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Autore: Haney Jardin    15/07/2013    1 recensioni
Chissà perché, quando si cerca di raccontare l'amore, si finisce inevitabilmente per parlare di
sofferenza, di sentimenti non corrisposti, di abbandoni, di incomprensioni.
Forse, però, è anche questo il bello dell'amore: ci coinvolge totalmente e ci fa sentire vivi, non solo nel momento in cui siamo innamorati e felici, ma anche quando il cuore fa male!
Un SakuSasu (e tanti altri) carini, molte incomprensioni e tanti pianti.
Munitevi di fazzoletti all'americana, o voi ch'entrate!
*Storia in stato di revisione*
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akatsuki, Hidan, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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-La paura del silenzio.




 
''Mamma...tu proprio non vuoi capirmi,vero?Mi hai stancata,ti odio!''.
Sakura urlava da dietro la porta della sua stanza.
Porta chiusa a chiave,naturalmente.
 
''Sakura,esci da qui!''.
Urlava Ame,da fuori la porta della stanza della figlia.
Non era infuriata,di più.
E soprattutto era ferita dentro,tantissimo.
 
''Sakura ho detto di uscire da questa stanza!''.
 
E mentre Ame sbatteva i pugni contro la porta,quest'ultima si aprì.
Sakura aveva appena sorpassato la mamma e si stava dirigendo in salone,così lei prese e la inseguì.
 
''Dove stai andando adesso?''.
 
''Via da questa casa!''.
Urlò lei aprendo la porta di casa e sbattendola forte.
Ame la riaprì ma non fece in tempo che la figlia era già scesa per le scale.
 
''Sakura!''.
Urlò lei.
 
''Sakura,dai torna indietro!''.
 
''Sakura...''.
Ame,sentendo i passi che Sakura stava facendo mentre scendeva,sbuffò,e,rassegnata,tornò dentro casa.
 
''Tanto le passerà...''.
Mormorò lei.
 
''Le passerà...''.
 
Intanto Sakura era appena uscita dell'edificio e prese a correre nervosamente.
Arrivò sul lungomare e,dopo una camminata svelta da nevrotica,posizionò lo sguardo su uno stabilimento libero.
Lei deviò ed entrò nella spiaggia.
Colpì un sassolino mentre arrivava alla deriva,poi,stanca,si buttò senza tanti complimenti per terra.
Iniziò a rannicchiarsi su stessa,mentre osservava il mare che violentemente arrivava alla riva.
Trascinava via le cose inutili che non servivano più a niente,proprio come Sakura si sentiva in quel momento.
 
''Sakura...''.
Chiamò qualcuno.
 
Sakura non sentì.
 
''S-Sakura...''.
Per farla girare la donna che la stava chiamando poggiò una mano sulla sua spalla,così,di scatto,la rosa si girò immediatamente.
 
''Hinata...''.
Salutò lei con un sorriso falso.
 
''Sc-scusami,non volevo disturbarti...io...''.
 
''Mica disturbi!-la interruppe Sakura cercando di sforzarsi in un sorriso ancora più evidente per cercare di rassicurarla-Piuttosto,che ci fai qui?''.
 
''Mio cugino Neji è uscito con i suoi a-amici,dimenticandosi che oggi c'era la riunione di tutto il nostro Clan,e così...beh,ecco...m-mi hanno chiesto di a-andarlo a chiamare...però mentre lo c-cercavo ti ho vista e volevo chiederti se ti andava di ve-venire con m-me...''.
Era diventata completamente rossa.Senza un futile motivo,alla fine.
 
''Certo Hinata,volentieri...però...ti prego,non essere timida...almeno non con me!''.
Sakura si mise in piedi e le diede una pacca sulla spalla,facendola sobbalzare.
 
''Ok...''.
Hinata era appena riuscita a dire qualcosa senza balbettare,anche se si trattava di un semplice suono monosillabico.
 
