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Autore: Salice_    16/07/2013    4 recensioni
SEQUEL di "Il mio cuore è gelido come l'inverno."
Sono passati sei mesi dalla battaglia finale contro Deep Blue e, da quel giorno, Zakuro non ha mai più visto Kisshu, l'alieno del quale è perdutamente innamorata.
Ma il destino, burattinaio maldestro, li farà rincontrare, divertendosi a spezzare e riallacciare le vite dei due amanti.
Con un nuovo e potente nemico da fronteggiare, la storia d'amore tra la Mew Lupo e l'alieno dagli occhi dorati prosegue.
Kisshu sbatté violentemente la ragazza contro il muro, i suoi occhi dai tratti felini illuminati dalla rabbia e dal rancore.
- Come puoi far finta di nulla, Zakuro?! – urlò esasperato. – Sono sei mesi, sei fottutissimi mesi che non ci vediamo, sei sparita dalla mia vita, mi hai fatto star male come un cane e hai ancora il coraggio di guardarmi negli occhi dicendomi una cosa del genere?! Tu mi fai schifo! –
Zakuro, per tutta risposta, si sollevò dalla parete contro la quale era stata spinta, e assestò uno schiaffo secco sulla guancia dell’alieno; questo si portò una mano alla parte lesa, guardando Zakuro stupefatto.
- Sei solo un idiota, Kisshu. -
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kisshu Ikisatashi/Ghish, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: Lemon | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maschere e pioggia.'
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The dark side of the Moon.

Le parole di Ryan furono seguite dal silenzio.
Gli occhi di tutti i componenti della stanza erano puntati su Zakuro, che continuava a sostenere lo sguardo indecifrabile del biondo.
La mew Lupo avvertì un brivido lungo la schiena, un brivido che non aveva nulla a che fare con il freddo. Finalmente, quando la sua bocca si decise ad emetter un suono, la ragazza parlò.

- Ryan, che stai dicendo? Com’è possibile? –
Il biondo scoccò a Kyle un’occhiata che era un misto di preoccupazione e di ansia, e subito quello si avvicinò a lui per posargli una mano sulla spalla.
Era la prima volta che la squadra vedeva Ryan vacillare.
- Non sappiamo come sia successo, – ricominciò dopo una breve pausa – ma sospettiamo che, dal momento che condividete lo stesso codice genetico, tu e Cordelia siate in qualche modo unite. Cercheremo di svolgere ulteriori analisi per giungere ad una soluzione, anche se non abbiamo nulla dal quale cominciare. –
In fondo al gruppo, Pie impallidì e strinse spasmodicamente i pugni: e se le deduzioni di Kisshu non fossero state del tutto errate?

- Ryan, scusami tanto, - ricominciò Zakuro con voce ferma che nascondeva a malapena l’ansia e la confusione che regnavano in lei a quella notizia – Cordelia è di razza aliena. Come possiamo avere lo stesso codice genetico? –
Le ragazze annuirono alle parole di Zakuro, e Minto esclamò: - Infatti! –
Questa volta toccò a Kyle prendere la parola: - La verità è che, di fatti, Cordelia non ha un codice genetico simile a quello di Pie, Taruto o Kisshu. Il suo è esattamente uguale, in tutto per tutto, a quello di Zakuro. –
- Allora significa che Cordelia non è una vera aliena? – strillò Taruto.
- Non essere sciocco! – lo ammonì Pie – Cordelia è la sovrana di Edren e possiede i poteri tipici della nostra razza; sul fatto che sia come noi non ci sono dubbi. –
- Ma allora quello che avete appena detto non ha senso! – esclamò Ichigo, cercando di nascondere il panico nella sua voce – Questa storia non regge. –

