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Autore: aris_no_nami    13/07/2013    3 recensioni
e se un grande cantante fosse legato ad una comune VIP da un destino indissolubile, da un destino colore del cielo? e se questo cantnate fosse T.O.P.? e se questa comune VIP fosse una sempliccissima ragazza dallo strano nome di Ribiera? e se non fosse legata solo a lui ....
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"Non ci credevo. Non poteva essere vero. Non era possibile. Non poteva succedere a me. Era impossibile. Eppure …"
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niente ragazzi, questa FF la amo dal profondo del mio cuore, e vi prometto che sarà fantastica!
quindi....non vi resta altro che leggerla!
Genere: Comico, Fluff, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GD POV
Arrivai verso le 3 e un quarto. Fortunatamente avevo trovato la porta principale aperta. Ero entrato con tutta l’intenzione di andare nel mio camerino per rilassarmi un po’ e per provare a mettere insieme delle frasi che mi erano venute durante quella notte … Ma la mia attenzione fu rapita da una melodia magica … seguii la melodia che mi portò fino alla sala prove numero 2. Era Haru Haru suonata al piano e al violino … rimasi immobile davanti alla porta … era perfetta … più dell’originale … era magnifica …
Rimasi li, immobile, a fissare la porta …
Le canzoni passavano … poi, una in particolare mi colpii … era Orpheus di Mamoru Miyano suonata solo con il piano. Misi una mano sulla maniglia della porta e la trovai leggermente aperta. Mi affacciai e ciò che vidi non era paragonabile a nessun altra visione mai avuta … Una ragazzina su delle scarpette bianche … era rossa … con una felpa che le faceva da vestito … stava … stava volando … era … era una magia … non avevo mai visto nulla di simile …
Con quel velo di luce dell’alba che la circondava come un vestito di seta … era un fiore … un bellissimo fiore di loto che nasce dalle acque …
E così,
come il fiore di loto nasce dalle acque,
tu nasci dalla musica …
sorgi da essa …
rinasci da essa …
Sei un bellissimo fiore che è appena sbocciato.
Vederti nascere è la visione più bella che e io possa mai aver avuto.
Sei come una fata che vola.
Voli libera sui tuoi piedi.
Finalmente puoi essere libera,
finalmente puoi volare con le tue ali,
con le tue forze.
Vola, dunque,
vola libera dalle catene delle tue promesse infrante.
Sii libera e fammi conoscere la vera magia del mondo.
Finita la canzone rimase immobile ad osservarsi allo specchio. Rimase immobile con uno sguardo terrorizzato … si, era proprio terrorizzato …
Perché?!
Perché quello sguardo?!
Non volevo sapere il perché di quello sguardo … non volevo sapere il perché di quella paura … non lo volevo sapere …
Così aprii la porta e applaudii. Lei si girò di scatto verso di me.
Io le sorrisi dolcemente. Solo dopo mi resi conto che nella stanza c’era anche Tae. Così mi avvicinai a lui e lo salutai. Lei continuava a fissarci. Da quando ero entrato aveva avuto un’espressione di puro stupore. Ero li, vicino a Tae, che la osservavo. Intanto era iniziata Canon sempre di Mamoru Miyano.
Lei continuava a fissarci.
Io e Tae ci guardammo e le sorridemmo come due bimbi cresciuti. Sul suo volto si stava dipingendo un’espressione felice quando, tutto d’un tratto, diventò subito seria. Girò la testa di scatto verso i balconi della sala.
Si avvicinò ad essi e guardò per un po’ fuori dalla portafinestra. Dopo un po’ l’aprì e una folata d’aria calda, mescolata con odore di fumo investì la stanza. Altro che folata! Era stata fortissima! Per poco io e Tae non cademmo. Mentre lei … era rimasta impassibile … non si era mossa di un solo millimetro ... mentre la felpa si era mossa e i capelli si erano sciolti dal chignon che li teneva legati ed ora gli stavano volando intorno …
Ma che era?! Perché il vento aveva quella forza spaventosa?!
Che stava succedendo?!
Il vento non cessava ed io e Tae ci stavamo tenendo duri alla sbarra che avevamo dietro di noi.
Che cavolo stava succedendo?!
