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Autore: Pikachu4Ever    15/07/2013    3 recensioni
Fanfiction ispirata alla serie Ace Attorney. Il protagonista è un giovane avvocato di nome Lawrence Trueman, che insieme alla sua assistente Jean Watson ed al procuratore Travis Harley intende risolvere casi impossibili come il leggendario Phoenix Wright, cinque anni dopo la perdita del distintivo di quest'ultimo. Ma ci riuscirà in un mondo dove la corruzione e la falsità albergano in ogni dove...?
Nota: la storia presenta alcuni punti di contatto con la serie "Case: WL-0" di The Shadow. Per comprendere determinati punti (anche se non troppi), quindi, è consigliato leggere la suddetta serie.
Genere: Azione, Dark, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il Giudice, Marvin Grossberg, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lawrence Trueman'
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LTAA35 LAWRENCE TRUEMAN: ACE ATTORNEY

Capitolo 34: Turnabout Reboot (udienza 2, parte 4)

Al banco dei testimoni, appena entrata con sguardo omicida e la schiuma alla bocca... vi era la vecchietta della sicurezza dei Global Studios, Wendy Oldbag, ancora nella sua tenuta da astronauta.
"COME AVETE OSATO SCORDARVI DI ME!? SONO DUE GIORNI CHE ATTENDO DI ESSERE CHIAMATA A DEPORRE!" sbraitò quindi l'anziana, mentre Jean ed il Giudice la osservavano confusi, e Travis... stava sudando vistosamente, stringendo la racchetta con entrambe le mani e deglutendo, come se la sola vista dell'isterica astronauta l'avesse mandato nel panico.
... Mi verrebbe da chiedere che diamine sia successo tra di loro, ma se devo iniziare a farmi domande su tutto, finirà per esplodermi la testa...
"... Aspetti... ma io la conosco! Lei è..." provò a dire il Giudice, probabilmente ricordandosi della guardia di sicurezza per via di alcuni casi a cui Phoenix Wright aveva partecipato.
"S-signora Oldbag... è un piacere vederla..." disse quindi il mio amico, anche se dall'espressione che aveva mi sembrava tutto meno che contento di vederla.
"Oh, Travisuccio! Sapevo che non ti saresti scordata di me! So di essermi arrabbiata, ma anche tu avresti potuto comportarti in modo più cavalieresco! Non dicevi che sarei stata una testimone decisiva? E poi, abbiamo ancora un'uscita galante da fare..." fece quindi l'anziana spaziale, facendo gli occhi dolci ed increspando le labbra come a volersi preparare a baciare il mio amico, più che leggittimamente orripilato dalla possibilità.
... Mi voltai verso Jean, domandandole "... Tu ne sapevi qualcosa...?", sperando che potesse illuminarmi in proposito.
"Beh, la vecchietta mi aveva detto che Travis le aveva promesso di uscire con lei, se lei avesse tenuto per sè qualcosa..." ricordò quindi la mia assistente, visibilmente perplessa quanto me dall'apparizione dell'anziana.
... Travis stava sicuramente scherzando... o almeno, lo spero...
Non può essersi ridotto COSI' in basso... anche se quand'eravamo bambini mi deciva sempre che apprezzava il fascino maturo delle donne più grandi di lui, non penso intendesse un distacco d'età del genere...
"... Procuratore Harley! Cos'è questa storia!? E soprattutto, per quale motivo al mondo vi siete offerto di uscire con lei!?" domandò quindi il barbuto, apparentemente più preoccupato dell'ipotetica uscita che di aver nascosto un testimone decisivo, per qualche ragione.
"Ehm... si da il caso che la qui presente Wendy Oldbag fosse la guardia di sicurezza in servizio ai Global Studios, il giorno del delitto... ed ha visto una scena che ho ritenuto importante tenere segreta fino a quando non l'avrei chiamata. Anche se per via degli sviluppi di ieri, ammetto di essermi... ehm... 'dimenticato'." ammise il procuratore tennista, piuttosto a disagio dalle occhiate dolci che stava ricevendo dalla Oldbag, mettendosi la racchetta di fronte alla faccia come a voler evitare di guardarla direttamente.
... Sinceramente, non so se se la sia scordata davvero, o se abbia semplicemente approfittato della confusione generale per evitare di chiamarla... o entrambe le cose.
"C... Capisco, signor Harley. Quindi... cosa propone di fare, adesso?" chiese allora il barbuto, osservando con preoccupazione prima la 'testimone' e poi il procuratore.
"Beh... direi che sentirla non potrà farci male... era anche il punto su cui pensavo di riportare la nostra attenzione, dopotutto." suggerì Travis, mantenendo (a stento) la calma.
... Ma come, non vuole nemmeno provare a preparare il testimone? La lascia fare così?
... Non che lo biasimi, sinceramente...
"Signora Oldbag-" provò a dire il mio amico, venendo però interrotto subito dalla Oldbag.
"Sì, Travisuccio amorino?" domandò quindi ella, facendo gli occhi dolci con espressione sognante al mio amico.
"... vada con la sua deposizione. Ora." disse quindi il procuratore, puntando la racchetta verso l'anziana e cercando di suonare serio ed impassibile.
"Ogni tuo desiderio è un ordine, zuccherino!" fu la sdolcinata replica dell'anziana, continuando a guardare con adulazione il mio amico, il quale sembrava esserne parecchio inorridito.
... Dio mio, povero Travis... non vorrei essere nei suoi panni, adesso...

Deposizione del Testimone

-- E' STATA QUELL'OCA --

- L'ho vista! Con questi occhi! E' stata quella tale, Remy Horace!
- Non solo mi doveva rubare il mio dolce Steve, l'ha dovuto anche uccidere!
- Certo, non ho visto l'omicidio, ma l'ho vista! Stava parlando con un tipo, e l'ho sentita chiaramente!
- Ha esplicitamente detto 'Revenge Association'! Sono sicura che stesse pianificando tutto con lui!
- Ed è tutto vero, eh! Non ho inventato nulla!
- Tutti si lamentano che la vecchia Wendy non sa mai dire nulla di utile, ma non è così!
- Dovete sapere che quando ero più giovane mi chiamavano la Bocca della Verità!
- A me piaceva, ma poi ho scoperto che è il nome di una scultura! E lo dicevano per prendermi in giro!
- Oh, se sapeste come mi sono sentita! Ma non preoccupatevi, gliel'ho fatta pagare cara!
- Ma poi, perchè si dice 'farla pagare cara'? L'unica cosa cara che hanno pagato è stato il prezzo del ricovero!
- Perchè sapete, da giovane facevo un corso di wrestling e...

