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Autore: LunaBlu Noir    15/07/2013    2 recensioni
Caterina è una ragazza giovane, vulnerabile che però ha un carattere indomito e ribelle ma purtroppo è spesso costretta a dover nascondere per via di una società che non le permette di essere quello che vuole. A Firenze riuscirà a realizzare il suo sogno, essere se stessa e forse,anche se lo negherà a se stessa, a trovare anche l'amore, un amore impossibile dall'inizio, ma infondo era quello che gli piaceva di più in tutta quella faccenda.
Dedicata alla ragazza che per prima ha recensito la mia prima FF e per questo avermi dato quella sicurezza che mi serviva per scrivere questa storia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leonardo da Vinci, Nuovo personaggio, Sandro Botticelli, Un po' tutti, Vanessa
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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- Questa storia fa parte della serie 'Pazzo e innamorato'
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..Fuori la locanda c'era una grande insegna di legno con sopra inciso – Il cane abbaiante– ' che nome! ' pensai schifata. " Beh...non è proprio un posto elegante " disse Leonardo imbarazzato, di certo si era accorto della mia espressione di qualche secondo fa. Era la prima volta che entravo in una locanda, ero un pò...tesa, cosa ingigantita dal fatto che ero con lui. I luoghi come questo mi sono stati sempre proibiti, poco adatti a una donna, il fatto di infrangere questa regola mi eccitava e spaventava allo stesso tempo, era così strano!____ " Entriamo? " mi chiese lui cortese, notai che anche lui era stranamente nervoso. Io annuii cercando di sembrare disinvolta, cosa che non mi riuscii molto bene perché lui tentò di trattenere una risata. Allora io mi voltai e entrai da sola, senza voltarmi. Sentii immediatamente un odore di alcol, davvero disgustoso. L'ambiente era sudicio e la luce era pOp soffusa. Quel luogo non mi piaceva per niente. " Vi vedo spaesata, Madonna " disse una voce conosciuta, e mi prese a braccetto, era quel ragazzo che avevo riposto in malo modo nel mio primo giorno, quello a cui ho rivolto le mie prime parole in bottega. " Rammento il vostro viso, ma non il vostro nome " dissi cordiale, anche se ricordavo perfettamente che non me l'aveva mai detto " Botticelli, che sorpresa! Non mi sarei mai aspettato che vi foste ma agguantato sulla prima donna che aveste avuto a tiro, o forse sono solo stupito dal fatto che sia una donna la persona a cui sono rivolte le vostre attenzioni " disse con un velo di cattiveria Leonardo sbucando all'improvviso " Perdonatelo, la sua mente è ubriaca ancora prima del bere " sussurrai al ragazzo che qualche secondo prima aveva riservato occhiate di fuoco al mio accompagnatore. Leonardo fu chiaramente infastidito dalla mia azione, non so però se a dargli più fastidio sia il fatto che non abbia potuto sentire cosa io abbia detto a Botticelli, o l'intimità che si è creata tra me e quest'ultimo in così poco tempo. " Non preoccupatevi Madonna, avremo di certo momenti più intimi in cui conversare " disse allora il ragazzo, volutamente ad alta voce, come frecciatina nei confronti di Leonardo. Poi dopo aver baciato il dorso della mia mano bianco latte si congedò. Rimasi piacevolmente sorpresa da quel incontro, questo ragazzo mi era sembrato così strano, ora si dimostrava così elegante e misterioso. Rinvenendo dai miei pensieri, rivolsi un forte sguardo di sfida a Leonardo " Voi e le buone maniere siete opposti " gli dissi poi. Lui ignorò le mie parole, scrutò i vari tavoli fino a trovare il 'nostro', così mi prese la mano e mi trascinò fino al tavolo, dove la lasciò quasi subito. Al tavolo vidi tre persone, una donna e due uomini. Notai da subito la ragazza, era molto bella, dai lunghi capelli rossi, gli occhi di un verde pastello e la pelle chiarissima, anche se però non quanto la mia, non ho mai incontrato una donna con la pelle più chiara della mia, cosa davvero particolare, anche se dovrei considerare che la mia pelle è dello stesso identico e medesimo colore del latte, la cosa poi è accentuata dai miei capelli ambrati. Da piccola i bambini mi evitavano, dicevano che ero uno spettro, è stato il grande tormento della mia infanzia.