- Abbiamo controllato più e più volte. Il risultato è esatto. – mormorò Kyle, come se pronunciare quelle parole gli costasse uno sforzo enorme.
Zakuro aveva avvertito il mondo crollarle addosso; non riusciva a capacitarsi di come Cordelia, la sua nemica, potesse condividere il suo stesso codice genetico. Non aveva idea di che cosa significasse e di come gestire la situazione.
La paura la attanagliava, ma la ragazza lottava per non darlo a vedere, per essere forte, per sembrarlo…
Improvvisamente, il rumore di qualcosa che cadeva a terra raggiunse le orecchie dei presenti, che ammutolirono all’istante.
- Cosa è stato? – mormorò Purin, spaventata, cercando lo sguardo di Taruto.
- Non lo so, ma veniva dal piano di sopra. – rispose Ichigo, senza smettere di guardare con insistenza il soffitto.
Ryan e Kyle si erano posizionati ai lati della squadra, come aspettandosi un attacco da un momento all’altro.
Pie fece un passo avanti.
- Vado avanti io. – decretò – Voi seguitemi senza fare rumore. –
Così la squadra, guidata da Pie, salì fino al piano di sopra e si avviò in corridoio, trattenendo quasi il respiro. L’alieno dai capelli scuri si immobilizzò di fronte alla porta che conduceva in sala, voltandosi verso il resto del gruppo, che lo fissava attonito. Pie si portò l’indice alle labbra in un chiaro invito a fare silenzio, dopodiché spalancò la porta con un calcio e piombò nella stanza, la sua arma alla mano.
Zakuro, dalla sua posizione al fondo del corteo, non riuscì a vedere l’espressione di Pie, ma udì le sue parole.
- Non ci posso credere! –
- Forza, andiamo! – soffiò Minto cominciando a spingere le persone di fronte a lei per entrare in sala. Non appena tutto il gruppo si fu trasferito nella stanza, Zakuro notò con stupore Pie, in piedi di fronte al divano, sul quale era seduta una figura femminile.
- Finalmente vi ho trovati! – esclamò la voce.
Leandra si alzò elegantemente dal divano di Ryan, scuotendo la lunga treccia di capelli verdi.
Bastò lanciare una sola occhiata all’aliena per capire che doveva aver subito dei maltrattamenti: la veste era stracciata in alcuni punti e sulla guancia sinistra spiccava un vistoso livido nero. Per il resto, però, gli occhi grigi della donna erano svegli e dardeggianti.

- Leandra! – esclamò Ryan con stupore, avanzando di alcuni passi – Che cosa fai qui? Che ti è successo? –
- Oh, niente di importante. – sminuì Leandra con un’alzata di spalle, passandosi però una mano sulla parte lesa – Vi ho cercati ovunque, ma non è stato per niente facile. –
- Ma come hai fatto a trovarci? – domandò Minto, confusa – La casa è protetta dalla barriera che hanno creato Kisshu, Pie e Taruto! –
Leandra aprì la bocca per rispondere, ma l’imprecazione di Pie la precedette.
- Accidenti! Come abbiamo potuto non pensarci? –
- Di cosa stai parlando, Pie? – chiese Zakuro.
- La barriera che siamo riusciti ad ergere io, Kisshu e Taruto funziona al 100% solamente se tutti coloro che l’hanno creata rimangono nell’area protetta. Ora che Kisshu se n’è andato non siamo più del tutto al sicuro. –
Si massaggiò stancamente gli occhi, dopodiché si rivolse a Leandra: - Che cosa si vede adesso al posto di questa casa? –
- Un edificio pericolante e in disuso. – rispose semplicemente la donna.
- Quindi siamo stati esposti agli attacchi di Cordelia senza saperlo? – esclamò Ichigo in un misto di rabbia e incredulità.
- Esatto. È stata una fortuna che non ci abbia trovati. – fece Taruto.
Il gruppo cominciò a parlare concitatamente, ma Leandra ristabilì la calma con un semplice gesto della mano.
- Ora non ha alcun senso parlare di questo. Sono venuta per discutere di una questione di vitale importanza. –
- Di cosa stai parlando? – mormorò Kyle a mezza voce, come se avesse fiutato il pericolo.
- Sedetevi, vi spiegherò tutto. –
Le cinque Mew Mew, i due alieni e Ryan e Kyle presero posto chi sul divano o sulle poltrone, chi sul tappeto. Ryan preferì rimanere in piedi, così come Leandra, che si portò al centro della stanza.
- Alcuni mesi fa una Veggente di Edren ha pronunciato una profezia riguardante il modo per sconfiggere Cordelia. Pensavo che voi ne foste a conoscenza, ma devo essermi sbagliata. –

- Una profezia? – sussurrò Purin – E cosa dice? –
Leandra si schiarì la voce e prese a recitare: - Il successore di Deep Blue non è venuto alla luce secondo le leggi della natura. Cordelia è la pura essenza della malvagità dell’ex sovrano, malvagità che potrà essere annientata soltanto da quanto di più uguale e contrario a ciò esista sulla Terra.
I due alter ego si scontreranno alla fine, e l’unica cosa in grado di poter rendere Cordelia vulnerabile sarà il predestinato sacrificio dell’altro.

