima
frase punzecchiando l’amico con il gomito.
“Io credevo ti piacesse..”disse
il fratello Caleb con sguardo confuso.
“Si, credo che un po’ mi
piaccia...” mentì Jamie non convincendo per niente
i ragazzi. Ma in fondo cosa
avrebbe dovuto dire?
“No, forse sono innamorato di
Jack Frost, una leggenda che è invisibile agli umani che non
credono in lui.”
Di sicuro
l’avrebbero preso per matto e non avrebbero capito.
Certo, neanche lui riusciva a
spiegarsi i suoi sentimenti.
L’unica che davvero sembrava
avesse capito tutto era la sua sorellina, Sophie, così dolce
e a volte così
materna nei suoi confronti..
Quando lui era triste o
pensieroso, lei puntualmente si presentava nella sua camera con un the
caldo e
dei biscotti al cioccolato (d’inverno, e un bel gelato o una
granita durante
l’estate) e insieme parlavano di tutto e di più.
“Ho capito sai?”
“Cosa?” chiese lui con un
biscotto in bocca.
“Ma è ovvio no? A te Jack piace!”
Il boccone gli andò di traverso e
si mise a tossire, mentre il viso diventava rosso per la rivelazione
fatta
così, di punto in bianco e subito il viso di Jack si fece
nitido davanti a lui
facendogli battere forte il cuore.
“Ma no, cosa dici Sophie!?”
"Tranquillo, non ti sto
accusando, ti capisco. Sarà il nostro segreto, va
bene?”Lei lo guardò con un
sorriso rassicurante e lui cedette, facendo un cenno di si con la testa.
“…Lo
sai che mi si spezza il cuore vederti triste. Così mi
costringi ad usare la mia arma segreta.”
“Eh?”
I
due sentirono che l’atmosfera era cambiata
improvvisamente, mentre Frost avvicinò delicatamente le
labbra a quelle di
Jamie che inizialmente ricambiò con un timido bacio, ma poi
grazie alla
temperanza del guardiano, anche lui rispose con più
passione, dimenticandosi di
tutto il resto.
Le mani fredde di Jack iniziarono ad accarezzare i fianchi
del compagno, mentre questi, scosso da brividi di freddo dal suo tocco
leggero,
gli accarezzava i capelli candidi,massaggiando poi il suo collo, mentre
Frost
lo accompagnò sul letto senza staccarsi da lui.
Si adagiarono sul letto, scambiandosi teneri baci non più
timidi ed insicuri, ma ricercati e voluti.
Jack si trovò sotto Jamie, e in un lampo cambiarono
posizione, cosa che lasciò il ragazzo sorpreso, mentre Jack
scoppiò in una risatina
divertita.
“Lo sai che mi piace condurre il gioco..”
spiegò divertito e
riprese subito a baciarlo e stavolta le loro lingue
s’incrociarono in una danza
di passione, mentre le sue mani accarezzavano avide il corpo del
ragazzo, avide
di possederlo, di toccarlo d dappertutto, e Jamie rispondeva con
altrettanta
passione, desideroso di fare suo il guardiano.
Senza pensarci due volte s’intrufolò con le mani
sotto la
felpa e accarezzò i suoi fianchi perfetti e nivei,e allora
Jack colse al volo
l’occasione e si mise in posizione seduta, facendo combaciare
i loro corpi
affinché le loro estremità non si toccarono,
accompagnando con la mano quella
del ragazzo togliendosi la felpa e fece stessa cosa con la sua.
“Oh Jamie…” sussurrò Frost
sensualmente e lui rispose con un
sospiro di piacere, cosa che lo fece esaltare ancora di più
e ad affondare le
sue unghie nei suoi fianchi e baciandolo con ancora più
passione e Jamie
ricambiava.
Oh come erano felici!
Che momento sensuale e perfetto!
Quante volte ormai era accaduto qualcosa di simile?
Più volte avevano cercato di smettere, ma niente poteva
fermarli: Quando si incontravano i loro ormoni scalpitavano e i loro
corpi si
richiamavano a vicenda, volevano appartenersi, desideravano unirsi
ancora e
ancora!
“Jack..” lo chiamò ma lui riprese le
labbra, mordendogliele
e disegnando i contorni delle labbra con la lingua, mentre lo guardava
con
sguardo sensuale e divertito e Jamie spostò lo sguardo
altrove dall’imbarazzo,
ma il guardiano voleva perdersi nei suoi occhi, voleva giocare con lui,
voleva
leggergli tutto il piacere che provava e così decise un
affondo: le sua mani
scivolavano lente dai fianchi in giu, fino ad arrivare ad un
rigonfiamento
sotto il pigiama.
E Jamie
sussultò, inarcando la schiena e gemendo e Jack era
estasiato,
così gli tolse i pantaloni buttandoli per terra ed
iniziò a massaggiare prima
dolcemente, poi aumentando il ritmo per provocargli piacere, e
funzionò.
Anche
Jamie decise allora di “giocare” con il suo Jack,
così
si spostò di lato, accavallarono le gambe una sopra
l’altra e gli sfilò i
pantaloni e andò con la mano al suo fallo e Jack questa
volta fu succube delle
sue carezze e lo lasciò fare.
“Jamie,io..”
“Sh! Zitto.”
Così Frost continuò a baciarlo e a procurargli
piacere,
seguito da Jamie finché in un sussulto simultaneo arrivarono
all’orgasmo
insieme.
Jack si mise
a sorridere e si alzò, spostando i suoi occhi
blu sul ragazzo che era diventato rosso in volto.
Fuori
nevicavano fiocchi bianchi e soffici che si posavano
delicatamente a terra, ricoprendo tutto di un manto bianco e candido.
“Lo
sai? Sei un amante perfetto!” scherzò
l’albino
rivestendosi.
“Fai
poco lo spiritoso!”
Ciao
a tutti!!
Allora,
come promesso non ho scritto cose tristi, ma ben
si mi sono cimentata nella mia prima Hot
fiction…è la prima volta che scrivo
qualcosa del genere e devo dire che sono abbastanza
soddisfatta…voi che ne
dite?vi piace? >.<
Certo, non è
chissà cosa, ma spero comunque che vi piaccia… ^-^
Ringrazio
chiunque sia riuscito a leggerla e a chi lascerà
anche una piccola recensione. Per me è importante, per
capire dove ho
sbagliato, se vi è piaciuta e per migliorare sempre
più!
Un
saluto a tutto <3
Kaity-chan
<3