16/07/2013
7 recensioniCapitolo 3- L'ammiratore segreto
-La verità è che…- sospirò Hugo- Io… sono innamorato di Valentina…--Cosa?!- risero insieme le due ragazze- E avevi bisogno di fare tutto questo casino solo per questo?!-
-Io… beh io non sapevo come comportarmi…-
-Sei identicò a papà- ghignò Rose- anche lui ne ha fatte passare di tutti i colori alla mamma!-
-Non era mia intenzione ferirla- si difese il ragazzo- volevo solo attirare la sua attenzione…-
-…ma hai finito con il peggiorare la situazione- concluse Sara.
-E adesso che faccio?-
-Stai tranquillo, ti aiuteremo noi. Comincia chiedendo scusa a Vale…-
Era una tranquilla serata d’Ottobre e i ragazzi del primo anno stavano concludendo i loro compiti nella Sala Comune di Grifondoro. Hugo e Valentina erano tornati amici e lui voleva farsi perdonare aiutando la compagna a escogitare uno scherzo per vendicarsi della doccia che Scorpius le aveva procurato il primo giorno di scuola.
Sara, sola nel dormitorio delle ragazze, stava ricontrollando il suo libro di Erbologia nella speranza di capire qualcosa della difficile lezione che si era tenuta il giorno precedente. Dopo qualche minuto scaraventò il libro a terra sbuffando –Oggi non è giornata…-
-Tutto bene?- domandò Rose sulla porta.
-Insomma, oggi non ho proprio voglia di studiare…- rispose la ragazza indicando il libro semi aperto nel pavimento.
-…e quel biglietto che spunta fuori?-
-Quale biglietto?- domandò Sara avvicinandosi all’odiato volume.
-Roooose!- la voce di Lily echeggiò dalla Sala.
-Scusa, mi stanno chiamando. Se vuoi dopo torno e studiamo insieme.-
-Buona idea, a dopo.-
Il biglietto che Sara aveva trovato nel libro non le apparteneva assolutamente. Era stato scritto con la magia, forse per non far riconoscere la calligrafia. Cominciò a leggere:
“Cara Sara, ho una cosa importante da dirti. Vediamoci alle 5 nel giardino della Scuola. Il tuo ammiratore segreto”
-Eccomi!- annunciò Rose aprendo la porta- Studiamo?...-
-Mmm…- annuì la ragazza pensierosa.
-…Che leggi?-
-Il biglietto…- rispose l’amica lentamente passandole la piccola pergamena stropicciata.
La giovane Weasley lo lesse in silenzio e si sedette nel letto vicino all’amica sorridendo.
-Chi pensi te l’abbia mandato?-
-Non ne ho idea! Non me l’aspettavo proprio. Di sicuro un ragazzo molto timido-
-Andrai all’appuntamento?-
-Si, sono curiosa! Ora studiamo, altrimenti farò tardi.-
Sara si stava avvicinando a una panchina del giardino con molta calma. Era in perfetto orario. Con Rose era riuscita a studiare la noiosa lezione di Erbologia anche se non senza qualche difficoltà. Adesso però le interessava capire chi le aveva scritto il messaggio, ma notò con dispiacere che tutta la zona brulicava di studenti. Come avrebbe potuto riconoscere il suo ammiratore tra tutti quei ragazzi?
Tra tutti notò James, che si stava affrettando nella sua direzione e, dall’altra parte, Scorpius, seguito a breve distanza da Arianna.
-Guarda chi si vede! Potter!- cominciò il Serpeverde.
-Lasciami stare Malfoy. Non ho tempo per te- rispose sprezzantemente James.
-Forse intendevi dire “Non posso competere con te”- rise Scorpius immediatamente seguito dalla sua tirapiedi.
-Vuoi litigare?!-
-Sai oggi ho la serata libera…- rispose Malfoy mettendo mano alla bacchetta.
Ma James fu più veloce: -Expelliamus!-
E quello fu l’inizio di una vera e propria lotta fra i due maghi a colpi di incantesimi. Nessuno degli studenti intorno sembrava fare caso ai due combattenti, tranne Sara, che assisteva alla scena esterrefatta.
-Smettetela! Basta Scorpius!- urlò mettendosi in mezzo.
-E’ colpa di Potter!- gridò di rimando Arianna.
-Cosa sono queste urla? E questi incantesimi?!-
Tutti e quattro i ragazzi si fermarono all’istante. Se le loro orecchie avevano sentito bene, si erano appena cacciati in grossi, enormi guai…