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Autore: LaLora    16/07/2013    1 recensioni
Marc è un ragazzo particolare. Ha dei forti complessi di inferiorità nei confronti di sua sorella e pensa seriamente di essere ninfomane. Tuttavia, un giorno, al ricevimento di matrimonio di sua sorella...
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Note dell'autrice:

Prima di tutto vorrei ringraziarvi per le tantissime visite... davvero non me l'aspettavo.
Secondo, ci tengo ad informarvi che quanto prima darò un aggiustata a piccoli errori grammaticali e alla grafica del testo.
Per qualche strano motivo sono particolarmente ispirata e i capitoli mi escono fuori velocemente... Speriamo che continui così ^.^'




Il cielo continua a punirmi e ahimè conosco bene il motivo.
Commetto continuamente atti impuri, non ho mai onorato come si deve mia madre e mio padre e desidero molto spesso le donne e gli uomini d'altri.
Ma giuro che m'impegnerò a cambiare vita se riesco a sopravvivere a questo disastro.
Sono seduto su un lungo divano bianco, situato all'interno di un appartamento ancora più bianco. Mancano solo le pareri gommate e questo posto potrebbe passare per una di quelle stanze da manicomio che si vedono in tv.
Il mio futuro datore di lavoro, nonché emerito bastardo, mi ha appena passato un fascicolo grande come un vocabolario e mi guarda come un professore in attesa delle domande dei suoi alunni.
Peccato che a scuola ho sempre fatto schifo.
- Allora...- inizio -... non potresti farmi il riassunto?-
Lui alza gli occhi al cielo - Mia figlia si chiama Elise ed ha 6 anni. Dalle otto alle quattro è a scuola. Il tuo compito sarà quello di portarla a lezione e riportarla a casa. Farle da mangiare ed assicurarti che faccia il bagno.
C'è un esempio tipo della sua giornata a pagina 103. A pagina 1 trovi tutti i numeri utili. A pagina 2 i cibi a cui è allergica.-
Ok, fin'ora ho capito.
- Niente cibi innaturali e...-
-Scusami.- alzo la mano cauto -Innaturali? Che intendi?-
La sua faccia è impassibile -Noi non mangiamo cose contenenti sostanze chimiche. Trovi l'elenco da pagina 20 a pagina 50.-
Però, ben trenta pagine di cibi proibiti... Evviva!
- Niente giochi diseducativi, niente programmi diseducativi. Niente violenza e niente sangue. Elenchi a pagina 51, 52, 53 e 54.-
Inizia a girarmi la testa...
- Il mio ufficio- ed indica una stanza alla mia destra - è off limits.-
Sono già tentato di entrarci.
- Nel caso in cui dovesse prendere uno dei libri assicurati che...-
Ma già non lo sento più.
Questa casa è piena di libri e brutto a dirsi sono l'unico tocco di colore in tutto questo bianco.
-... l'ordine dovrà essere fatto in base al genere, alla grandezza, all'autore e al colore.-
- Eh?-
- Pagina 98.-
Mio Dio.
- Ultimo ma non ultimo, a Elise è proibito toccare l'armadietto dei medicinali.-
- Quale armadietto dei medicinali?-
- Vieni.- e mi fa cenno di seguirlo.
Attraversiamo il corridoio ed entriamo nel bagno.
Anche qui il colore che predomina è il bianco, ma appoggiata ad una parete si nota subito un armadietto azzurro che stona con tutto il resto.
Il bastardo indica l'armadietto - Quello.-
Capisco che una bambina di sei anni debba stare lontano dalle medicine, ma a giudicare dalle dimensioni dell'armadietto questa casa è più fornita di una farmacia.
- Non è... Troppo?- chiedo appunto riferendomi alla grandezza del mobile.
- Non sai mai cosa possa succedere.- risponde lui serio.
La cosa non mi tranquillizza.
- Bene!- esclama - Credo sia tutto. Eventuali ore extra ti saranno pagate il doppio. La tua stanza è di la.-
- La mia stanza? Devo vivere qui?-
- Se necessario dovrai essere in grado di presentarti all'istante. Puoi farlo da dove vivi?-
- No ma...-
Apre una porta alle sue spalle.
La stanza che mi sta mostrando è enorme.
- Dormirai qui. Vitto e alloggio gratis. Prendere o lasciare.-
Sono seriamente combattuto.
Una parte di me vorrebbe prenderlo a calci e urlare "muori brutto pazzo" mentre l'altra parte continua a dire " soldi, soldi, soldi, cibo gratis e soldi".
- Ci sto.- e gli porgo la mano.
- Bene.- risponde ignorandola.
La abbasso sdegnato.
- Potrei almeno sapere come ti chiami?-
- Joshua. Joshua Bellignam.-
Joshua?
Non ha la faccia da Joshua.
Io direi più da Benito, o Mao... O Adolf.
- Puoi iniziare domani. Queste sono le chiavi.- mi porge una chiave argentata.
Faccio per prenderla ma lui la porta in alto, fuori dalla mia portata.
- Ora che ricordo... Tu sei bisessuale giusto?-
Eh?
- E devi avere una vita sessuale attiva a giudicare dal succhiotto che hai sul collo.- continua impassibile.
Ho un succhiotto sul collo?
Maledetto Kevin.
Mi porto d'istinto le mani alla gola. Joshua mi guarda con un sopracciglio alzato.
- Non mi interessa con chi vai a letto. L'importante è che tu non prenda questa casa per un motel. Siamo intesi?-
- Naturalmente.-