''Un bel passo avanti'',pensò Sakura.
 
''Dove dobbiamo andare?'''.
Chiese lei rivolta verso Hinata.
 
''In un locale qui vicino...''.
 
''Sakura-riprese Hinata-Posso farti una domanda?''.
 
''Certo,dimmi tutto''.
Approvò lei,però con aria molto interrogativa.
 
''Perché s-stavi piangendo,prima?'''.
 
La rosa rimase spiazzata.
Davvero non si era accorta che si era messa a piangere,prima?Portò una mano verso una guancia,ed effettivamente constatò che era molto umida.
 
''Merda...''.
Commentò lei.
 
Hinata sbiancò.
 
''N-non era rivolto a te,non ti preoccupare Hinata...comunque,beh...ho discusso con mia madre.La storia è lunga,diciamo che la prossima settimana,quando inizierò la punizione assegnatami da Tsunade ci sarà una festa qui,a Phoenix,un raduno di motociclisti.
Direi il più importante di tutta l'America,per celebrare i 100 anni dell'Harley Davidson.Ecco,io,naturalmente,non posso andarci.
Mia madre non vuole farmi la giustificazione il primo giorno di punizione,e io,così,me ne sono andata di casa''.
 
''M-mi dispiace...''.
 
''Eh,anche a me...così non potrò nemmeno vedere il mio ragazzo...''.
 
''S-Sakura...''.
 
''Sì?''.
 
''Puoi andarci''.
 
''Eh?-Sakura fissava Hinata che era diventata ancora più rossa di prima,poi iniziò ad incurvare la fronte-E come?''.
 
''Ti copro io,vado al posto tuo per una volta...''.
 
''D-davvero?Hinata,tu faresti questo per me?''.
 
''S-si...per una mia amica..sì''.
Hinata le sorrise.
 
''Grazie Hinata,davvero!''.
Sakura si fermò e iniziò ad abbracciarla forte.
 
''Non potevo avere di meglio,che un'amica come te!''.
 
Hinata non arrossì,però,iniziò a sorridere a 32 denti.
Era davvero contenta,un po' per il fatto che sarebbe riuscita a stare con Naruto,il ragazzo che aveva sempre amato fin dalla più tenera età,un po' perché era la prima volta che era riuscita ad avere un'amica.
E non le importava se Sakura l'avrebbe usata,sapeva che era impossibile,è vero che la conosceva da poco,eppure,dal primo momento che l'aveva vista,si era sentita di doversi fidare.
 
Ad un certo punto,la rosa,prese il telefono e allegramente iniziò a digitare sulla tastiera dei numeri.
Poi,portò l'Iphone all'orecchio.
 
''Aspetta Hinata,devo fare una telefonata''.
Sakura bloccò l'amica.
 
''Hidan''.
Disse la rosa rispondendo al saluto dell'uomo che aveva appena chiamato.
 
''Sì,tutto bene-acida,come al solito-Senti,volevo dirti che al raduno posso andarci e...''.
Fu interrotta subito dal suo ragazzo.
 
''Come sarebbe a dire che non posso permettermelo?''.
Era diventata paonazza,infuriata completamente.
 
''Hidan,tu non mi dici quello che devo o non devo fare,hai capito?''.
Gesticolava vorticosamente,per poco non andava a colpire Hinata che si trovava accanto a lei.
 
''E da quando ti preoccupi così tanto per me?Senti,Hidan,che tu lo voglia o no,io ci andrò lo stesso!''.
Rimase immobile per un momento,così Hinata pensò che lui le stesse chiedendo scusa,o che comunque sia lei che il ragazzo si fossero calmati.
E invece...
 
''Ma vaffanculo!''.
Urlò,infine,Sakura,facendo sobbalzare la corvina che rimase di sasso all'insulto dell'amica,completamente avvolta da un'aria interrogativa.
 