"Stop! Stop! Credo che basti così, testimone! Può fermarsi! La smetta di cianciare!" provò quindi ad interromperla il Giudice.
"..." l'anziana divenne rossa in volto al sentirsi dire questo, per poi ribattere in faccia al 'coetaneo' "SAPUTELLO! I giovani d'oggi non hanno proprio rispetto per i loro anziani! Ai miei tempi nessuno si sarebbe azzardato ad interrompermi nel mezzo di una deposizione!"
... il Giudice sarebbe un GIOVANE per lei!? Quanti anni ha!?
"Ehm... il Giudice ha ragione, signora Oldbag, e la ringrazio infinitamente per l'utile deposizione. Ora può uscire..." provò a dire Travis, sbrigativo e con estrema voglia di togliersi la megera dai piedi.
"Sì, concordo, la ringrazio parecchio, vecchia pazz-err, signora Oldbag." affermò subito dopo il Giudice, annuendo come al solito.
... Ma come, niente contro-interrogatorio? Ok che non vedevo contraddizioni evidenti, ma mi fa strano che questa sia la seconda testimonianza in meno di mezz'ora che abbiamo dovuto solo sentire...
"Eh...!? Come sarebbe a dire, Travisuccio!? Mi devi una cena galante, adesso! Non credo tu sia un giovanotto che manchi alla parola data!" replicò allora l'anziana della sicurezza, senza cambiare espressione.
"... Usciere, accompagni la signora fuori dall'aula." affermò allora il procuratore con aria impassibile, puntando il piatto della racchetta verso la testimone.
"... Ghhhh... Come sarebbe a dire!? Mi stai ignorando, per caso!? Dovevo capirlo subito! Sei un saputello come tutti gli altri! Credevo fossi affascinante come Edgey, ed invece...!" iniziò allora a lamentarsi ella, ed io abbassai lo sguardo, temendo di dovermi sorbire un altro dei suoi infiniti lamenti.
"USCIERE!!!" urlò quindi Travis, sperando che ora l'usciere si sbrigasse a fare il suo dovere.
Ed infatti subito dopo il fido usciere (insieme ad un altro suo collega) venne e prese la Oldbag, trascinandola via mentre continuava ad urlare e dimenarsi, e dicendo tra sè e sè "Questa folle starebbe davvero bene tra i marziani...".
... Non mi piace essere maleducato, ma effettivamente quella vecchietta mi pare messa un pò male... spero davvero di non averci più a che fare nei miei prossimi casi.
Una volta che l'anziana spaziale se ne fu andata, Travis tirò un sospiro di sollievo, posando la racchetta sul banco dell'accusa e prendendo un respiro profondo, prima di rialzare lo sguardo e riprendere a parlare.
"... Allora, come stavo dicendo, e come la signora Oldbag ci ha dimostrato prima, l'accusa ritiene che la vera colpevole dell'omicidio di Steve Arwen sia l'unica persona di cui non abbiamo ancora parlato a fondo... ovvero, Remy Horace." rispiegò il mio amico, rigirando la sua racchetta nella mano.
... immaginavo fosse lei, arrivati a questo punto. E probabilmente per questo stava cercando di affermare che la borsa fosse effettivamente di Remy... ma anche se logicamente è l'unica colpevole possibile (a meno che non consideriamo Cody il colpevole, e non è sicuramente una teoria che voglio perseguire per ovvi motivi), non voglio che venga implicata... Dave ha già perso il padre, se anche la madre andasse in prigione, chi si occuperebbe di lui? E soprattutto... come la prenderebbe?
Mentre io riflettevo in proposito, il pubblico ministero continuò a parlare, dicendo "Finora sappiamo molto poco di ciò che ha fatto Remy Horace... finora, sappiamo che Cody Hackins ha parlato con Steve Arwen per prendere un autografo, mentre Hayden Carson, che aveva contattato la RA per organizzare l'omicidio, stava attendendo che ciò avvenisse, ed aveva vario materiale con cui uccidere Steve in caso di complicazioni... tuttavia, di Remy Horace sappiamo solo che ha avuto una colluttazione per ragioni ancora da definirsi con la signora Carson, e che probabilmente hanno portato all'accidentale incendio dello Studio 3, a causa del lancio della bottiglia. Ma... perchè era lì? Come sapeva che stava per svolgersi l'omicidio? E soprattutto... perchè attaccare la Carson? C'è poi la questione di tutte le prove che hanno puntato alla colpevolezza di Hayden Carson... e come ho già spiegato, è parecchio strano che la Revenge Association faccia una gaffe simile con un loro cliente... a meno che non fosse tutto parte di un piano molto diverso da quanto abbiamo pensato finora."
Io puntai istintivamente il dito contro di lui mentre continuavo a sentire la sua spiegazione, gridando poi "Obiezione! Procuratore, abbiamo appurato che Hayden Carson conosceva la Revenge Association, ma l'unica persona che ci ha detto che Remy Horace li ha contattati è suo figlio Dave: per quel che ne sappiamo, poteva essere stata tutta una messa in scena da parte della Carson per incastrare la signora Horace!"
In risposta Travis puntò la sua racchetta verso di me, obiettando con "Obiezione! Mi dispiace, ma guardando ai fatti, è palese che la vera colpevole sia la signora Horace: visto che ormai abbiamo appurato il ruolo di Hayden Carson all'interno del caso, se ammettiamo la sua ipotesi che non sia stata la Horace, rimangono solo tre possibilità: che Cody Hackins sia il colpevole, che Steve Arwen si sia suicidato, o che ci sia un quinto elemento non ancora considerato. L'imputato è stato ormai scagionato verso l'inizio del processo, e rimetterlo nell'equazione non solo sarebbe estremamente scomodo per la difesa, ma andrebbe contro tutto ciò che abbiamo dimostrato finora. Il suicidio di Steve Arwen è fuori discussione, considerate le circostanze della morte ed il fatto che il colpo mortale è stato dato alla schiena, ed il pugnale era attaccato ad un riflettore: anche considerando per assurdo che effettivamente volesse suicidarsi e volesse dare la colpa a qualcuno, la situazione mi pare estremamente improbabile, ed il metodo dell'omicidio fin troppo elaborato, quando ci sarebbero state dozzine di sistemi più semplici per farlo morire. Per quanto riguarda la presenza di un quinto elemento, sinceramente non credo ve ne siano: anche se probabilmente c'era qualcuno coinvolto con la Revenge Association ai Global Studios in quel momento, non penso si sarebbero esposti in questo modo dopo che, presumibilmente, il piano era andato in fumo, e come già avevo detto ieri, la Revenge Association allestisce principalmente la scena del crimine, non si occupa di effettuare l'omicidio in sè. Riassumendo, con tutto ciò che abbiamo dedotto finora, Remy Horace è il colpevole più ovvio per il caso alla mano, e se salteranno fuori nuovi elementi che puntino ad altre persone, sarò il primo a ricredermi ed a puntare verso di loro."
Io rimasi in silenzio, stringendo i pugni e senza sapere cosa dire, mentre il mio amico incrociava le braccia, affermando con serietà "Ora che abbiamo chiarito questo punto, l'accusa vorrebbe chiamare al banco dei testimoni Remy Horace, per poter far luce su quanto detto."
"D'accordo, procuratore Harley. Spero solo che si riesca a capire qualcosa del caso... finora non ho avuto altro che un grosso mal di testa. E non riesco ancora a credere che la signora Carson abbia tentato di uccidere la vittima e causato l'incendio..." disse quindi il Giudice, un pò giù di morale per ciò che era stato rivelato appena prima.
"E' un caso estremamente confusionario e me ne rendo conto, non è tanto complesso quanto estremamente difficile mettere tutti i pezzi insieme." replicò il mio amico, prima di aggiungere "Ad ogni modo, chiamo Remy Horace al banco dei testimoni.", rimanendo poi in attesa.
"Beh, dai Law... non siamo messi tanti male. Cody è salvo in ogni caso: dobbiamo solo vedere cosa succederà adesso, e poi il caso sarà finito." mi rassicurò quindi Jean, parecchio più rilassata rispetto a prima.
Io non dissi nulla in risposta, perso nei miei pensieri mentre attendevo che la testimone arrivasse: sapevo che Travis aveva ragione... ma non volevo assolutamente che ciò che aveva detto fosse vero. Non volevo far condannare Remy Horace...

