Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Nemesis_Kali    13/07/2013    2 recensioni
Parliamo di Nimea Owens, una ragazza dal nome strano che si ritroverà a vivere un viaggio alla ricerca di se stessa. Ma non è finita qui, la sua migliore amica la seguirà per salvarla.
Da Chi?
Tratto dalla storia
Inizio a leggere, parla di tutti i tipi di creature esistenti e della loro creazione. Secoli or sono eravamo tutti uguali ma un giorno arrivò un uomo diverso, dalle orecchie appuntite. Diceva di essere figlio della terra. Tutti credevano di esserlo e quindi non c'erano problemi fino a che quell'essere non creò altre persone come lui e controllava la Natura stessa. Venne venerato come divinità e poi, col passare additato come creatura maligna. Allora l'uomo degli elementi dovette creare un luogo per lui ed i suoi simili divenuti sempre di più e diversi. Si rifugiarono in quel luogo, dove gli uomini non potevano andare. Ma la terra continuò a creare questi esseri e insieme a loro c'erano dei protettori. Li chiamarono draghi. Il loro compito era quello di salvare gli uomini degli elementi, detti elfi, e portarli nella loro vera dimensione.
P.S.: Siamo in un Universo alternativo e la storia è ambientata ai tempi nostri.
Genere: Avventura, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


 

Capitolo 13: La Corte.


 

Ci dirigiamo a passo svelto verso le mura della città. Attraversiamo una fitta boscaglia, ancora mi domando perché lui non mi abbia dato retta quando gli ho detto di seguire il sentiero ben segnato. Ma no! Perché ascoltare quella santa di Nimea?! Non sia mai! Mentre rimugino su Daniel e il suo completo disinteresse verso le mie idee, giungiamo alle porte della città. Delle imponenti mura in marmo bianco mi fanno sentire una tappetta.

Beh, non è che tu sia poi così alta...” sussurra lui. Lo guardo male.

Cosa non hai capito della frase: << La testa è la mia e tu non ci guardi dentro. >> ?!” esclamo contrariata. Con tutte le volte che ho provato a convincerlo dell'esistenza della privacy... È una testa quadra quando ci si mette.

L'intera frase, dolcezza. Muoviti, dobbiamo andare dal re.”
“Ma questo re sa che ci sono anche io?”
“Certo che s..... Boh. Penso di sì.”

Siamo messi bene. Scusa, in tre anni, non hai mai pensato di avvisare in un qualche modo da abracadabra?” domando muovendo le dita mimando un incantesimo. Lui sgrana gli occhi come se avessi detto la cosa più assurda del mondo, poi scuote la testa e mi mette una mano sulla testa.

Vedi Nim, non è così facile comunicare attraverso i due universi. Avrei potuto farlo se avessi fallito, o nel caso della tua morte o della mia. Quindi avrebbero mandato un elfo anziano alla tua ricerca per salvarti.” lo fisso. Ma sì trattiamo l'elfa come un cane.

Ma come è possibile arrivare all'altro universo da questo?”
“Solo il Primo è ancora in grado di creare buchi dimensionali, gli altri devono chiedere.”

Ah.” ribatto asciutta. Questa non me la aspettavo, se devo essere sincera . Pensavo che qui la magia fosse all'ordine del giorno e che gli elfi non attraversassero la barriera per paura o disinteresse verso gli umani. Si scopre sempre qualcosa.

Chi siete?” domanda una profonda voce maschile. Mi volto verso lo scocciatore e mi ritrovo un elfo alto due metri, i capelli corti e sbarazzini castani che sbucano dalla sua armatura grigia e luccicante. Punta la sua lancia verso il mio collo. Deglutisco mentre do un pizzicotto a Daniel.

Non si preoccupi, sono un drago, il Protettore di questa elfa elementale.” dice il mio gentile accompagnatore mettendo una mano sulla lancia della guardia per allontanarla da me. Respiro di sollievo quando gli occhi verdi dell'uomo smettono di lanciarmi pugnalate. Si allontana, ma persiste nel mantenere un'espressione ostile.

Dimostralo.” ordina con voce minacciosa. Sorrido compiaciuta.

Niente di più facile. Dai, Danny. Facciamogli vedere ci siamo.” esordisco puntando la mano verso un masso lì vicino. Dalla roccia esce una mano, poi una persona prende forma lentamente. Si alza, i capelli sono corti questa volta, gli occhi vuoti si fermano su di me. Mi si avvicina e mi prende la mano, poi si inchina facendo una riverenze e prendendosi i lembi del vestito ampio. Si volta e si ricongiunge alla pietra.

