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Autore: StayWeird    14/07/2013    0 recensioni
"Non m'interessa di ciò che pensano gli altri, ti porterò con me. Perchè.. ti amo, May. Senza te sono.. incompleto. Rimani con me, sempre."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Larger than life, chapter two. Strappai via le cuffie, buttai il quaderno e scoppiai in un pianto soffocato. Tutto quello che avevo nascosto, doveva uscire fuori. Sono stata vittima di bullismo da circa sei mesi, non sono un autolesionista però. Due ragazze, Jessie e Maky, erano loro le “bulle” della scuola. Mi addormentai e la mattina mi svegliò quel rompiscatole del mio fratellino piccolo Brian: “MAAAAY, MAAAY!” “Che vuoi?” “La colazione e pronta.” “Ti voglio bene anche io, bro.” “Non capisco mai le tue battute.” “Non devi capirle, infatti!” Non mangiai nulla, avevo un vuoto dentro. I miei idoli erano nel mio paese e non potevo vederli. L’unica persona che poteva capirmi era la mia migliore amica Elle, era bellissima, davvero. Aveva lunghi capelli biondi ed occhi azzurro cielo. La chiamai: “Buongiorno, per così dire.” Le dissi addormentata. “Non che lo sia. Detesto tutti.” Diceva così quando era incazzata. Ci accordammo per vederci, andammo da Milkshake, una specie di bar. Prendemmo un caffè e discutemmo di quanto la nostra vita sia orrenda: “Amore, adesso devo andare.” Mi disse alzandosi. “Va bene, ciao dolcezza, ci sentiamo in serata.” Le dissi. Subito dopo realizzai che non avevo un passaggio per tornare a casa e dato che era la vigilia di Natale non credo c’erano autobus. Passarono un gruppo di ragazzi su dei motorini, non si vedeva la faccia perché coperta dai caschi. Stavano facendo i scemi, impennando e urlando. Dissi ad uno di loro: “Hey tu! Se hai così tanta benzina da sprecare, perché non mi porti a casa?” “Salta su.” Mi disse avvicinandosi. Ridacchiai e girai i tacchi, ma lui mi seguì col motorino. “Okay, che vuo.. aspetta..” lo guardai meglio e vidi due occhi azzurri che non potevo non conoscere. Slacciai il cinturino del casco e glielo sfilai lentamente e vidi lui, il mio idolo, una delle persone che riusciva a farmi ridere e piangere contemporaneamente. “Directioner?” mi disse lui. “So che può sembrarti sfacciato, ma mi faresti un autografo? E scusa per averti trattato così..” “Scuse accettate, dato che sai chi sono mi risparmio le presentazioni.. quindi perché non passiamo alla parte dove mi dici chi sei?” era diventato rosso come la maglietta che indossava. “Giusto.. mi chiamo May, May Harrison.” “Davvero un bel nome…” “Umh..vuoi entrare?” eravamo arrivati ormai e quindi.. perché no. “Okay.” Mi disse sorridendo, amavo quando sorrideva. Gli si accendeva una luce negli occhi che consideravo.. magica. Era tutto il mio mondo, quando sorrideva poteva illuminare un intera città. Entrammo in casa e andammo in camera, avevo ancora gli strumenti per terra dato che li avevo suonati prima di uscire. “Suoni?” chiese prendendo in mano la chitarra. “Bhe.. ci provo.” Risposi ridendo, non ero certo bravissima. Cominciò a suonare “Be Alright” di Justin Bieber. “Mi dispiace, e che quando vedo una chitarra non riesco a non cominciare a suonare, e come se un adrenalina mi salisse nelle vene.” Una volta finita la canzone. “Ti capisco, quando canto o suono e come se fossi completamente un'altra persona, una ragazza sicura di sé, e non la ragazza timida che tutti conoscono.” “Visto che sei una directioner, che ne pensi di conoscere gli altri? Ti passo a prendere domani alle sette, saremo a Napoli per un mese, sai..” “Ne sarei felice, Niall.” “Si e fatto tardi, devo andare.” Mi disse. “Ti accompagno!” gli dissi fermandolo. Arrivammo fuori casa e lo salutai, andandomene ma sentì qualcosa che mi tirò indietro. “Sai che pianta e questa?” e alzò gli occhi indicando la pianta sopra di noi. “No.. perché?” gli chiesi ridacchiando. “Si tratta di vischio, una ragazza e un ragazzo quando sono sotto il vischio devono baciarsi..” mise le mani sui miei fianchi e mi trascinò a sé. Poi mi baciò accarezzandomi i capelli, lentamente e dolcemente.
  
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