''Oh no-iniziò a dire Sakura mentre richiudeva il telefono-Hinata non fare così,ho solamente discusso con Hidan,il mio ragazzo...dice che non posso permettermi di rischiare di essere scoperta a scuola,ne avevamo già parlato qualche giorno fa,e lui non era contrario,anzi..e ora,tutto ad un tratto...ma che si è messo d'accordo con mia madre?Dannazione,perché tutti devono complicarmi così tanto la vita?''.
Disse Sakura parlando più a sè stessa che con l'amica.
Quest'ultima,ancora più confusa di prima,annuì falsamente;Non sapeva proprio cosa dire.
E mentre la rosa continuava a sbuffare vistosamente,arrivarono davanti al locale.
 
''Sa-Sakura...''.
 
''Sì,Hinata?''.
 
''S-siamo arrivati''.
 
''Bene,ho proprio bisogno di un po' di svago!''.
Disse lei sorpassando Hinata ed entrando prima che potesse accorgersi che l'amica le stava dicendo qualcosa.
 
''Sa-Sakura,n-non possiamo resta...''.
Non fece in tempo a finire la frase,la corvina,che dovette immediatamente bloccarsi non appena entrata perché Sakura anche era rimasta immobile a fissare qualcosa.
O meglio,qualcuno.
 
Sasuke,Naruto,Kiba,Neji,Shikamaru,Ino,Karin,TenTen e Temari erano lì,seduti al bancone che chiacchieravano e bevevano animatamente.
 
''Ma guarda chi c'è...''.
Disse Kiba,sorridendo maliziosamente a Sakura e portandosi la bottiglia di birra verso la bocca.
 
La rosa sbuffò,e si girò in direzione di Hinata.
 
''Non mi avevi detto che c'erano anche loro...''.
Le disse piano all'orecchio con fare rimproverante.
 
''Io...io...''.
Balbettò Hinata completamente mortificata.
 
''Non fa niente,non preoccuparti''.
Disse infine Sakura.
 
''Hinata,cosa ci fai qui?''.
Chiese Neji che nel frattempo si era avvicinato alla cugina.
 
''O-oggi i-il nostro C-clan ha indetto una riu-riunione,Ne-Neji,e d-devi essere presente e-e....''.
 
''E 'sti cazzi-la interruppe il cugino guardandola male.Puzzava dannatamente di alcool:era decisamente ubriaco-Non ce li metti,eh,Hinata?''.
 
''Io..io-Hinata era completamente diventata pallida,non sapeva cosa dire,sicuramente aveva paura-N-Neji sei u-ubriaco...''.
 
''No-disse in modo ironico lui-Sono solo un poco brillo''.
Poi si girò in direzione degli amici e iniziò a ridere come un ebete.
 
''Ehy,tu-Sakura aveva preso per la felpa il cugino di Hinata e aveva iniziato a guardarlo male-Vai a casa con Hinata,sei ubriaco''.
 
''E chi cazzo sei tu per dirmi quello che devo fare?''.
Disse lui iniziandosi ad arrabbiare e spingendola abbastanza forte.
 
''Quella che sicuramente ti spaccherà il culo se non la finisci di trattare male Hinata!''.
 
''Oh,ma sentila...ragazzina,abbassa la cresta!''.
Urlò lui spingendola ancora e stringendola forte alle spalle.
 
''N-Neji!''.
Urlò Hinata cercando di bloccarlo.
 
''E tu non intrometterti,rompipalle!''.
Disse lui rivolto alla cugina.
 
''Ehy,Neji-chiamò ad un certo punto Sasuke che nel frattempo si era avvicinato ai tre-Vai con Hinata,stavolta hanno ragione loro due...se non vai sei fottuto,lo sai bene''.
 
Neji barcollò un attimo,ma ritornò subito lucido.Osservò male,di nuovo,Sakura,lasciando la presa e avvicinandosi a Hinata che tremava come una foglia.
 
'' Va' ''.
Ammonì Sasuke facendo cenno di un saluto.
 