Dopo qualche minuto di attesa la diretta interessata entrò in aula, esattamente come Jean me l'aveva descritta ieri, per poi mettersi al banco dei testimoni, tenendo però lo sguardo rivolto verso il basso, come se qualcosa la stesse preoccupando... o la stesse facendo vergognare.
... E' davvero lei l'assassina? Perchè l'avrebbe dovuto uccidere Steve Arwen?
"Testimone, dichiari nome e professione." disse con impassibilità il mio amico, mentre la Horace sospirava, strofinandosi leggermente gli occhiali da lettura al collo.
"Remy Horace, lavoro part-time come babysitter... Anche se mi sembra di essermi già presentata prima della deposizione di ieri." fece notare la quarantenne, suonando più rassegnata che seccata.
"Pura e semplice formalità, signora Horace. Spero che lei sia al corrente di ciò di cui abbiamo parlato finora..." affermò il pubblico ministero, rendendo piuttosto chiaro alla testimone i suoi pensieri.
"... Certo. So bene cosa state pensando di me..." affermò infatti in risposta la donna,
"Allora facciamola finita, signora Horace: lo dico per lei. Come si dichiara...?" fu la seguente domanda di Travis, puntando la racchetta verso di lei.
"... Un caso non è finito finchè non si ascoltano tutti i testimoni, giusto?" fece quindi notare la Horace, alzando la testa e con un lievissimo (e mesto) sorriso sul volto.
"Non cerchi di cambiare argomento e risponda alla mia domanda." disse allora il mio amico, spazientito.
"..." Remy non rispose, semplicemente abbassando nuovamente la testa.
"... Non vuole dirlo, quindi. Non so quali siano i loro motivi... ma non posso permettere che il caso venga rimandato oltre." disse quindi il mio amico, abbassando la racchetta e sospirando a sua volta.
"... Volete che deponga, quindi?" chiese allora la signora Horace, rialzando lo sguardo.
"Esattamente. Vorremo saperne di più per quanto concerne la colluttazione in cui è stata coinvolta, per quale motivo è avvenuta e cos'è successo attorno a voi nel frattempo. In modo quanto più completo possibile." fu la risposta di Travis, ponendo particolare enfasi sul 'completo'.
"... D'accordo, sarà fatto." fu la semplice risposta della testimone.
"Hm... si comporta esattamente come quando sono andata a trovarla alla Clinica Hotti. Ammetto di aver abbassato un pò troppo la guardia verso di lei... avrei dovuto aspettarmi che fosse un lupo travestito da pecora." fu il commento di Jean, mentre fissava Rrmy con sguardo di sufficienza dietro gli occhiali.
... Non saprei. A mio parere non sembra il tipo che ucciderebbe una persona... fino a qualche minuto fa, pensavo che il vero colpevole fosse Hayden Carson. E per come la voglia girare, non posso negare che la signora Horace è effettivamente l'unica colpevole possibile...
... Anche sapendolo, però, non riesco a volerla davvero far condannare. Non la conosco e tecnicamente non dovrebbe interessarmi... ma se lo merita sul serio? Sto davvero facendo la cosa giusta...?
Mentre continuavo ad interrogarmi in proposito, Remy iniziò la sua deposizione, osservando di fronte a sè con serietà.

Deposizione del Testimone

-- LA COLLUTTAZIONE --

- Sì, sono stata coinvolta in una colluttazione con Hayden Carson.
- Ma ho avuto un motivo più che valido per farlo... e penso che voi sappiate perchè.
- Durante la colluttazione, Hayden ha gettato la bottiglia verso i cavi... e sapete a cosa ha portato.
- L'incendio è stato un caos totale... e dopo un pò, sono svenuta a causa del calore.
- E' tutto quel che mi ricordo.

... E' una testimonianza molto sintetica... ed il suo secondo punto non lo comprendo. E' come se mi stesse invogliando a mostrare qualcosa... e non come la Carson, con tono di sfida. Sembra davvero rassegnata per qualcosa... ma cosa?
"Le avevo detto in modo quanto più completo possibile, signora Horace. E' davvero sicura di non voler dire tutto ora?" chiese quindi Travis, visibilmente seccato dalla breve deposizione.
"... Se lei ha davvero capito, penso che sappia anche perchè sto facendo così." fece notare Remy in risposta.
"... Non ne sono sicuro, ma credo di averlo compreso già piuttosto bene... e mi dispiace." disse quindi Travis, abbassando lo sguardo a sua volta ma senza cambiare espressione.
"Non si preoccupi, procuratore. Sta solo facendo il suo lavoro." lo rassicurò la signora Horace, sorridendo al mio amico come a rassicurarlo..
... Che cosa c'è dietro? Ho qualche prova... ma non sono capace di ricostruire un movente per cui lei potrebbe aver voluto uccidere Steve Arwen. Anche visto e considerato il contenuto di quella lettera che ho ricevuto...
"... Signor Harley, potrebbe spiegare anche a me che cosa sta succedendo? L'unica cosa che sta facendo è fare aumentare il mio mal di testa, con queste frasi criptiche..." fece notare il Giudice, un pò seccato dai recenti sviluppi.
... Meno male che il Giudice non ha la mia vita, altrimenti più che un mal di testa avrebbe un'emicrania perenne...
"Mi spiace per il disagio, vostro Onore, ma posso assicurarle che tutto diverrà chiaro in poco tempo. So di stare abusando della vostra pazienza e me ne scuso... ma posso assicurarle che tutto le sarà chiaro il prima possibile." disse con sincerità Travis, osservando l'anziano.
"... D'accordo, allora. Non penso possa ancora perdonarle il suo atteggiamento di ieri, ma devo dire che mi piace come si sta comportando finora in questo processo." fu quindi la replica del barbuto, ricordando per l'ennesima volta al mio amico del suo atteggiamento scorretto.
"Meglio che tenga i complimenti da parte finchè non avremo finito, qui: solo una volta che si sarà raggiunto un verdetto potremo vedere se me li merito o meno..." disse Travis, un pò meno intristito dal vedersi rinfacciare ciò che ha fatto ieri, ma ancora visibilmente ferito.
... So di stare sembrando ripetitivo, ma mi dispiace davvero per Travis, visto e considerato che a parte il suo comportamento ad inizio udienza è stato davvero un procuratore esemplare... spero davvero che si possa rifare, nel corso di questo processo o magari in uno dei prossimi.
"Law, penso che per questa contraddizione puoi anche non usare una prova... penso tu debba invece mostrare un Profilo. Dovrebbero essercene a volontà nel Registro Processuale... e credo tu sappia a quale io mi stia riferendo." suggerì allora la mia assistente, anche se notai chiaramente che non sembrava troppo eccitata all'idea: probabilmente me l'aveva suggerita giusto per assistermi, in caso non lo avessi pensato già...
"Sì... penso sia una buona idea. Ci proverò, allora..." dissi io, per poi osservare la signora Horace, che annuì in mia direzione, come se volesse dirmi di andare avanti.
... O almeno credo...
"Signor Trueman, proceda con il Contro-Interrogatorio." affermò allora il Giudice, passandomi le redini del processo.

Contro-Interrogatorio

-- LA COLLUTTAZIONE --

- Sì, sono stata coinvolta in una colluttazione con Hayden Carson.
- Ma ho avuto un motivo più che valido per farlo... e penso che voi sappiate perchè.
- Durante la colluttazione, Hayden ha gettato la bottiglia verso i cavi... e sapete a cosa ha portato.
- L'incendio è stato un caos totale... e dopo un pò, sono svenuta a causa del calore.
- E' tutto quel che mi ricordo.

