The dark side of the Moon.
Le parole di Ryan
furono seguite dal silenzio.
Gli occhi di tutti i componenti della stanza erano puntati su Zakuro,
che continuava a sostenere lo sguardo indecifrabile del biondo.
La mew Lupo avvertì un brivido lungo la schiena, un brivido
che non aveva nulla a che fare con il freddo. Finalmente, quando la sua
bocca si decise ad emetter un suono, la ragazza parlò.
- Ryan, che stai dicendo? Com’è
possibile? –
Il biondo scoccò a Kyle un’occhiata che era un
misto di preoccupazione e di ansia, e subito quello si
avvicinò a lui per posargli una mano sulla spalla.
Era la prima volta che la squadra vedeva Ryan vacillare.
- Non sappiamo come sia successo, – ricominciò
dopo una breve pausa – ma sospettiamo che, dal momento che
condividete lo stesso codice genetico, tu e Cordelia siate in qualche
modo unite. Cercheremo di svolgere ulteriori analisi per giungere ad
una soluzione, anche se non abbiamo nulla dal quale cominciare.
–
In fondo al gruppo, Pie impallidì e strinse spasmodicamente
i pugni: e se le deduzioni di Kisshu non fossero state del
tutto errate?
- Ryan, scusami tanto, - ricominciò Zakuro con
voce ferma che nascondeva a malapena l’ansia e la confusione
che regnavano in lei a quella notizia – Cordelia è
di razza aliena. Come possiamo avere lo stesso codice genetico?
–
Le ragazze annuirono alle parole di Zakuro, e Minto esclamò:
- Infatti! –
Questa volta toccò a Kyle prendere la parola: - La
verità è che, di fatti, Cordelia non ha un codice
genetico simile a quello di Pie, Taruto o Kisshu. Il suo è
esattamente uguale, in tutto per tutto, a quello di Zakuro. –
- Allora significa che Cordelia non è una vera aliena?
– strillò Taruto.
- Non essere sciocco! – lo ammonì Pie –
Cordelia è la sovrana di Edren e possiede i poteri tipici
della nostra razza; sul fatto che sia come noi non ci sono dubbi.
–
- Ma allora quello che avete appena detto non ha senso! –
esclamò Ichigo, cercando di nascondere il panico nella sua
voce – Questa storia non regge. –
- Abbiamo controllato più e più
volte. Il risultato è esatto. – mormorò
Kyle, come se pronunciare quelle parole gli costasse uno sforzo enorme.
Zakuro aveva avvertito il mondo crollarle addosso; non riusciva a
capacitarsi di come Cordelia, la sua nemica, potesse condividere il suo
stesso codice genetico. Non aveva idea di che cosa significasse e di
come gestire la situazione.
La paura la attanagliava, ma la ragazza lottava per non darlo a vedere,
per essere forte, per sembrarlo…
Improvvisamente, il rumore di qualcosa che cadeva a terra raggiunse le
orecchie dei presenti, che ammutolirono all’istante.
- Cosa è stato? – mormorò Purin,
spaventata, cercando lo sguardo di Taruto.
- Non lo so, ma veniva dal piano di sopra. – rispose Ichigo,
senza smettere di guardare con insistenza il soffitto.
Ryan e Kyle si erano posizionati ai lati della squadra, come
aspettandosi un attacco da un momento all’altro.
Pie fece un passo avanti.
- Vado avanti io. – decretò – Voi
seguitemi senza fare rumore. –
Così la squadra, guidata da Pie, salì fino al
piano di sopra e si avviò in corridoio, trattenendo quasi il
respiro. L’alieno dai capelli scuri si immobilizzò
di fronte alla porta che conduceva in sala, voltandosi verso il resto
del gruppo, che lo fissava attonito. Pie si portò
l’indice alle labbra in un chiaro invito a fare silenzio,
dopodiché spalancò la porta con un calcio e
piombò nella stanza, la sua arma alla mano.
Zakuro, dalla sua posizione al fondo del corteo, non riuscì
a vedere l’espressione di Pie, ma udì le sue
parole.
- Non ci posso credere! –
- Forza, andiamo! – soffiò Minto cominciando a
spingere le persone di fronte a lei per entrare in sala. Non appena
tutto il gruppo si fu trasferito nella stanza, Zakuro notò
con stupore Pie, in piedi di fronte al divano, sul quale era seduta una
figura femminile.