 
 
RIBBY POV
Anche ieri sera lo avevo sentito … quel vento che lo accompagnava sempre … quell’odore di fumo … e poi … quei retrogusti … tabacco, arancia, liquirizia e cioccolato … io li conoscevo … li conoscevo molto bene …
Guardai l’albero che c’era al di la della strada. Vidi del movimento tra la sua chioma … poi lo vidi.  Da esso scese un gatto rosso … un gatto tigrato …
-Dunque sei arrivato …
Il gatto si nascose dietro il tronco. Da li dietro poi uscì un ragazzo rosso con un sigaro sottile in bocca. Annusai l’aria. Odore di Black Stones.
Il ragazzo si appoggiò al tronco e mi guardò dritto negli occhi.
Da dietro sentii Tae e Ji avvicinarsi.
-Cos’è stata quella raffica? E chi è quello la?
Mi sentii chiedere da Ji.
Io non gli risposi.
Il rosso si staccò dall’albero e arrivarono altri due ragazzi ed una ragazza. Uno di loro era moro con i capelli tutti sparati per aria e alla fine biondi e l’altro aveva i capelli nerissimi e … il suo occhi destro … era solcato da una cicatrice …
Mentre la ragazza era mulatta con migliaia di treccine.
Anche il moro aveva la stessa sigaretta del rosso in bocca. La mulatta aveva un sigaro grosso e quello con i capelli neri non aveva nessun tipo di sigaretta. Si incamminarono verso una via che, non so come, si era oscurata. Prima di svoltare l’angolo il ragazzo dai capelli neri si girò verso di me. Mi guardò e mi mando un bacio. Si … era girato … gli … gli avevo visto … gli occhi … occhi nerissimi … occhi color pece … occhi … più neri della morte …
Li conoscevo … conoscevo quegli occhi … li conoscevo benissimo … vero R..?!
-Hei?! Hei?! Hei, ci sei?!
Mi chiese Ji.
Io mi girai verso loro due che avevano uno sguardo preoccupato
-Cosa?!
Chiesi io.
Ji sospirò e chiuse la portafinestra
-C’è l’aria condizionata. È meglio che non apri le finestre così alla cavolo.
-Aha.
Ma … era stata un’allucinazione?! Eppure quella raffica di vento … i ragazzi … quegli occhi … sembrava tutto così vero …
-Allora?
Mi chiese Tae.
-Hem scusa, non ti stavo seguendo. Cos’hai detto?
Lui sospirò. Cos’è?! Tutti sospirosi?!
-Ti ho chiesto se ti va di farci rivedere la coreografia di ieri. Quella di Beautiful Hangover.
-Hem … c’è un problemino … - dissi io, sentendo la vergogna cominciare a crescere in me – non … mi ricordo … niente …
A quelle parole si spalancò la porta ed un panda tutto affannato entrò di corsa, buttandosi su di me. Manco dovesse placcarmi!
-CE L’HO IO! CE L’HO!
Gridò, tutto contento.
-Si, bene, bravo. Ora scansati!
Gli risposi io, cercando di buttare via quel peso morto che mi si era buttato sulle spalle, in una cosa che, teoricamente, doveva essere un abbraccio.
Ma lui non si staccò, anzi si attaccò ancora di più e cominciò a piagnucolare
-Scuuuuuuusaaaaaa Ribby! Lo so che dovevo portarti io a casa! Ma ho avuto problema improvvisooooooo! Scuuuuuuuuuusaaaaaaaa!
-Si si, ok! Ora però staccati, razza si scotch!
Dissi io che ormai avevo le gambe piegate, perché quel cretino di un maknae si stava lasciando andare addosso a me. Intanto Tae e Ji si stavano sbellicando dalle risate come dei matti.
-E voi due! Invece di ridere aiutatemiiii!
Implorai io.
-E poi, povela Libby! Ai dovuto passale la notte qui con quel blutto olco di un TOP!
Ormai ero in ginocchio
-Invece di chiedere venia come un cretino alzati! Che qui, la povera Ribby, tra un po’ schiatta!
-Brutto orco a chi?
Tuonò una voce alla porta.
Noi 4 rimanemmo immobili e ci guardammo terrorizzati. Poi, piano piano, ci girammo verso la porta. Un TOP tutto spettinato, ma sempre con quella crestona, tutto assonnato e con due occhiaie degne di un panda.
-Ri … chi sarebbe il brutto orco?!
-N-nessuno …
Balbettò il panda.
TOP si avvicinò lento, lo prese il colletto e lo alzò poi lo trascinò verso il muro.