Ne vuoi ancora?”
“Ti sembra forse sufficiente?”
“Come non detto. Danny, fa' qualcosa!” esorto il mio amico. Lui annuisce e si fa crescere le ali e la coda. La guardia alza un sopracciglio con fare arrabbiato.

Abbiamo appena attraversato il portale. Non posso trasfigurarmi ancora del tutto.”

Allora? Non sapete fare altro?” scherza lui. Ma proprio a me doveva capitare la guardia che fa il comico?

Ovvio che no.” esclamo. Mi avvicino ad un albero e mi inchino.

Grande signore, le chiedo il permesso di controllarla per pochi secondi. So che posso apparire arrogante, ma devo insistere.

E perché dovrei lasciartelo fare?

Mi chiamo Nimea Owens, devo dimostrare a quella guardia sempliciotta che sono un'elfa elementale.

Hai detto Nimea?

Sì.

Lasciala passare, Eniur. Lei può.” dice l'albero a voce alta. Wow, questo sa parlare. Cioè lo si può sentire senza toccare la sua coscienza. Osservo l'uomo che sbuffa e fa un cenno ad un altro elfo.

Grazie, grande Albero.” aggiungo servizievole. Ho imparato a mie spese quanto possa diventare permaloso un albero che non viene trattato con il giusto rispetto. Mi inchino e mi avvicino a Dan che riprende le sue dimensioni umane. Le enormi porte si aprono e rivelano un'enorme vallata, il cui centro è dominato da un castello gigantesco che mi ricorda vagamente una chiesa gotica con i suoi pinnacoli sulle torri ed il portale, probabilmente strombato. Mi guardo intorno. Sono circondata da case assurde, sembra di essere in una città progettata interamente da Gaudì, I colori sgargianti, le forme ondulate, le strade polverose ai cui lati ci sono stradine più piccole ricoperte da mattonelle colorate in alcune zone. Fiori e alberi da tutte le parti. Case rialzate da scale, altre che si fondono con gli alberi, altre ancora che sembrano sin troppo normali per i miei canoni. È fantastico! Mi sembra di essere in un mondo magico, aspetta... Ma ci sono! Mio Dio, rimarrei qui per sempre. Lungo le strade ci sono piccole aiuole dove giocano dei piccoli elfi. Una bambina mi colpisce subito. Ha i capelli neri e lunghi, a contrasto con la pelle diafana ed il vestitino azzurro, che fa apparire delle calle blu. Che meraviglia. Corro verso di lei, poi mi blocco.

Nimea, un po' di contegno!- sento la voce di Dan che mi rimprovera, anche se potrei giurare che stia ridendo in cuor suo. Non gli rispondo e mi avvicino cauta ai bambini. Uno di loro si volta verso di me e sorride. Lo osservo, ha già i lineamenti abbastanza affilati nonostante sia un bambino. I capelli sono biondi, quasi bianchi da quanto sono chiari, le orecchie sbucano timide da sotto i capelli un pochino lunghi del piccolo. I suoi occhi sono quasi magnetici, azzurri come il mare.

Ciao.” saluta il piccolo. Lo saluto a mia volta mentre mi avvicino a loro e mi inginocchio a terra.

Cosa fate di bello piccoli?” domando incuriosita dagli strani oggetti che usano. Un bimbo con i capelli rossi e ricci ha un mestolo in mano, l'altro ha i capelli mossi e castani e tiene tra le mani paffute una bandierina rossa e blu, mentre il piccolo che mi ha parlato tiene tra le mani una specie di arco anche se, al posto delle frecce, ci sono dei fili rossi che assomigliano a degli spiedini per la forma, l'arco è intrecciato con dei sottili fili argentati.

Giochiamo a liberare la principessa.” dice indicando con il capo una bambina seduta su una roccia.

Interessante... Chi interpretate?”
“Io sono Kyen, il Primo.” dice il bimbo dai capelli chiarissimi sorridendo.

Corl, quello rosso, è un umano e Tielin è Jasper il drago. Mentre la bambina laggiù, Fiu, è Sibilla, la veggente del Primo.” resto paralizzata un secondo, sento qualcosa. Un ricordo che tenta di riemergere. Arriva prontamente Daniel.