- Finalmente vi ho trovati! – esclamò la voce.
Leandra si alzò elegantemente dal divano di Ryan, scuotendo
la lunga treccia di capelli verdi.
Bastò lanciare una sola occhiata all’aliena per
capire che doveva aver subito dei maltrattamenti: la veste era
stracciata in alcuni punti e sulla guancia sinistra spiccava un vistoso
livido nero. Per il resto, però, gli occhi grigi della donna
erano svegli e dardeggianti.
- Leandra! – esclamò Ryan con
stupore, avanzando di alcuni passi – Che cosa fai qui? Che ti
è successo? –
- Oh, niente di importante. – sminuì Leandra con
un’alzata di spalle, passandosi però una mano
sulla parte lesa – Vi ho cercati ovunque, ma non è
stato per niente facile. –
- Ma come hai fatto a trovarci? – domandò Minto,
confusa – La casa è protetta dalla barriera che
hanno creato Kisshu, Pie e Taruto! –
Leandra aprì la bocca per rispondere, ma
l’imprecazione di Pie la precedette.
- Accidenti! Come abbiamo potuto non pensarci? –
- Di cosa stai parlando, Pie? – chiese Zakuro.
- La barriera che siamo riusciti ad ergere io, Kisshu e Taruto funziona
al 100% solamente se tutti coloro che l’hanno creata
rimangono nell’area protetta. Ora che Kisshu se
n’è andato non siamo più del tutto al
sicuro. –
Si massaggiò stancamente gli occhi, dopodiché si
rivolse a Leandra: - Che cosa si vede adesso al posto di questa casa?
–
- Un edificio pericolante e in disuso. – rispose
semplicemente la donna.
- Quindi siamo stati esposti agli attacchi di Cordelia senza saperlo?
– esclamò Ichigo in un misto di rabbia e
incredulità.
- Esatto. È stata una fortuna che non ci abbia trovati.
– fece Taruto.
Il gruppo cominciò a parlare concitatamente, ma Leandra
ristabilì la calma con un semplice gesto della mano.
- Ora non ha alcun senso parlare di questo. Sono venuta per discutere
di una questione di vitale importanza. –
- Di cosa stai parlando? – mormorò Kyle a mezza
voce, come se avesse fiutato il pericolo.
- Sedetevi, vi spiegherò tutto. –
Le cinque Mew Mew, i due alieni e Ryan e Kyle presero posto chi sul
divano o sulle poltrone, chi sul tappeto. Ryan preferì
rimanere in piedi, così come Leandra, che si
portò al centro della stanza.
- Alcuni mesi fa una Veggente di Edren ha pronunciato una profezia
riguardante il modo per sconfiggere Cordelia. Pensavo che voi ne foste
a conoscenza, ma devo essermi sbagliata. –
- Una profezia? – sussurrò Purin
– E cosa dice? –
Leandra si schiarì la voce e prese a recitare: - Il successore di Deep Blue non
è venuto alla luce secondo le leggi della natura. Cordelia
è la pura essenza della malvagità
dell’ex sovrano, malvagità che potrà
essere annientata soltanto da quanto di più uguale e
contrario a ciò esista sulla Terra.
I due alter ego si scontreranno alla fine, e l’unica
cosa in grado di poter rendere Cordelia vulnerabile sarà il
predestinato sacrificio dell’altro. –
Il
gruppo cominciò a scambiarsi occhiate confuse, mentre le
loro menti ragionavano su quel rompicapo.
Leandra rimase in silenzio, in attesa che qualcuno giungesse ad un
conclusione.
Alla fine, Ryan esordì: - Allora, procediamo con ordine.
‘Non è venuto alla luce secondo le leggi
della natura’. Ciò significa che
Cordelia non è stata partorita? –
- E’ esatto. – confermò Leandra con voce
incolore.
- Quindi è stata creata? – domandò
Taruto
- In un certo senso. –
- Scommetto che è stata creata da Deep Blue quando era
ancora al potere allora! –
- Non essere sciocco Taruto, siamo stati noi con l’Acqua
Cristallo a risvegliarlo. Non avrebbe mai avuto né il tempo
né il modo per creare Cordelia. – lo
ammonì Pie con severità.
