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Autore: Lydia_    15/07/2013    0 recensioni
Questa è la prima fanfiction su Teen Wolf, contiene SPOILER sulla seconda/terza stagione.
Alcuni nomi sono stati inventati, come quello del padre di Stiles, lo sceriffo Stilinski, perché il suo vero nome è conosciuto solo da Jeff Davis.
-Beacon Hill High School.
08.00am.
Il professor Harris aveva appena iniziato la lezione di fisica quando Stiles Stilinski disse al suo migliore amico, Scott McCall, di aver visto due Lydia nel parcheggio della scuola...
Genere: Azione, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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When the sun is drowned in a deathly sea, I can feel my heart beating.



-Beacon Hill
07.30am
 
Stiles aveva appena chiuso la porta di casa alle sue spalle quando notò Charlie seduta sul cofano della jeep.
“Buongiorno.”
La ragazza mugugnò qualcosa in risposta e si accese una sigaretta.
 
“E’ stata una pessima idea quella di chiederti di Derek.” Disse lei poco dopo per smorzare il silenzio, Stiles la guardò in silenzio.
“Beh, lui, Derek, è entrato in camera mia ieri sera e abbiamo parlato. Niente di nuovo, almeno per lui. Vedi…” Charlie aspirò alcune boccate di fumo prima di parlare nuovamente, “Io ho come un potere magico, riesco a convincere le persone a dirmi quello che voglio, ma non ne ricavo sempre del bene…”
Stiles fermò la macchina all’improvviso. “Ecco perché ieri sera ti ho detto tutte quelle cose!”
Gli occhi di Charlie iniziarono ad inumidirsi, e la ragazza rivolse lo sguardo al bosco.
“Stiles, mi sento uno schifo, mi conosci solo da due giorni e ti ho già manipolato, io…io devo imparare a tenere la mia boccaccia cucita.”
 
 
Quando arrivarono a scuola il parcheggio era pieno e Stiles fu costretto a lasciare la macchina lontanissima dall’ingresso, fortunatamente la prima ora aveva Francese e madame Guerin non segnava mai i ritardi.
“Bonjour, comment vous vous s’appelez?”
“Ehm, Stilinski?”
“Bien Stilinski, asseyez vous.”
Stiles si sedette nel banco indicato dalla professoressa e aprì il libro, Les Fleurs Du Mal.
Madame Guerin scrisse alcuni versi alla lavagna,
J'ai prié le glaive rapide

De conquérir ma liberté,

Et j'ai dit au poison perfide

De secourir ma lâcheté.*
“Chi sa farmi una traduzione?” chiese al mare di facce spaesate che la osservavano.
Si alzò una sola mano, quella di Isaac Lahey, il nuovo beta di Derek.
“Ho chiesto alla fulminea spada di conquistare la mia libertà; ed ho pregato il veleno perfido
di soccorrere alla mia vigliaccheria,” rispose il biondo con un sorriso triste.
“Tres bien, tres bien, allons-y avec la lecture…”
 
Charlie stava seguendo svogliatamente il corso di storia quando la vibrazione del suo cellulare la distrasse dal filo dei suoi pensieri.
Prese il telefono dalla tasca e lo guardò, un messaggio dall’ultima persona che si sarebbe aspettata: Lydia Martin.
 
Lydia:Esci, devo parlarti.
Charline:Parliamo dopo, ora ho lezione.
Lydia:Muoviti!
Lydia:Ti aspetto nel bagno del secondo piano.
 
