Capitolo 3: i miracoli esistono

Non mi ero mossa dalla mia camera per tutta la mattina seguente; dalla sera scorsa non avevo chiuso occhio, troppo era il dolore che stavo provando, anche perché sentivo di essere stata abbandonata. Viktor ovviamente non lo aveva fatto di sua spontanea volontà ma era stata una conseguenza delle nostre vite, ma sentivo lo stesso un dolore incessante nel petto, vicino al cuore.
Sentivo lo stesso il dolore e la sua mancanza.
Una parte di me voleva porre fine a tutto quello ma l’altra voleva lottare, voleva ancora essere felice.
Solo non sapevo ancora come fare.
Anche perché da oggi la nostra “storia” sarebbe stato solo un ricordo lontano, un qualcosa da raccontare agli amici al ritorno dalle vacanze.
Ma perché la vita è così complicata?!
Ma non vi era nessuna risposta a questa mi domanda mentale, la vita era diventata complicata già da un paio di anni e il ritorno dell’Oscuro Signore non aveva di certo facilitato le cose, soprattutto per me Harry e Ron.
Solo in quel momento mi vennero in mente loro, i miei amici. Forse gli unici che mi avrebbero aiutato in un momento così difficile.
Mi alzai dal letto, e corsi alla scrivania per mandare una lettera a Harry, i suoi zii nonostante tutto gli avevano concesso questo piccolo piacere.
Gli raccontai tutto dal primo giorno in cui incontrai Viktor a oggi, sperando in qualche suo consiglio.
Non scrissi niente a Ron, non perché non lo reputavo un amico ma ultimante le cose tra noi due si erano fatte complicate, su per giù da quando era finita la scuola che non lo sentivo e mandargli un messaggio solo per chiedergli un consiglio su un altro ragazzo non sarebbe stato giusto.
Così lasciai la lettera al gufo nella speranza di un’imminente risposta da parte di Harry e mi diressi in cucina cercando di apparire felice davanti ai miei genitori, anche se dentro mi sentivo totalmente a pezzi.

-Hermione c’è posta per te!.- sentii urlare mia madre.
E solo in quel momento mi risvegliai da un sonno profondo e privo di sogni, e non appena mi alzai dal letto, sentii la testa girare forte, tanto che mi dovetti aggrappare al mobile per non cadere.
Chiusi gli occhi un attimo cercando di riprendere il controllo, cercando di calmare il mio tormento interiore, non ci riuscii, perché il cuore aveva ripreso a battere forte alla consapevolezza che oggi, come il giorno dopo ancora, non avrebbe rivisto Viktor.
Respirai a fondo e scesi le scale, mamma aveva lasciato la lettera sul tavolo del salotto e senza indugiare oltre la presi e uscii in giardino.
Un sospiro di sollievo mi uscì dalla bocca, era di Harry.

Ciao Hermione, partiamo dal principio!
Sono felice che tu mi abbia scritto, sentivo molto la tua mancanza e questa lettera mi ha illuminato la giornata.
Ma nonostante tu sia felice di sentirmi so che il tuo cuore ha bisogno di altro, vuole che io ti dica qualcosa su Viktor.
Beh, intanto credimi che sono sorpreso, avevo già intuito prima del torneo Tremaghi che tra te e il bel ragazzone c’era qualcosa di tenero, ma non mi aspettavo che lui ti ricambiasse.
E sono rimasto ancora più sorpreso quando tu mi hai detto di provare qualcosa per lui, sinceramente pensavo che il tuo cuore amasse Ron, in fondo in fondo, ma mi sbagliavo, e adesso passiamo alla fase dei consigli!!
Secondo me devi trovare un modo per stare con lui, chiama Silente, chiama Preside della scuola di Viktor, ma devi fare qualcosa, non lasciare che la distanza v’impedisca di stare assieme. Non lasciare che la guerra vi separi.
Io ti starò vicino in ogni caso, ma sono più che convinto che un modo per stare assieme lo troverai. Tu sei molto più furba di me!

Tuo Harry.

Ha ragione, pensai, Harry su certe cose ha sempre ragione. Non potevo lasciarlo andare non dopo quello che avevamo condiviso, non dopo la settimana passata assieme.
Una scintilla di speranza si riaccese in me, le parole di Harry mi avevano aiutato a trovare il mio coraggio e mi avevano risollevato il morale.
Presi un appunto mentale di ringraziarlo per la lettera ma adesso avevo altre priorità a cui pensare.
Corsi in camera mia, avevo letto nella gazzetta del profeta che la Durmstrang aveva aperto la scuola anche alle ragazze, creando un corso parallelo a quello dei ragazzi ma dando così l’opportunità a tutti di poter essere istruiti.
Cercai la conferma sui vecchi numeri che erano stati pubblicati e lo portai ai miei genitori.
-Ho una cosa da dirvi.- dissi senza molti preamboli.
-Centra per caso quel ragazzo?.- chiese mia madre non molto sorpresa della cosa. -Si, ma come?.-
-Beh ieri sera ti abbiamo sentita rientrare a casa e stavi piangendo e stamattina non ti sei mossa da camera tua e abbiamo capito che c’era qualcosa che non andava.-
-Vedete io e Viktor…abbiamo legato molto e la sua partenza mi ha spiazzata.- mi sedetti accanto a loro, cercai dentro di me le parole giuste ma mi resi conto che non c’erano, perché tutte sarebbero risultate poco adatte a una discussione con i propri genitori.
-La richiesta che sto per farvi è molto insolita ma io ci tengo davvero molto.- i guardai attentamente, i miei genitori non capivano molto di magia, erano babbani ma io gli volevo bene.
-Voglio frequentare la stessa scuola di Viktor, in Bulgaria, la Durmstrang.- -Sai Hermione ci aspettavamo qualcosa del tipo, abbandono la magia e scappo con lui, quello ci avrebbe di certo preoccupati, ma se quello che chiedi tu è solo un cambio di scuola allora penso che sia possibile.-
mio padre aveva parlato molto lentamente cercando di farmi capire al volo, ma per la prima volta non ci riuscii.
-Quindi posso chiedere a Silente il trasferimento?.-
-Si Hermione.-
-Grazieee!!.- li strinsi in un forte abbraccio e corsi di sopra a scrivere una lettere a Silente.
La mia vita per la prima volta aveva preso una svolta diversa e insolita, stavo per seguire un ragazzo che non mi aveva dato nessuna certezza per il futuro e neanche per il presente, ma era il ragazzo con cui volevo stare a tutti i costi.
L’unico che era andato oltre la mia intelligenza, scoprendo quello che c’era dentro di me, dandomi la possibilità di essere me stessa senza chiedermi nulla in cambio. E implicitamente io gli avevo chiesto la stessa cosa, ed ero riuscita io stesso ad andare oltre il ragazzo campione di Quidditch, avevo scoperto un ragazzo dal cuore nobile e altruista.
E mi reci conto che in fondo i miracoli potevano anche succedere, nonostante la guerra e nonostante il fatto che la vita fosse difficile.
-Sto arrivando Viktor.- dissi col sorriso sulle labbra.

Spazio Autriche∞: Ciao a tutti, bene questo è il terzo capitolo e spero che vi possa piacere, magari non è molto lungo ma non sono riuscita a renderlo migliore, spero solo che vi possa piacere !!!
Grazie come sempre a chi recensisce e a chi legge la storia =)