____" Io ho portato una...persona, è una nuova allieva in bottega, spero non vi crei fastidio " disse Leonardo senza sapere come definirmi " No, nessun problema " rispose subito uno dei due uomini, dai capelli e occhi mori, con tono di certo poco casto " Calmati Zoroastro " rispose l'artista con una risata al seguito. " Comunque loro sono Vanessa,...come ho appena detto Zoroastro e lui invece è Nico " disse presentando per ultimo il ragazzo più giovane, questo Nico, aveva i capelli biondi e ricci e con gli occhi chiari, anche se devo dire che non era proprio il ritratto della bellezza..." È il mio assistente ed allievo " disse notando il mio interesse " gli altri solo amici " concluse. " Io sono Caterina " dissi allora per presentarmi, poi io e leonardo ci sedemmo al tavolo già ricoperto di boccali di vino. " E così Verrocchio ti ha accettato in bottega anche se sei una donna " disse la rossa con una voce strana, infastidita..." Anche se alcune donne sanno essere molto persuasive, vero? " chiese malignate, come si permetteva? " Non sapevo che ve ne intendeste tanto di queste cose, ne avrete una grande esperienza! " dissi io cercando di dirlo in modo normale, non volevo dargli la soddisfazione di essermi innervosita. Lei divenne paonazza in volto e non ebbe il coraggio di rispondere. In tutto questo i ragazzi si scambiavano sguardi eloquenti e giurerei di aver sentito dire da quel certo Zoroastro ' che bel caratterino! '.___________Dopo pochi minuti tutti avevano il proprio boccale di vino, compresa io che non avevo chiesto niente. " Posso leggerti i tarocchi? " chiese Zoroastro interrompendo la conversazione proprio su queste carte magiche " Tanto sono tutte stupidaggini " disse Nico scettico mentre Leonardo non si era esposto e Vanessa non aveva più parlato dopo il nostro battibecco. " Beh...non mi fido molto di queste cose, ma...va bene. Sono curiosa di vedere cosa mi dicono " dissi io sincera, così lui iniziò a mischiare le carte che aveva in mano, dopo alcuni secondi..." Bene, scegli tre carte che simboleggeranno passato presente e futuro " disse, e così feci, lui le posò a dorso scoperto sul tavolo. " Da dove vuoi iniziare? " chiese poi " Dal passato " risposi certa, così lui scoprì la prima carta, quella del passato, appunto: l' Eremita. " Questa carta simboleggia la solitudine, il distacco e l'attesa. Hai dovuto attendere in solitudine molto tempo qualcosa che volevi succedesse senza nessuno con cui parlarne " pronunciò serenamente Zoroastro, ed era vero, ho dovuto aspettare molto prima di raggiungere quello che volevo e questo è sempre stato un mio segreto che non ho condiviso con nessuno. Poi voltò la seconda carta, il presente: gli Amanti. " Questa carta simboleggia l'amore, le scelte e la passione. Stai incontrando un amore e una passione che ti porteranno a delle scelte difficili " disse allora lui. Che fosse vero? Mi chiedevo, che mi stessi innamorando di Leonardo? Non posso permetterlo e non succederà, la mia vita è già abbastanza complicata così com'è. ____Poi Zoroastro rivoltò l'ultima carta, il futuro: il sole. " Questa carta simboleggia il successo, la vittoria e l'armonia. Avrai successo, riuscirai a realizzare qualcosa di importante, e a vincere un altrettanto importante battaglia, ma solo se farai le scelte giuste " concluse il moro. Dopo di questo i miei ricordi si fanno annebbiati, bevvi molto insieme agli altri e non ricordi quasi niente più di quella sera, ma ricordo perfettamente la mattina dopo, dove... ______________________Note: sono entrati in scena altri personaggi, questa volta conosciutissimi. Nel prossimo capitolo Caterina in quale letto si sveglierà? ________THINK PINK________
  
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