''Ciao,ragazzi...''.
Disse lui uscendo frettolosamente dal locale,lasciando Hinata ancora indietro.
 
''Ciao,Hinata''.
Disse Sakura sorridendole.
 
La corvina rispose al saluto,poi,si girò e iniziò a correre verso l'uscita per inseguire il cugino:sarebbe stato un lungo tragitto,lo sapeva.
 
''Sakura...''.
Disse nel frattempo Sasuke.
 
''Ti ha fatto male?''.
Chiese.
 
''No...''.
Disse lei di tutto punto.
 
''Sicura?''.
 
''Anche se fosse non avrei bisogno del tuo aiuto''.
 
''Ma come siamo acide!''.
Disse lui alterandosi.
 
Sakura non rispose,però cerco di ricomporsi,sistemandosi la maglietta e guardando attorno a sè.
 
''Ehy,Haruno,vuoi prenderti qualcosa con noi?''.
Chiese ad un certo punto Karin che si era avvicinata,percependo l'ostilità che era salita fra quei due.
 
Sakura ci pensò su un attimo,osservò Sasuke,Naruto e gli altri,poi,si voltò in direzione della rossa.
In fondo ci poteva anche essere una tregua,almeno per quella sera.E comunque non poteva ancora tornare a casa,non ne aveva la minima voglia,ed essendosi fatto buio,dove sarebbe andata?
Tanto valeva restare lì a prendersi qualcosa,in fin dei conti,avrebbe anche avuto l'opportunità di conoscere di più quelle tre ochette.
 
''Va bene,ci sto''.
Disse lei iniziando ad avanzare verso il bancone.
Sasuke sorrise beffardo,seguendola.
 
''Ciao,Haruno''.
Disse Naruto guardandola come incantato.
 
''Uzumaki''.
Disse lei.
 
''Almeno per stasera-si avvicinò Kiba verso la rosa-Possiamo fare una tregua?''.
 
''Era proprio quello che mi aspettavo''.
Disse lei sorridendogli con aria superiore.
 
''Cosa prendi?''.
Chiese il ragazzo moro.
 
''Un bacardi alla fragola''.
 
''Bene confettino...''.
 
''Nella tregua-lo interruppe Sakura-Prevedete anche di non chiamarmi confettino?''.
 
''Oh,no,questo mai''.
S'intromise Sasuke facendole l'occhiolino.
 
''Ma proprio non ti arrenderai mai,eh,Uchiha?''.
Iniziò lei alterando leggermente il tono della voce facendo capire che non stava poi così male,lì.
 
Karin si accorse dell'atmosfera che si era alleggerita,mentre tornava in sala essendo appena uscita dal bagno con le sue due amiche.
Vedeva il suo Sasuke conversare allegramente con Sakura,e questo,non andava bene.
 
''Ma come cazzo si permette?''.
Disse lei inarcando un sopracciglio.
 
''Oh-mio-dio''.
Disse TenTen osservando a bocca aperta.
 
''Ma quei due...''.
 
''No-la interruppe la rossa-Non lo dire nemmeno per scherzo,ora...ci penso io''.
Iniziò ad avanzare con passo provocante verso il bancone,ma nessuno si accorse della sua presenza.
Questo iniziò ad alterarla ancora di più.
 
''Haruno...''.
Disse ad un tratto,facendo voltare la rosa che era intenta a chiacchierare con Naruto e Sasuke.
 
''Er...Karin!''.
 
''Allora,come ti trovi,qui?''.
Chiese acidamente la rossa.
 
''Bene,la città è bellissima e...''.
 
''Io intendo a scuola''.
La interruppe subito.
 
''Se mi lasciassi finire di parlare,potrei anche risponderti...beh,comunque non è male,è...tranquillo''.
Lanciò un'occhiata verso Sasuke,Naruto e Kiba,poi riflettè sull'ultima parola detta.
 