Andiamo, Nim. Il re non aspetta nessuno.”
“Ti chiami Nim?” domanda il piccolo mentre gli altri due fanno i dispetti alla bimba, la quale sembra molto scocciata e pronta a strozzarli.

Sì... Fammi un favore, fa' fare a Fiu qualcosa di più della veggente. Magari una guerriera alleata.”

Ma nella guerra la veggente Nimea è morta dopo essere stata liberata! Prima bisogna salvarla dal perfido umano.” esclama Kyen sconcertato dalle mie parole.

Ah, sì... Giusto. Ora devo andare. Divertitevi.” sussurro accarezzandogli la testa mentre Dan mi tira per una manica, lontana da loro. Mi sento davvero strana. Come se avessi un capogiro.

Questo è quello che è successo?”
“Più o meno, i dettagli sono di più ma il succo della storia è quello. Nimea è la Sibilla nella leggenda. Solo il Primo sa se è vero, a volte i sovrani cambiano le storie per proteggere i loro cari.” mi prende per mano e continuiamo a camminare lungo i viali alberati. Arriviamo dinanzi alla reggia. Improvvisamente la luce si fa più intensa, l'enorme palazzo presenta un portone in legno scuro e antico, le torri sovrastano tutta la città, sui muri si avviluppano delle rose rosse e bianche. Il mastio padronale è circondato da fiori dai mille colori e alle finestre, che sembrano delle trifore, sono appesi degli stendardi raffiguranti una spada ed una bacchetta bianche su un fondale blu scuro che schiarisce in un azzurro tenue verso il basso. Le pietre che formano il palazzo sono di marmo bianco anche se in alcuni punti sembra di un altro materiale che non mi è familiare. Delle finestre alte ed enormi illuminano le sale, probabilmente. Sopra al portone c'è persino un rosone! Le dimensioni di tutto l'edificio sono esageratamente grandi.

Dai, disincantati. Dobbiamo entrare.” mi risveglia Danny. Lo guardo con disappunto.

Ma se non sa nemmeno della nostra presenza!” esclamo “Non possiamo di certo entrare perché ci gira così nel castello reale!”

Invece noi lo faremo.” sbotta lui. Mi prende il braccio e si presenta alle guardie dall'armatura dorata davanti al portone. Loro non fanno una piega e scompaiono nelle aiuole davanti all'entrata. La porta si apre mostrando un lunghissimo corridoio. Dan cammina a passo svelto verso il trono, nell'abside del castello. Calpestiamo un tappeto rosso dai bordi d'oro. Le finestre ai lati della sala sono decorate con le immagini di epiche battaglie. Probabilmente quelle del Grande Massacro. Raggiungiamo in fretta il re. Il mio protettore si inchina e mi obbliga a fare la stessa cosa. Non mi dà il tempo di guardare l'uomo davanti a me, che mi ritrovo a testa china ad osservare il pavimento con un braccio al petto. Alzo di pochi centimetri la testa per osservare le facce sconvolte di certi tizi, probabilmente dei nobili, che ci fissano sconvolti. Al mio fianco compare un elfo tutto trafelato, mi ricorda il Bianconiglio.

Vostra Maestà, Sir Leion.”Annuncia l'elfo cicciottello. Leion? E chi diavolo è?

Sono io. Loro l'hanno tradotto così il mio nome.

E sei un sir?

Sì. Ora smettila di parlottare nella mia testa, il re può sentirci.

Ah. - Perché vengo avvisata sempre in ritardo?

Alzatevi pure, mie sudditi.” ordina la voce profonda del re. Però, che voce carica di... di dolore e risentimento, ma ci sono delle sfumature diverse di impazienza e curiosità anche se sono soffocate dal peso dell'autorità. Ci alziamo con calma e resto pietrificata da quello che vedo. Dietro al trono ci sono delle finestre enormi che raffigurano la fase finale della guerra. Sono tre e rappresentano scene diverse. In quella centrale c'è una ragazza dai capelli blu tra due uomini. I capelli sembrano volteggiare nel vento e tiene le mani giunte per sostenere una cosa. Sembra una sfera di energia. La osservo meglio, la pallina è azzurra e sembra un vortice, la ragazza porta un'armatura nera e si trova tra l'immagine di un elfo dai capelli castani e lunghi fino alle spalle ed un uomo dai capelli neri e corti. Entrambi sembrano sul punto di toccare la ragazza e hanno gli occhi sgranati dal terrore ma, guardando meglio, dietro alla giovane splendono il Sole e la Luna sovrapposti e nelle due finestre laterali ci sono i due eserciti che tremano spaventati. Seguo con lo sguardo le immagini delle altre finestre dove viene rappresentata la battaglia, mi volto e vedo l'immagine del rosone. Mi blocco per un secondo, che sembra non passare mai. Nell'immagine centrale c'è la stessa donna ma questa volta si trova davanti al vortice a fronteggiare un esercito, con una spada conficcata nel petto. Lei sta cadendo, ora che ci penso, ed il vortice è sempre più chiaro mano a mano che si raggiunge la fine del rosone, come ad indicarne la chiusura. La morte dell'elfa. Vengo rapita dalle mie osservazioni quando Dan mi dà una gomitata. Mi volto e poso il mio sguardo sul re.

