Capitolo 9
Il
professore la accompagnò fino all’aula dove
avrebbe tenuto la prima lezione. –Aspetta
un attimo qui fuori per favore, così ti annuncio alla classe
okay?- lei annuì
fermandosi pochi passi fuori dalla porta. Lui entrò e disse
qualcosa per poi
chiamarla all’interno della stanza. La ragazza
tirò un sospiro per poi
raggiungerlo. Tutti i ragazzi cominciarono a sussurrare apprezzamenti
su di lei
mentre le ragazze si chiedevano chi mai potesse essere. A quanto pare
Stein non
aveva spiegato agli alunni chi fosse e come mai fosse lì.
Avrebbe dovuto
presentarsi da sola, sbuffò mentalmente per questo e prese
la parola –Piacere,
io sono Diane Evans, sono arrivata ieri… sono una falce
della morte e per ora
assisterò alle vostre lezioni…- il professore
allora disse affiancandola –Qualche
domanda?- due o tre mani si alzarono e uno alla volta fecero la loro
domanda,
uno di essi disse –Dove eri prima di venire qui?- lei
guardò l’unico adulto nella
stanza e rispose –Ero in un collegio per armi dove sono
cresciuta…- lui allora –E
come mai adesso sei qui?- la ragazza cominciava ad innervosirsi, non le
piaceva
quando le facevano domande personali senza neanche conoscerla
–Sono venuta alla
Shibusen per rivedere il mio gemello, forse lo conoscete, è
Soul Evans…- si
alzò un brusio dalla classe e il professore fu costretto a
richiedere l’ordine
sbattendo la mano sulla cattedra –Silenzio!-
un’altra mano alzata, un’altra
domanda –Come mai sei venuta da sola? Dove è il
tuo maestro d’armi?- lei fece
spallucce –Io combatto da sola, non ho bisogno di alcun
Meister..- le domande
finirono lì e poterono finalmente iniziare la lezione. A
metà dell’ora fece il
suo ingresso Spirit che subito la raggiunse –Bellezza della
natura spero che la
lezione sia di tuo gradimento…- lei sorrise educatamente e
rispose –Certamente Spirit,
è interessante assistere alle vostre ore di lezione, fate
cose che noi non
abbiamo mai fatto in dodici anni, è molto
educativo…- lui le prese la mano –Sono
lieto di saperlo, ma dimmi, ti andrebbe di pranzare con me oggi?- fece
gli occhi
dolci e lei si trovò intrappolata tra lui e lo schienale
della sedia con tutti
gli occhi addosso in attesa di una sua risposta. Anche il professore
ora si era
girato verso di lei con uno sguardo perplesso. La mano ancora chiuse
tra quelle
di lui, quindi disse –Vorrei davvero, ma devo proprio fare un
giro in città al
più presto per trovare un posto in cui stare…
sarà per un’altra volta, mi
dispiace..- era davvero dispiaciuta, ma non le pareva il caso di uscire
con un
uomo che aveva quasi il doppio dei suoi anni e che, tra
l’altro era il padre
della Meister di suo fratello. Lui parve pensarci un po’, poi
disse sorridente –Posso
accompagnarti in città e darti una mano a cercare una
casa… che ne dici? Non è
una buona idea?- lei si guardò attorno in cerca di aiuto, ma
poi disse –Certo,
perché no…- fece un sorrisetto e lui
saltò in piedi –Fantastico allora ti
aspetto fuori scuola dopo le lezioni..- le baciò la mano con
fare galante e
uscì dalla classe lasciando tutti in silenzio. Fu allora che
lei tornò a
respirare e sospirò abbassando il capo rassegnata
–Non riuscirò mai a trovare
casa con lui alle calcagna… me lo sento…- la
classe scoppiò a ridere e il
professore la guardò compassionevole per il pomeriggio che
sarebbe stata
costretta a passare con la falce della morte. Tornarono alla lezione,
lei
prendeva diligentemente appunti su un block-notes di cui la scuola
l’aveva fornita
precedentemente. Il modo in cui Stein spiegava le tecniche di
combattimento era
molto semplice ed efficace allo stesso tempo, trovava tutto
ciò veramente
interessante. Alla fine dell’ora Stein le si
avvicinò e le disse –Ti è piaciuta
la lezione?- lei annuì –Immensamente professore,
devo complimentarmi con lei,
il suo metodo di spiegazione è qualcosa di incredibile e mi
farebbe piacere
assistere a tutte le sue lezioni se non le sono di
disturbo…- lui sbatté più
volte le palpebre –No, certo che no, figurati, sono contento
che almeno
qualcuno mi stia a sentire…- fece un sorriso che lei
ricambiò –Non capisco come
i suoi alunni possano non prestare attenzione, trovo che se fossero
attenti
almeno a metà delle cose che dice avrebbero il doppio delle
capacità che
posseggono ora….- non voleva assolutamente passare per una
leccapiedi, anzi,
trovava veramente le lezioni molto interessanti e si stupiva di come,
avendo
una fortuna del genere gli alunni fossero annoiati dalle spiegazioni.