''Tranquillo?Sei già finita in presidenza e chiami tutto questo tranquillo?Haruno,non sei molto coerente...''.
 
Effettivamente,no,non era molto coerente.
 
''Vero,ciò non toglie che la classe mi piace lo stesso...nonostante quell'accaduto...''.
 
''Son contenta per te''.
Rispose infine Karin facendo finta di dimostrare interesse,sforzandosi con un sorrisino altamente falso.
Poi se ne andò sedendosi accanto a Kiba,e così fecero le altre due.
Il ragazzo iniziò a filtrare con TenTen,che si dimostrava molto interessata.
Sakura li osservò per un paio di secondi completamente sconvolta,poi,si girò in direzione di Sasuke.
 
Si accertò che gli altri fossero intenti a fare qualcos'altro,e poi iniziò a parlare con l'Uchiha.
 
''Nemmeno tu sei molto coerente,Sas'ke''.
 
''Mh.E perché?''.
Chiese lui continuando a sorseggiare la sua birra.
 
''Beh,prima fai tutto il carino restituendomi la felpa,poi per poco non finivamo all'ospedale insieme,e ora fai finta che non sia successo niente?''.
 
''La tregua...non ricordi?''.
 
''Ma la tregua vale solo per stasera,quindi...''.
 
''Sakura,sei noiosa''.
La interruppe lui.
 
''P-per questo che hai deciso di non provocarmi più?''.
La rosa ancora doveva riprendersi dalla risposta del ragazzo.
 
''No''.
 
''E allora per co...''.
 
''Ragazzi!''.
Urlò Naruto avvicinandosi:era ubriaco.
 
''Andiamo a ballare?''.
 
''Che ore sono?''.
Chiese Sakura osservandolo.
 
''L'ora di ieri a quest'ora''.
Disse Naruto iniziando a ridere convulsamente,segno che stava dando di matti.
 
''Fanculo!Sas'ke,che ore sono?''.
 
''Le 10 e mezza''.
 
Sakura sbiancò.
 
''Cosa c'è,Haruno,la mamma ti aspetta a casa?''.
Chiese Karin avvicinandosi,guardandola in modo provocatorio.
La rosa la squadrò con gli occhi,poi sorrise.
 
''Oh,certo che no.E tu,come fai ancora a reggerti in piedi,non dovresti andare a dormire che mamma ti aspetta con il biberon già pronto?''.
 
''Ehy tu,ora mi hai proprio stancata!''.
Karin anche aveva leggermente bevuto,così bruscamente prese la ragazza per un braccio,la strattonò e poi la prese per i capelli.
 
''Ma cosa cazzo stai facendo?''.
Urlò la rosa cercando di colpirla.
 
''Sei solo una piccola stronzetta''.
Urlò lei.
 
''Karin fermati!''.
Urlò una delle sue amiche.
Nemmeno si erano accorte che la rossa era stata colpita violentemente da Sakura che si era ripresa quasi avendo la meglio.
 
Nel frattempo i ragazzi non si erano mossi,però Naruto si buttò subito nella mischia per cercare di fermarle.
 
''Karin,basta!''.
Urlò lui ad un certo punto prendendola per un braccio.
 
Sakura era caduta a terra,e fu aiutata da Shikamaru a rialzarsi.
 
Prima che potesse dire o fare qualcosa,fu presa per un polso e fu portata via dal locale,mentre Naruto cercava di tenere a bada la rossa e le sue amiche che continuavano a urlare come delle oche.
Del resto,lo erano.
 
Appena uscita,Sakura iniziò a provare molto freddo e un fortissimo mal di testa,dovuto al dolore dietro la nuca provocato da Karin.
Si guardò attorno,notando che oramai era buio pesto,sul lungomare illuminato da pochissimi lampioni.
 
''G-grazie...''.
Mormorò lei in direzione del ragazzo che le stava accanto,il quale l'aveva anche portata via dalla rissa.
 