... Beh... anche se lo volessi, non posso rimanere fermo su questo Contro-Interrogatorio all'infinito... devo rispondere, e farlo in un modo che faccia proseguire il caso, anche se non voglio farlo.
Con riluttanza, puntai quindi il mio dito verso la testimone, urlando "Obiezione!", per poi mostrare il Profilo di Hayden Carson, prima di iniziare a motivare il mio gesto.
"Hayden Carson ha in precedenza detto che il suo obiettivo era quello di uccidere Steve Arwen... ed ho già avuto modo alla Corte di mostrare la letterà che la signora Carson aveva scritto ad Arwin Loose. Assumendo che lei l'abbia letta in anticipo, signora Horace... potrebbe aver voluto cercare di fermarla dall'uccidere Steve." spiegai poi.
... Sì, lo so, non è esattamente un'Obiezione 'ortodossa', specie per com'è fatto il punto della disposizione... ma è un pò una tradizione urlarlo (come l'Ecco), e non mi va di smettera di farlo per qualche piccolo imbarazzo... e tanto per cambiare, non sono ancora completamente sicuro di quel che sto facendo...
La donna sorrise leggermente, dicendomi con aria contenta "Davvero notevole, complimenti, avvocato. E' andata esattamente così: ho cercato di fermare Hayden ed impedirle di uccidere il mio ex-marito... tuttavia, non immaginavo che avrebbe lanciato quella bottiglia verso di me... e che quella stessa bottiglia avrebbe finito per causare l'incendio. La colluttazione è continuata poco dopo... e dopo che Hayden disse qualcosa che non doveva, le diedi un forte pugno sul volto, che le fece perdere l'equilibrio e cadere con parte del volto tra le fiamme, causando il danno che avete avuto modo di vedere in precedenza... se avessi saputo cosa sarebbe successo, forse avrei fatto meglio ad uccidere Remy chiedendo aiuto alla Revenge Association..."
Le parole della signora Horace fecero scatenare l'ennesimo vocìo nell'aula, con il Giudice che si era premunito per tempo, iniziando a colpire il suo martelletto con foga per placare il pubblico.
"Ordine! Ordine in aula! Signora Horace, anche lei conosce la Rave Dance Association!?" domandò quindi il Giudice, sorpreso più del dovuto.
... ditemi che l'ha detto a posta e non pensa sul serio che la RA si chiami così...
"... Signora Horace, non vuole ammettere di essere la colpevole dell'omicidio, ma ci ha confermato di conoscere la Revenge Association. Perchè?" domandò allora Travis, più curioso che seccato dal comportamento di Remy.
"Siamo sinceri, servirebbe a qualcosa nasconderlo? Il caso è quasi finito, dopotutto... sarebbe solo e soltanto futile cercare di fare allungare la durata del processo, arrivati a questo punto." fece notare quindi la testimone, sistemandosi la banda sui capelli.
... Non credevo avrebbe ammesso qualcosa del genere... ma una parte di me continua a credere che sia innocente...
... Stupido, stupido Law. Perchè continuo a ostinarmi a dire che lei non è colpevole...? Ormai lei stessa sta donando prove che indicano la sua colpevolezza...
... So bene come sia perdere il proprio padre, e so che il supporto di mia madre e di Travis mi ha aiutato parecchio, in quel periodo... ma Dave?
Suo padre è stato ucciso due giorni fa, e non so ancora se lui lo sappia o meno... ed anche se lui ha un buon amico come Cody, non credo che mandare in galera sua madre e privarlo anche di lei possa avere un'influenza positiva su di lui...
... che cosa posso mostrare per cercare di difenderla...?
"... Quindi, ammette che è stata lei a compiere l'omicidio?" domandò ancora una volta Travis, sperando che stavolta ammettesse la sua colpa.
"Beh... se proprio dobbiamo metterla in questo modo..." provò a dire la madre di Dave, ma prima che potesse continuare a parlare, io la interruppi urlando "Obiezione!", gesto che fece voltare tutti i presenti su di me...
... Brr... ammetto di capire meglio Jean, adesso... avere così tante persone che ti osservano ti mette effettivamente in soggezione...
"... signor Trueman, perchè ha obiettato? Non mi pare stia succedendo nulla che possa mettere in pericolo il suo testimone..." mi disse quindi il Giudice, probabilmente ancora perso riguardo la stramba piega che stava prendendo il processo.
Mi presi un secondo per respirare e calmarmi interiormente, prima di puntare il mio dito e dicendo, nonostante un pò di incertezza "l... la difesa sostiene che Remy Horace non può essere colpevole!", mentre Travis stringeva la racchetta e mi osservava con aria seriosa.
Vicino a me, Jean mi stava guardando confusa, domandandomi "Law... che diamine stai facendo? E' ovvio che la colpevole è lei! Cos'è questa storia che non lo è, adesso?"
"... Non voglio finisca male per Dave, Jean." fu tutto ciò che le dissi, concentrandomi sul mio amico.
Egli iniziò a palleggiare senza togliermi lo sguardo di dosso, dicendo solo, con calma e razionalità "... avvocato, penso che si sia già dimostrato ampiamente che la signora Horace è l'unica persona rimasta che possa aver ucciso Steve Arwen. Le uniche altre persone che potremmo accusare, come ho già ampliamente dimostrato prima, sono Cody Hackins, e dubito lei voglia considerare il suo cliente colpevole, oppure che Steve Arwen si sia suicidato, ed il modo e la posizione in cui è morto rendono piuttosto chiaro che lui non può averlo fatto. L'unica altra possibilità è che vi sia stato qualcuno di esterno che abbia compiuto l'omicidio... ma come abbiamo già detto, non è nel modus operandi della Revenge Association. Loro si limitano a precostruire la scena del crimine e dare istruzioni per lasciare quante meno prove possibili. Se davvero vuole dimostrare che Remy Horace non può essere colpevole, mostri una prova al riguardo."
Non lo stava dicendo con tono pieno di sè o di sfida... lo aveva detto con estrema calma e professionalità. Che abbia qualcosa per negare le mie prove? Non mi sembrava avesse prove solide per dimostrare che la borsa non fosse effettivamente di Hayden Carson prima...
Io annuì, replicando con "Sarà fatto allora, procuratore. La prova in questione è...", per poi estrarre la foto della Collana di Remy e presentarla con il classico "Ecco!" (... e mi chiedo se qualcuno non si metta a ridere nel pubblico quando lo faccio), prima di spiegarne il senso.
"Questa Collana è di proprietà della signora Horace, che sta portando al collo anche in questo esatto momento. All'interno della collana vi è una foto di Steve Arwen e Remy Horace, e si tratta di un vecchio regalo fatto prima che lei e Steve Arwen si sposassero... se davvero Remy Horace avesse ucciso la vittima, dovrebbe avere un movente, eppure questa foto mostra che, nonostante i due fossero ormai divorziati, almeno Remy continuava ad avere un'opinione positiva di lui." spiegai io, cercando di rimanere calmo, anche se ero conscio che le mie parole non sarebbero bastate.
":.. Law, comprendo il senso della tua obiezione, ma sei davvero sicuro di quello che stai facendo?" mi chiese quindi la mia assistente, perplessa riguardo al mio ragionamento.
... Vorrei saperlo anch'io, Jean, credimi...
"Obiezione!"replicò quindi il mio amico, prendendo una pallina e lanciandola solo una volta molto in alto, per poi dirmi con aria seria "... Avvocato, so bene cosa sta pensando e dove volete arrivare, ma posso assicurarle che nemmeno a me piace dove stiamo andando. Purtroppo, il caso si è svolto così... e così lo abbiamo scoperto. Ormai non possiamo tornare più indietro con i nostri ragionamenti... l'unica cosa logica da fare e procedere fino alla fine, che il risultato ci piaccia o meno. Per rispondere alla sua affermazione, però... per quanto ne sappiamo, la relazione poteva effettivamente essere burrascosa, anche riguardo la possibilità dell'affidamento di Dave essendo lui ancora minorenne. E' possibile anche che abbia iniziato ad indossare la collana solo dopo il delitto, proprio per lo scopo di fuorviarci.", afferrando la pallina poco prima che toccasse terra, una volta finito di parlare.
Non appena egli completò la sua spiegazione, il procuratore si voltò verso la testimone, chiedendole con serietà "Cos'ha da dire al riguardo, signora Horace?"
"Effettivamente c'era una causa in corso tra noi due per l'affidamento di Dave... ma a parte quello, posso garantire che eravamo in buoni termini. Anzi... ammetto che un pò speravo che le cose tra noi potessero tornare come prima... anche se mi rendo benissimo conto che ciò non era più possibile. Tutta colpa di quello stupido metodo di Stanislavski..." rispose allora Remy, abbassando lo sguardo e sembrandomi piuttosto triste nel ricordare ciò.
"Uhm... aspetti, signora Horace, non si dovrebbe pronunciare Stanislavskij, con la J alla fine? Come 'Judge', Giudice?" domandò allora il Giudice, interrompendo il caso per risolvere la questione di vitale importanza della lettera non pronunciata.
"Effettivamente si scrive Stanislavskij, ma si legge 'Stanislavski'. E' un errore facile da commettere quando si parla di nomi russi..." spiegò semplicemente la Horace, senza voler sembrare saccente o pedante.
"Uhm... lo terrò a mente. Spero solo di non dover avere a che fare con dei russi e di fare figuracce per pronunciare i nomi..." affermò il barbuto, temendo per l'incolumità della sua lingua a rischio di annodamenti.
... Chissà perchè, il modo in cui l'ha detto mi fa pensare che in futuro avrà eccome modo di avere a che fare con dei russi, più volte.
"... Tornando al caso... sto iniziando a capirla meglio, signora Horace. Però... vuole davvero che finisca così?" fu la successiva domanda del mio amico, molto più calmo e comprensivo di quanto sembrasse prima.
"Non lo negherò, sono parecchio combattuta al riguardo... ed immagino che Dave ormai abbia già capito tutto quel che è successo: ho visto la lettera che l'avvocato ha usato come prova prima... e so che soltanto mio figlio avrebbe potuto dargliela. E se ha davvero capito... non vorrei dargli un cattivo esempio." ammise la donna con aria seria, senza sembrarmi troppo preoccupata per il risultato.
"... Che ne dice di fare un'ultima deposizione? E mi raccomando, stavolta sia davvero quanto più completa possibile." suggerì allora il pubblico ministero, posando la racchetta sul banco dell'accusa.
"Ci proverò. La ringrazio per la disponibilità, però." ringraziò quindi la quarantenne, sorridendo nuovamente mentre si aggiustava il gilet.
"Vorrei solo che questo caso raggiunga un verdetto equo... se non posso arrivare a darne uno di Colpevolezza per Cody Hackins, voglio almeno essere capace di fare qualcosa." affermò Travis, suonandomi molto malinconico, proprio com'era durante la seconda metà del processo di ieri...
"Non si preoccupi, sta davvero facendo un ottimo lavoro." lo rassicurò la testimone.
"Detto da lei, è un grosso complimento..." disse Travis in risposta, con un sorriso mesto.
... Ormai non sono nemmeno più sicuro io di cosa fare. E mi sono rimaste ben poche prove che posso applicare al prossimo Contro-Interrogatorio... eccetto una.
... Vediamo come andrà, e spero davvero di riuscire a trovare un modo per scagionare la signora Horace... non voglio assolutamente che questa finisca per essere una battaglia persa in partenza...
"... Law, seriamente, abbandona questa idea. Non penso che tu possa dimostrare che non sia colpevole... ed anche se vuoi puntare sul movente, non credo che lei voglia essere scagionata." provò inutilmente a dissuadermi Jean.
"... Me ne rendo conto, Jean, sul serio. Ma come ha detto Travis, non possiamo... non posso più tirarmi indietro. A questo punto, penso che giocheremo tutto su questo Contro-Interrogatorio." fu la mia replica, concentrandomi nuovamente su Remy Horace, mentre lei iniziava quella che sarebbe stata, sicuramente, l'ultima deposizione di quel processo.