- Questa profezia, - cominciò Ichigo titubante –
vuole dirci chi è in grado di sconfiggere Cordelia, giusto?
–
- Giusto. – confermò Leandra – Non ci
siete ancora arrivati, vero? –
La squadra scosse la testa. Zakuro aveva uno strano presentimento, un
qualcosa che la rendeva inquieta.
- Pensateci: ‘Cordelia è la pura essenza
della malvagità dell’ex sovrano,
malvagità che potrà essere annientata soltanto da
quanto di più uguale e contrario a ciò esista
sulla Terra.’ – recitò Leandra
– Vuol dire che l’unica persona capace di batterla
abita sulla Terra. È un umano. –
Zakuro sgranò gli occhi; anche Pie stava cominciando a
capire.
- Chi ha sconfitto Deep Blue l’ultima volta? –
Dopo che Leandra ebbe formulato la domanda a cui tutti avrebbero saputo
dare la risposta, gli occhi dei presenti si puntarono sulla figura di
Zakuro, seduta rigidamente sulla poltrona.
La Mew Lupo incrociò i suoi occhi fiammeggianti con quelli
di Leandra, forte di una nuova consapevolezza.
- E’ per questo che io e Cordelia condividiamo lo stesso
codice genetico, vero? –
Leandra annuì.
Il resto del gruppo trattenne il fiato quando l’aliena
parlò nuovamente.
- Zakuro, ti chiedo di scavare nei tuoi ricordi, nonostante so quanto
sia difficile e doloroso. Deve essere accaduto qualcosa, nel momento in
cui hai inferto il colpo mortale a Deep Blue, di insolito. Cerca di
ricordare. –
Zakuro abbassò il capo, mentre le immagini della battaglia
finale le scorrevano innanzi agli occhi.
La stanza circolare del faro.
Il corpo di Kisshu a terra, in una pozza di sangue.
Zakuro che si alza e affonda uno dei Sai di Kisshu nel torace di Deep
Blue.
E poi, tutto ad un tratto, ricordò.
- Quando l’ho ucciso, - cominciò con una voce che
era poco più di un sussurro – ho sentito qualcosa
di freddo entrarmi dentro. Come se tutto il sangue che avevo nelle vene
si fosse congelato. –
Sentiva lo sguardo di Ryan puntato sulla sua schiena, ma non si
voltò per accertarsene: continuava a fissare Leandra che,
con una lentezza disarmante, annuì per l’ennesima
volta.
- Nel momento in cui hai finito Deep Blue, una parte di lui
è schizzata fuori dal suo corpo assieme alle gocce di Acqua
Mew, attaccandosi all’unica cosa vivente rimasta in quella
stanza. –
Ryan si afferrò la testa con le mani, tremando, mentre Kyle
chiudeva gli occhi, come se stesse provando un dolore immenso. Le
ragazze si portarono le mani alla bocca, orripilate, e Purin strinse
convulsamente il braccio di Taruto, che cercò senza molto
successo di rassicurarla. Zakuro rimase impassibile alla rivelazione,
nonostante qualcosa in lei si agitasse furiosamente, come se contenesse
un oceano in tempesta.
Pie, invece, sbatté un pugno sul tavolino, facendo
sobbalzare i presenti.
- Kisshu aveva ragione! – ruggì – Ha
sempre avuto ragione. Mi aveva fatto notare le somiglianze fra Zakuro e
Cordelia già molto tempo fa, dopo il primo scontro, ma io,
diffidando della sua salute mentale, non gli ho creduto. –
- Pie, perché non mi hai detto che Kisshu pensava questo?
– lo aggredì Zakuro – E
perché lui non ha detto niente a me? –
- Kisshu credeva di essere impazzito. – mormorò
Retasu, prendendo per la prima volta parte alla conversazione
– Evidentemente, soltanto una parte di lui credeva a questa
teoria. –
Ryan si riscosse dai suoi pensieri e fece cenno ai ragazzi di tacere.