Io lo osservavo senza capire le sue intenzioni … lo mise seduto con la schiena attaccata al muro. Il panda era sbiancato come non so cosa. Ora TOP lo stava tendendo per la parte davanti della maglia. Fu un attimo. Un secondo netto.
TOP aveva il braccio teso in alto e, attaccato alla sua mano, c’era Ri ad un metro di altezza circa.
TOP, a vederlo dal vivo, era molto più alto. Era il più alto di tutti … e, a quanto pareva, era anche il più forte.
Ri lo guardava terrorizzato. Tae era andato accanto TOP e stava cercando di calmarlo mentre Ji mi si era avvicinato. Mi mise un braccio sotto il mio e mi tirò fuori da quella stanza che stava cominciando a scaldarsi fin troppo.
Quando fummo fuori chiuse la porta e cominciò ad incamminarsi, non so dove. Io lo seguii.
Cavolo ragazzi! Ero accanto a Ji! Ero accanto a Ji! A quel gnocco supremo di Ji!
Stranamente non aveva nessuna tinta e aveva il suo colore naturale di capelli con il ciuffo davanti sparato per aria. Aveva dei semplici pantaloni di tuta neri, una canotta viola e quei favolosi occhialoni da vista, neri. Stava camminando alla mia sinistra. C’era troppo silenzio così, cercai di aprire una conversazione
-Hem … visto che non ti ho ancora salutato decentemente … ciao!
Ok, bene. Peggio di così non potevi fare Ribby!
Lui mi guardò e mi sorrise
-Ciao.
-Mh … se non sbaglio tra qualche mese dovresti compiere 25 anni … giusto?!
No banana! Guarda, ne compie 52!
-Già … in agosto.
Rispose lui mettendosi le mani in tasca.
-Il 18.
Precisai io. Se è nato lui vuoi che non lo sappia?!
Lui mi fece un sorrisino strano e mi chiese
-Come lo sai? Vuoi dirmi che sei una nostra fan?
-OVVIO!
Strillai io. Subito dopo mi tappai la bocca e abbassai lo sguardo. Che figura!
Lui scoppiò a ridere.
-Scusa …
-Ma va! Tranquilla!
Mi rispose lui, scompigliandomi i capelli.
-Eri anche una mia fan?
-Mi ripeto: OVVIO!
Lui si mise a ridere. Io cercai di nascondermi nella felpona.
-E allora, dimmi, qual è la tua canzone preferita tra le mie?
Io rimasi un po’ in silenzio a pensare …
-Heartbreaker! Decisamente quella!
-Per il testo o per la melodia?
-Entrambe le cose.
Lui continuò a camminare tranquillo.
-Oggi ti porto io a casa.
-E perché?!
Chiesi io stupidamente.
-Be, con la tensione che c’è tra Ri e Seung mi pare il minimo che ti porti a casa io.
-Scusa ma … non ti seguo …
Seriamente, non ci avevo capito un cavolo!
-Lascia stare …
Disse lui sbuffando e borbottando qualcosa.
Non so perché, quel gesto, mi diede parecchio fastidio. G-Dragon … l’avevo sempre visto come un cantante bravissimo e bellissimo, ma anche come una persona fantastica. Avevo letto parecchie interviste e si capiva che non era uno viziato o stronzo. Una persona che non fa quel lavoro solo per dire “ sono un idol”, ma perché lo ama. Però sapevo che era anche una persona che sapeva metterti al tuo posto in due secondi netti e che, se gli stavi un pochino in culo, ti sbatteva in faccia tutta la sua strafottenza.  Anche detto da lei era così. In più, LEI, mi aveva detto che  era molto timido e che  quando era a disagio con le persone che non conosceva la prima impressione che ti dava era di uno altamente stronzo e viziato che si credeva chi sa chi.
Stavo proprio pensando a LEI quando mi tremò il cellulare. Un messaggio
“Ciao Ribby!
Dopo ti devo chiamare per chiederti una cosa!
Chae-Rin”
-Buffa questa cosa.
Sentii dirmi da Ji che si era sporto per guardare cosa c’era scritto sul cellulare.
-C-che cosa?!
-Anche CL si chiama Chae-Rin …
-A-ah s-si?!
Cominciai a sudare freddo. O CAZZO!
-Hey, tutto bene?!
Mi chiese lui preoccupato.
-S-si, t-tutto b-bene … e-e fatti i cavoli t-tuoi!
Gli risposi balbettando, spingendolo più lontano.
Lui come risposta si mise a ridere.