Vedo che siete rimasta intrappolata nelle immagini del mio palazzo.” commenta l'uomo dai capelli lunghi e castani. I suoi occhi bianchi mi scavano nell'anima, la maglia è ricamata con raffinati e sottili fili d'oro che raffigurano un cielo stellato, i pantaloni sono neri e semplici. Il lungo mantello rosso contrasta i suoi occhi freddi.

Presentatevi.” ordina. Io sento morirmi le parole in gola. È un luogo che mi mette in soggezione, ne ho quasi paura.

Dai, Nim. Come abbiamo provato. - mi esorta il drago annuisco e deglutisco il groppo che mi si sta formando in gola. Nel frattempo il re ha alzato un sopracciglio curioso.

Vostra Maestà, sono Nimea Owens.” inizio facendo una riverenza. “Vengo dal pianeta degli Umani, ho venti anni e sono un'elfa Elementale.” continuo e, appena incrocio lo sguardo del Re, lo vedo sconvolto. Mi si avvicina mentre il respiro mi si mozza. La tensione è palpabile in tutta la sala. Mi prende il viso tra le mani e mi fissa negli occhi. Profuma di lavanda. Ma che diavolo c'entra? Non importa... Sento il suo respiro fermarsi per pochi secondi. Mi lascia andare.

Nimea.” sussurra. La stanza, il tempo, le persone. Tutto congelato in quegli istanti interminabili. La mia agitazione cresce. Vorrei scappare, ma il mio sguardo è allacciato al suo. Quegli occhi mi scavano nell'anima. Lo sento introdursi nella mia mente, va a fondo, sempre di più. Raggiunge gli angoli più bui della mia coscienza. Però non è invasivo, è un tocco leggero perché, anche lui, sembra teso e nervoso. Le labbra sottili si stendono in un sorrisino appena accennato, tanto che non credo che le altre persone lo abbiano notato.

Nimea.” mi chiama ancora. Come se non fosse sicuro di chi io sia. Sembra spaventato. Anzi, lui ha paura. Ha paura di me. Gli occhi sono spalancati. Non crede a ciò che vede. Se fosse per me lo allontanerei ma so di non poterlo fare.

Come sei tornata?” domanda stupefatto.

Tornata? Da dove? Insomma qualcuno vuole spiegarmi chi sono?! - mi chiedo.

Lui si volta e si allontana, il tempo riprende a scorrere e io a respirare. Mi sento stanca come se avessi lottato contro qualcosa per ore.

Popolo!” richiama l'attenzione sedendosi sul trono d'ebano.

Omaggiate Nimea.” ordina e appena la corte mi si avvicina lui pronuncia tre parole terribili. Tre parole che fanno crollare il mio mondo. Tre parole pesanti come macigni che mi svegliano da un sogno, tre semplici parole che svelano un passato dimenticato.

La Regina Perduta.”


 


 

Salve! * si nasconde dietro a Daniel *

Non uccidetemi, ammetto che non mi faccio sentire da due o tre settimane. Ma sono stata in stage, come avevo già detto. Mi riservo la facoltà di dire che questo capitolo mi ha sconvolta perché l'ho scritto oggi e di getto. È stato spontaneo e fluido. Le immagini si sono susseguite così in fretta da farmi smettere di respirare. Ho provato le stesse emozioni di Nim, durante questo capitolo. Sono fuori di testa!

Vi è piaciuto? Spero di sì. Attendo recensioni, ma anche no. Io scrivo per me stessa e perché sono curiosa di sapere come va a finire. Ammettetelo che le ultime righe sono state fantastiche, non ditemi che non vi ho fatto agitare almeno un po'....

Ciao belli miei.

Nim vi saluta. * inchino e scompare *

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Nemesis_Kali