Deposizione del Testimone

-- TUTTA LA VERITA' --

- Ero venuta ai Global Studios insieme a mio figlio Dave, a Cody, e suo padre. Sono stata io stessa ad invitarli.
- Una volta visto che i biglietti effettivamente venduti non sono stati poi così tanti, ci siamo un pò divisi.
- Avevo effettivamente contattato la Revenge Association dopo che mi si era avvicinata, ma...
- ... una volta arrivata lì, ho ricevuto una cosa particolare dall'anziana della sicurezza che mi ha voluto far disdire tutto.
- Ho parlato quindi con il mio contatto ai Global Studios, dicendogli che volevo cancellare l'omicidio.
- Lui, però, mi ha detto che non era più possibile fare nulla in proposito, e che Hayden aveva richiesto l'omicidio di Steve.
- Preoccupata e volendo fermare tutto, ho lasciato Dave con la prima persona che ho visto, correndo verso lo Studio 3.
- Arrivata lì, ho trovato Cody, Steve ed Hayden all'interno.
- Cody che stava per causare involontariamente la morte di Steve, ed Hayden stava controllando da lontano che tutto avvenisse secondo i piani.
- Io ho urlato per avvertirli della cosa, ed a quel punto Hayden si è fatta vedere.
- Poco dopo è avvenuta la colluttazione... ed il resto lo sapete.

... Ha calibrato la sua deposizione alla perfezione.
Ormai ne sono certo... lei VUOLE essere condannata, ed è davvero colpevole.
... Non posso salvarla, nemmeno se lo volessi: anche se per qualche assurdo motivo riuscissi a dimostrare che non è effettivamente colpevole, non penso che non venga arrestata per qualche crimine poco grave.
... So esattamente con cosa replicare, ma non farebbe altro che rafforzare la sua deposizione, non contraddirla.
... Forse è davvero meglio così, forse è davvero più logico che Remy venga incolpata dell'omicidio e che il caso finisca qui...
... Ma ciò non significa certo che sia il risultato più giusto. Per niente...
Mi voltai verso Jean, sperando che avesse un qualcosa da suggerirmi per risolvere questa situazione, ma non appena la guardai e lei mi fece le spallucce, compresi che nemmeno lei aveva idea di cosa fare.
Era praticamente impossibile scagionarla ora, anche con tutte le prove del mondo.
"... Una deposizione molto strana, devo dirlo. Non capisco se stesse cercando di difendersi o di autoaccusarsi..." affermò il Giudice, ancora non comprendendo dove quel caso stesse andando.
"... Penso sia un pò di tutte e due, vostro Onore." fu l'unica cosa che disse Travis in risposta, prima di voltarsi verso di me e dire "Sarà la difesa a dimostrarlo, però."
"Verissimo. Alla fine, sono sempre gli avvocati difensori a sconvolgere completamente il caso!" fece notare il barbuto, ribadendo quello che ormai era l'ovvio in sala udienze.
... Sì, magari gente come Phoenix Wright, ma non penso di avere quell'abilità, ad essere sincero...
"Vada con il Contro-Interrogatorio, signor Trueman! E mi raccomando, faccia faville!" disse quindi il Giudice con aria gioviale.
Più che faville, penso farò fuochi scoppiati... ma a questo punto, non penso che debba preoccuparmi di come io VOGLIA finire il caso...
... A noi due allora, signora Horace.

Contro-Interrogatorio

-- TUTTA LA VERITA' --

- Ero venuta ai Global Studios insieme a mio figlio Dave, a Cody, e suo padre. Sono stata io stessa ad invitarli.
- Una volta visto che i biglietti effettivamente venduti non sono stati poi così tanti, ci siamo un pò divisi.
- Avevo effettivamente contattato la Revenge Association dopo che mi si era avvicinata, ma...
- ... una volta arrivata lì, ho ricevuto una cosa particolare dall'anziana della sicurezza che mi ha voluto far disdire tutto.
- Ho parlato quindi con il mio contatto ai Global Studios, dicendogli che volevo cancellare l'omicidio.
- Lui, però, mi ha detto che non era più possibile fare nulla in proposito, e che Hayden aveva richiesto l'omicidio di Steve.
- Preoccupata e volendo fermare tutto, ho lasciato Dave con la prima persona che ho visto, correndo verso lo Studio 3.
- Arrivata lì, ho trovato Cody, Steve ed Hayden all'interno.
- Cody che stava per causare involontariamente la morte di Steve, ed Hayden stava controllando da lontano che tutto avvenisse secondo i piani.
- Io ho urlato per avvertirli della cosa, ed a quel punto Hayden si è fatta vedere.
- Poco dopo è avvenuta la colluttazione... ed il resto lo sapete.

... So come finirà, ma almeno, penso si possa tentare di mostrare la mia ultima prova.
Dopo aver urlato "Obiezione!" come al solito, estraetti dal Registro Processuale la Lettera per Remy, prima di spiegare come quella missiva si riconnettesse all'omicidio.
"... La cosa particolare a cui si riferisce è questa, vero?" domandai, pur conoscendo già la risposta.
Remy annuì, rispondendomi dicendo "Esatto, è proprio quella."
"Cosa c'è scritto in quella lettera, signor Trueman?" mi chiese allora l'anziano, probabilmente sperando tra sè e sè che non fosse qualcos'altro di terribilmente criptico.
"Ve la leggo..." dissi io, aprendo la busta ed iniziando a leggerne il contenuto, come avevo fatto in precedenza.