''Abiti qua vicino?''.
Chiese Sasuke osservandola,freddo.
 
''S-si...''.
Rispose lei facendo fatica a parlare per via del freddo che prepotentemente s'insinuava nel suo corpo.
Essendo fine settembre,le temperature erano molto calate,soprattutto nelle zone vicino al mare.
E quella sera,di certo non si scherzava,con il freddo.
 
''Tieni''.
Disse ad un tratto Sasuke porgendole la sua felpa.
Sakura lo guardò per un attimo,poi non ci pensò due volte e indossò subito l'indumento.
Era bellissima:le donava un tocco di semplicità pura,di quasi perfezione.
I jeans chiari andavano in sintonia con i colori blu della felpa gigante,nella quale lei quasi ci navigava.
Si legò i capelli in una lunga coda,erano tutti stropicciati per via di Karin e per questo Sakura si sentiva abbastanza a disagio,cosa di cui Sasuke si accorse immediatamente.
 
''Guarda che stai bene''.
 
''Eh?''.
Chiese lei non capendo l'affermazione dell'Uchiha.
 
''Voglio dire,puoi anche evitare di stuzzicarti ogni tre secondi i capelli,Karin non te li ha rovinati''.
 
''Non me ne importa molto,di quello...''.
Disse lei.
 
''E allora perché sei a disagio?''.
 
''Non lo sono,semplicemente''.
Rispose lei.
 
Mentre camminavano sul lungomare oramai deserto,di domenica sera,il silenzio calò sulle bocche dei due ragazzi.
Poi,dopo circa una decina di minuti,Sakura si bloccò,facendo fermare anche Sasuke.
 
''Cosa c'è?''.
 
''S-sono arrivata''.
 
''Ma qui non c'è niente''.
Sasuke si guardò attorno,vedendo effettivamente che di case lì vicino non ce ne erano,ma solo distese chilometriche,dalla parte opposta del lungomare,di pinete e chioschi chiusi.
 
Sakura l'osservò negli occhi.
 
''Sono quasi arrivata,continuo da sola''.
Detto questo si girò per andarsene,ma fu subito fermata dall'Uchiha.
 
''No,ti voglio accompagnare fino a casa''.
 
''Io non ci torno a casa,adesso''.
Rispose infine Sakura,arrendendosi.
 
''E perché?''.
Chiese Sasuke quasi irritato.
 
Sakura non gli rispose,ma continuò ad osservarlo.
Così,il ragazzo,forse indispettito o comunque alterato,la prese per un braccio ed iniziò a correre.
 
''Sas'ke,dove mi stai portando?''.
Chiese lei mentre correva.
 
Lui non rispose,ma continuò a guardare dritto davanti a sè.
Attraversarono la strada,entrando in una pineta,poi,vicino ad un chiosco ancora aperto,Sasuke si fermò davanti ad un parchetto con delle altalene e degli scivoli.
 
Prima che lei potesse dire o fare qualcosa,lui la bloccò.
 
''Togliti le scarpe''.
 
''Co-cosa?''.
Chiese lei completamente perplessa.
 
''Fai come ti dico''.
Così,togliendosi anche lui le scarpe,Sakura iniziò a slacciare i lacci delle sue.
 
Quando entrarono nel parchetto,coperto attorno da molti alberi,Sakura si accorse,poggiando i piedi per terra,che c'era la sabbia,al posto del cemento.
Sabbia umida e soffice.
Sorrise,poi,osservando Sasuke che allo stesso tempo non aveva mai smesso di fissarla,si diresse verso un'altalena.
Si sedette,e iniziò a dondolarsi lentamente.
 
''Perché mi hai portata qui?''.
Chiese lei in tono serio.
 