Sconsolata Charlie chiese il permesso di uscire dalla classe e salì le scale diretta al bagno delle ragazze quando venne afferrata per un braccio e condotta in un’aula vuota dalla cugina.
“Buongiorno anche a te, cugina.” Ironizzò Charlie, “che ti serve?”
Lydia esitò un poco prima di rispondere, ma la rossa tanto amata non faceva fermare da nulla. “Charlie. Tu sei ancora fissata con le cose soprannaturali?”
“Si,” replicò la cugina indispettita, “perché?”
“Cosa sai dirmi dallo stress post traumatico?”
“E’ legato a quello che ti è successo al ballo?”
Lydia abbassò lo sguardo e gli occhi le si riempirono di lacrime, “Si, le allucinazioni… E’ come se vivessi in un incubo, non riesco più a distinguere la realtà dalla fantasia, sto andando fuori di testa, “ concluse singhiozzando.
Charline prese un pacchetto di fazzoletti dalla tasca della gonna e l’allungò alla cugina, “Lydia, per favore, calmati e spiegati bene.”
“Ogni volta che chiudo gli occhi ritorno a quella notte sul campo da lacrosse e quando li riapro tutto mi sembra così vero, come se mi fosse appena accaduto. A volte, quando esco, mi ritrovo in posti senza sapere come ci sono arrivata.”
Merde! Lydia, nous avons un problème!!”
“Charlie che cazzo stai dicendo?”
“Zitta, sta arrivando qualcuno.”
Lei due cugine si nascosero dentro l’armadio e trattennero il respiro per molto tempo.
 
-Beacon Hill; Casa Martin
04.30pm
 
Scott stava vagando per i tavoli della mensa in cerca del suo migliore amico, era dalla pausa pranzo che non lo vedeva, così prese il cellulare e compose il numero.
“Stiles! Dove sei finito?” urlò quando il ragazzo rispose “Derek ha detto di volerci vedere tutti dopo la scuola.”
 
Charlie aprì la porta di casa ed ebbe un motto di sorpresa.
“Ma che diavolo!” pensò mentre Scott, Stiles, Derek Hale e il suo branco si accomodavano in camera sua.
“Bene… Ecco una riunione di teen wolfs e…Stiles…in camera mia. A che devo l’onore?”
Derek la guardò minaccioso, “Sai bene perché siamo qui.”
“Si, ma non mi aspettavo tutto il branco! Avevi detto che saresti passato solo per “aggiornarmi” sulle ultime novità, non che ti saresti portato dietro l’asilo. Altrimenti avrei cercato i miei vecchi Lego.”
Derek ignorò la frecciatina, “Devono saperlo anche loro.” Concluse l’alpha.
“Come vuoi. Gradite qualcosa?” chiese rivolta ai ragazzi “Un the, un caffè, un infuso di strozzalupo?”
Erica sfoderò gli artigli, “Gioca poco con noi.” Disse avvicinandosi minacciosamente a Charline. Isaac intervenne a calmare la bionda.
“Okay, calmati.” Sbuffò la rossa sedendosi sul letto a gambe incrociate, prese un pacchetto di sigarette dal cassetto del comodino e ne accese una.
Nella camera scese un imbarazzante silenzio, prontamente interrotto da Scott. “Dunque Derek, che volevi dirci?”
 
Era da poco passata la mezzanotte quando il cellulare di Charlie si mise a suonare, lei aprì gli occhi assonnata a guardò sul display “Zio Nate”.
“Nate? C’è qualche problema?”
“Come tornerai domenica prossima? Siamo qui da nemmeno tre giorni e già tu scompari?!”
“Certo! Buona notte anche a te.”
Charlie si alzò e , troppo incollerita per dormire, scese le scale diretta in cucina. Un the l’avrebbe calmata, lo sapeva.
 
Riempì la sua tazza preferita di acqua bollente, vi immerse una bustina di Early Grey e sprofondò nei morbidi cuscini del divano e ni suoi, non tanto morbidi, pensieri.
La voce di Derek le risuonò chiara nella testa: “Dobbiamo uccidere Lydia.”
 
 
 
* Lydia’s Corner *
 
Salve e bentornati alla mia orrida fanfiction.
So che è passato un secolo da quando ho aggiornato l’ultima volta, ma ho i corsi di tedesco (si, ho il debito) e non ho molto tempo per scrivere (T.T)
Perché non mi scrivete cosa pensate della storia?
Do un grosso abbraccio anche a ALLY98 che ha aggiunto la storia ai preferiti.
 
OT: Avete sentito della morte di Cory? Nonostante non fosse uno dei miei personaggi preferiti sono comunque molto dispiaciuta, in alcune puntate era simpatico, come quando “molla” le New Directions e va al college con Puck.
 
-Ly
  
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