Il gruppo cominciò a scambiarsi occhiate confuse, mentre le loro menti ragionavano su quel rompicapo.
Leandra rimase in silenzio, in attesa che qualcuno giungesse ad un conclusione.
Alla fine, Ryan esordì: - Allora, procediamo con ordine. ‘Non è venuto alla luce secondo le leggi della natura’. Ciò significa che Cordelia non è stata partorita? –
- E’ esatto. – confermò Leandra con voce incolore.
- Quindi è stata creata? – domandò Taruto
- In un certo senso. –
- Scommetto che è stata creata da Deep Blue quando era ancora al potere allora! –
- Non essere sciocco Taruto, siamo stati noi con l’Acqua Cristallo a risvegliarlo. Non avrebbe mai avuto né il tempo né il modo per creare Cordelia. – lo ammonì Pie con severità.
- Questa profezia, - cominciò Ichigo titubante – vuole dirci chi è in grado di sconfiggere Cordelia, giusto? –
- Giusto. – confermò Leandra – Non ci siete ancora arrivati, vero? –
La squadra scosse la testa. Zakuro aveva uno strano presentimento, un qualcosa che la rendeva inquieta.
- Pensateci: ‘Cordelia è la pura essenza della malvagità dell’ex sovrano, malvagità che potrà essere annientata soltanto da quanto di più uguale e contrario a ciò esista sulla Terra.’ – recitò Leandra – Vuol dire che l’unica persona capace di batterla abita sulla Terra. È un umano. –
Zakuro sgranò gli occhi; anche Pie stava cominciando a capire.
- Chi ha sconfitto Deep Blue l’ultima volta? –
Dopo che Leandra ebbe formulato la domanda a cui tutti avrebbero saputo dare la risposta, gli occhi dei presenti si puntarono sulla figura di Zakuro, seduta rigidamente sulla poltrona.
La Mew Lupo incrociò i suoi occhi fiammeggianti con quelli di Leandra, forte di una nuova consapevolezza.
- E’ per questo che io e Cordelia condividiamo lo stesso codice genetico, vero? –
Leandra annuì.
Il resto del gruppo trattenne il fiato quando l’aliena parlò nuovamente.
- Zakuro, ti chiedo di scavare nei tuoi ricordi, nonostante so quanto sia difficile e doloroso. Deve essere accaduto qualcosa, nel momento in cui hai inferto il colpo mortale a Deep Blue, di insolito. Cerca di ricordare. –
Zakuro abbassò il capo, mentre le immagini della battaglia finale le scorrevano innanzi agli occhi.
La stanza circolare del faro.
Il corpo di Kisshu a terra, in una pozza di sangue.
Zakuro che si alza e affonda uno dei Sai di Kisshu nel torace di Deep Blue.
E poi, tutto ad un tratto, ricordò.
- Quando l’ho ucciso, - cominciò con una voce che era poco più di un sussurro – ho sentito qualcosa di freddo entrarmi dentro. Come se tutto il sangue che avevo nelle vene si fosse congelato. –
Sentiva lo sguardo di Ryan puntato sulla sua schiena, ma non si voltò per accertarsene: continuava a fissare Leandra che, con una lentezza disarmante, annuì per l’ennesima volta.
- Nel momento in cui hai finito Deep Blue, una parte di lui è schizzata fuori dal suo corpo assieme alle gocce di Acqua Mew, attaccandosi all’unica cosa vivente rimasta in quella stanza. –
Ryan si afferrò la testa con le mani, tremando, mentre Kyle chiudeva gli occhi, come se stesse provando un dolore immenso. Le ragazze si portarono le mani alla bocca, orripilate, e Purin strinse convulsamente il braccio di Taruto, che cercò senza molto successo di rassicurarla. Zakuro rimase impassibile alla rivelazione, nonostante qualcosa in lei si agitasse furiosamente, come se contenesse un oceano in tempesta.
Pie, invece, sbatté un pugno sul tavolino, facendo sobbalzare i presenti.
- Kisshu aveva ragione! – ruggì – Ha sempre avuto ragione. Mi aveva fatto notare le somiglianze fra Zakuro e Cordelia già molto tempo fa, dopo il primo scontro, ma io, diffidando della sua salute mentale, non gli ho creduto. –
- Pie, perché non mi hai detto che Kisshu pensava questo? – lo aggredì Zakuro – E perché lui non ha detto niente a me? –
- Kisshu credeva di essere impazzito. – mormorò Retasu, prendendo per la prima volta parte alla conversazione – Evidentemente, soltanto una parte di lui credeva a questa teoria. –