Dopodiché si rivolse a Leandra: - Prima hai detto che
pensavi che noi fossimo già a conoscenza della profezia, ma
come avremmo mai potuto saperlo dal momento che è stata
pronunciata su Edren? –
- Ah sì, ho dimenticato di dirvi qualcosa. –
rispose Leandra con voce stanca, le occhiaie che contornavano le sue
iridi argentate ancora più profonde – Ho inviato
la visione della profezia a Kisshu, ma lui, pensando di essere
impazzito, ha deciso di non farne parola con nessuno, allontanandosi da
tutto e da tutti. –
Poi, rispondendo alla domanda inespressa che sembrava averle posto
Zakuro con uno sguardo: - Ho parlato con lui prima di recarmi da voi.
Sono riuscita a trovarlo e mi ha spiegato la situazione. –
- Sta bene? – domandò immediatamente Zakuro.
- Diciamo di sì. – si limitò a
rispondere Leandra, nonostante il suo sguardo fosse diventato
decisamente più triste – Ma non sa se
tornerà. –
Fu questa notizia, più di quella di condividere lo stesso
codice genetico di Cordelia e di essere destinata a sconfiggerla dal
momento che una parte di lei viveva nel suo corpo, a far sprofondare
Zakuro nelle tenebre: fin dal primo momento in cui aveva visto Leandra
in quella stanza aveva sperato in un ritorno di Kisshu.
Pie però interruppe il filo dei pensieri di Zakuro.
- Ma come ha fatto Kisshu a non capire che quella che gli stavi
inviando era una visione? –
- Stava dormendo. – rispose Leandra – Quando si
ricevono visioni durante il sonno, queste vengono modificate sotto
forma di sogni. Kisshu mi ha detto di aver creduto di essere impazzito
e di essere in preda al delirio. –
Zakuro teneva gli occhi ostinatamente fissi sul ciondolo Mew che
stringeva nella mano, in modo da non dover incrociare gli sguardi
terrorizzati delle sue compagne.
- Come posso sconfiggere Cordelia? – mormorò
Zakuro – La profezia dice che devo sacrificarmi. –
Leandra non rispose, e Minto si lasciò andare ai singhiozzi,
sprofondando nel divano fra Ichigo e Retasu.
- Non basterebbe semplicemente eliminare la parte di Deep Blue che vive
in lei? – esordì Kyle, che era stato in silenzio
fino a quel momento.
- Sì, ma come si fa? – si allarmò
Ichigo – La profezia dice chiaramente che Zakuro deve
sacrificarsi, quindi deve essere lei a… a… - le
parole le morirono in gola.
- A uccidermi. – terminò per lei Zakuro con tono
piatto.
Anche sulle guance della leader delle Mew Mew cominciarono a scorrere
le lacrime.
- Nel caso, serve qualcosa che la faccia resuscitare. Esiste una sola
cosa in grado di riportare in vita una persona. – fece Ryan,
lanciando un’occhiata d’intesa a Kyle.
- Ovvero questa? –
Leandra aveva estratto dalla tasca della veste un strano contenitore
che custodiva una singola goccia estremamente luminosa: il contenitore
con la goccia di Acqua Cristallo di Kisshu.
- Me l’ha data mio figlio quando l’ho trovato.
– disse Leandra a mo’ di spiegazione.
Zakuro rimase per alcuni istanti immobile, fissando quella piccolissima
parte del Cristallo che sarebbe stata sufficiente a farla tornare nel
mondo dei vivi.
Ancora una volta, Kisshu le stava salvando la vita.
Le mani della ragazza corsero inconsapevolmente al suo collo, trovando
il ciondolo a forma di luna che le aveva regalato l’alieno a
Natale.
Lei, Zakuro, la Luna che vegliava silenziosamente sulla
città, proteggendola, aveva appena conosciuto il suo lato
rimasto in ombra, il suo lato oscuro.
E ora non restava altro da fare se non sconfiggerlo.
Angolo Autrice:
Ciao a
tutti lettori!
Spero che questo capitolo sia di vostro gradimento. Ho cercato di dare
risposte a tutti i quesiti lasciati in sospeso nei capitoli precedenti,
dando finalmente anche la motivazione che mi ha spinta a scegliere
proprio questo come titolo della storia.
Ammetto che, in questo caso, ho preso un po’ di ispirazione
da Harry Potter.
Che cosa ne pensate? Ora Zakuro deve sconfiggere Cordelia, ma,
nonostante abbia l’Acqua Mew, non sarà facile.
Come farà?
Fatemi sapere che cosa ne pensate!
Salice_