Che bello che era quando rideva …
Contegno contegno contegno! Contegno Ribby!
Dopo 5 minuti circa ci ritrovammo su una delle tante sale caffè. C’erano dei bei divanetti color panna e su di essi c’erano seduti Daesung e un altro ragazzo.
-Hey ragazzi! Come va?
Chiese lui sedendosi. Io rimasi in piedi dietro di lui.
-Tutto bene … ma perché non ti siedi?
mi chiese Dae con un sorriso.
-Già, siediti scemina.
Mi disse Ji.
-Grazie per il “scemina”, Mr. Quattr’occhi!
Gli risposi io con una linguaccia.
Lui ci rimase di sasso.
-Hahaha! Ti ha spento Ji, è?!
Chiese l’altro ragazzo girandosi … O.CAVOLO.
Lui mi guardò e mi sorrise. Quant’era bello … era proprio bellissimo …
-Piacere, io sono Parkim Mihyun.
Mi disse.


Mi sentii tirare un gomitata da Ji che era seduto al mio fianco. Io lo guardai male. Lui scosse leggermente verso Mihyun e mi sussurrò
-Presentati …
-Ah si giusto! Io sono Ribiera.
-Ribiera …
Mi chiese lui. Voleva sapere il mio cognome …
-Ribiera.
Dissi secca io.
Lui ci rimase un po’ male, ma poi continuò a parlare con Dae riguardo a qualcosa.
Intanto io e Ji eravamo la imbambolati come due intrusi.
-Senti, visto che quei due se la parlano tra loro … io parlo con te. Vuoi qualcosa da mangiare?
Mi chiese guardandomi dritta negli occhi.
Oddio … che bei occhi …
-Hem … no grazie … casomai qualcosa da bere …
-Ti va bene un cappuccino?
-Si si, più che bene.
-Oukey! Vado.
Nell’alzarsi mi sfiorò il braccio. Lui si girò di colpo. Aveva gli occhi leggermente  spalancati e io non ero da me. Ci aggrappammo con lo sguardo. Aveva quegli occhi così penetranti …  così belli.
-Hem … v-vado …
Disse lui diventando rosso come un pomodoro.
Dae e Mihyun si erano diretti verso il bar poco più in la, chiedendomi anche loro se volessi qualcosa, ma rifiutai.
Era passato non so quanto tempo e Ji non tornava. Mi rivenne in mente la sua espressione quando mi aveva sfiorato. Doveva avere una pelle così morbida …
BUAAAAAH!!!! BASTA BASTA! NON PENSARCI IDIOTA!
Ok … calma … respira … respira … o cavolo … eccolo che torna … ok calma …
-Ecco qua.
Mi disse porgendomi un bicchierone di plastica. Io guardai quel coso abnorme
-Ma questi cosi qua sono americani … perché ce li avete anche voi?!
-Perché hanno constatato che tutte le persone che lavorano qua dormono poco … e viste le occhiaie che hai mi sono immaginato che anche tu avessi dormito poco … e così, per sbaglio, ti ho preso un caffè nero … scusa …
Mi disse con una faccia da cucciolo bastonato.
-Quello che hai appena detto non si ricollega ma … grazie comunque!
Gli risposi sorridendo. Lui si rilassò e mi sorrise.
Io bevvi in silenzio, ma in fondo, ero tormentata da un atroce dubbio … non riuscivo più a trattenermi così gli chiesi
-Senti … posso fare una cosa?!
Lui mi guardò perplesso e mi rispose un po’ titubante
-OK …
Mi avvicinai a lui … sempre più … avevo il mio viso poco lontano dal suo. Gli stavo guardando la pelle.
Lui era un po’ rosso e io lo feci arrossire ancora di più, dicendogli
-Se diventi rosso non riesco a vedere bene.
Dopo appoggiai la mia mano sulla sua guancia e la feci scorrere come se gli stessi facendo una carezza.
-Cristo che morbida … è stupenda …
Lui si girò verso di me, con ancora la mia mano leggera sulla sua guancia. Alzò un sopracciglio e mi disse
-Stai parlando della mia pelle?!
-Aha.
-Cos’è?! La vorresti baciare, ammettilo.
Disse con un sorrisino malizioso. È no Ji. Hai sbagliato persona. Hai l’abnorme sfiga che io sono una persona diretta e che dice le cose come stanno e come le vede lei.
-Si. Una voglia da morire. Poi hai delle labbra stupende.
