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Autore: DarkSimon Lecter    14/07/2013    1 recensioni
Uno Spartan, una missione, una vendetta. Un nuovo epilogo.
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Capitolo secondo: La squadra Toxic Sull’astronave madre Snow ricevette tutte le cure ed in poche settimane si rimise completamente in forma, i medici andavano e venivano esattamente come da protocollo ma una visita lo sorprese. Una dottoressa che aveva la fama di essere una donna altamente cinica, cosi ambiziosa di sperimentare ed annientare la razza Covenant che avrebbe fatto di tutto. La dottoressa entrò nella stanza di Snow affiancata da due inservienti grossi almeno quanto uno Spartan 2 e chiese a Snow: “ lei è lo Spartan Snow, è un traditore della sua razza ma io posso farsi che il suo servizio venga cancellato e venga introdotto nuovamente nell’esercito dell’UNSC come SPARTAN e poi assegnato ad una squadra o ad altri rami, tuttavia ciò comporta un rischio, lei dovrà sottomettersi ad ogni mio esperimento così faremo di lei qualcosa di più di un semplice Spartan 1, accetta?” disse con un aria di superbia e di sicurezza che la distingueva da ogni cervellone presente sulla nave. La risposta di Snow fu impulsiva: “ no signora, sono già stato una cavia da laboratorio ed una vita ad obbedire agli ordini di voi non mi si addice più, cerchi qualcun altro.” La dottoressa sapeva benissimo dove calcare la mano per convincere Snow: “ Sono sicura che Giuly sarebbe viva se solo fossi stato più forte, più pronto esattamente come la tua stupida squadra se solo fosse stata geneticamente modificata come vorrei modificare te, se solo avessi più coraggio per tentare potresti vendicarti.. posso darti i mezzi ma la volontà deve essere tua.” Snow guardo la dottoressa con aria di sfida e concluse la trattativa dicendo: “ Lei mi darà i mezzi poi si toglierà dai piedi, nessuna regola e nessuna restrizione. Mi affidate ad una squadra Spartan e mi catapultate in prima linea. O cosi o preferisco la fucilazione.” La dottoressa disse ad uno degli inservienti di preparare il tutto, tra poco Snow sarebbe diventato uno Spartan nuovo e sarebbe tornato in azione. Snow si stese sul lettino in metallo e freddo mentre la dottoressa preparava le siringhe per le iniezioni. Gli aghi bruciarono pochi secondi e poi si addormento senza alcun dolore. Intanto su un pianeta Rufy, l’altro Spartan 4 non riconosciuto da Snow, utilizzava le sue conoscenze ingegneristiche per decifrare uno strano marchingegno Covenant, una sorta di torre che emanava un segnale costante alla Corvette sopra mentre trivellava con costanza il pianeta. Rufy comprese e comunicò subito via radio a Toxic: “ Rufy a Comandante Toxic, i Covenant stanno sperimentando una nuova tecnologia, sembrano che assorbano l’ energia del pianeta per incanalarla nelle loro astronavi. Temo che con tutta l’energia convogliata che hanno già ottenuto potrebbero alimentare un arma abbastanza forte da farci un bel buco nella nave e temo che se continuino cosi avremo dei bei problemi perché oltre a far implodere questo pianeta potrebbero far fare alla Terra la stessa fine di Reach.” Toxic fece rientrare Rufy sul ponte di comando per pianificare la prossima azione d’attacco. Toxic passeggiava per la sua stanza pensando e ripensando a come potesse incrementare il suo potenziale d’attacco. Pensò allo Spartan 1 che aveva salvato, Snow. Lo aveva riconosciuto senza denunciarlo perché in un certo senso lo rispettava e provava una certa ammirazione perché nonostante avesse disertato, aveva dimostrato di odiare ancora i Covenant. Pensò che potesse essere l’uomo giusto per la sua missione ma i suoi pensieri furono interrotti dalla sua compagna di stanza DDC. Snow cercava di prendere sonno ma le iniezioni erano state troppo dolorose e l’allungamento dei suoi arti gli provocava crisi di dolore acuto perfino per uno Spartan, il suo corpo si stava potenziando, le ossa ricoperte di metallo, le ossa si allungano ed il Q.I. si ampliava notevolmente. Più volte la dottoressa fu costretta ad sedare Snow per placargli il dolore. Le grida del nuovo Spartan echeggiavano per tutta la nave, una nuova generazione nasceva. Lo Spartan Revenge. Oltre alle mutazioni genetiche Snow dovette affrontare tutti gli aggiornamenti e gli addestramenti necessari per integrarsi nuovamente nelle file dell’esercito UNSC, addestramenti più duri dei Talo, equipaggiamento da far invidia ad uno Spartan 4, utilizzo di qualsiasi tipo di arma umana o aliena, combattimento a mani nude, con armi bianche o armi improvvisate. Una creatura più simile ad una macchina da guerra che ad un umano. Ma era ancora un umano? Ma tra tutto il dolore che provava Snow, la sua mente riusciva a comprendere e rivivere tutti i bei ricordi come un flashback, ricordava la fratellanza nata tra i militari, le leggende su Sierra 117 e l’orgoglio di essere uno Spartan perché le proprie gesta erano più di semplici azioni erano un simbolo per far emergere l’umanità contro la feccia Covenant, ricordava tutti i motti, le poesie e le canzoni imparare durante l’addestramento in accademia. Tutto aveva ripreso significato in mezzo a tutto quel dolore. Ogni cosa aveva colore e sapore.
  
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