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Autore: jawaadhitme    14/07/2013    1 recensioni
Summer è una ragazza di 17 che sta per avere un fratellino o una sorellina e che rincontra una persona speciale dimenticata da 14 anni!
Genere: Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Guardavo Liam negli occhi e mi sentivo protetta  ma poi, d’un tratto, passò qualcosa per la mia testa: una paura!
Avevo tanta paura di perderlo e avevo paura che questa volta  sarebbe stata la sua ragazza a portarmelo via.
Era bionda, alta, con gli occhi azzurri,era una cheerleader e,per di più, era una che voleva essere riempita di attenzioni.
Questo alimentava la paura soprattutto quando, a scuola, avevamo mille occhi puntati addosso. Intanto le voci giravano: c’era chi diceva che eravamo fidanzati, chi amanti, chi cugini ma nessuno immaginava che fossimo fratelli.
La ragazza di Liam, Mary, intanto, cominciava a spazientirsi perché io e Liam passavamo un mucchio di tempo insieme sia dopo che prima della scuola mentre lei lo vedeva solo a scuola.
Un giorno Mary entrò nello spogliatoio dei maschi per parlare con Liam e io, che lo aspettavo fuori, ascoltai tutto.
“Allora?! Cos’è questa storia di Summer Evans?”disse lei appoggiandosi su un armadietto.
“Non c’è nessuna storia. Ci siamo semplicemente ritrovati.” rispose tranquillo Liam.
“E dove vi siete ritrovati? A letto?”
“Ma che stai dicendo? Io e Summer siamo fratelli!!”
“Si certo, tutti così dicono ‘siamo come fratelli’! Dilla la verità invece di continuare a mentire”
“Io non sto mentendo, ho detto la verità. Se mi credi bene, se no niente!”
“Niente! E’ finita. Ah sono andata a letto con Zayn Malik!!” disse lei prima di andarsene.
Mary uscì velocemente dalla porta che non si accorse neanche di me. Mi sporsi lentamente e vidi Liam seduto a testa bassa.
“Liam…”dissi sedendomi vicino a lui.
“Mi trasferisco da te!!”disse alzandosi di scatto.
“Ma non sai neanche se è vero. Potrebbe essere una bugia.”dissi fermandolo.
“Andiamo a fare le valige!”disse voltandosi.
Uscimmo dallo spogliatoio maschile e ci dirigemmo verso la sua macchina. Durante il tragitto andò alla massima velocità per poi frenare di botto per entrare a casa Malik.
Ci aprì la porta d’ingresso Trisha, la madre di Zayn.
“Buonasera signora Malik.”
“Buonasera Summer.”
Non appena vide scendere Liam colmo di valige chiese spiegazioni e l’unica risposta che ebbe da Liam fu“Ci vediamo Trisha”. Subito dopo chiuse la porta alle sue spalle e andammo a casa mia. Lo feci accomodare nella stanza degli ospiti e subito dopo preparai qualcosa da mangiare. Quando lui scese le scale gli chiesi “Come stai?” ma non mi rispose. Tutto il tempo della cena restammo in silenzio con gli occhi puntati nel piatto. Solo quando mi buttai sul divano per vedere la tv lui mi venne incontro abbracciandomi.
“Sei la mia vita sai?!”disse baciandomi la guancia.
“Uh che cucciolo, anche tu lo sei!!” risposi rossa dalla vergogna.
Restammo tutto il tempo abbracciati fino alle mattina seguente quando un rumore ci svegliò. Era mio padre che tornava dal convegno e, che, vedendoci abbracciati cominciò a sbraitare. Rincorse Liam per tutta casa con una mazza da baseball fino quando si stancò, si sedette e si fece spiegare tutto.
Una volta finito il racconto porse la mano a Liam completando il tutto con un “Piacere”.
Dopo aver fatto colazione arrivò la mamma alla quale raccontai tutto e lei scoppiò a piangere tanto che le vennero le doglie. Corremmo subito in ospedale dove mia madre restò per un paio di giorni  a causa dei forti dolori.
Una volta tornata a casa restò per due mesi a letto mentre io e Liam andavamo a scuola di mattina e appena arrivati a casa ci prendevamo cura di lei.
Una mattina mentre ci lavavamo e vestivamo per andare a scuola sentii mia madre gridare. Io e Liam corremmo per vedere cosa le fosse successo e le si erano rotte le acque. Era troppo presto mancavano ancora 2 mesi alla nascita così chiamai papà, che era a lavoro, per sapere cosa dovevo fare. Mi disse di portarla subito in ospedale e fu ciò che feci.
In ospedale aspettai fuori dalla sala parto con Liam camminando avanti e indietro  a causa della preoccupazione. Aspettammo per 3 ore ed alla fine la mamma uscì dalla sala parto e con un sorriso disse “E’ un  maschietto!”.
Io e Liam ci abbracciamo e prendemmo il bambino in braccio. Quando arrivammo a casa trovammo papà sul divano che mangiava le sue unghie. Intanto lui e Liam erano diventati molto amici. Seppur di età diverse parlavano di scuola, lavoro, football oppure baseball. Mio padre, infatti, fu molto contento che anche Liam avrebbe contribuito alla scelta del nome del piccolo. Fu una specie di riunione durante la quale di decise che il nome del nuovo arrivato sarebbe stato James, il secondo nome di Liam.
James era un neonato abbastanza tranquillo, tranne qualche notte, quando io e Liam ci svegliavamo per farlo smettere di piangere. Solo all’età di 2 anni nacque la parte iperattiva di James. Credeva di essere come il famoso James Bond e si aggirava per casa con una pistola-giocattolo e degli occhiali da sole scuri.
Correva per tutta casa e io e Liam non facevamo che ripetergli “Stai un po’ fermo, per favore.” “Non correre altrimenti cadi e ti fai male!” “Dobbiamo studiare, vai a giocare in giardino!!”
Rispondeva sempre di si ma dopo pochi minuti ricominciava a correre e a fare dispetti a noi fratelli grandi.
Un giorno misi sotto e sopra la mia stanza perché non trovavo il libro di fisica e solo  dopo un’ora vidi James che lo usò per fare un cannocchiale. In quel momento avrei voluto prenderlo e schiaffeggiarlo. Ma cercai di contenermi rimproverandolo e beccandomi una punizione e il “E’ più piccolo, lascialo perdere!” di mio padre.
La punizione però servì a molto: era il mio ultimo anno e avevo gli esami perciò dovevo studiare assai e non uscire mi avrebbe fatto concentrare.
Liam invece aveva finito la scuola già da un anno  e lavorava nel negozio di Trisha che intanto aveva riallacciato i rapporti con la mia famiglia.
Io e Zayn però non eravamo gli stessi: a stento ci dicevamo “Ciao.”senza neanche agitare la mano. Eravamo anche piuttosto imbarazzati soprattutto un giorno quando dovetti andare da Tisha per chiederle se aveva un po’ di zucchero. Quando bussai però venne Zayn ad aprire che comunicandomi di essere solo in casa mi invitò dentro. Entrai in cucina e mi offrì un succo d’arancia che accettai molto volentieri. Non so come ci ritrovammo faccia a faccia, talmente vicini che avremmo potuto…avemmo potuto baciarci.
 

 
 

  
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