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Autore: Chica Anonima    15/07/2013    9 recensioni
Stefania è una ragazza normalissima, se non fosse per le sue visioni, proprio così, lei riesce a vedere episodi che accadranno in un lontano o vicino futuro, nonostante questo però, la sua vita continua normalmente fino a quando una sera, in una visione vede un ragazzo che sta per scassinare una famosa gioielleria vicino a casa sua, stupidamente decide di non chiamare la polizia ma di intervenire lei stessa...
Questa non è solo una storia d'amore, ma anche di bande rivali e di una Milano completamente diversa da quella di oggi.
Dal secondo capitolo:
“ Ma come? E il nostro fine serata piacevole?” scherzava vero?
“ Ah si! Ma sai ..non mi piacciono i ladri”
“ Hai paura che ti rubo il cuore?”
Spero di avervi incuriosite!!
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Hola ^-^
Prima di tutto ragazze, grazie mille per le 7 recensioni, beh, come potete vedere ho deciso di continuare la storia, anche se sono enormemente in ritardo e per questo mi scuso.
Allora, prima di tutto ringrazio Sizgoga8, Krystal Darlend, _Its Anonim, fiordicampo, Ali_13, Ele2805 e adwua per le stupende recensioni che avete lasciato, convincendomi a continuare.
 
Prima di lasciarvi al capitolo, avviso che ho deciso di fare la raccolta di one-shot dal punto di vista di Nicolas, tra stasera e domani dovrei pubblicare la prima, ancora devo decidere di cosa parlerà, se del suo passato o dell’incontro con Stefy, perché non so, forse e noioso rileggere dei capitoli già letti sapendo il finale, ditemi voi, comunque sia per chi mi ha inserito nelle autrici preferite vedrà da sola quando pubblicherò la one-shot, per le altre vi manderò un messaggio privato, sperando di non disturbarvi…
Buona lettura!
Baci
Nian07
 
 
 
 
 
Il posto dove ci portarono, altro non era che una villa dalla parte opposta della città, il cretino cioè Sandro, non ci aveva neanche bendati, senza preoccuparsi che se fossimo riusciti a scappare avremmo chiamato la polizia o meglio io avrei chiamato la polizia, anche se iniziavo a sospettare che Nico sapesse perfettamente dove ci trovavamo.
 
Dopo averci chiuso in una stanza legandoci con delle corde alle sedie erano usciti senza più preoccuparsi di noi, scaricandoci con un “ non muovetevi e state in silenzio” ma chi cavolo si credevano di essere?
Io ero sempre più agitata, avevano parlato di un informatore che mi avrebbe presa, perché aveva riferito dove ci trovavamo.
 Ero quasi sicura fosse Dario, era l’unico che sapeva dove mi trovavo e che voleva vendicarsi, l’aveva detto chiaramente, ma come sapeva che quei tizi cercavano Nicolas? Qualcosa non quadrava!
In Più quella stanza di un terribile marrone cioccolato con solo due sedie al centro metteva agitazione, sembrava quasi una sala di esecuzione, dove ti sparano alla testa e il tuo sangue finisce sulle pareti, bleah, era meglio non pensarci.
 
Girai leggermente la testa verso Nico, che aveva la testa piegata verso il basso, scendendo anch’io con lo sguardo vidi il rigonfiamento dei suoi pantaloni, non ci potevo credere! Dai suoi jeans stretti si capiva cosa fosse, almeno a me sembrava abbastanza chiaro…
Lui si accorse del mio sguardo e alzò la testa ridacchiando come un idiota.
 
“ Non è come pensi!” che voleva dire con questo?
“ A me la cosa sembra piuttosto chiara! Non hai un minimo di dignità, ma poi ti sembra il momento? Se fossi libera in questo momento saresti già castrato a vita! Voi..”
 
“Stefy..”
 
“ Voi uomini siete dei maiali, non riuscite mai a darvi un minimo di contegno, neanche in un momento come questo, non so se te ne sei…”
 
“ Stefy!” mi interruppe di nuovo, questa volta mi fermai per sentire cosa voleva
 
“ Oh finalmente stai zitta! Non è come pensi è il tuo cellulare” cosa?????
“ Brutto idiota, come ti sei permesso? Dio che schifo non potrò toccarlo mai più!”
“ Era l’unico posto dove potessi nasconderlo! Che pretendevi! Guarda che non ho la lebbra!”
 
<> lo imitai nella mia mente, idiota, solo il pensiero di dove si trovasse il mio cellulare in quel momento mi fece innervosire, un cellulare che mi era costato un occhi della testa aggiungerei!
 
“ Su tranquilla sono un ladro, non un barbone, mi lavo tutti i giorni sai?” adesso faceva anche lo spiritoso! respirai profondamente, cercando di riacquistare la calma, dovevamo pensare a come uscire da questo casino.
 
“ Senti, tu per caso conosci un certo Dario, alto, capelli castani, occhi scuri?” Nico mi guardò interrogativo e ancora prima che aprisse bocca, avevo intuito la risposta.
 
“ Non credo, conosco molta gente e in molti corrispondono alla tua descrizione, perché me lo chiedi?”
 
“ Sai, ho litigato con questo Dario, perché mi viene dietro da una vita e quel giorno mi ha… ASPETTA UN ATTIMO! Lui mi ha vista con te! Ecco perché a informato Sandro! Tutto è collegato, è lui l’informatore! Sono un genio!”
 
Nico mi guardò scettico, dopo l’ultima affermazione, ok, avevo qualche lacuna in matematica, ma potevo essere un genio anche senza quella stupida materia!
 