''Questo è il posto dove venivo,fin da quando ero bambino,ogni volta che mi sentivo solo.Ci venivo di sera,scappavo di nascosto da casa e me ne venivo qui,al buio.Oh,se ho amato questo posto...mi faceva stare bene.Crescevo sempre di più,stare da solo mi fortificava,cacciavo via ogni problema,anche se per poco...''.
Rispose Sauke avvicinandosi e sedendosi sulla sabbia fresca vicino all'altalena di Sakura.
 
''Hai detto ci venivo,ora,non ci vieni più?''.
Domandò la ragazza osservandolo ancora più attentamente di prima.
 
''No...da quando i miei genitori sono morti,da quando Itachi,Itachi Uchiha,se ne è andato di casa,io...io non vengo più,qui''.
 
Sakura si bloccò completamente,smise di muoversi e spalancò la bocca:era sconvolta.
 
''Sas'ke...mi dispiace''.
 
Il ragazzo sorrise ironicamente,portando lo sguardo verso il basso.
 
''Credevo che mi avresti detto di più,di un semplice mi dispiace''.
 
''E cosa potrei mai dirti?Che ti capisco?Può sembrare assurdo,ma sì,ti capisco...ora ti va bene?''.
 
''No-Sasuke si era alzato dall'altalena e si era avvicinato infuriato di fronte a Sakura,squadrando i suoi occhi e portando le mani sulle catene che reggevano l'altalena-Come puoi capirmi,Sakura?Mi dispiace è banale,da te non me lo aspettavo,ma capirmi,no...tu non puoi capirmi!''.
 
''E perché non potrei?''.
 
''Perché tu sei come tutti gli altri,sei solo una ragazzina viziata che giudica senza sapere realmente come stanno le cose!''.
 
''Ti sbagli!-Sakura si era alzata,trovandosi faccia a faccia con il ragazzo che le impediva qualsiasi movimento,incastrata con le sue braccia che tenevano le catene-Io non sono,come tutti gli altri.Tu sì,invece,tu sei uguale agli altri...pensi che tutto ti sia dovuto,per questo ti ritieni sempre una vittima giustificata a fare tutto quello che le passa per la testa,ma il mondo non va così,non puoi fare quello che si chiude definitivamente in se stesso rifiutando gli approcci con la realtà...Sas'ke,il mondo va avanti,e infatti è quello che ho fatto io quando mio padre è morto!''.
 
''Co-cosa..tu...''.
 
Sakura lo spinse cercando di andarsene,ma lui la teneva ancora bloccata.
 
''Va' via!''.
Urlò lei tirandogli uno schiaffo.
 
''Sakura...io...io...''.
 
''Mi dispiace,eh?Ora che fai,ti metti a dire mi dispiace? ''.
 
''Io...io...''.
 
E mentre sulle guance di lei le lacrime iniziavano a scendere copiose,lui,senza preavviso,la fissò intensamente,il più che poteva,dritta negli occhi.
Lei smise di respirare,perdendosi nelle pupille color pece del ragazzo.
Poi,come se tutt'e due avessero delle calamite al posto delle labbra,entrambi si avvicinarono sempre di più,eliminando ogni forma di distanza.
Iniziarono vorticosamente a baciarsi,lei chiuse gli occhi,e lui invece spinse sempre di più la bocca verso quella della rosa.
Le lacrime si mischiavano,senza più sapere a chi appartenessero.
Oltre alle lacrime,i due condivisero insieme moltissime altre cose:la passione li avvolgeva,l'odore della polvere del passato che usciva dalle loro teste,i ricordi dei pianti,le incomprensioni.
 
Il silenzio li accompagnava in quel ballo di sentimenti.
Si stavano divorando l'un l'altro,ma allo stesso tempo,anche la paura,li stava divorando.
Silenziosamente.
 
 


[*]-Quest'immagine l'ho presa io da un doujin animato di Naruto ''Hero's ComeBack'',su deviantART...è veramente molto bello,qui c'è il sito: http://annria2002.deviantart.com/gallery/25326485 -.
 
 
 
   
 
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