-Andiamo, ma per chi mi ha preso?- sono seriamente irritato.
Mi aggiusto meglio all'interno della vasca da bagno.
- Ti sembro uno che va facendo porcherie a casa d'altri?-
- Beh,- risponde Jennifer dall'altro capo della vasca- hai appena fatto sesso in una casa non tua.-
Non fa una piega.
Mi sorride maliziosa - Ed è stato fantastico.-
Ricambio il sorriso e lentamente mi porgo verso di lei.
Iniziamo a baciarci con foga... Sono pronto per il secondo round.
- Quanto tempo abbiamo?- chiedo
- Anche tutta la notte... Ah!- ansima sotto di me.
Ok, lo so.
Avevo promesso che avrei fatto il bravo ma giuro che questa è l'ultima volta che la vedo.
- AH! AH! AH! AH!-
E questo è anche uno dei motivi per cui non la vedrò più... Si può urlare così tanto per dei preliminari?
All'inizio ti fa sentite onnipotente, ma con il tempo è irritante!
- AH! Sei molto meglio di mio marito! AAAHH!-
Ah già.
Poi c'è il piccolissimo fatto che è sposata.

L'inventore di google dev'essere il più grande pettegolo del mondo.
Basta digitare un nome e ti compaiono migliaia e migliaia di informazioni... La privacy non esiste più.
Ho casualmente digitato il nome Joshua Bellignam ed ho scoperto che il tipo è un genio, ai livelli di Newton e Da Vinci.
Ha vinto innumerevoli premi accademici, si è laureato ad Harvard primo del suo corso ed è stato assunto in uno degli studi più importanti della città.
Tuttavia non riesco a trovare nulla su ex mogli o fidanzate.
Con qualcuna deve pur averla fatta la bambina. No?
Mi stiracchio sulla sedia su cui sono appollaiato da quasi un'ora.
Ma perché sono così curioso?
E sopratutto, perché lo sono di lui?
Quando penso a quel bastardo mi viene un nodo allo stomaco e iniziano a sudarmi le mani. Quando ce l'ho davanti sono agitato e spaesato.
Questa non è semplice curiosità, questa è ansia.
Ma a cosa è dovuta?
Molto probabilmente al fatto che è stata la prima volta che qualcuno è riuscito a farmi fesso... Sono sempre io a fare fessi gli altri.
Si, dev'essere per questo.
All'improvviso prendo una decisione.
Quel bastardo avrà quello che si merita, avrò la mia vendetta.
Non me ne frega niente del lavoro, qui ne va della mia sanità mentale e fisica.
Nessuno si prende gioco di me!





  
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