'Remy...
Mi scuso molto per il modo in cui ti recapito questa lettera, ma non ho il coraggio di guardarti in faccia, dopo quello che ho fatto.
Mi spiace per aver scelto Hayden, durante quel litigio. Ho sbagliato, non c'è bisogno di colorare questo discorso o di dire che abbiamo entrambi colpa.
Io ti ho sempre amata, Remy, ci sei sempre stata per me e non riesco a credere di aver deciso di lasciarti per qualcuno per cui non ero nemmeno sicuro di provare sentimenti genuini.
So di aver causato solo problemi sin da quando mi sono messo con Hayden, tra il divorzio, l'affidamento, e soprattutto Dave, che non è altro che la vittima dei miei atteggiamenti da padre irresponsabile.
Mi rendo conto che sia un pò tardi... ma mi piacerebbe davvero se potessimo ricominciare da capo, senza astio o altro, come la famiglia felice che eravamo.
Ho lasciato proprio oggi Hayden, e so bene di essermi accorto troppo tardi della sua vera natura: avrei dovuto portarti ascolto e sapere che era interessata più ai miei soldi che ad altro.
Non vedo l'ora di iniziare la registrazione: so che sei venuta insieme e Dave, e spero davvero di fare un buon lavoro come Samurai d'Acciaio. Ti ho sempre detto che è stato il mio sogno di interpretare un eroe senza macchia e senza paura come lui, vero? Beh... non era solo un mio capriccio da attore, ma anche perchè volevo un ruolo che nostro figlio potesse vedere, potendo dire con orgoglio che l'interprete era suo padre.
Forse è un'idea un pò stupida... ma voglio fare una buona impressione su di lui.
Mi spiace se la lettera è uscita piuttosto lunga, e ti ringrazio già se ti disturberai anche solo a leggere tutto questo. Spero di poter ricevere la tua risposta al più presto, ed in ogni caso, non cel'avrò con te.
Ti voglio bene,
Steve.'