Ryan si riscosse dai suoi pensieri e fece cenno ai ragazzi di tacere. Dopodiché si rivolse a Leandra: - Prima hai detto che pensavi che noi fossimo già a conoscenza della profezia, ma come avremmo mai potuto saperlo dal momento che è stata pronunciata su Edren? –
- Ah sì, ho dimenticato di dirvi qualcosa. – rispose Leandra con voce stanca, le occhiaie che contornavano le sue iridi argentate ancora più profonde – Ho inviato la visione della profezia a Kisshu, ma lui, pensando di essere impazzito, ha deciso di non farne parola con nessuno, allontanandosi da tutto e da tutti. –
Poi, rispondendo alla domanda inespressa che sembrava averle posto Zakuro con uno sguardo: - Ho parlato con lui prima di recarmi da voi. Sono riuscita a trovarlo e mi ha spiegato la situazione. –
- Sta bene? – domandò immediatamente Zakuro.
- Diciamo di sì. – si limitò a rispondere Leandra, nonostante il suo sguardo fosse diventato decisamente più triste – Ma non sa se tornerà. –
Fu questa notizia, più di quella di condividere lo stesso codice genetico di Cordelia e di essere destinata a sconfiggerla dal momento che una parte di lei viveva nel suo corpo, a far sprofondare Zakuro nelle tenebre: fin dal primo momento in cui aveva visto Leandra in quella stanza aveva sperato in un ritorno di Kisshu.
Pie però interruppe il filo dei pensieri di Zakuro.
- Ma come ha fatto Kisshu a non capire che quella che gli stavi inviando era una visione? –
- Stava dormendo. – rispose Leandra – Quando si ricevono visioni durante il sonno, queste vengono modificate sotto forma di sogni. Kisshu mi ha detto di aver creduto di essere impazzito e di essere in preda al delirio. –
Zakuro teneva gli occhi ostinatamente fissi sul ciondolo Mew che stringeva nella mano, in modo da non dover incrociare gli sguardi terrorizzati delle sue compagne.
- Come posso sconfiggere Cordelia? – mormorò Zakuro – La profezia dice che devo sacrificarmi. –
Leandra non rispose, e Minto si lasciò andare ai singhiozzi, sprofondando nel divano fra Ichigo e Retasu.
- Non basterebbe semplicemente eliminare la parte di Deep Blue che vive in lei? – esordì Kyle, che era stato in silenzio fino a quel momento.
- Sì, ma come si fa? – si allarmò Ichigo – La profezia dice chiaramente che Zakuro deve sacrificarsi, quindi deve essere lei a… a… - le parole le morirono in gola.
- A uccidermi. – terminò per lei Zakuro con tono piatto.
Anche sulle guance della leader delle Mew Mew cominciarono a scorrere le lacrime.
- Nel caso, serve qualcosa che la faccia resuscitare. Esiste una sola cosa in grado di riportare in vita una persona. – fece Ryan, lanciando un’occhiata d’intesa a Kyle.
- Ovvero questa? –
Leandra aveva estratto dalla tasca della veste un strano contenitore che custodiva una singola goccia estremamente luminosa: il contenitore con la goccia di Acqua Cristallo di Kisshu.
- Me l’ha data mio figlio quando l’ho trovato. – disse Leandra a mo’ di spiegazione.
Zakuro rimase per alcuni istanti immobile, fissando quella piccolissima parte del Cristallo che sarebbe stata sufficiente a farla tornare nel mondo dei vivi.
Ancora una volta, Kisshu le stava salvando la vita.
Le mani della ragazza corsero inconsapevolmente al suo collo, trovando il ciondolo a forma di luna che le aveva regalato l’alieno a Natale.
Lei, Zakuro, la Luna che vegliava silenziosamente sulla città, proteggendola, aveva appena conosciuto il suo lato rimasto in ombra, il suo lato oscuro.
E ora non restava altro da fare se non sconfiggerlo.

 

Angolo Autrice:

Ciao a tutti lettori!
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Ho cercato di dare risposte a tutti i quesiti lasciati in sospeso nei capitoli precedenti, dando finalmente anche la motivazione che mi ha spinta a scegliere proprio questo come titolo della storia.
Ammetto che, in questo caso, ho preso un po’ di ispirazione da Harry Potter.
Che cosa ne pensate? Ora Zakuro deve sconfiggere Cordelia, ma, nonostante abbia l’Acqua Mew, non sarà facile. Come farà?
Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Salice_

   
 
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