“ Fammi capire, questo Dario quando ti avrebbe vista con me?” Nico aveva cambiato espressione, come se avesse improvvisamente attivato il cervello, sembrava quasi… arrabbiato?
 
“ Quando mi hai portata a lavoro, il giorno dopo che ho dormito alla villa”
“ E perchè non mi hai detto nulla??? Un ragazzo ti minaccia e non mi dici niente? Sono passato quella stessa sera a prenderti, ci avrei pensato io! Invece guarda in che casini siamo finiti!”
 
Incredibile, adesso la colpa era mia! Ma chi si credeva di essere? Non era nessuno e di certo mai avrei pensato che Dario potesse fare una cosa simile, ma la gelosia a volte fa fare cose stupide, si sa.
 
“Senti non è il momento per parlare di questo ne discuteremo se usciremo vivi di qui, ora voglio sapere chi sono questi tizi e perché vogliono ucciderti” vidi Nico sbuffare per poi iniziare a parlare.
 
“ Sai i due tizi che abbiamo picchiato quando sei venuta a salvarci? Beh loro fanno parte della banda di Sandro e non è la prima volta che ci azzuffiamo, Dom e lui sono sempre stati rivali, entrambi vogliono il controllo di Milano e di tutti i suoi traffici e spesso siamo finiti a scontrarci con loro” mi sembrava di essere finita in quei film di mafia, se fossi sopravvissuta mi segnai di lasciare perdere Nicolas e il suo mondo.
 
“Ok e ha chi hai scritto prima?”
“ Oh a un mio amico, sai in caso morissi o specificato che voglio essere cremato” stava scherzando vero? Lo guardai a dir poco sconcertata!
 
“ Dimmi che era una battuta” quasi lo pregai.
 
“ Certo stupida, ho scritto a Dom, stanno arrivando”  mi lasciai andare a un sospiro di sollievo, forse non era così cretino come pensavo. A quel punto la porta si spalancò e sorrisi dalla gioia. Dalla porta fece il suo ingresso trionfale Luigi, il ragazzo che avevo salvato insieme a Nico, continuavo a pensare di averlo già visto, ma in quel momento lasciai perdere…
 
“ Era ora! Sai cosa vuol dire stare da solo in una stanza con questa pazza?” lanciai uno sguardo truce a quel cretino seduto vicino a me.
 
“ Bene bene, a quanto pare il tuo corpo la pensa diversamente Nick” sapevo a cosa si riferiva, ma non feci in tempo a replicare che l’idiota si difese da solo.
 
“ E' un cellulare Luigi, dovevo nasconderlo per avvisarvi e ora liberaci ho un braccio in cancrena” vidi Luigi avvicinarsi a Nico, per poi fermarsi e girarsi verso di me.
 
“ Prima le signore” oh adesso facevano i carini, ma dimmi te!
“ Signorina razza di idiota!” sputai acida come uno yogurt scaduto. Lui fece finta di nulla liberandomi e facendomi alzare, poi sorrise furbo.
 
“ Sandroooo” a gridare era stato proprio Luigi, che nel frattempo mi teneva per un braccio strattonandomi, non ci capivo più nulla!
 
“ Tu!” Nico sembrava ancora più sorpreso di me “ Ci hai traditi? Come… perché?”
“ Perché Dom non mi ha mai trattato come tratta te! Ero stufo di essere sempre il secondo! E Sandro mi tratta con il dovuto rispetto” In quel momento fu proprio Sandro a entrare nella stanza con un sorriso vittorioso.
 
“ Vai” disse rivolto a Luigi, che strattonandomi mi fece uscire dalla stanza, dietro di noi sentii Nico gridare il mio nome, mi venne quasi da piangere… quando uscimmo dalla villa, salimmo su una macchina nera e Luigi mise in moto senza dire una parola.
 
“ Perché mi fai questo? Cosa vuoi da me?” sentii la mia stessa voce inclinata, non ne potevo più di tutta quella storia e pensandoci bene era tutta colpa mia, avrei dovuto lasciar perdere Nico fin da subito, portava solo guai.
 
“ Non voglio nulla, la verità e che volevo far soffrire Nico, Sandro mi ha semplicemente dato una mano, in cambio io gli ho dato quello che voleva, la vendetta, ora non solo Nico morirà, ma lo farà sapendo che tu sei nelle mie mani”
 
A quel punto non resistetti più e iniziai a piangere come una bambina, il pensiero che sarebbe morto mi straziava, per quanto mi avesse messa nei guai era pur sempre il mio Nicolas, quel ragazzo che in pochi giorni era riuscito a cambiarmi la vita, forse in peggio, ma non potevo negare i sentimenti che provavo per lui, come non avrei potuto dimenticare le sue grida, mentre Luigi mi aveva portata via… non potevo…non sapevo neanche se Dom avesse ricevuto il messaggio e se fosse arrivato tardi? Non volevo neanche pensarci.
 
Immersa nei miei pensieri, non mi accorsi di quello che stava succedendo intorno a me, solo quando sentii una batto da dietro, mi ripresi tornando alla realtà, qualcuno ci aveva tamponati e la botta era stata talmente forte che io, senza cintura ero andata a sbattere contro il cruscotto, sentii qualcosa scivolarmi dalla fronte fino al mento, ma feci appena in tempo a mettermi la cintura che arrivo una seconda botta, la macchina fini contro il bordo della strada mentre Luigi imprecava, anche lui era ferito, ma non me ne preoccupai, sganciai la cintura e in meno di un secondo mi ritrovai fuori.
 
La macchina che ci aveva tamponati era ferma e dal lato del guidatore scese l’ultima persona che mi sarei aspettata, si avvicinò a me e forse per la ferita o forse per tutta la paura accumulata, svenni nelle braccia del mio salvatore.

  
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