Dissi mordendomi inferiore. Lui arrossì come un peperone rosto e rise nervosamente
-Ti rendi conto di quello che hai appena detto?!
-Oh si, me ne rendo contissimo!
-Ma tu stai male!
Disse riprendendo il suo colore naturale e sicurezza in se stesso.
Io gli presi le guance e cominciai a muoverle come fanno le nonnette hai bambini piccoli.
-Oddio … sei dolcissimo!
Dissi in preda ad uno schizzo di pucciosità acuta.
Lui scoppiò a ridere.
-No no, sono seria! Sei un amore! Poi sul video di Go quando hai i capelli ricci sei a dir poco perfetto. La pucciosità fatta persona!
Lui mi staccò le mani e mi tirò a se
-Non vorresti giocare un po’ con questo signorino triste?!
Mi chiese con voce sensuale e mi soffiò sulle labbra. Ero a pochi centimetri di distanza da lui …
-Oh … non sai neanche quanto …
Gli risposi. Lui  scoppiò nuovamente a ridere.
-Ma a te non ti spegne mai nessuno?!
-Gno gno.
Lui in una sola mossa mi fece sedere in braccio suo tra l’incavo delle sue  gambe che aveva incrociato e mi abbracciò forte.
-Sei stupenda …
Mi sussurrò lui all’orecchio e appoggiò la sua testa sulla mia spalla.
Li per li ne fui COMPLETAMENTE SCIOCCATA. Ma poi mi sembrò normale. Sempre LEI mi aveva detto che era una persona che cercava sempre il contatto e, che se gli fossi stata simpatica, non avrebbe sprecato nessuno occasione per avere contatto fisico. Solo in modo d’amicizia.
-Dio santissimo! Mi ricordi un cucciolo di cane!
Lui alzò di scatto la testa e mi guardò. Io mi girai e me lo ritrovai a pochi centimetri di distanza.
-Sei seria?!
-Si. Ricordi Gaho.
-Ma guarda te! Ieri sera Jolie mi ha proprio detto questa cosa.
Disse lui facendo una strana faccia. Io scoppiai a ridere.
Quando mi ricomposi lo guardai dritto degli occhi mordendomi le labbra
-Ti prego … posso farlo?!
-Cosa?
-Darti un bacio?
-Dove vuoi!
Che idiota quel ragazzo.
-Veramente posso?!
-Si!
-Ok … ma non farti strane idee … ok?!
-Aha.
Io mi avvicinai alla sua guancia … quando ero a pochi millimetri di distanza lui girò di scatto la testa e … sapete cosa succede quando il bacio non becca la guancia, no?!
Erano morbidissime … stupende …  chiusi gli occhi e mi lasciai andare a quella bellissima sensazione … ragazzi, stavo baciando il mio bias … O.MIO.DIO.!.
Il primo a staccarsi fu lui.
-Com’era?!
Sorrisino malizioso.
Ah, non aveva ancora capito chi ero.
-Fantastico!
Dissi con gli occhi che spruzzavano scintille di qua e di la.
Lui si mise a ridere e mi baciò la fronte.
-Sei senza speranze.
-Chi?! Io?! Nah …   
 




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HELLO! NON UCCIDETEMI ... LO SO CHE SONO IN UN ENORME RITARDO .. MA ...SONO TORNATA DA POCO DALLE VACANZE E NONO HO AVUTO MOLTO TEMPO ... COMUNQUE ECCO QUA IL NUOVO CAPITOLO ... UN Pò CORTINO?!*riflette a lungo*
DUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUNQUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUE SONO ARRIVATA AD UNA CONCLUSIONE: SE QUESTO CAPITOLO NON SUPERA LE 2 RECENSIONI NON LO CONTINUERò PIù. QUESTO HO DECISO QUESTO FARò. MI DIPSICE PER LE MIE DUE FEDELI RECENSITRICI, MA QUESTO FARò. QUINDI... FATE CIò CHE VOLETE.
ANOTHER THING! HO COMINCIATE UNA NUOVA FF YEEEEEE*lancia coriandoli* SUI B.A.P! YEEEEEE
A CHI PIACE IL MODO IN CUI SCRIVO VI CONSIGLIO DI LEGGERLA E IN PIù...è ANCHE COLLEGATA UN Pò CON QUESTA FF...*si mette scotch sulla bocca per non dire altro*
DUNQUE BYE BYE!
kiss kiss
il panda scrittore
Aris*Chan
  
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