"... E' una lettera da parte della vittima, o sbaglio?" chiese allora il Giudice, perplesso.
"Esatto, vostro Onore. Dopo una lettera del genere... non credo che la signora Horace potesse ancora portare rancore verso di lui. Non posso dire di conoscerla, ma sento che... non è il tipo di persona che non perdoni." provai a dire, sapendo benissimo che ciò che stavo dicendo non costituiva per nulla una buona motivazione per smontare la deposizione.
"... E' proprio così. Covavo un enorme rancore verso Steve, pensavo che mi odiasse e che preferisse davvero Hayden a me... ma più di tutto, avevo paura che volesse sfruttare il litigio di cui ha scritto per togliermi l'affidamento di mio figlio e dipingermi come una pazza... ed è per questo che ho contattato la Revenge Association affinchè mi aiutassero ad ucciderlo." disse quindi Remy, con un tono serio e duro, senza piangere o cercare di commuovere il pubblico.
Al sentire le sue parole, gli spettatori tornarono a vociferare, il Giudice sgranò gli occhi, ed io, Jean e Travis rimanemmo completamente impassibili, ormai aspettandoci che dicesse qualcosa del genere.
"Ordine! ORDINE!" urlò quindi l'anziano, probabilmente spazientito dal fatto che gli spettatori fossero così attivi quel giorno, prima di voltarsi verso la signora Horace, dicendo "Signora Horace! State confessando di essere l'assassina!?"
"... Potremmo dire di sì. Come ho già detto, arrivati a questo punto, non è più necessario mentire." fu la secca replica della testimone.
Pur essendo conscio che la mia mossa non sarebbe probabilmente servita a molto, puntai il mio dito come al solito, urlando "Obiezione! I... il motivo per cui la signora Horace ha detto quella frase è perchè..."
Prima che potessi finire, però, venni interrotto da Travis, il quale disse in risposta "Obiezione! ... Law, non insistere. Non c'è nulla che possiamo fare arrivati a questo punto..."
"..." mi zittìi, capendo che non avrei fatto altro che sembrare patetico a continuare.
"Il procuratore ha ragione, avvocato, ma in ogni caso la ringrazio per aver tentato di discolparmi: è stato parecchio gentile nei confronti di una sconosciuta come me..." fu la grata replica di Remy, strofinandosi nuovamente gli occhiali mentre sorrideva mestamente, proprio come aveva fatto una volta arrivata.
"... Signora Horace..." disse semplicemente Travis, mentre io rimanevo in silenzio, limitandomi ad ascoltare.
Ella continuò quindi a parlare, confessando "Sì... sono stata io ad uccidere Steve. Però... la questione è stata un pò più complicata di quanto possa sembrare."
"Si spieghi allora, signora Horace, si prenda tutto il tempo che le serva: se questo caso deve essere chiuso, preferisco che tutto sia chiaro e non rimangano punti nebulosi." disse quindi Travis, dando alla colpevole il tempo di spiegarsi.
"D'accordo... spiegherò tutto nei dettagli, allora." affermò, prima di passare all'effettiva spiegazione.
"Ho conosciuto Steve molti anni fa, quando sia io che lui facemmo un'audizione per una vecchia serie, 'Lo Shinobi della Luna Azzurra', diretta da Sal Manella. Ironicamente, dovemmo interpretare una coppia di innamorati... e tutti sul set non facevano altro che dire che noi sembravamo i membri del cast con la performance migliore, nonostante il fatto che fossimo praticamente dei personaggi secondari apparsi sì e no tre volte in tutta la serie." affermò poi, sorridendo tra sè e sè al ricordare l'episodio.
"Durante le riprese, ho apprezzato parecchio di lavorare con Steve, e dopo la fine della serie, siamo comunque rimasti in contatto, fidanzandoci (e poi sposandoci) nel giro di pochi mesi ed avendo Dave l'anno successivo." continuò, probabilmente imbarazzata dal rivelare la cosa.
"... Non le pare di essere andata troppo di fretta, signora Horace?" fece quindi notare il procuratore, ricevendo in risposta un cenno affermativo.
"E' vero... ma ero giovane, ed ero stupida. Pensavo di poter tranquillamente badare a nostro figlio mentre io e mio marito continuavamo la nostra carriera nel mondo della recitazione... ma ci accorgemmo subito che non era possibile, e decisi di abbandonare le scene per dedicarmi a nostro figlio, iniziando anche la mia attività di babysitter part-time. Ma mentre io avevo deciso di fermarmi, Steve aveva continuato con la sua carriera, ricoprendo ruoli sempre più importanti... ammetto che ero un pò gelosa del suo successo e di tutte le sue fan, ma alla fine era una cosa che potevo sopportare, e sapevo benissimo che Steve voleva bene a me ed a Dave... questo, fino a quando non ottenne il ruolo di protagonista in 'La Settimana del Cuore'." riprese a dire Remy, ora con un tono più neutrale, man mano che si avvicinava con la narrazione al punto di rottura tra lei e Steve.
"La serie in cui la signora Carson ha fatto innamorare di sè suo marito sfruttando il suo uso del metodo Stanislav... coso, vero?" chiese quindi il Giudice in risposta, fermandosi a metà per non fare figuracce di pronuncia.
"... Esatto." fece la colpevole, abbassando lo sguardo ed oscurandosi in volto prima di continuare con tono serio e duro "Ammetto che all'inizio avevo il sentore ci fosse qualcosa tra di loro, ma pensavo fossi semplicemente paranoica... fino a quando non sono tornata qualche ora prima a casa, trovando Hayden e mio marito... che si baciavano appassionatamente sul letto. E sono sicura che se fossi arrivata un pò più tardi, li avrei trovati a fare anche altro..."
... Mio dio. Probabilmente il signor Arwen ha effettivamente sbagliato senza volerlo, ma a mio parere si sarebbe potuto accorgere prima che forse il suo amore non era effettivamente... 'legittimo'.
"Ovviamente, una volta che ebbi conferma che mio marito mi stesse effettivamente tradendo, iniziai le pratiche del divorzio, e nonostante una parte di me continuasse a volergli bene, non riuscivo a passare sopra al tradimento, dopo tutto quello che ho fatto per lui..." ammise allora la donna, con una punta di delusione nella voce.
"E' più che naturale sentirsi così, signora Horace." la rassicurò quindi Travis, iniziando a passare il suo dito sul telaio della racchetta mentre continuava ad ascoltare.
"Forse è normale questo... come magari è normale anche la situazione orribile in cui abbiamo coinvolto Dave tra il divorzio e la battaglia per l'affidamento, ma quel che ho fatto successivamente... non so se si possa davvero considerare normale, per quante giustificazioni possiate darmi." disse in risposta, rifiutando qualunque sconto le potesse venir fatto.
"... Che cos'è successo, esattamente?" domandai io, nonostante fosse estremamente palese.
"Beh... venni a sapere tramite il distributore di volantini dei Global Studios che Steve, che ormai vedevo solo per discutere della divisione dei beni e dell'affidamento, o quando veniva a prendere Dave per passare del tempo con lui, ne fui un pò disgustata al sentirlo nominare, ma al contempo felice che avesse realizzato il sogno di cui mi aveva già parlato varie volte, di voler interpretare un eroe senza macchia e senza paura almeno una volta. Per questo motivo decisi di andargli a fare visita per fargli le mie congratulazioni. Una volta arrivata, però..." riprese a dire lei, fermandosi però a metà frase.
"Però...?" domandò il mio amico, cercando di spingerla a continuare.
"... In soggiorno c'era una lettera non ancora imbustata ed appena scritta, da parte di Hayden per Arwin. So che non avrei dovuto, ma volli leggere il contenuto in preda alla curiosità... e così facendo, compresi esattamente il motivo per cui Hayden era voluta entrare nella nostra vita: l'unica cosa che voleva era ottenere i soldi di mio marito dopo averlo ucciso... ovviamente, nonostante ciò che pensavo del mio ex-marito, non volevo assolutamente che lui venisse ucciso, e tentai di informarlo." disse ella successivamente.
"... Qui immagino che sia avvenuto il litigio di cui parlava la vittima nella lettera, giusto?" fu la domanda successiva del pubblico ministero.
"... Sì." ammise, oscurandosi nuovamente per poi spiegare "Hayden mi vide e, capendo che avevo letto la lettera, tentò di strangolarmi per farmi tenere la bocca cucita."
... Cosa!? La signora Carson... era disposta ad arrivare a QUESTO pur di assicurarsi che il suo piano andasse come previsto...?
"Ovviamente, in una situazione del genere tentai di fare di tutto per difendermi, anche graffiando l'amante del mio ex e gettandola a terra, ma proprio in quel momento Steve ci raggiunse." spiegò poi, riassumendo lo scontro sinteticamente, probabilmente anche per non concentrarsi troppo nel ricordarlo.
"... Immagino che la Signora Carson abbia sfruttato le posizioni ora ribaltate tra assalitore e vittima per fargli credere che lei la volesse uccidere, vero?" suppose quindi il mio amico, ed in risposta la colpevole annuì ancora una volta.
"Esatto, è andata proprio così." confermò Remy, prima di riprendere nuovamente il suo racconto, abbassando la testa  "... Speravo con tutto il cuore che mio marito credesse a me, che ragionasse e comprendesse chi voleva il suo bene e chi in realtà voleva solo sfruttarlo per il suo tornaconto... ed invece di appoggiare me, ha deciso di appoggiare Hayden, scacciandomi di casa e dicendomi non solo di non farmi più rivedere, ma anche di stare attenta, perchè avrebbe detto della cosa in tribunale..."
Ella rialzò quindi il capo, mostrando un'espressione triste e piena di preoccupazione, per poi spiegare "Dopo quel che ha detto, sono stata parecchio spaventata... non per me stessa, ma per Dave."
"Aveva paura che l'assalto avrebbe rischiato di farle perdere la custodia di Dave, giusto?" ipotizzò Travis, ed anche stavolta la sua supposizione si rivelò corretta, come dimostrato dall'ennesimo cenno positivo della donna.
"Esatto... e con Hayden capacissima di fingere e di inventarsi qualche storia assurda, non pensavo di riuscire in alcun modo a confermare che era stata lei a colpirmi per prima. Fu proprio in quel periodo, in cui non sapevo più che fare e temendo di perdere tutto quello che mi era rimasto... che incontrai lui." spiegò allora la colpevole, prima di fare l'ennesima pausa.
"Lui chi?" chiese quindi il Giudice, interessato al sapere l'identità di questa persona.
"Non mi ha detto il suo nome... ma mi ha detto di essere il capo della Revenge Association. E' lui che mi ha dato il biglietto, spiegandomi che con loro avrei potuto costruire un piano perfetto per uccidere mio marito ed Hayden, in modo da eliminare il problema alla radice e garantendomi immunità dalla punizione in tribunale." illustrò quindi Remy.
"... E lei ha accettato di farlo." affermò allora con severità Travis, anticipando la madre di Dave.
"... Ero disperata, non sapevo cosa fare ed a chi rivolgermi... e per questo sì, ho accettato la proposta." ammise, annuendo e, nonostante la visibile tristezza, relativamente calma, prima di riprendere la sua spiegazione affermando "Il piano in sè non era estremamente complesso: un semplice filo di nylon sarebbe stato attaccato da un'estremità dello Studio 3 fino al riflettore con attaccato il pugnale, il 'colpevole' l'avrebbe spezzato nel momento esatto in cui Steve si trovava sotto al riflettore, e l'avrebbe così ucciso, senza che nemmeno dovessi entrare sulla scena del crimine: subito dopo, avrebbero fatto perdere i sensi al capro espiatorio ed avrebbero rimosso il filo di nylon, rendendo il crimine molto più semplice di quanto sembrasse e garantendo che io non sarei nemmeno dovuta venire in tribunale."
"... Colui che doveva prendersi tutta la colpa era Cody, vero?" continuò a chiedere il pubblico ministero.
"Sì... l'amico di mio figlio, Cody Hackins: era una persona che non conoscevo per nulla, se non per il fatto che era un fan del Samurai d'Acciaio, ed immaginavo che in questo modo non mi sarei sentita per niente in colpa ad usarlo... e mi sbagliavo, mi sbagliavo completamente." ammise la signora Horace, sospirando e mostrando nuovamente il suo mesto sorriso.
"Una volta che acquistai i biglietti e li offrì a Cody e suo padre, venendo poi ai Global Studios con loro, non feci altro che tenere lo sguardo sul futuro 'colpevole', non facendo altro che sentirmi peggio al pensiero che volevo usare un ragazzino per uccidere Steve... ero assalita del dubbio ed incapace di decidere se il piano che volevo attuare fosse effettivamente una buona idea o meno... e proprio in quel momento, mi era arrivata la lettera di Steve che avete sentito poco prima." spiegò allora la bionda, ormai molto vicina all'omicidio in sè come narrazione.
"Quindi, subito dopo, avete richiesto al vostro contatto della RA ai Global Studios che volevate disdire, solo per scoprire che Hayden aveva richiesto lo stesso omicidio ed avevano parzialmente riadattato il piano per lei?" fu la successiva questione del mio amico, riassumendo le informazioni che già si sapevano. Remy annuì ancora una volta.
"Esatto... come ho già detto in precedenza, ho lasciato Dave con una donna di passaggio, per poi dirigermi verso lo Studio 3, trovandovi all'interno Cody che discuteva con Steve, chiedendogli un autografo... ed a poca distanza da lì, nascosta dietro alcuni attrezzi di scena, c'era Hayden che osservava i due sorridendo, aspettando che l'amico di mio figlio finisse per commettere l'omicidio che lei voleva." spiegò, dandoci una descrizione che coincideva perfettamente con tutte le deposizioni ottenute finora.
"In questo momento poi è intervenuta, giusto?" chiese nuovamente Travis, mettendo i fatti in ordine.
Anche stavolta Remy annuì, per poi spiegare "Proprio così. Urlai a Steve e Cody di stare fermi, facendomi vedere dai presenti ed avvisandoli che Hayden pianificava di usare Cody per uccidere Steve. Proprio in quel momento, però, lei uscì dal suo nascondiglio dicendo che ero stata io ad aver programmato l'omicidio, e che Steve non avrebbe dovuto credermi. Non aveva torto, ma così facendo sapevo che il mio ex-marito avrebbe dato ragione a lei... e, non riuscendo a contenere la rabbia, le diedi un pugno in pieno volto, dando inizio alla colluttazione di cui avete già parlato più volte. Mentre ci accanivamo l'una contro l'altra, Hayden perse Borsa e Carta d'Identità, ma non prima che ella ebbe modo di prendere la sua bottiglia d'acqua per lanciarla verso di me, mancandomi di poco e quasi prendendo Steve, se Cody non lo avesse spinto giù in tempo. In questo modo però la bottiglia ebbe modo di colpire i cavi, causando la scintilla che ha dato inizio all'incendio. E durante l'incendio...