Se fosse
stata anche lei un’alunna non si sarebbe persa neanche una
parola che il
professore pronunciava. Intanto erano usciti dalla classe ancora
parlando –Che cosa
hai scritto su quel quaderno? Ho visto che hai continuato a scrivere
per tutta
l’ora…- lei gli porse il block-notes che teneva
ancora in mano –Scusi se è un
po’ disordinato, lo ricopierò e lo
sistemerò meglio per domani…- lui rimase
molto sorpreso da come quella ragazza fosse attenta durante tutta la
lezione,
in alcuni tratti aveva persino riportato le sue parole per rendere
meglio l’idea
e aveva fatto qualche schizzo. Lui annuì –Sono
piacevolmente sorpreso della tua
capacità di comprensione e riporto dei
particolari… sei la studentessa dei miei
sogni…- lei ridacchiò –Grazie..-
l’uomo le restituì il quaderno e tornarono a
parlare –Mi dispiace per l’insistenza di Spirit nel
voler uscire con te, ma è
proprio senza speranza, da quando sua moglie l’ha lasciato
non c’è donna che
lui non provi a corteggiare, a volte non si rende conto di essere
morboso…- la
ragazza fece spallucce –Non si preoccupi, mi fa piacere che
qualcuno abbia
piacere di passare il suo tempo con me….- Stein sorrise e
disse –Mi piacerebbe
approfondire con te l’argomento della lezione di
oggi… che ne dici se la
prossima volta facessimo una lezione pratica?- lei annuì
sorridendo –Assolutamente
si… ne sarei felice, di queste cose mi intendo meglio che in
teoria…-si strinse
nelle spalle. –Non hai proprio idea di chi potessero essere
gli uomini che ti
hanno rinchiusa lì?- Diane scosse il capo con lo sguardo
basso –Si presentavano
come professori o dottori che ci avrebbero aiutato ad arrivare al
massimo dei
nostri poteri, ma non ci spiegavano mai a che cosa servisse tutto
ciò…- la sua
voce era improvvisamente diventata più seria ed il
professore se ne accorse –Se
vuoi parlarne con qualcuno puoi venire tranquillamente da me,
cercherò di
aiutarti come meglio posso okay?- le mise una mano sulla spalla e lei
gli
sorrise riconoscente –Grazie davvero professore, è
molto gentile da parte sua…-
passeggiarono per il corridoio fino ad arrivare all’aula
della prossima
lezione. Tutto si ripeté da quel momento in poi per le
cinque ore successive:
il professore la presentava, lei rispondeva a qualche domanda degli
alunni,
iniziava la spiegazione a cui lei assisteva e prendeva militarmente
appunti
scrivendo nei minimi dettagli tutto quello che veniva detto dal
professore che
con soddisfazione la guardava comportarsi come una responsabilissima
alunna,
anzi, era fin troppo responsabile per essere considerata
un’alunna a tutti gli
effetti, non ne aveva conosciuti di simili da quando era arrivato alla
Shibusen, di certo quello era un ottimo acquisto per la scuola. La
ragazza
avrebbe rappresentato un importante aiuto per la realizzazione del loro
progetto di pace contro il Kishin.
Quando le ore scolastiche passarono il professore la accompagnò in una stanza –Qui è dove ci riuniamo noi professori per discutere dell’andamento scolastico degli alunni e per decidere le missioni a cui farli partecipare… una sorta di sala professori, diciamo… potrai assistere anche tu alle nostre riunioni. Farò richiesta di farti assistere ad ogni mia lezione…- lei annuì –La ringrazio molto…- lui assentì col capo e disse –E’ giunto il fatidico momento dunque…. Ti auguro buona fortuna…. Ci vediamo domani mattina per le lezioni…- lei annuì e fece un piccolo inchino –Grazie, arrivederci a domani professore….- uscì dalla stanza e, in mezzo ai corridoi sentiva gli occhi di tutti puntati addosso fin quando finalmente mise un piede fuori da quell’edificio –Allora come è andato il tuo primo giorno?- la voce del fratello la distolse dai suoi pensieri e la spinse a girarsi nella sua direzione –Più che bene direi, tu?- lui fece spallucce –Come al solito non ho seguito neanche un minuto di lezione…- fece un sorriso sghembo e lei aggrottò la fronte –Dovresti seguire invece per diventare una falce della morte a tutti gli effetti hai bisogno non soltanto della pratica ma anche della conoscenza teorica… è una cosa che io non ho mai conosciuto e adesso mi sto rendendo conto di quanto mi avrebbe fatto comodo a suo tempo… dovresti essere grato per avere la possibilità di studiare con un professore così colto e ben aggiornato….- lui fece una smorfia –Si okay…. Mi impegnerò di più…. Contenta?- lei annuì –Certo… lo dico per il tuo bene fratellino, ricordalo…- lui le mise un braccio attorno alle spalle –Che ti ha detto Spirit stamattina?- lei fece spallucce –Che sono una bellezza della natura e che gli piacerebbe pranzare con me…- il ragazzo inarcò un sopracciglio –Hai rifiutato, vero?- Diane annuì e aggiunse –Si, gli ho detto che devo trovare al più presto un posto in cui stare e che devo fare un giro in città…ma lui si è proposto per farmi compagnia e non ho potuto rifiutare….- sospirò –Quindi oggi pomeriggio mi accompagnerà..- Soul si fermò di colpo –Vuoi dire che uscirai con il padre di Maka!?!?- lei lo corresse –Non è proprio un’uscita… insomma vuole solo accompagnarmi in centro…- lo sguardo di lui fu eloquente e lei sospirò ancora –Speriamo in bene….-
E' arrivato finalmente il nono capitolo!!
Diane ha iniziato a frequentare le lezioni alla Shibusen
e ha dovuto accettare un'uscita con Spirit...
Chissà come andrà a finire...
Baci Aly xx