La triste
storia di Alice e Mary
Alice e Mary sono due belle bambine
Senza piedini, senza manine
Vagano inquiete per il castello abbandonato
Aspettando l’arrivo del malcapitato
Rumore di passi... eccolo! È arrivato!
Cominciano a ridere con voce infantile
Non vedono l’ora di potersi divertire
Escono allo scoperto, sbucano dalle mura
L’uomo le guarda. Trema. Ha paura!
Mary è la bimba senza piedini
E sorride maligna scoprendo i canini
Si avventa sul collo con un colpo violento
L’uomo barcolla, cade sul pavimento
Il collo lacerato, il sangue che fluisce
E la forza, pian piano, dall’uomo svanisce
I suoi occhi sono scuri, due pozze di orrore
Guarda la sua Alice con cupo timore
È addolorato, pentito, profondamente dispiaciuto
Per quel folle gesto da lui stesso compiuto
Alice si avvicina, vorrebbe strangolarlo
Ma non ha le manine, quindi non può farlo
La morte piano arriva, l'uomo non ha più fiato
E ricorda quel giorno nel castello abbandonato
Dove aveva trascinato le sue dolci bambine
Così piccole, ignare, amorevoli e carine
Aveva stretto l’accetta forte tra le mani e
ZAC! ZAC!
ZAC! ZAC!
Via i piedini a una, all’altra via le mani
Alice e Mary morirono dissanguate
Sole, al freddo, dal padre abbandonate
E con gli occhi al cielo e le anime adirate
Giurarono con rabbia che sarebbero tornate.
Alice e Mary sono due belle bambine
Senza piedini, senza manine
Vagano inquiete per il castello abbandonato
Aspettando l’arrivo del malcapitato
Rumore di passi... eccolo! È arrivato!
Cominciano a ridere con voce infantile
Non vedono l’ora di potersi divertire
Escono allo scoperto, sbucano dalle mura
L’uomo le guarda. Trema. Ha paura!
Mary è la bimba senza piedini
E sorride maligna scoprendo i canini
Si avventa sul collo con un colpo violento
L’uomo barcolla, cade sul pavimento
Il collo lacerato, il sangue che fluisce
E la forza, pian piano, dall’uomo svanisce
I suoi occhi sono scuri, due pozze di orrore
Guarda la sua Alice con cupo timore
È addolorato, pentito, profondamente dispiaciuto
Per quel folle gesto da lui stesso compiuto
Alice si avvicina, vorrebbe strangolarlo
Ma non ha le manine, quindi non può farlo
La morte piano arriva, l'uomo non ha più fiato
E ricorda quel giorno nel castello abbandonato
Dove aveva trascinato le sue dolci bambine
Così piccole, ignare, amorevoli e carine
Aveva stretto l’accetta forte tra le mani e
ZAC! ZAC!
ZAC! ZAC!
Via i piedini a una, all’altra via le mani
Alice e Mary morirono dissanguate
Sole, al freddo, dal padre abbandonate
E con gli occhi al cielo e le anime adirate
Giurarono con rabbia che sarebbero tornate.
Fine
Non ha senso.
L’ho scritta di getto, mentre aspettavo l’arrivo del treno! XD
Spero non vi abbia fatto troppo schifo!
Rage&Love