[Remy]

"Tu, brutta...!" dissi io alla Hayden furente, mentre lei cercava di buttarmi tra le fiamme: io però la anticipai, spingendola lontano... a facendola accidentalmente finire con la parte sinistra del volto nelle fiamme.
"AAAAAAAAAAAHHHHHHHHH!!!!" urlò quindi lei, mentre la sua carne iniziava a bruciare, prima che lei si alzasse e corresse verso di me, sotto lo sguardo inorridito mio, di Steve, e di Cody.
"Fermatevi, entrambe!" provò a dire Steve, mettendosi in mezzo a noi, cercando di dividerci ed interrompere quell'insensato scontro.
"TI UCCIDERO'! TI UCCIDERO'!" sbraitò allora Hayden, fuori di senno dal dolore e dal vedere il suo piano sfumare, tentando nuovamente di gettarsi verso di me.
Io cercai di evitare di venire colpita, però nel fare ciò spinsi accidentalmente Steve, il quale si stava mettendo di fronte a me...
... il filo di nylon era ancora teso, Steve lo ruppe, e prima che chiunque se ne potesse accorgere...

*ZACK!* *BLUB*
"Steve!" urlai, sentendo quel rumore e capendo benissimo cosa fosse.
Non volevo voltarmi. Non volevo vedere. Non volevo accettarlo.
Ma lo feci... e così facendo, vedi il corpo ormai senza vita di Steve, trafitto dal pugnale attaccato al riflettore, esattamente come da programma.

"No... Steve... STEVE!!!" urlai, non appena realizzai la dura verità.

[Lawrence]

... Avevo accidentalmente ucciso mio marito, quando lui voleva solo e soltanto proteggermi. Non ebbi modo di accorgermene che la Carson riprese ad aggredirmi, probabilmente volendo uccidere anche me per quello che le avevo fatto alla faccia, con Cody che cercava inutilmente di fermarci... non ricordo esattamente cos'è successo da qui in poi, ma il caldo delle fiamme e la carenza dell'ossigeno devono averci fatto svenire."
"Sì... vi ho trovato parecchio vicini, ed ho fatto del mio meglio per tirarvi fuori di lì." affermai quindi io, ricordandomi di come li avevo trovati in precedenza.
"La ringrazio davvero per questo, avvocato." mi ringraziò quindi con un sorriso sincero Remy, prima di perderlo e riprendere a raccontare, con serietà e tristezza "... Mi sono poi svegliata alla Clinica Hotti, venendo visitata quasi subito dal mio contatto della Revenge Association, che mi spiegò in dettaglio cos'era successo, di come avessi ucciso per errore Steve, e di come avessero organizzato tutto affinchè Cody venisse colpevolizzato, nonostante il fatto che l'omicidio non era andato assolutamente come pianificato... e per questo motivo, mi ha chiesto se volevo fare uso perlomeno dell'immunità garantita dalla Revenge Association, per poter mandare Cody o Hayden in prigione al posto mio... per poter almeno tenere Dave con me, senza dover andare in prigione."
"Immagino lei abbia deciso di incolpare Hayden, vista la grande quantità di prove rivolte contro di lei durante il processo di oggi..." ripetè ancora l'ovvio Travis, ricevendo l'ennesimo cenno positivo da parte della madre di Dave.
"Proprio così... e le faccio ancora una volta i miei complimenti per averlo capito, procuratore: non credevo qualcuno ci sarebbe arrivato senza che li aiutassi..." si complimentò quindi lei, senza ironia o sarcasmo.
"... Perchè ha fatto tutto questo però, signora Horace? Perchè, nonostante potesse permettere che Hayden Carson fosse l'unica colpevole, ha deciso di rivelare di essere la vera colpevole?" domandò allora Travis, pur avendo ormai capito quasi tutto di lei.
"... So che dovrò rimanere in prigione per non so quanto tempo, ma sono stata una pessima madre... e, come vi avevo già detto prima, non voglio dare un cattivo esempio a mio figlio. Voglio prendermi le mie personalità ed affrontarle come un'adulta... so che è stupido e probabilmente Dave ne soffrirà, ma preferisco che lui abbia una madre onesta piuttosto che una bugiarda assassina..." ammise, cercando di stare calma, ma avendo chiaramente gli occhi lucidi...
"E' stato solo un incidente, lo sa." le fece notare Travis, probabilmente anche per cercare di consolarla un pò.
Lei però affermò in risposta, senza eccessive speranze, "Sarà un altro processo a stabilirlo, procuratore, ma ancora una volta, ringrazio sia lei...", per poi voltarsi verso di me, sorridendomi e continuando "... sia l'avvocato. Grazie mille per la comprensione... e per avermi dato modo di spiegare tutto."
Detto ciò, gli uscieri accompagnarono la signora Horace fuori dalla sala udienze, mentre ella cercava di mostrarsi forte, senza pianti o singhiozzi, fino a quando non fu uscita.
Una volta che se ne andò, il pubblico iniziò nuovamente a borbottare tra sè e sè, anche se essi vennero fermati dal solito colpo di martelletto del Giudice (che probabilmente dopo tutti questi colpi ne necessiterà di uno nuovo...).
Io non dissi nulla. Non esultai. Non fui felice. Avevo vinto il caso... ma questa vittoria mi era sembrata estremamente vuota, viste le conseguenze.
"Signor Hackins, si avvicini al banco dei testimoni." affermò il Giudice, mentre Cody si avviava come gli era stato detto, con aria pensosa e senza dire una parola.
Io non stavo badando a ciò che l'anziano stava dicendo, troppo preoccupato a riflettere su cosa sarebbe successo tra Dave e Remy, ora che il caso era finito e lei era risultata essere la colpevole...
"Ormai era chiaro che lei non era implicato nel crimine commesso, ma ora che il vero colpevole è venuto alla luce, posso formulare il mio verdetto. Al riguardo dell'omicidio di Steve Arwen, io la dichiaro..." iniziò a dire il barbuto.
"Non Colpevole." sentenziò quindi subito dopo, liberando da tutte le accuse il mio cliente.
Come alla fine del mio primo caso, ci furono vari fischi ed applausi da parte del pubblico accompagnati dai coriandoli, che mi sembrarono anche più fuori posto che al mio precedente processo, visto come si era concluso.
"Detto ciò, l'udienza è tolta." furono le ultime parole dell'anziano, prima di sbattere nuovamente il martelletto e mettere la parola fine al processo.

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Mi dispiace per il capitolo mastodontico, ma volevo cercare di completare tutto il caso in questo capitolo, ed alla fine è uscito lungo così.
Ad ogni modo, con questo capitolo si conclude il caso 2: il prossimo capitolo conterrà l'epilogo, e spero davvero che questo lunghissimo caso (sia in che out-of-universe, visto che ci ho messo tre anni a scriverlo...) abbia avuto una conclusione soddisfacente e ben scritta.
Ringrazio davvero tantissimo The Shadow, Rennacì e Aiacos per le gentilissime recensioni, e spero di cuore che questo capitolo vi piacerà come i precedenti. Grazie mille, ed al prossimo capitolo!
  
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